s o n n o .
Ogni volta che guardo le tue mani, stringi il nulla tra le dita. Eppure, continui a stringere, ma delicatamente, come se qualcosa ci fosse e potesse addirittura farsi male. Sei crollato in un punto qualsiasi, un punto in cui fosse possibile allungare le gambe, ed ora sono ipnotizzato dal lento movimento del tuo petto, preda del sonno.
«Taehyung-ah, smettila di fissare Jimin.»
Seokjin lo dice sorridendo, ed io ricambio con la stessa espressione che mi ispira il tuo aspetto: pacifica ed innocente.
Come potrebbe qualcuno essere tanto familiare e tanto sconosciuto allo stesso tempo?
Questa tenerezza è imbarazzante e fuori luogo quando siamo entrambi svegli.