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Autore: ThisGuyHasNoName    14/11/2018    0 recensioni
Dopo la battaglia contro Stain, Iida, Midoriya e Todoroki si trovano all'ospedale di Hosu. Durante la notte, per vari motivi, Shouto e Izuku si ritrovano a parlare.
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Izuku Midoriya, Shouto Todoroki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Midoriya, Todoroki e Iida si trovavano in ospedale.

 

Dopo aver affrontato Stain, i tre giovani studenti erano stati portati in ospedale, viste che le ferite che si erano procurati, in particolare quelle di Iida, erano particolarmente profonde.

 

Le ferite di Shouto erano abbastanza superficiali, tranne che per i due tagli profondi sul braccio sinistro, che lo Stermina Eroi era riuscito a causargli lanciando due coltelli, che si erano conficcati abbastanza in profondità. Aveva anche un taglio superficiale sulla guancia, causato da un coltello che l’aveva sfiorato.

 

Izuku era messo leggermente peggio, visto che, a differenza del ragazzo di ghiaccio, lui era specializzato nei combattimenti a breve distanza, proprio come Stain. A parte qualche taglio non molto profondo, aveva un paio di costole incrinate, che si era procurato dopo che lo Stermina Eroi lo aveva afferrato per il cappuccio del costume e lo aveva lanciato con forza almeno a dieci metri di distanza.

 

Era proprio per via di quel dolore alle costole che non riusciva a dormire, e quindi si stava girando da una parte all’altra del letto.

 

Proprio in quel momento la luce della luna aveva fatto capolino dalla finestra, illuminando parzialmente il viso del ragazzo dai capelli bianchi e rossi.

“Dio quando è bello” si ritrovò a pensare il verdolino. In effetti Izuku aveva una cotta abbastanza grande per Shouto da quando avevano combattuto al festival sportivo. Gli piaceva tutto di lui: dal carattere freddo e distaccato che manifestava in certi momenti, a quello più amichevole, ma sempre pacato in altri; i suoi bellissimi occhi eterocromi, uno grigio -ereditato dalla madre- e uno azzurro -ereditato dal padre-, che si ritrovava a fissare quando parlavano; i capelli bianchi e rossi, una volta, con la scusa di togliergli un insetto, era riuscito addirittura a toccarli, scoprendo quanto fossero incredibilmente delicati e soffici allo stesso tempo; infine vi era il suo fisico, su cui Izuku probabilmente avrebbe potuto scrivere un libro, viste tutte le volte in cui si era ritrovato a fissarlo e quando si metteva o toglieva il costume da hero, e quando lo vedeva uscire dalle docce degli spogliatoi, con solo un asciugamano indosso, che scendeva poco oltre le ginocchia. In quest’ultimo momento gli occhi verdi del ragazzo arrivavano in paradiso, visto che poteva contemplare tutto quel ben di Dio, che era particolarmente messo in risalto dalle gocce che scendevano dai pettorali fino agli addominali, entrambi ben sviluppati e che portavano Izuku quasi a sbavare –cosa che una volta era successa, ma di cui per fortuna nessuno si era accorto-.

 

“Midoriya, tutto bene?” chiese il ragazzo dai capelli bianchi e rossi, dopo aver sentito il verdolino girarsi nel letto per l’ennesima volta.

“Non proprio, le costole mi fanno talmente male che non riesco a dormire”

“Tu invece?? Stai ancora pensando alla battaglia contro Stain?” chiese poi Izuku.

“In effetti si” ammise lui.

“Ci sono problemi per te se vengo lì? Non vorrei svegliare Iida” chiese poi Shouto.

“No, vieni pure”

Il ragazzo di ghiaccio si alzò, cercando di non fare il minimo rumore, in modo da non svegliare il compagno che si trovava dall’altra parte della stanza, per poi sedersi sul letto dell’altro.

“Coricati pure” disse il più piccolo.

“Grazie” rispose lui.

“Al massimo sono io che devo ringraziarti, se non fosse stato per il tuo intervento io e Iida saremmo morti”.

“Per fortuna non sei una persona che manda messaggi criptici, e visto che di solito i tuoi messaggi sono abbastanza chiari, ho pensato che potessi essere nei guai”

“Ecco perché sei il più forte della classe, anche se ti trovi sottopressione riesci a pensare a mente lucida e a elaborare una strategia vincente” lo elogiò Izuku, che nel dire quella frase fece un movimento brusco che gli provocò un dolore lancinante alle costole.

“Pensa a stare fermo adesso, o ti farai ancora più male” disse Shouto, che poi lo sollevò per le braccia e lo girò dall’altra parte, per poi stringerlo a sé con entrambe le mani.

“Almeno così eviterai di muoverti” gli disse poi.

 

Izuku stava per andare a fuoco, e questa volta, non come al festival sportivo, non era colpa del quirk del ragazzo dai capelli bianchi e rossi.

 

Dopo un po’ il più piccolo si girò e guardò Shouto negli occhi.

“Sono fortunato ad avere un amico come te” disse poi.

 

Nel sentire queste parole, una lacrima rigò il viso del ragazzo dai capelli bianchi e rossi, seguita poi da altre.

“N-Nessuno mi aveva mai considerato suo amico” si limitò a dire, singhiozzando.

“Beh, sappi che io ti ho sempre considerato tale, anche da prima del nostro combattimento al festival” rispose Izuku, allungando le braccia oltre la schiena del più grande, per poi arrivare a stringerlo forte a sé.

 

In quella posizione, Izuku riusciva a sentire il battito cardiaco dell’amico; era leggermente più alto del normale.

 

Dopo un paio di minuti e dopo essersi asciugato le lacrime Shouto chiese timidamente: “Se per te non è un problema, posso continuare ad abbracciarti?”

“Puoi fare tutto quello che vuoi” rispose il più piccolo.

“Davvero?”

“Certo”

“Allora spero che questo rientri in quell’insieme”

 

Fu in quel momento che accadde l’impensabile. Shouto allungò il pollice e l’indice verso il suo mento e lo baciò.

“Rientra nel “Puoi fare tutto quello che vuoi”?” chiese il ragazzo dai capelli bianchi e rossi.

“Tu mi piaci, Midoriya, e anche se probabilmente non sarò ricambiato ci tenevo a fartelo sape-“ ma non riuscì a finire la frase, poiché il più piccolo si era avvicinato nuovamente a lui e l’aveva baciato, stavolta con più passione, visto che adesso entrambi se lo aspettavano.

Le labbra di Shouto erano contemporaneamente sia calde che fredde, e questa cosa faceva impazzire Izuku, che stava adorando quella sensazione.

Quando quel contatto terminò, i due si guardarono negli occhi.

 

“Anche tu mi piaci Todoroki-kun” rispose il più piccolo, per poi abbracciarlo.

 

Shouto alzò il cuscino e si mise dritto, poi prese il verdolino per i fianchi, facendo attenzione a non fargli fare movimenti bruschi, e lo portò sopra le sue gambe.

Izuku in quel momento arrossì completamente.

“Come mai sei diventato rosso?” chiese il più grande.

“Devo ancora metabolizzare la cosa” rispose lui.

“Sei davvero carino quando arrossisci”

 

Izuku a quell’affermazione si nascose dietro il collo di Shouto.

Quando quest’ultimo iniziò a sentire delle goccioline umide cadere sulla propria spalla, allontanò leggermente il più piccolo e lo guardò con i suoi stupendi occhi eterocromi.

“Come mai stai piangendo adesso?” chiese lui.

“Non riesco ancora a crederci, a te che ricambi i miei sentimenti. Ero sicuro di non interessarti minimamente e di non avere neanche la minima chance con te”

“Beh, dovrai farci l’abitudine, perché non lascerò che mi scappi così facilmente”

“Come mai, tra tutti proprio io?” chiese Izuku.

“Perché sei l’unico che mi ha capito veramente e ha cercato di aiutarmi, e poi sei anche molto carino, quindi…” rispose lui, sorridendogli.

“Beh, di sicuro non posso competere con te, cioè ma ti sei visto? Sei perfetto da ogni punto di vista”

“Io veramente trovo molti difetti”

“Per esempio??” chiese Izuku.

“Per esempio il fatto che non sono così carino come tutti dicono” ammise lui.

“Guarda, smettila di sminuirti, perché stai ottenendo l’effetto opposto”

 

Poi il più piccolo abbandonò quella stretta e si lanciò nuovamente sotto le coperte. Shouto fece la stessa cosa.

“Mi abbracci?” chiese timidamente il più piccolo.

“Certo”

Il ragazzo dai capelli bianchi e rossi, lo portò verso di sé e lo strinse forte.

 

I due alla fine si addormentarono, l’uno tra le braccia dell’altro.

 

 

La mattina dopo:

 

Quando Izuku si svegliò, vide due occhi bellissimi, intendi a fissarlo.

“B-Buongiorno” salutò il più piccolo.

“Buongiorno bellissimo” rispose l’altro, per poi lanciarsi sulle sue labbra.

 

“Ragazzi, se me l’aveste detto mi sarei fatto cambiare di stanza” disse Iida, che nel frattempo si era svegliato.

Quella frase fece sobbalzare i due, in particolare Izuku, che si spaventò e si abbracciò subito all’ormai fidanzato accanto a lui.

“Per colpa vostra non ho dormito quasi nulla” li ammonì il rappresentante.

“Scusaci Iida!” dissero i due in coro, decisamente in imbarazzo.









Angolo dell'autore:

​​​​Hi guyss, I'm back.
​Ok, basta, momento british finito.
​Allora: quanto è cute Todoroki che piange perché Midoriya lo definisce suo amico?? 
​E niente, come al solito fic TodoDeku, come sempre, anche se un po' più breve, rispetto ai miei standard, ma per farmi perdonare sabato inizierò a pubblicare/pubblicherò una storia; nel senso che non so se pubblicarla come "Oneshot" o come storia con più capitoli (3). Questo problema è nato quando ho iniziato a scrivere la storia, perché sono arrivato a un punto dove avevo già superato la lunghezza normale delle mie storie e, visto che non voglio che vi dobbiate sorbire un mega poema, stavo pensando di dividerla in capitoli, che nel caso uscirebbero uno ogni sabato, non perché non abbia voglia di scriverli, ma perché in queste settimane sono pieno di verifiche e non ho un briciolo di tempo libero.
Nel caso vogliate farmi sapere cosa cambiare/migliorare nella storia, al limite scrivetemi anche come preferireste la prossima storia (a capitoli o oneshot). Grazie in anticipo se lo farete :)
​E niente, come al solito ho esagerato con le note, quindi meglio smettere qua, spero che la storia vi sia piaciuta e spero che leggiate anche la prossima, byeee.
 

   
 
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