Se parto con ciò so, non tornerò,
a te lo dedico 'sto sfogo solitario.
Cosciente, a te urlando parlerò
a vuoto, come recitar un rosario.
Sei l'acqua nei miei polmoni, cara nonna,
un coltello nella piaga e una prima donna.
Maschere e bugie, la verità è tabù.
Sorrido gentile al cattivo gioco,
con te il riflesso non mostro più;
e l'affetto che do, lo meriti poco.
Ma, al costo di ferirmi, io cambierò
con te sarò franca, e se mi colpirai resisterò.
Non ti ingannerò con falsi abbracci
non saluterò, guardando ai regali.
Non voglio doni, voglio che taci,
e accetti queste parole, come tali.
è per rispetto, tuo e mio, che ti dico la verità,
e cioè che fingere di amarti è una vera crudeltà.