L’anima assorta resta contrita per ciò che non riesce ad esprimere immobile geme al sopprimere perdendo colore, calore e vita. Ancor più siffatta assopita se duole non riuscendo a dirimere il male che la vuole recidere sicché diviene morta ed appassita. Assordanti echi mesti dal petto giungono funesti all’esterno per poi riecheggiare in ansia e paura. Quand’ella si scontra con l’intelletto genera contrasti all’interno terrificanti in modo e misura.