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Autore: Spensieratezza    18/12/2018    1 recensioni
Sam è stato portato in un altro mondo da un cavaliere misterioso. Il famoso mondo in cui vivevano gli Dei. Cosa succederà adesso?
Spiin off e sequel della storia Beyond!
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'Sam, Dean e gli Dei '
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Dopo quanto successo e dopo quanto avevano appena visto, erano corsi al castello di Ruben.
Dean non riusciva ancora a credere che Ruben avesse un castello, mentre viaggiavano con la carrozza.

“A dire la verità, è il mio.” disse Jael con un sorrisetto.
Dean strabuzzò ancora di più gli occhi.
“Te lo racconterò un’altra volta.” Disse Sam, accoccolandosi al suo braccio.

Jael lanciò a Sam un’occhiata strana e Sam tolse subito il braccio, imbarazzato, ma Dean lo rimise al suo posto, con un sorrisetto.
Sam sorrise, ma era ancora imbarazzato.

“Comunque credevo che saremo andati almeno con le macchine del futuro. Quelle che hanno inventato gli uccelli.” Disse Dean, un po' scherzoso, un po' irritato.
“Ehi, cos’avete contro questo puledro?” disse Ruben, accarezzando la bestiola.

“Per qualcuno che non ha mai provato, l’esperienza del volo la prima volta, può essere traumatica, e non abbiamo proprio bisogno di altre forti emozioni oggi..e poi..il cielo oggi è strano. Meglio non attraversarlo.” Disse Jael, dando un’occhiata al cielo nuvoloso che prometteva tempesta.

“Già..immagino che avrete avuto tutto il tempo per fare una lezione di volo insieme con Sam, in questi mesi che non ci siamo visti..” disse Dean con un sorriso gelido.
“In effetti si. E gli è piaciuto tanto.” Disse Jael, gelido, rivolto a Dean.
“Ehm..concentriamoci sulla strada..” tossì Sam, voltando il mento a Dean per incatenare lo sguardo al suo.

Bastò quello a tranquillizzare Dean e a farlo smettere di parlare.
 
 
 
 
*

Il castello di Jael era bello e caldo, arredato tutto in legno e con dei fuochi caldi scoppiettanti nel camino. Quando arrivarono, videro Marika andare loro incontro correndo, con un grazioso vestito azzurro, stile alice nel paese delle meraviglie.
Oh mio dio, Sam, Dean!!”
Li abbracciò forte entrambi, quasi stritolandoli.

“Oh mio dio, Marika. È bello vederti. Ti sei…trasformata in Alice!” disse Dean tutto d’un fiato le ultime tre parole.
Marika rise imbarazzata, la sua risata era cristallina.

“Da quando sono qui, ho riscoperto la mia femminilità. Non che fossi un maschiaccio prima, ma sai..qui non ti prendono in giro o ti guardano strano, se ti vesti come una bambola.  Sei libera di fare quello che vuoi.”

Dean lanciò un’occhiata a Sam, che ricambiò, chiaramente pensando al loro rapporto segreto.

“Perché non dici anche ai nostri amici, quanto sei stata bene con me, in queste settimane, amica? I nostri amici qui presenti penso che credano che fossi una mia..prigioniera..” disse Ruben con un sorriso.

“Cosa?? No..” disse Marika ridendo. “Ma..perchè?? Non gli hai spiegato..?” lasciò la frase in sospeso. “Ruben! Mi hai detto che loro sapevano cosa avevi fatto!! Lo sapevate, vero?”

“Sapevamo solo che tu e Sam eravate scomparsi dalla faccia della terra, che di te non c’era altro che un corpo addormentato e che Sam era stato rapito da uno strano essere di un’altra dimensione. Tutto questo alle nostre spalle, presi alla sprovvista e soprattutto senza essere interpellati!” disse Dean duramente.

Marika gemette e finì in ginocchio, coprendosi il volto con le mani.
“Sei uno schifoso doppiogiochista.” Disse Dean a denti stretti.

“Non ti prendo a pugni solamente per non far assistere lei..” disse Ruben, poi si chinò davanti alla bionda ragazza. “Perdonami, Marika, ho dovuto farti credere che li avessi avvisati..non saresti mai stata d’accordo e mi avresti odiato altrimenti..”

“Io ti odio adesso!!” gridò Marika, piangendo. “Dov’è mio fratello?? Che fine ha fatto lui? Cosa ha pensato??”
“Tuo fratello è stato disperato quando ti ha visto addormentata nella soffitta di Ruben..non riuscivi a risvegliarti..sembravi morta..” disse Dean.
Marika gemette ancora. “Questo non me l’hai detto…”

“È accaduto solo per un paio di giorni massimo..” diceva Ruben.
“Dopodichè anche il tuo corpo è sparito, potevamo solo fare ipotesi che fossi nello stesso posto dove era stato portato Sam, ma tuo fratello non ha mai smesso di cercarti..”
Marika gemeva ancora. “Cas..Castiel..il mio fratellino..”
“Marika..” la chiamò Ruben.

Marika scacciò via la sua mano. Si rialzò senza il suo aiuto.
“Dove sono gli altri? Sono con voi?” chiese sistemandosi il vestito.
Sam, Dean, e Jael si guardarono. Marika guardò loro, poi Ruben.
“Che – cosa – gli hai fatto?” gli chiese gelida.

“Sai che c’è? Anche se sembra così, non sono l’artefice di tutti i mali del mondo! O di tanti altri!!” sbottò Ruben, per poi abbandonare il corridoio, agitato.
 
Marika si voltò sconvolta verso gli altri.

“Dove sono, Clere, Alisea e mio fratello?” chiese ancora agitata.
“Marika, sono qui..” disse Sam.
Marika sospirò di sollievo.

“Però ci sono delle cose che devi sapere, loro..non sono venuti con loro..ma non sono neanche arrivati con te..sediamoci, così ti raccontiamo tutto..non preoccuparti per Ruben, non è necessaria la sua presenza per il racconto.” disse Jael.
 
 
 
Si erano seduti su delle comode poltrone viola in un ampio salotto, a sorseggiare tè, mentre Marika veniva messa a conoscenza di tutto quello che era successo.

“Tu adesso ricordi?” sussurrò Marika, piano.

Sam annuì, ma non parlò. Si sentiva un po' arrabbiato con Marika, in quelle lunghe settimane l’aveva vista qualche volta e non l’aveva messo al corrente che si conoscevano. “Non certo grazie a te.” Disse amaramente.

“Sam..” disse Marika, desolata. “Mi dispiace tanto, io volevo dirtelo..ma Ruben mi aveva detto che era meglio che ricordassi da solo..” tentò di prenderle la mano, ma Sam la scansò.

“Ha ragione.” Disse Jael. “Ruben può essere stato un doppiogiochista ma ha agito unicamente per il bene di tutti, non per il male. Lasciare che Sam ricordasse spontaneamente, era l’unico modo per sperare che assieme alla sua memoria, saltassero fuori anche gli altri ricordi, quelli della sua precedente vita.”
“Ma tutto questo non è comunque successo. Questo grandioso piano è fallito!” disse Sam, cupo.

“Se anche fosse, ha permesso comunque che ti salvassimo e che non fossi preso dai cavalieri neri. Devi esserne grato.” Disse Jael. “Comunque direi che è il caso di tornare a casa, ora.”
 
 
 
 
*

Anche Ruben fece il tragitto con gli altri, malgrado fosse ancora arrabbiato con tutti.
Una volta tornati alla villa di Jael, Marika continuava a chiedere spiegazioni e delucidazioni su quanto era successo sulla Terra, restarono sull’argomento per almeno altre due ore e alla fine Sam e Dean chiesero una tregua, allontanandosi da quel salotto delle torture.
 
“È strano..” commentava Sam, allontanandosi con Dean, nei corridoi della villa. “Credevo che sarebbe stato bello, riunirci. Ma ora che Marika, è qui con noi, ho desiderato allontanarmi. È normale questa cosa? Mi sento un po' spiazzato.”

“Sam..è normale che tu ti senta così,hai appena riavuto i tuoi ricordi, dopo un periodo di buio totale, e sei stato bombardato subito sia dalla mia apparizione che da quella di Marika, hai scoperto che queste persone facevano strani esperimenti alle tue spalle sui tuoi ricordi, e che Marika per tutto questo tempo ha finto di non conoscerti, per proteggere e assecondare la stessa persona che ha progettato un tuo rapimento..un altro che pensavamo amico..nel frattempo gli altri del nostro gruppo sono arrivati qui sulla Terra chissà come..ci sta che ti senti scombussolato e che non hai più fiducia in loro..anche io mi sento come te…”

“Io sono spaventato dal fatto che credi di conoscere a fondo una persona e..invece poi scopri che era diversa da come avevi pensato..per me, il nostro gruppo era..era TUTTO..O meglio, tutto dopo di te.” Disse Sam con un sorriso. “Invece già due di loro, ci hanno traditi. E non mi importa se l’hanno fatto per il mio bene..anche Marika, anche se ha agito manipolata anche lei..ma poteva fare una scelta..scegliere se dirmelo o no..e ha scelto lui..Dean, potrò ancora fidarmi di loro, dopo questa? E se saltasse fuori che anche Castiel ci ha mentito e ci ha ingannati?”

“Ne dubito fortemente, Sam…il nostro caro angioletto è un’anima pura, credimi. Non hai neanche idea di quanto cavolo ha sofferto per la scomparsa della sorella e di quanto è stato male quando ha scoperto che l’artefice era proprio Ruben! Avrebbe potuto lasciarci anche solo un biglietto. Quel bastardo.”
Sam era più incupito che mai, e Dean se ne accorse.

“Ascolta, perché non torniamo a vedere quello che avevano combinato questi due balordi, con l’energia della tua mente? Tanto ormai sappiamo, tanto vale distrarci un po', prima che arrivino anche gli altri e non ne avremmo più il tempo.”
Sam si illuminò subito. “O-ok, ma abbiamo bisogno della chiave. Dici che Jael ce lo permetterà?”

“Se non dovesse farlo, prendo a botte anche lui, si tratta sempre di una cosa tua, Sam, ne hai il diritto.”























 Note dell'autrice: ciao ragazzi! la parte di Marika non era contemplata nella storia, nel mio immaginario dovevo dedicarle una parte minuscola ed è venuto tutto questo capitolo che non mi aspettavo! Spero non sia noioso e vi dico che il prossimo, se ce la faccio, dovrebbe essere l'ultimo capitolo, poi capiterà la famosa conseguenza! E credo che dovrò pubblicare proprio un'altra storia collegata :))
   
 
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