Anime & Manga > Dragon Ball
Ricorda la storia  |      
Autore: SkyDream    14/12/2018    4 recensioni
«Va bene, Son, ma a due sole condizioni…» gli disse senza alzare la testa né muoversi.
«Dovrei essere io a mettere le condiz-»
«Non mi chiamerai Scricciolo neppure un’altra volta e nelle pause… potresti leggermi qualche poesia per favore?».
Gohan sentì il sangue prima defluire e poi affluire immediatamente al viso, quella ragazza era parecchio strana. Eppure era la prima e unica amica che avesse mai avuto.
Sorrise ancora, accettando.
***
Ciao Rohan, se sei qui sappi che la storia è per te!
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gohan, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

A due sole condizioni


«Stai sempre lì seduto a leggere!»
Gohan sollevò gli occhi dal libro che teneva davanti il viso, notò una piccola testa mora di fronte a sé. Videl lo guardava decisa, aveva portato i pugni sui fianchi per cercare di darsi un’aria temibile.
«Sembri uno scricciolo.» ammise il ragazzo senza sarcasmo. Le appariva così piccoletta che non sarebbe riuscito a temerla nemmeno se si fosse trasformata in Super Sayan.
«Smettila di prendermi in giro, mi avevi promesso che mi avresti insegnato a combattere!» Videl, sempre più indispettita dall’indole calma del suo amico, gli si lanciò contro urlando e staccandogli il libro dalle mani avvicinò il suo viso a quello dell’altro. «Come pensi di insegnarmi a usare i poteri se stai tutto il giorno a studiare questa roba inutile?».
Gohan arrossì violentemente, non si era mai trovato così a contatto con una ragazza e sentire il suo profumo femminile risvegliava in lui certi istinti animaleschi che non aveva proprio voglia di scoprire.
«Se non avessi studiato quella roba inutile non sarei qui e tu non mi avresti mai incontrato, dovresti ringraziare quei libri!» Le aveva risposto prendendola per i fianchi e riportandola a terra.
Aveva notato quei bellissimi occhi cerulei, era stato difficile non rimanere lì a osservarli da vicino.
«Sei noioso, Son!» esclamò all’improvviso portando le braccia al petto e voltandosi per andar via.
Gohan rimase a fissarla, confuso, per un paio di secondi. Quando capì che la ragazza gli aveva piantato un bidone lasciò il libro sulla panchina e la raggiunse in un paio di falcate.
Non potè fare a meno di constatare che la sua mole era almeno del doppio rispetto a quella di Videl. La ragazza alzò gli occhi senza nascondere le sopracciglia corrucciate.
«Ti insegnerò a combattere, va bene! Però promettimi di non chiedermi mai di insegnarti a -» Si bloccò. Si era messo nel sacco da solo.
«Mi va benissimo così, Son, non avrò nient’altro da chiederti!» Videl non riuscì a reprimere il ghigno soddisfatto. Portò le mani dietro la schiena e sollevò il viso al sole mentre si dirigeva verso la classe.
«Ti avevo promesso di insegnarti a volare, non a combattere!» Gohan era impallidito, leggermente nel panico per quella promessa fatta a cuor leggero.
«Sì, me lo avevi promesso ieri. Oggi mi hai promesso di insegnarmi a combattere».
«No! Non puoi combattere sei solo una ragazzina!».
Videl si girò di scatto prendendolo per il bavero del colletto e costringendolo a inarcare la schiena per avvicinarsi a lei.
Lo guardò truce, in modo così spaventoso e temibile che perfino il Sayan dovette ricredersi. Non era uno scricciolo.
«Sarà bene per te mantenere le promesse, Son Gohan, posso colpire qualunque tuo punto debole!» sussurrò con tono malefico. Il ragazzo d’istinto portò le mani vicino alle cosce per proteggersi.
Quella ragazza era leggermente isterica a volte.
«Posso cacciarti via dalla scuola, è di proprietà di mio padre! Tornatene pure a leggere i libri sul cucuzzolo della montagna!».
Videl, col sorriso beffardo, lo lasciò andare voltandosi appena prima di tornare in classe. Qualcosa però catturò la sua attenzione.
«Guarda qui!» urlò un ragazzo ad un altro alunno della scuola «E’ uno di quei libri di poesie di quel matto della sezione C! Perché non glielo facciamo scomparire?».
Gohan aveva dimenticato il libro sulla panchina solo qualche minuto prima, noncurante delle conseguenze. Non solo la sua famiglia non navigava nell’oro - soprattutto da quando suo padre era morto ed era nato suo fratello - ma quei libri tanto preziosi erano stati gli ultimi regali del suo unico nonno.
Ci sarebbe rimasto parecchio male a vederli rovinati o, peggio ancora, del tutto bruciati.
«Lasciatelo andare!» strillò Videl come se dovesse salvare un uomo in pericolo di vita. I ragazzi, che tenevano il libro aperto in mano con un accendino poco sotto, sbiancarono alla vista della ragazza che aveva preso a correre verso di loro.
Tanto si spaventarono da lanciare in aria sia il libro che l’accendino. Subito si diedero alla fuga.
Videl, decisamente più calma seppur avvilita per non aver potuto congiungere le teste a quei due deficienti, prese il libro e diede un colpetto di mano alla copertina per poter togliere la polvere.
Era un libro di poesie di un autore inglese, una materia che aveva sempre mal digerito a scuola.
Gohan si affrettò a raggiungerla, carico di ansia per le sorti del suo piccolo tesoro, quando lo vide sano e salvo tra le mani della ragazza non potè fare a meno di sorridere  e sospirare, finalmente sollevato.
Videl arrossì scorgendo nel suo sorriso una rara bellezza. Abbassò lo sguardo.
«Mi hai convinto, per stavolta, ti insegnerò a volare e a combattere. Ma niente di mortale, okay Scricciolo?».
«Va bene, Son, ma a due sole condizioni…» gli disse senza alzare la testa né muoversi.
«Dovrei essere io a mettere le condiz-»
«Non mi chiamerai Scricciolo neppure un’altra volta e nelle pause… potresti leggermi qualche poesia per favore?».
Gohan sentì il sangue prima defluire e poi affluire immediatamente al viso, quella ragazza era parecchio strana. Eppure era la prima e unica amica che avesse mai avuto.
Sorrise ancora, accettando.
«A condizione che tu mi dia la prossima mela alla mensa!» aggiunse lui mentre tornavano in classe.
«Solo a condizione che tu mi dia il budino che rubi sempre!» rise lei.
«Solo a condizione che tu mi lasci il primo banco alla prossima lezione!».
Andarono avanti così finchè non raggiunsero l’aula. Felici.
Ignari del legame , sempre più profondo, che li stava unendo.

Angolo autrice: Salve a tutti, e soprattutto ciao Rohan!
Sono scomparsa da questo fandom da almeno cinque anni, eppure eccomi qui con una breve One Shot scritta di getto.
Spero di ricordare ancora abbastanza bene i caratteri di questi due innamorati <3
Rohan,  non credo che scriverò più su di loro se non sporadiche volte, ma ricordo benissimo le giornate a scherzare e a leggere le tue storie e quelle di Giulia (se ci sei anche tu, ciao!).
Quindi questa storia è per te, che ancora mi inondi la bacheca facebook della Godel. Grazie mille!
Un bacio a tutti i lettori!
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: SkyDream