Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Ricorda la storia  |      
Autore: Generale Capo di Urano    09/12/2018    1 recensioni
[APH Rare Pair Week 2018] [Day One: Cooking] [Sud Italia/Nyo!Grecia]
"A svegliarla fu il profumo del guanciale abbrustolito su per le narici e lo sfrigolare della carne che arrivava ovattato alle sue orecchie ancora stordite dal sonno."
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Grecia/Heracles Karpusi, Nyotalia, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
APH Rare Pair Week 2018
9 dicembre: Cooking
Sud Italia x Nyo!Grecia



Carbonara 



A svegliarla fu il profumo del guanciale abbrustolito su per le narici e lo sfrigolare della carne che arrivava ovattato alle sue orecchie ancora stordite dal sonno: Romano lasciava sempre le porte aperte, per far sì che a rompere l’incantesimo che Morfeo aveva steso su di lei fossero suoni e odori saporiti ed invitanti piuttosto che il gracchiare molesto di una sveglia o di una voce ancora impastata dalla notte. Nessuno dei due era un tipo mattiniero, ma il suo compagno era in grado di alzarsi spinto dal proprio stomaco impaziente – ma se, per Romano, la fame l’aveva sempre vinta sul sonno, lo stesso non si poteva dire per lei.
Eulalia aveva membra morbide e profumate che si posavano tra le lenzuola come quelle di una ninfa, i boccoli bruni che ricadevano sui cuscini come soffici onde e gli occhi di Venere sempre chiusi e nascosti dietro le palpebre stanche e pesanti. Si muoveva lentamente, come immersa nell’acqua, e aveva una voce tanto placida e sottile che spesso non la si sentiva neppure.
Si costrinse a poggiare a terra un piede, sul pavimento freddo della camera, e con un lamento fievole scivolò giù dal suo confortevole giaciglio – ancora più comodo e spazioso, in quegli attimi in cui non doveva condividerlo con nessuno. Non notò che la canottiera leggera quasi le lasciava scoperto un seno, lasciò che spallina caduta rimanesse dov’era mentre si trascinava a fatica verso la cucina, tra uno sbadiglio e l’altro.
Era di schiena, ai fornelli, non indossava altro che i boxer e una vecchia e lisa canottiera bianca, chissà se si era messo a cucinare non appena si era alzato dal letto – impossibile, perché Romano amava svegliarsi con il profumo amaro del caffè e il suo bollore in gola e il rosa slavato della Gazzetta tra le mani e nulla gli avrebbe impedito di prendersi tutto il tempo di cui aveva bisogno.
Silenziosa come un gatto, gli avvolse le braccia attorno alla vita e poggiò il capo contro la sua schiena, mugugnando solo qualche verso soddisfatto mentre l’uomo trasaliva appena e per poco non si girava di scatto – “Amo’, cazzo, avvertimi almeno” – e con la sinistra andava a carezzarle le mani ancora calde e intorpidite. Eulalia sorrise debolmente, lo strinse un poco di più e inspirò il profumo della carne, le sue palpebre calarono di nuovo a coprire le sue iridi verdi.
«Sei sempre così fine, di prima mattina...»
«In caso tu non l’abbia notato, è quasi mezzogiorno.»
«È sempre “prima mattina” quando ti sei appena svegliato.»
Forse quello di Romano fu un accenno di risata, ma non avrebbe saputo dirlo. Lasciò che si girasse e le posasse un bacio sulla tempia, prima di slegarsi finalmente da lui e curiosare dietro le sue spalle con l’aria di una bambina incuriosita. «Quanto manca? Come l’avevi chiamata questa?»
«Carbonara, sto facendo la carbonara. È quasi pronta.»
«Quella per cui hai litigato con tuo fratello qualche giorno fa perché aveva detto di usare la pancetta?»
«Zitta va’, che ho già scavato la sua fossa.»
Eulalia fissò ancora per qualche secondo i fornelli, come incantata, non reagì quando Romano tornò ad avvolgerla tra le braccia e ad affondare il volto tra i suoi capelli. «Oh, t’interessa di più la roba da mangiare di me. Non sono un fidanzato, sono il tuo cuoco personale.»
«Non è vero...»
Le diceva sempre che, quando era a proprio agio, sembrava fare le fusa. Probabilmente era così che interpretava i suoi mugugni compiaciuti, quelli di chi amava farsi coccolare e viziare e ricevere attenzioni – proprio come un gatto, uno di quei gatti che tanto le piacevano, anche se Romano si rifiutava di prenderne uno. Mai stato un tipo da animaletti domestici, lui.
«Tu non mi prepari mai niente, invece.»
«Perché a te non va mai bene niente. E questo è perché non si fa così. E quello è perché “voi non-italiani non sapete proprio come si cucina”. E quell’altro è perché “la nonna lo faceva diverso.”»
«L’ultima non te l’ho mai detta.»
«Però l’hai pensata.»
«Ogni scusa è buona. Ma non hai tutti i torti...» Finalmente spense il gas, pronto a scolare la pasta. «Sono io quello che sa come si cucina seriamente in questa casa.»










Angolino notturno
Mi mancavi, sezione Hetalia - del resto, ogni possibilità di scrivere su coppie mai considerate dall'universo è una manna dal cielo. OOC perché come sempre ho un modo tutto mio di vedere i personaggi...
Non me ne andrò mai del tutto da qui, Hetalia è un inferno da cui non c'è scampo e si ama anche per questo. 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Generale Capo di Urano