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Autore: Freeshane    03/11/2018    3 recensioni
La leggenda del Filo Rosso narra che ogni uomo e ogni donna viene al mondo con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra; questo filo rosso non è visibile, è indistruttibile e unisce indissolubilmente due anime gemelle, due persone destinate a vivere insieme, non importa la distanza, non importa l’età, la classe sociale o altro.
E' un filo che lega due anime per sempre.
Ogni capitolo di questa raccolta narrerà di tutti quei personaggi di Riverdale che sono legati dal Filo Rosso del Destino.
#1. Linea di confine. [Barchie]
#2. Sacrificio. [Falice]
#3. Eternamente noi. [Choni]
#4. Divisi. [Varchie]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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La vita di Alice Smith poteva essere definita in molte maniere, ma di certo non semplice: suo padre era misteriosamente scomparso, mentre sua madre era caduta in una spirale di disperazione e depressione, dalla quale non riusciva a tirarsi fuori.
L’unico punto di riferimento erano i Serpent’s South Side, la famiglia nella quale era sempre cresciuta e di cui suo padre era uno dei punti di riferimento indiscussi; non che Alice ne avesse davvero di bisogno: lei, diciottenne con il peso di una famiglia distrutta, era forte per due. Ma i Serpent’s le facevano ricordare che anche lei poteva crollare, una volta ogni tanto, perché ci sarebbe stato sempre qualcuno pronta a sorreggerla. Era quello che le diceva continuamente FP, e allora lei non poteva far altro che crederci.
Il destino di Alice era già stato scritto contro il suo volere: avrebbe continuato a lavorare da Pops’ Tale fino la fine dei suoi giorni e non sarebbe mai stata più di ciò che era già. Faceva male, ma lei si era rassegnata perché sapeva bene che la sua storia aveva già un finale che non poteva essere riscritto.
Non poteva immaginare che quel martedì mattina la sua vita avrebbe preso una piega diversa e che, forse, poteva ancora essere lei l’autrice della sua storia. E non poteva credere che quella possibilità le era stata data dal laboratorio di scrittura, al quale era stata costretta a partecipare.

“Piacere, io sono Hal. Hal Cooper.”

Ma Alice sapeva bene chi fosse il giovane uomo a cui era stata assegnata per la prova di scrittura di quella settimana.

“Piacere mio, Alice.”

Al termine della giornata scolastica, Alice fece ritorno al South Side quando sentì il rombo di un motore che conosceva molto bene.

“FP, oggi non ti ho visto a scuola. Non starai combinando qualche guaio, un’altra volta?”

Il loro rapporto era basato sulla protezione reciproca: lui proteggeva lei dalle insidie della sua vita, e lei lo proteggeva dalle sue. Ma di mezzo c’era qualcosa di molto più intenso, di forte, che entrambi avevano paura di chiamare amore.

“Alice, forse ho finalmente trovato tuo padre.”

“C-Cosa?”

Dopo la scomparsa della persona più importante della sua vita, Alice aveva cercato in tutti i modi di ritrovarlo, aveva indagato sui suoi più grandi nemici, e aveva chiesto aiuto ai suoi cari amici Serpent's; dopo mesi e mesi di ricerche, tutti si erano arresi. Tutti, tranne uno.

“L’ho trovato. Un vecchio amico mi doveva un favore, ha cercato in giro e ha riconosciuto un uomo che risponde alla descrizione che gli ho dato. E’ vivo, Alice.”

La giovane donna non riuscì a trattenere l’emozione del momento e gli occhi lucidi per le lacrime che cercava di contenere; il giovane FP capì immediatamente che in quel preciso istante lei aveva bisogno di lui, così scese velocemente dalla sua moto e la strinse in un forte e rassicurante abbraccio. Lei si lasciò andare tra le braccia di quel ragazzo che le era stato  accanto in quel periodo buio della sua vita, di quel ragazzo che l’aveva amata più dei suoi genitori, più della sua stessa vita. Così, si guardarono, ancora avvolti dall’abbraccio, e perdendosi l’uno negli occhi dell’altro si scambiarono un dolce e intenso bacio, che nascondeva una passione consumata quello stesso pomeriggio, nella roulotte in cui FP viveva da solo.

“Chissà perché quando sto con te mi sento così felice, nonostante tutto.”

Osservò Alice, abbracciata al suo ragazzo, ancora nuda tra le coperte.

“Siamo i cocci rotti di uno stesso vaso: soffriamo, sopportiamo, affrontiamo la vita che ci è capitata… Ma messi insieme siamo perfetti.”

Alice e FP si guardarono con occhi sognanti e si scambiarono un dolce e intenso bacio, sigillando un amore che avrebbe resistito alle intemperie della vita.

Quando Alice entrò in casa di Hal Cooper rimase incantata per la sua immensa bellezza, e pensò che era stata una fortuna che fosse stata lui a invitarla per lavorare al progetto di scrittura, perché con casa sua non vi potevano essere paragoni.

“Posso offrirti del caffè?”

“Oh, no. Grazie.”

Alice era imbarazzata, e questo non era proprio da lei che era stata educata ad essere forte, determinata, a non lasciarsi sopraffare da nessuno. Questa era la legge dei Serpent’s.

“Allora, cominciamo?”

“Si, si, certo.”

“Ho letto il pezzo che hai già scritto, e lo trovo davvero geniale. Sei un vero portento nella scrittura, hai mai pensato di chiedere una borsa di studio in merito?”

Quella domanda spiazzava la giovane Alice: perché mai avrebbe dovuto chiedere una borsa di studio? Cosa poteva realizzare in più nella sua vita? E poi, Hal Cooper le stava davvero dicendo di essere brava in qualcosa?.

“Oh, no… Diciamo che con la mia situazione familiare non ci ho nemmeno pensato.”, cominciò a dire Alice, “E poi, non credevo di essere così brava.” disse ridendo, sperando di smorzare la tensione.

“Scherzi? Sei un vero portento! Dovresti fare domanda per entrare nell’equipe del giornale scolastico, potrei raccomandarti al direttore.”

Disse sorridendo, schiacciandole l’occhio.

“Hal, sei tu il direttore.”

Osservò Alice ridendo.

“Appunto.”

“Io comunque non posso, devo pensare a mia madre, alla mia casa…”

“Ho saputo ciò che ti è successo, e mi dispiace immensamente.”

“Grazie, Hal.”

“Però non lasciare che ostacoli il tuo futuro, sei davvero brava!” , esclamò con convinzione, “Chi lo sa, potremmo aprire insieme un quotidiano locale dopo il college.”

“Chi lo sa.”

Disse Alice sovrappensiero, per poi mettersi a lavorare al progetto scolastico.

Quella stessa sera, avvolti dalle lenzuola in cotone nella roulotte, FP si rese conto che Alice non era la solita: sembrava con la testa persa nel vuoto, come se non fosse veramente lì.

“Tutto bene, Alice?”

“Mh? Oh, si… Stavo solo pensando.”

“La notizia di tuo padre ti ha scombussolato, eh?”

Alice rifletté sulla domanda posta da FP; avrebbe voluto che fosse veramente così, del resto lo aveva cercato per molto tempo, ma la verità era che non faceva altro che pensare ad Hal, al suo futuro, e a ciò a cui poteva aspirare.

“Stavo pensando a te. A noi.”

“Cosa?”

“Ci conosciamo da molto tempo, FP. Ma in quest’ultimo periodo sei entrato nella mia vita come una tempesta durante una giornata estiva; mi sei stato vicino con dedizione, passione e… Amore.”

“Oh, Alice.”

“Ti amo, FP. E voglio iniziare a pensare a questo, alla nostra vita insieme. Noi possiamo aspirare a qualcosa di più che questo.”

Questo?

Chiese stranito il giovane.

“Si, insomma… La roulotte, il South Side.” , disse Alice, “Oggi ho lavorato ad un progetto con Hal Cooper e lui mi ha detto che ho del talento, possiamo lavorare insieme per un futuro felice.”

“Hai lavorato con uno del North Side?”

Chiese FP sconvolto.

“Per un progetto scolastico.”

Puntualizzò Alice.

“E poi… Di che parli, Alice? Io sono un Serpent’s, sono nato come tale e ci morirò. Non importa come.”

“Non ho mai detto di abbandonare i Serpent’s, ma credere di poter realizzare qualcosa di più che un turno da Pop’s è così orribile?”

“Si, per me lo è.”

Rispose FP mettendosi velocemente i pantaloni.

“Cosa?”

“Noi siamo Serpent’s, siamo nati e cresciuti secondo la nostra legge, e non mi importa se un coglione qualsiasi del North Side viene da te e ti dice che possiamo avere un futuro diverso da quello che i Serpent’s hanno scelto per me, per noi.”

“E tu sei davvero felice del futuro che è stato scelto per te?! Fare il bullo contro poveri ragazzi del North Side? Guadagnare qualche spicciolo con traffici di merce rubata, e chissà che altro? E’ questo ciò che la legge dei Serpent’s vuole per te e per me? Perché in questo caso, io non ci sto!”

“E’ meglio se te ne vai, Alice.”

“Ma, FP…”

“Ho detto di lasciarmi solo!”

Il suo tono di voce si era alzato, facendo sobbalzare la stessa Alice che alla fine decise di rivestirsi e andare via senza neanche salutarlo.

Le settimane passavano, e di FP non c’era più alcuna traccia: da un lato, Alice era preoccupata per lui, nel caso in cui gli fosse successo qualcosa; dall’altro, era tremendamente arrabbiata e ferita. La rabbia, però, si trasformò gradualmente in paura, e poi in disperazione quando quel bastoncino che teneva tra le mani aveva segnato definitivamente il suo destino.
Quando scoprì la gravidanza si trovava in uno dei bagni della scuola, da sola, senza nessuno che le stesse accanto. E questo la spaventava più di ogni altra cosa. Quando uscì dalla toilette femminile, le venne incontro Hal Cooper tra i corridoi della scuola con un sorriso entusiasta stampato sul volto e con un foglio tra le mani.

“Alice, finalmente ti ho trovata! Questo è il foglio di adesione al giornale scolastico, devi solo mettere una firma.”

Alice guardò quel ragazzo dagli occhi sognanti e il sorriso felice che le stava dando la sua grande opportunità; per un attimo, credette che poteva farlo, che poteva essere migliore, ma poi ritornò alla realtà e a ciò per cui era destinata. Non gli rispose nemmeno, lo guardò con le lacrime agli occhi e corse via, da Hall, da tutti i suoi sogni.
Nel pomeriggio, Alice stava facendo il suo turno da Pop’s, come ogni giovedì e non si sarebbe mai aspettata di ritrovarsi di fronte un FP sconvolto, che sembrava quasi fuori di sé.

“FP, che ci fai qui? E dove diamine sei stato? Sei sparito dalla circolazione!”

“Io ho trovato tuo padre, per te, Alice.”

“Cosa hai fatto?”

“Si, l'ho visto e ho quasi attraversato il Paese per te, e lo rifarei altre mille volte perché ti amo Alice e amo renderti felice.”

“FP…”

“No, ascolta: so di non poterti dare ciò che meriteresti, ma una cosa che so e di cui sono sicuro è che non passerai un solo giorno nella tua vita senza essere rispettata, considerata e soprattutto amata. Sposami, Alice. Prendi il diploma e sposami, costruiamo questa vita felice insieme.”

Tutti guardarono con occhi sognanti quella proposta d’amore, tutti meno Alice. Tutto stava andando secondo i piani: presto avrebbe avuto un bambino, sarebbe stata la moglie del leader dei Serpent’s e avrebbe continuato a lavorare da Pop’s fino alla nascita del bambino, poi avrebbe fatto la casalinga che attendeva il ritorno del marito la sera, sperando che non venisse arrestato per i suoi illeciti. Diede uno sguardo attorno a sé, e tra la marea di ragazzi che la fissavano mentre sorseggiavano il loro frappè o mangiavano un hamburger c’era proprio Hal. Il suo cuore era diviso: da un lato, c’era l’amore della sua vita e dall’altro, c’era la fonte di tutte le sue speranze e dei suoi sogni. Così, alla fine scelse ciò che secondo lei la poteva rendere più felice.

“Mi dispiace, Fp ma… Io non voglio questo per me.”

Quelle parole colpirono FP al cuore, peggio di qualsiasi coltellata o di un colpo di pistola; l’amore della sua vita aveva preso la sua scelta, e non era lui. Così, la fissò negli occhi per un ultimo istante e poi si voltò di spalle senza guardarsi più indietro. Entrambi si lasciarono andare, con la consapevolezza che l’uno sarebbe stato l’amore della vita dell’altro per sempre.  










Spazio Autrice_______:
Eccomi con la seconda storia di questa raccolta, incentrata sui Falice.
Del passato di Alice sappiamo veramente poco, se non che anche lei era una Serpent's. 
In questa storia ho cercato di scavare più a fondo e in particolare ho voluto narrare i fatti che riguardavano la scoperta della gravidanza di Alice, e perchè avesse alla fine scelto Hal piuttosto che FP.
Spero che vi sia piaciuto, grazie a chi legge e a chi mi sostiene. Un abbraccio.
P.S= Nella copertina ci sono realmente gli attori di Alice e FP, solamente più giovani! 

 
   
 
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