Mi bacia intensamente come se avesse intenzione di sposarmi, con la lingua che mi lega indissolubilmente alla sua, le sue mani nelle mie come se volesse accompagnarmi all'altare.

Vedo le campane che danzano nei suoi occhi, rintocco dopo rintocco, e Dio, Steve, sei talmente all'antica.

Il colore marrone dei pantaloni che mi stai togliendo sembra quello delle pareti a mattoni di quella chiesa tanto carina a Brooklyn, quella che mi hai portato a far vedere qualche settimana fa.

Ci saremmo sposati in quella chiesa, cinque mesi dopo... più di tre anni fa. Sarebbe stato il giorno più bello della mia vita, con te lì in cima alla navata, splendido nel tuo smoking scuro, con gli occhi irrimediabilmente lucidi. Avresti detto "Si, lo voglio" con la tua voce stoica, corrotta dal miele dell'emozione di entrambi, e poi mi avresti baciato, ancora e ancora, prima di Quel giorno...

La Siberia sembra così lontana adesso, forse è la fame che la fa sembrare così translucida o forse perchè sono così stanco di ricordarla ma purtroppo le pareti di questa navicella sono piccole e i pensieri si raggruppano tutti intorno alla mia testa. 

Le provviste sono finite, ho lo stomaco stritolato dalla fame e dalla sete... a volte mi immagino tu che spunti da chissà dove con il pranzo, come facevi così paziente e sconsolato quando mi rinchiudevo nel laboratorio con mille progetti, ma alla fine rimango solo con questa luce verde del nulla là fuori.
Steve non sai quanto mi manchi... mi mancano i tuoi occhi, le tue mani e la tua bocca sottile che mi dice 'ti amo'.
L'ossigeno finirà domattina ed io non posso pensare ad andarmene senza essermi scusato, sono stato inutilmente pieno d'orgoglio, avrei dovuto valutare tutte le opzioni, avrei dovuto pensare anche ai tuoi sentimenti, avrei dovuto dirti anche io un'ultima volta 'ti amo'.
Il panico mi attanaglia a terra mentre picchietto sull'elmetto dell'armatura. È acceso? Deve esserlo.

"Steve, se trovi questa registrazione non rattristarti, la fine è parte del viaggio. Essere alla deriva nello spazio senza alcuna possibilità di salvezza è più divertente di quanto sembri. Cibo e acqua sono finiti quattro giorni fa, l'ossigeno finirà domattina, eppure quando mi addormenterò tu sarai fra i miei sogni, sei sempre tu".