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Autore: ballerina 89    24/12/2018    3 recensioni
Cosa succede quando il periodo peggiore di tutta la tua vita coincide con quello che dovrebbe essere in assoluto il più bello dell'anno? Pensiamo sempre al Natale come un periodo pieno di felicità e amore... ma se cosi non fosse?
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Tentarono invano per giorni di convincerla a non isolarsi ma nessuno riuscì nell'intento. Da quell'ultima cena, dopo l'incontro con Hopper, le giornate di Emma diventarono sempre più monotone. Passava gran parte del giorno in casa e quando non era a casa era a lavoro. Non parlava molto, non me aveva voglia, ma nelle poche volte che capitava si poteva intravedere in lei un atteggiamento aggressivo e nervoso. Solo con Killian e Henry riusciva ad essere un po' più tranquilla, ma anche con loro ogni tanto esplodeva. Hopper pensava che avrebbe fatto dei passi avanti, ma ad ogni seduta la cosa diventava sempre più ingestibile. Si stava chiudendo e il fatto di non voler trascorrere le feste natalizie con i suoi familiari ne era un chiaro esempio.
- Mamma, la nonna ha appena chiamato... chiede se hai cambiato idea! - le disse Henry andandosi a sedere sul divano accanto a lei. Era stata chiara, voleva passare le festività da sola ma nessuno di loro sembrava voler rispettare la sua volontà. Ogni giorno qualcuno tentava di farle cambiata idea.
- Ancora? Conosci la risposta Henry e la conoscono anche i tuoi nonni! Non mi va di ripetermi ulteriormente.
- Ma mamma... le feste Si passano in famiglia, è davvero triste restare in casa da soli la vigilia di Natale...
- Nessuno ti obbliga a restare qui per quei giorni. Se desideri passare le festività con i tuoi nonni e con Regina sei liberissimo di farlo così come anche Killian. Non ci resterò male se voi andrete da loro anzi... Lo capisco. - disse cercando di mettere fine per una buona volta a quel l'argomento.
- E tu pensi sul serio che io o Killian saremmo capaci di fare una cosa del genere? Pensi davvero che saremmo in grado di lasciarti qui da sola a il giorno della vigilia di Natale? no mamma,sbagli di grosso.
- Io non voglio impedirvi nulla ok? Ma non posso neanche autoinfliggermi qualcosa che non mi sento di fare, lo capisci? Che vi piaccia o no io passerò il Natale qui e non ho più intenzione di ripetermi. - senza aggiungere altro se ne andò al piano di sopra lasciando suo figlio parlare da solo.
Quello non fu di certo l'ultimo giorno in cui venne affrontato l'argomento, ma piu passavano i giorni e più lei diventava irremovibile. Ormai la vigilia era alle porte, l'indomani ci sarebbe stata la festa a casa di Regina e purtroppo nessuno di loro era ancora riuscito a spronarla. Erano a cena quella sera: Lei e Killian, Henry era da Regina, quando il telefono di Emma squillò: Snow!
- È mia madre! - disse alzando gli occhi al cielo.
- E allora? Rispondi che aspetti? - la incitò Killian.
- so già cosa vuole. È incredibile, ancora non molla, ma che accidenti devo fare si può sapere?
- Non puoi sapere cosa vuole, Rispondile e basta dai.. non farla rimanere male più di quanto già non hai fatto.
- Uff.... - prese un respiro profondo e poi rispose - Pronto mamma? Tutto ok? Perché mi chiami a quest'ora? - dall'altro lato del telefono però non c'era sua mamma come si aspettava bensì suo fratello, ed era chiaro come il sole che fosse in lacrime.
- Pe... Perché... perché non mi vuoi più bene Emmy! - le disse senza troppi giri di parole.
- Neal? Neal ma che cosa dici? Chi ti ha detto una cosa del genere?
- Tu... tu non vuoi venire a... a passare il Natale con me! Ho sentito mamma che lo diceva a papà.
sospirò - Non ho mai detto che non voglio passare il Natale con te o con voi tesoro... ho solo bisogno di stare un po' da sola in questo periodo. Non sto tanto bene piccolo.
- Sei malata? - chiese preoccupato.
- In un certo senso...
- Devi prendere le medicine?
- No...
- E allora non sei malata sei solo cattiva! -Continuò a piangere più forte di prima.
- Cucciolo mio mi dispiace davvero tanto....davvero!
- No, sei bugiarda! Io... io volevo passare il Natale con te, volevo aspettare Babbo Natale mentre guardavamo un film mangiando cioccolata, volevo aprire i regali con te è darti il mio che ho preparato con tanto amore,ma a te non importa nulla di tutto questo... non ti importa nulla di me!
- Non dire così Neal, sai che ti voglio un gran bene.
- Dimostramelo allora! Vieni domani a casa di zia Regina con tutti noi!
- Che fai? ti ci metti anche tu adesso? Io non me la proprio sento di venire tesoro, non è cattiveria ma non sono dell'umore per festeggiare.
- Ma Emmy è Natale! La festa più bella che esista. Se tu non ci sarai saremo tutti tristi e il Natale non può essere triste. Ti prego vieni a festeggiare con noi. - stava per rispondergli ma lui imperterrito continuò - se non verrai sappi che non ti perdonerò mai! - cosa doveva fare adesso? voleva manterrete fede ai suoi principi ma come poteva farlo se dall'altro lato c'era il suo fratellino che implorava la sua presenza?
- Neal ascolta, rispondimi a questa domanda e sii sincero: ti ha detto mamma di chiamarmi e dirmi queste cose? - il dubbio le era passato fin dall'inizio.
- No, la mamma non lo sa che ho origliato... le ho detto solo che ero triste e volevo chiamarti. Ti prego Emmyyyy.... per favore.... non chiedo altro.
- E va bene Neal, ma ricorda: lo faccio solo per te!
- Davvero Emmyyy? Evvivaaaaa! Lo sapevo che non mi avresti abbandonato proprio il giorno di Natale! Lo posso dire alla mamma?
- Ma poi non scoprirà che hai origliato?
- Non fa niente, se ci sarai tu con noi domani mi va bene anche ricevere una punizione. Sei la migliore sorella del mondo lo sai? Ti voglio bene.
- Te ne voglio anche io piccolo furfante. Ci vediamo domani. -riagganciò il telefono e guardò Killian che la fissava con un sorriso beffardo sul volto.
- Non una parola per favore! - sbuffò
- Qualcuno ha fatto breccia nel tuo cuore e ti ha convinta... e bravo il piccoletto!
- Non mi ha convinta, mi ha messo alle strette. Potevo lasciarlo piangere secondo te? Tze... non posso crederci, ricattata da un nanetto.
- Peccato che a nessuno di noi sia venuta l'idea di farti contattare prima, avremmo perso di sicuro molto meno tempo - lo fulminò con lo sguardo - scherzavo scherzavo scherzavo - alzó le mani giocosamente come per paura.
- Non c'è nulla da ridere... domani non faranno altro che starci addosso...
- Basterà parlare chiaro.
- E pensi che basti questo con mia madre? Tu non la conosci...
- Non esagerare adesso ok? Domani l'unica cosa che faremo sarà divertirci. Nessuno ti farà stare male, me ne occuperò personalmente.
- Ti amo lo sai? Scusa se questi giorni sono intrattabile.
- Tranquilla, con te sono abituato a tutto. Andiamo a dormire adesso, si vede lontano un km che non ti reggi dritta dalla stanchezza.
- E ti sembra normale? Non ho fatto nulla per tutt'a oggi, dovrei essere riposata e invece mi sento uno straccio.
- Hai pensato... e i pensieri che stai avendo sono tossici per il tuo corpo amore mio. So che è difficile ma perché non provi ad affidarti a me? Concentriamoci su noi due e basta ok? Il resto prima o poi arriverà. - le sorrise - dai, il letto ci aspetta.
Il suo sonno fu disturbato per buona parte della notte, e come se non bastasse il mattino seguente si alzò con un brutto mal di testa e con lo stomaco dolorante. Lo stress ultimamente le stava giocando brutti scherzi e la giornata che l'attendeva non l'aiutava di certo. Ignorò i sintomi e andò prepararsi per raggiungere Regina e gli altri. Da che mondo è mondo la vigilia veniva festeggiata di sera ma per loro ogni occasione era buona per festeggiare quindi i suoi familiari ebbero la brillante idea di organizzare anche un pranzo in modo da stare tutti insieme. Passò in bagno più tempo del previsto, si sentiva stanca e aveva bisogno dei suoi tempi. Finito di prepararsi, aspettò Killian, il quale fu decisame più veloce e una volta presi i regali si incamminarono verso Mifflin Street 108.
- Tutto ok? - le chiese Killian durante il tragitto vedendola particolarmente silenziosa e concentrata.
- Si... mi sono imbambolata a vedere le decorazioni di quest'anno, nonostante sia giorno sono bellissime non trovi? Hanno fatto proprio un ottimo lavoro.
- Si hai ragione per le decorazioni ma per il resto: non si direbbe sai? Che sia tutto ok intendo: Qualcosa ti preoccupa forse?
- Niente che già non sai... comunque tranquillo è solo la macchina che mi sta dando particolarmente fastidio oggi.
- Sul serio? Devo rallentare o fermarmi? Dimmelo senza paura.
- No,non è dipeso da te... sto solo pensando alla giornata che ci attenderà.
- E questo ti crea disagio a tal punto da risentirne fisicamente? - scrollò le spalle. - Non va assolutamente bene tesoro.
- Non posso farci nulla...
- Facciamo così: restiamo un po', pranziamo e poi con una scusa ti porto a casa ok?
- Che c'è? Ora sei improvvisamente d'accordo con me?
- Non sono assolutamente d'accordo con le tue idee d'isolamento, ma lo vedo che stai poco bene e non voglio che tu soffra più di quello che già stai soffrendo. Fidati di me ok? Mezza giornata e torneremo a cassa. - a quelle parole si sentì improvvisamente meglio, gli sorrise grata e continuarono il loro itinerario.
***
- Eccoti amore mioooo! Non sai quanto mi faccia piacere che tu sia venuta. Non sarebbe stato lo stesso senza di te! - disse Snow abbracciandola una volta aver varcato la soglia d'ingresso. - Come ti senti? Come procedono le cose? Non ti fai mai sentire... come vanno le sedute da....
- Mamma mamma... ti prego, non iniziare ok? Te lo chiedo per favore. Se dobbiamo passare insieme questa giornata preferirei far finta di nulla, sei d'accordo?
- Certo tesoro! Hai assolutamente ragione. Come vuoi... Scusami ok? Forza andiamo a salutare anche gli altri, non vedono l'ora di vederti.
Non ebbe neanche il tempo materiale di varcare la soglia del salottino di casa Mills che il piccolo Neal, vedendola entrare, buttò all'aria tutte le sue costruzioni per saltare in braccio a sua sorella.
- Emmyyy sei qui! Buon Natale!
- Te lo avevo promesso ricordi? E comunque non è ancora Natale, gli auguri ce li faremo stasera a mezzanotte.
- Ok! Dai adesso vieni a giocare con me! - disse scendendo dalle sue braccia e tirandola per un braccio. - Sto costruendo con le costruzioni il villaggio di Babbo Natale, voglio farglielo vedere questa sera quando verrà a portarmi i regali!!!!! Dammi una mano!
- Sicuro sicuro che Babbo Natale verrà quando sarai sveglio? Io non penso...
- Si verrà ma come al solito non vorrà farsi vedere da noi bambini. Ho intenzione di prenderlo di sorpresa. Forza andiamo a costruire Emmyyyy!
- Neal lascia stare tua sorella un po' tranquilla ok? È appena arrivata! Giocherà con te più tardi va bene?
- Ma uffaaaaa.... se non gioco con Emmy con chi gioco io? Non ci sono altri bambini con cui giocare, sono il più piccolo della famiglia e da solo mi annoio. Emmyyyyy ma quando lo fai un figlio?
- NEALLLLLL! - lo rimproverò Snow a quella frase. Sua figlia nel mentre aveva indietreggiato di qualche passo senza volerlo, non voleva assolutamente parlare di quell'argomento, la faceva stare male. - Chiedi immediatamente scusa a tua sorella! Sei stato maleducato.
- Non ho fatto nulla. Ho fatto solo una domanda! Emmyyyyyy... io...
- Neal è tutto ok! Inizia a costruire, tra poco ti raggiungo anche io. - accenno un sorriso di convenienza e uscì fuori. Fu Regina, nonché la padrona di casa, a seguirla per assicurarsi che fosse tutto sotto controllo. Sapeva che era molto suscettibile in quel periodo, voleva almeno garantirle una giornata tranquilla.
- Per la tua gioia ho preparato ben tre teglie di lasagne! - disse rompendo il ghiaccio - Dici che possano bastare o te le finiriati tutte da sola? Certo ho preparato anche altro ma quello è il mio piatto forte, non vorrei che....
- Regina.... è tutto ok, non c'è bisogno di distrarmi.
- E chi vuole distrarti! - le sorrise sapendo che era stata sgamata. - Ok ok, forse giusto un pochino ma che ne dici? Ti va di assaggiare in anteprima la mia specialità? Ho bisogno di un parere.
- Assolutamente si! Sai che amo le tue lasagne ed a essere sinceri è l'unico motivo, oltre a Neal e Henry, che mi ha convinto ad essere qui! - risero entrambe dopodiché sparirono in cucina e restarono lì a chiacchierare del più e del meno fino all'ora di pranzo quando andarono tutti a sedersi a tavola. Aveva avuto un piccolo assaggio di quello che era il suo piatto preferito ma a quanto pare quell'assaggino l'aveva resa già sazia. Nessuno disse nulla quando videro che aveva lasciato quasi tutto l'antipasto nel piatto, ma quando videro riservare lo stesso trattamento alle lasagne della sua amica scattò in loro un campanello d'allarme generale.
- Che c'è? Regina ha messo lo zucchero al posto del sale forse? - le chiese Killian scherzando - Come mai non hai ancora divorato anche il piatto?
- ahahah... Spiritoso. Ne ho mangiato un piatto prima a dire la verità e sono già sazia.
- Un piatto? - ripetè Regina - Ci vuole davvero coraggio a definirlo piatto.
- Che c'è non hai fame? - si intromise anche Snow seguita a ruota da Henry.
- Mamma che non ha fame è un evento da segnare sul calendario!
- Ti preparo qualche altra cosa? Preferisci? - fu il turno di David.
- Papà! Anche tu ti ci metti adesso???! Ognuno pensasse per se per favore. Se non mangio è perché non ho fame, non morirò di certo.
- Non è da te però tesoro, è normale preoccuparsi non credi?
- Ok basta così! - disse alzandosi da tavola - vi avevo espresso il desiderio di voler stare sola per le feste e mi è stato negato, vi ho chiesto di non interferire e a quanto pare sembrate non aver capito... io me ne torno a casa!
- Emma aspetta! Non te andare, ci dispiace... non diremo più nulla ok? Però rimani per favore! Non sto tranquilla sapendoti a casa da sola.
- Emmy, la mamma ha ragione! Resta con noi! Tra poco giocheremo a tombola vero Henry?
- Già, ma tu sarai liberissima di fare quello che vorrai, questa è anche un po' casa già quindi se vorrai semplicemente riposarti e guardare la TV sarai libera di farlo.
- Grazie Henry, proprio quello che volevo sentire.
***
Dopo il pranzo, che proseguì per buone due ore, iniziò la vera e propria festa della vigilia. sparecchiarono la tavola e riapparecchiarono il tutto con vassoi pieni di dolciumi natalizi e giochi da tavola. Ognuno di loro era concentrato in qualche attività: David e Killian insegnavano a Neal e a Henry l'arte del poker, Snow e Regina tentavano invano di ricordare i giochi da tavola che si usavano ai tempi della foresta incantata mentre Emma invece dormicchiava sul divano. Si era calamata rispetto a quella mattina e il fatto stesso che si fosse appisolata ne era una prova. Dormì per un'oretta poi improvvisamente si svegliò. Fece un secondo mente locale su dove si trovasse dopodiché a passo sostenuto si allontanò andando al piano di sopra. Tornò una decina di minuti dopo.
- Tutto ok? Dove sei andata? - le chiese Killian a bassa voce notando dall'espressione di sua moglie che qualcosa non andava.
- in bagno...
- Lo stomaco ti da ancora problemi?
- Un pochino... pensavo stesse passando ma sbagliavo.
- Vogliamo andare a casa così magari ti stendi sul letto e riposi meglio? In fondo era questo il piano iniziale.
- Tranquillo, sto già meglio... e poi non voglio dare un dispiacere a Neal. - disse indicando il bimbo che ignaro di quei discorsi se ne stava spaparanzato sul divano, dove era seduta poco prima anche Emma, a mangiare i dolcetti e a guardare un cartone animato.
- Ok come preferisci. - le diede un bacio dopodiché entrambi raggiunsero Neal e con grande emozione del ragazzo, che in realtà si stava annoiando, lo portarono fuori, al parco precisamente a fare una gara di pupazzi di neve. Furono le due ore più rilassanti di tutta quella giornata e se non fosse stato per il freddo sarebbe volentieri rimasta lì. Purtroppo furono costretti a rincasare ed ad attenderli c'era già Snow con un termos pieno di cioccolata.
- mamma mamma! Grazie ad Emmy e Killian ho vinto la gara dei pupazzi! Mi hanno dato pure una medaglia guarda??? - mostrò con onore la sua vittoria.
- bravissimo amore ma ora vieni a sederti amore ho preparato la cioccolata!
- Siiiiii!
- venite anche voi, almeno questa la mangi si? - si rivolse ad Emma.
- No mamma ma grazie lo stesso. I dolci ultimamente non mi fanno proprio impazzire.
Regina che era appena entrata in stanza sentendo le ultime parole di Emma disse:
- Emma... So che adesso mi odierai ma non ho potuto fare a meno di ascoltare l vostra conversazione prima. Oltre a qualche brutto pensiero stai anche male fisicamente? - si riferì alla conversazione avuta poco prima con Killian . - Non volevo origliare, ma mi sono trovata a passare e ho sentito...
- Emma stai male? E non me l'hai detto? - scattò Snow
- Tranquille, va tutto bene. Non mi considererei proprio malata, però qualche disturbo fisico ce l'ho. Ho spesse volte mal di testa, vertigini e qualche volta, come oggi, lo stomaco fa i capricci. Credo sia dovuto a tutto lo stress e al nervosismo che sto accumulando in questi giorni. So che dovrei stare calma e ve lo giuro ci sto provando ma è più forte di me.... non ci riesco. Per un minimo scatto. Due secondi sto bene e il secondo dopo o sono una furia o vengo travolta da una crisi di pianto. Sembro pazza... o forse lo sto diventando. È una vita che non mi capitava di sentirmi così. L'ultima volta che ho perso il controllo in questo modo ero da sola e in carcere. È stato il periodo più brutto della mia vita.
- A quei tempi eri sola amore mio. Adesso ci sono io con te, c'è Henry, Regina e i tuoi genitori. Forse ti siamo stati un po' troppo addosso è vero, ma abbiamo capito e ci comporteremo di conseguenza. Ti prometto che questo periodo passerà presto ok?
- Grazie Killian, grazie a tutti per essermi vicino nonostante io vi tratti male in continuazione.
- E a cosa servono gli amici? Ora scusate, lo so che questa è casa mia e che non dovrei farlo ma ho dimenticato di passare a prendere una cosa per la cena di questa sera. Vi dispiacerebbe se mi allontanassi per dieci minuti?
- Ma no figurati, comunque se preferisci posso andare io. - si propose Killian.
- No, non mi fido di voi uomini! Faccio in un lampo - rise e come una furia uscì di casa. Quando tornò trovò Snow e David in cucina ed Emma e Killian in soggiorno con Neal e Henry che tentavano, in due, di giocare a tombola. Le loro facce erano tutto un dire e non ci volle molto a capire che fosse sueccesso qualcos'altro in sua assenza.
- Henry tesoro...mi raggiungeresti nell'altra sala per favore? Avrei bisogno di una mano ad apparecchiare.
- Arrivò subito mamma! - aspettò che il ragazzo la raggiungesse dopodiché si chiuse la porta alle spalle in modo che nessuno potesse sentirli.
- Che è successo mentre ero via? C'è una tensione che si taglia con il coltello.
- Ma niente... come al solito nonna è stata poco delicata con la mamma. Le ha fatto due o tre domande e lei ha dato di matto facendola rimanere male.
- Sai? Non me la prendo tanto con tua madre quanto con tua nonna. Ma dico io, Emma già ci sta facendo un favore ad essere qui, piuttosto che lasciarla tranquilla ti metti a fare l'investicatrice?
- È sua mamma, è preoccupata. Anche tu lo saresti se io mi comportassi in quel modo.
- Siamo tutti preoccupati Henry, ma ne io ne David ne Killian le stiamo continuamente addosso. Snow deve imparare a lasciarle i suoi spazi. Soprattutto adesso.
- Mamma, è della nonna che stiamo parlando... non imparerá mai. - risero - Ti serviva davvero una mano o mi hai chiamato solo per questo?
- Volevo solo sapere!
- torniamo di la allora o si insospettiranno.
Tornarono nel salotto principale ma notarono subito la mancanza di Emma.
- Nonna e mamma stanno affrontando un nuovo round? - disse Henry al suo patrigno.
- Cosa? - rispose soprappensiero - No no... Emma è andata un attimo in bagno. Hai preso Regina quello che ti serviva per la cena?
- Certo, e a proposito: corro a prepararla. - Uscì di scena ma al posto di dirigersi in cucina prese la direzione delle scale e raggiunse, in gran silenzio, Emma al piano di sopra.
- Regina? - chiese sorpresa la ragazza, una volta uscita dal bagno, vedendola appoggiata alla parete - Ho creato la fila?
- Figurati sono appena arrivata ma non mi serve il bagno, ti stavo aspettando.
- Aspettando, e per cosa? Non sarà per mia madre vero? Regina per favore non ti ci mettere anche tu.
- Non centra nulla Snow. volevo solamente parlarti. Volevo dirti che... beh sì ecco io credo... forse... non sono sicura però credo...
- Regina, concretizza per favore o staremo qui fino a domani mattina.
- Ok,non ci girerò intorno: guarda! - le sorrise e fece apparire tra le mani un oggetto a lei molto familiare: un test di gravidanza.
- Regina questo è....
- esatto! Io penso che...
- REGINA! Che... che razza di cattiveria è mai questa? Ti stai prendendo gioco di me?
- No Emma.. ma che dici, sei mia amica no? io volevo solo...
- Solo sbandierarmi la tua felicità in faccia!
- Come?
- Non posso crederci che tu lo abbia fatto, sono senza parole.
- Emma...
- No! Lasciami finire! Sai qual'è la cosa più assurda: è che non so se sono arrabbiata perché tu me lo stia mostrando o perché nonostante quello che ti sei autoinflitta anni fa sei riuscita ugualmente dove io non arriverò mai! Ti voglio bene devi credermi ma questo è davvero troppo. Avrei preferito che me lo dicessi in un altro momento e non adesso... sai il momento che sto attraversando.
- Emma io...
- scusa ma non voglio starti a sentire. Me ne vado. Buon Natale Regina!
- Dove credi di andare è? - la trattenne per un braccio e la fece voltate verso di se - Ma che accidenti hai capito! Non è per me questo!
- A no? E di chi sarebbe di grazia? - rispose scontrosa.
- Tuo!
- M...mio? - sbarrò gli occhi
- Si, l'ho preso per te idiota.
- modera le parole.
- Scusami. Senti lo so che forse è una cosa campata per aria ma alcuni sintomi ci sono e sono anche ben evidenti. Poi prima mi hai spiegato che ti senti come quando eri in prigione e visto che quando eri lì aspettavi Henry ho pensato che..
- Hai pensato male! Molto male! Ma come ti viene in mente di andare da un donna che non può avere figli nonostante li desideri con tutta se stessa e dirle che pensi che sia incinta. È una crudeltà inaudita non trovi? Mi sarei aspettata da mia madre una cosa del genere ma non da te. - la rabbia si trasformò in un pianto disperato.
- Niente male davvero... - le disse ridendo; cosa fece innervosìre Emma ancora di più
- Cosa!!!!
- Hai impiegato meno di trenta secondi dal passare dalla rabbia alla disperazione. Altro sintomo!
- Risparmiati queste cavolate! Io me ne vado, ho resistito anche troppo per oggi!
- Aspetta! Prova a farlo, che ti costa?
- Che mi costa? Regina mi stai davvero facendo questa domanda? Mi costa la sanità mentale ecco cosa mi costa. Tu non hai la minima idea di cosa abbia passato e cosa sto ancora passando. L'ultima cosa che mi ci vuole adesso è l'ennesimo test negativo.
- Chi ti garantisce che lo sia?
- Regina guardiamo in faccia la realtà: non è successo nulla quando ci provavamo, pensi possa succedere adesso? Ti sbagli e sai perché? Perché da quel primo incontro con il Hopper fino ad oggi, io e Killian non abbiamo più avuto rapporti... forse solo una volta ma abbiamo comunque usato le precauzioni. È matematicamente impossibile quindi che io sia rimasta incinta.
- L'ultima volta le avete usate, ma che mi dici delle altre? Un mese fa ci stavate provando e anche prima di andare da Hopper...
- L'ultimo test è risultato negativo Regina. Non insistere ti prego... mi fai solo male così. - mentre si stava allontanando per raggiungere le scale a Regina venne in mente l’ennesima idea.
- La pozione della memoria! - disse facendola voltare.
- Cosa?
- Si, la pozione della memoria! Fai il test, se dovesse risultare negativo ti farò bere la pozione della memoria all'istante facendoti dimenticare questi ultimi dieci minuti. Ti prego Emma, se non fossi stata così convinta non te lo avrei mai detto. Pensaci: il poco appetito, le vertigini, il mal di testa, il tuo bipolarismo e non per ultimo le tue corse in bagno per vomitare.
- Come sai che....
- Mi trovavo qui sia poco fa che oggi... le mura sono sottili...
- Comunque non vuol dire nulla, è lo stress che mi fa reagire così, ci sono già passata. Ora per favore chiudiamo una volta per tutte questa storia ok? È la vigilia di Natale... già è uno dei Natali più brutti che io abbia mai trascorso, non rendiamolo il peggiore di così.
- Potrebbe trasformarsi nel più bello di sempre. Devi solo provare! - fece apparire tra le mani una boccetta - Ecco, ho la pozione propio qui, non appena avrai il risultato se non sarà come previsto da me te la farò bere all'istante. Ti prego provaci almeno un'ultima volta. Ti sarò vicino, non sarai sola.
- Vuoi vedermi morire? È questo che vuoi? - le strappo dalle mani il test! - Bene, buona visione allora! - Tornò in bagno e si chiuse la porta alle spalle.
Ormai era abitudine per lei fare test eppure improvvisamente si ritrovò a non capirci più nulla e quei tre minuti, quei tre dannatissimi minuti, diventarono quaranta.
- Tutto bene lì dentro Emma? - chiese Regina dall'altro lato della porta non vedendo la sua amica uscire. la ragazza si affacciò per guardare la sua amica
- No, non va bene... non ho ancora avuto il coraggio di farlo.
- Fai pipì su quel maledetto bastoncino o vengo dentro io! - quest volta fu lei a chiuderle la porta. - Non sto scherzando Emma: non uscire da lì se non lo avrai fatto. - rimase in attesa ma alla fine Emma si decise ad uscire da quella porta.
- Allora???? Fatto?
- Si... dobbiamo solamente aspettare. - l'attesa più lunga di sempre. Tra le due non si sapeva chi fosse più agitata; forse Regina... si decisamente Regina. Emma sapeva già che l'esito sarebbe stato negativo mentre Regina beh... oltre a sperare il contrario pensò alle possibili conseguenze delle sue azioni. Certo Emma avrebbe dimenticato ma lei al contrario avrebbe ricordato tutto. Come poteva guardarla in faccia sapendo di averle dato false speranze per una semplice intuizione? Il suono della sveglia sul cellulare di Emma le fece sobbalzare entrambe riportandole alla realtà. Era giunto il nomento di sapere la verità.
- Facciamo così - disse Emma - berrò direttamente la pozione e tu ti affretterai a gettare quel coso nel cestino prima che io lo veda.
- Non essere sciocca... - le tese la mano - Andiamo a dare un'occhiata. - Titubante Emma afferrò la mano di Regina ed insieme entrarono in bagno. - Allora... ci siamo! Forza, leggi il risultato. - Emma si avvicinò al lavandino, sfioro il test, rigorosamente girato dal lato opposto, e dopo svariati tentativi di girarlo guardò Regina rassegnata:
- Non ho il coraggioso di farlo! So già la risposta ma vederla mi ucciderà. Non... non possiamo lasciar perdere?
- Che noia che sei... Andrebbe meglio se lo leggessi io? - propose.
- No...
- Qualcuno dovrà pur farlo non trovi? E ci siamo solo io e te in questa stanza.
- Uff... d'accordo fallo tu! Ma dimmelo con tatto ok? - chiuse gli occhi e aspetto la voce di Regina che sembrava non volesse arrivare...
- Avevo ragione vero? - neanche questa volta Regina rispose. Emma fu costretta così ad aprire gli occhi per incrociare il suo sguardo.
- Dammi la pozione avanti...
- Emma sei... sei incinta. - disse Emozionata.
- Lo sapevo Regina ecco perché ti dicevo di non.... COSAAAAAAA?
- Sei incinta Emma! Guarda! Due linee rosa!
- Du...due????
- Una e due! - le indicò. - le vedi?
- Una... e due... - ripetè incredula guardando sbigottita il test di fronte a lei.
- SEI INCINTA TESOROOOOOOOOO! - Regina l'abbracciò con quanta più forza avesse in corpo - Ce l'hai fatta! Ce l'avete fatta! È arrivato!
- Oddio... questo... questo è impossibile... io io non... non posso... non può essere... oddio io....
- Ei guardami ok? Non andare nel panico.... respira. Respira e sorridi! - ma Emma non sorrise - Che c'è ora? È una notizia meravigliosa, dovresti fare i salti di gioia! Lo aspettavi da oltre un anno!
- E... e se fosse un falso positivo?
- Possibile che tu non ti possa mai godere la vita? Comunque ne ho presi altri quattro di test, poi farli anche tutti se lo ritieni necessario.
- Credo proprio che lo farò. - spinse Regina fuori dal bagno e si richiuse la porta alle spalle per poter ripetere l'operazione precedente per ben altre 4 volte.
- Allora? - Regina sorrideva già - Due linee anche questa volta?
- No....
- Come no!!!!! - che fosse davvero un falso positivo? - fammi vedere...
- non sono 2... sono 8! - sorrise ma allo stesso tempo aveva le lacrime agli occhi. - Sono... sono incinta.
- Mi hai fatto prendere un accidenti idiota! Lo sapevo che avevo ragioneeeeee!!!!!! Corri, vai a dirlo a Killian.....
- no... voglio aspettare!
- Cosa? Le analisi ufficiali? Emma devi dirglielo adesso.
- Lo so! Volevo solo aspettare di scartare i regali. È Natale, e quale regalo migliore potrei fargli se non questo? - le fece l'occhiolino.
- Il regalo lo ha fatto lui a te misà- disse maliziosamente prendendola in giro - comunque... riuscirai a non dire nulla fino al dopo cena? Non so se lo hai notato ma dal pianto isterico ti è venuta la risata isterica.
- È che non ci credo ancora! Non ci speravo più!
- Credici invece è tutto vero! E tu... - le indico la pancia - si sì, te, dico proprio a te! Me ne ricorderò sai che non ti piacciono le mie lasagne! - scoppiò a ridere e tornò ad abbracciare la sua amica - Non sai quanto sono felice Emma. Ve lo meritate entrambi. - restarono li, abbracciate, per un periodo indefinito, poi qualcuno le andò a chiamare.
- Ma insomma... si può sapere che state facendo? È oltre un ora che siete qui su, è successo qualcosa? - Chiese Killian preoccupato per sua moglie.
- no, stavamo semplicemente facendo quattro chiacchiere.
- Allora se non ho disturbato nulla venite di sotto: i nostri stomaci iniziano a brontolare e il piccolo di casa sta diventando ingestibile per la situazione regali.
- Ti amo ti amo ti amooooo! - Emma gli corse in contro e lo abbracciò come forse non faceva da mesi.
- Amore... ti amo anche io lo sai, sicura sicura che sia tutto ok?
- perché non dovrebbe?
- Ooook iniziò seriamente a preoccuparmi... i tuoi sbalzi di umore mi fanno paura.
- non sei felice che sorrido?
- più che felice ma prima che questo stato di felicità finisca direi di raggiungere gli altri.
***
La cena andò di gran lunga meglio del pranzo, mangiarono ogni ben di Dio che Regina aveva cucinato per l'occasione ed Emma, rispetto a qualche ora prima, iniziò a ridere e scherzare con tutti renndendo i suoi genitori, Snow in particolar modo, Henry e Killian molto felici. Finalmente quella brutta nuvola sopra le loro teste sembrava essersi allontanata. Molti di loro non ne capirono il motivo ma furono molto felici di poter respirare finalmente un po' di atmosfera natalizia.
- Regina era tutto delizioso! - disse Emma alzandosi da tavola per aiutare la sua amica a sparecchiare.
- Felice di sapere che sia stato tutto di tuo gradimento ma ferma dove sei, faccio io qui!
- ti do una mano!
- non è necessario. - le rispose lanciandole un'occhiataccia.
- Emmy Emmy visto che zia Regina non ti vuole tra le scatole perché non andiamo a giocare con gli altri? Stanno andando di la per una super sfida dicono! Io non so giocare, mi aiuti tu?
- vai con lui io finisco qui, sistemo l'altra questione , indicò l'albero di Natale e vi raggiungo. L'altra questione da sistemare erano i pacchi di Natale. Bisognava mettere tutti i doni sotto l'albero e creare, con la qualche magia, un effetto per far credere a Neal che babbo natale era passato a lasciare loro i doni. Quindi mentre Emma prese Neal e raggiunse gli altri Regina si dedicò a queste piccole operazioni dopodiché li raggiunse anche lei. Giocarono a tombola e si strafogarono di dolci fino alle 11 e 30 poi, quando capirono che Neal stava dando segni di cedimento per via della stanchezza, Regina fece spegnere e accendere le luci ad intermittenza e sempre con la magia accese lo stereo nell'altra stanza riproducendo la risata di Babbo Natale. Inutile dirlo: Neal corse come un fulmine in direzione della voce e tornò poco dopo più entusiasta che mai gridando:
- i regaliiiiii! I regaliiiiiii! CI SONO I REGALIIII! Babbo natale ci ha portato i regali!
- ah si? - disse Emma sorridendogli - Babbo natale?
- si Emmy non lo hai sentito arrivare? corriiiii andiamo a scattare i miei regali. - la prese per mano e cominciò a tirarla fin quando non si decise ad alzarsi.
- dov’è finito Babbo Natale? - chiese Emma facendo finta di guardarsi intorno.
- lui non si fa mai vedere la Sera di Natale Emmy! Come fai a non saperlo? Lui deve portare i doni a tutti quindi non può fermarsi a giocare.
- lo avevo dimenticato! - sorrise sinceramente. Non c'è niente di meglio mal mondo che la risata e le parole di un bambino e finalmente molto presto anche lei avrebbe potuto far parte della vita di un esserino al 100 percento.
- oiii emmyyy ti sei incantata?
- Cosa? Mi hai detto qualcosa?
- Si! Babbo natale ha portato qui da zia anche il regalo che avevo fatto per te! È questo. Aprilo! Aprilo daiiiii! - saltellò passandole una busta bianca con all'interno un disegno. - ti piace? Siete tu e il pirata che vi date quei brutti bacini!
- Brutti? Se sono così brutti allora perché li hai disegnati? - gli Chiese Killian prendendolo in braccio e scompigliandogli i capelli.
- perché tu e mia sorella fate solo quello il giorno! Non sapevo cos’altro disegnare! - risero tutti tranne David che guardò in malo modo il pirata.
- Credo proprio che smetterò di lasciarvi in custodia mio figlio quando non ci siamo. Chissà come me lo state traumatizzando il piccoletto.
- finiscila David - lo rimproverò ridendo sua moglie - Scartiamo i regali.
Casa di Regina fu invasa nel vero senso della parola da una miriade di giochi, tutti rigorosamente per Neal, ma anche gli altri ricevettero la loro porzione di regali. Tutti avevano già scartato la loro parte, mancava solamente ad Emma di fibire, aveva ricevuto un maglione da Snow e David, una gigantografia che ritraeva lei è Henry da suo figlio e un complimento intimo, bandito da David e molto apprezzato da Killian, da parte di Regina.
- Manca il mio! - le disse Killian alzandosi e porgendole un pacchetto regalo. - So che avresti preferito altro quest'anno ma spero comunque che sia di tuo gradimento.
Emma apri il pacco e vi trovò una scatola blu di velluto e una busta. Apri il biglietto e lesse il messaggio che vi era al suo interno:
 
" per farti capire meglio il concetto dell'amore eterno. Due simboli che uniti formano un cuore è segno di amore eterno... i nostri simboli formano un cuore, di conseguenza noi siamo l'amore eterno! Ti amo vita mia." 
 
Mai parole furono più azzeccate, all'interno della scatola vi era una collana in oro bianco con un bellissimo ciondolo che raffigurava un uncino è un cigno uniti tra loro in modo da formare un cuore.
- Killian è meraviglioso... - lo baciò - mi piace davvero molto!
- Ne sono felice. - le sorrise
- Ho anche io un regalo per te.
- un regalo? Un altro? Mi hai già regal..
- Si si, lo so ti ho regalato la giacca di pelle - indicò il regalo poco prima scartato da suo marito - Lo so ma ne ho un altro da darti. È una cosa inaspettata... un fuori programma può essere definito, ma raccoglie in se tutta l'essenza del Natale. Sai, penso che delle vostre dovremmo  essere come i bambini. Loro vedono il Natale come un qualcosa di magico dove tutto è possibile, anche i miracoli. Noi crescendo perdiamo questo modo di vedere le cose ed è sbagliato perché anche se succede raramente, i miracoli esistono e dobbiamo iniziare a crederci anche noi.
- I miracoli esistono tesoro, lo so bene. Vederti così felice dopo tutti questi mesi ad esempio è già un miracolo.
- Appunto di questo volevo parlarti: sono felice... felice cone non credevo sarei mai più stata. Ho passato un brutto periodo ma ora sono pronta a ripartire.
- Amore è meraviglioso, non so cosa sia successo ma ne sono felice. La tua felicità è il regalo migliore che tu potessi donarmi. - la strinse a se. - Grazie.
- il mio regalo per te è un altro però... - gli prese le mani e se le porto all'altezza del suo ventre. - È ancora un semplice puntino ma il tuo regalo è proprio qui dentro. - aveva le lacrime agli occhi e lui restò a guardarla imbambolato. Le stava davvero dicendo quello che la sua testa stava elaborando?
- Amore.. cosa... che vuoi dirmi?
- Sono incinta Killian...
- Sei cosa? - chiese sconvolto
-... si lo so è inaspettato e fino a due ore fa non ne sap.... - la zittì baciandola con tutto l'amore che sentiva in quel momento.
- Ne sei sicura amore? 
- Ho fatto in totale cinque test di gravidanza e sono risultati tutti positivi.
- Oddio è... è la notizia più bella che potessi darmi amore mioooooo!!!!
- Sei felice?
- E me lo chiedi? Abbiamo realizzato un sogno... il nostro sogno. Ti amo da impazzire... vi amooo! siete tutta la mia vita.
- Emma è felice, Babbo Natale ha esaudito il mio desiderio! - disse Neal tutto contento.
- Emma tesoro.. - anche Snow e David seguiti da Henry si alzarono a congratularsi con la coppia. - Siamo così felici per te bambina mia.
- Grazie mamma, grazie papà!
- Bisogna festeggiare! Sarò un fratello maggiore! È meraviglioso!
- Sicuro che per te va bene tesoro?
- Ma scherzi mamma? Ho sempre desiderato un fratellino o una sorellina, è un sogno che si avvera. Spero sia una femminuccia sai? Così sarà più semplice raccontarle le storie.
- Ad Henry arriva una sorellina? - chiese Neal andando da Emma.
- O un fratellino, non si sa ancora.
- E nella tua pancia Emmy?
- si è proprio qui. Sarai il suo piccolo zio e potrete giocare insieme. Ti piace l'idea?
- Solo se è maschio! Io non ci gioco con le barbie. - mise il broncio.
- Dovremo aspettare qualche mese per capirlo tesoro.
- non è detto! Intervenne snow. - Se volete aspettare ok ma altrimenti c'è un metodo infallibile per capirlo già da ora. Che ne dite: vorreste sapere il sesso di vostro figlio?
- Sono talmente felice in questo momento che maschio o femmina non farebbe nessuna differenza. Per me scoprirlo ora o più in là è uguale. Tu cosa ne pensi Killian?
- concordo con te. Anche se sarebbe utile sapere se devo preparare la cameretta ad un piccolo pirata o ad una piccola principessa. Scegli te amore. Qualsiasi cosa deciderai per me andrà bene.
- Se per te non ha importanza avere la sorpresa finale allora scopriamolo adesso così potremmo dargli già da subito un nome e renderlo ancora più reale. - sorrise.
- Bene! - disse Snow togliendosi un medaglione dal collo. - Questo è l'oggetto che ci serve, era di tua nonna Ruth... in passato mi ha predetto sia il tuo arrivo che quello di tuo fratello. Basta farlo oscillare sulla tua mano. Pronta?
- si... - Emma tese la mano, con il palmo rivolto in alto,  verso sua madre la quale posizionò sopra il pendolo. Iniziò subito a muoversi facendo uscire a Snow lacrime di gioia.
- Sarà una bambina.
- È una femminuccia? - chiese Neal - Uffa che sfigaaaaa!
- Una femmina.... Killian hai sentito? È una femmina! ma ci pensi che avremo una bambina?
- Questa giornata diventa minuto dopo minuto migliore! - la bació - Dobbiamo iniziare a pensare ad un nome!
- Hope... si potrebbe chiamare Hope che ne Pensi?
- Hope dici? Hope Swan jones.  Si mi piace. Come ti è venuto in mente?
- Beh nome più appropriato non credo ci sia per lei. Come abbiamo sempre detto la speranza è tutto nella vita, noi la stavamo per perdere ma questo piccolo miracolo natalizio ci ha ricordato che avere speranza è indispensabile per affrontare la vita, non bisogna mai arrendersi perché tutto se lo si vuole fermamente e possibile. Potranno esserci ostacoli nel cammino ma se si avrà fede e speranza tutto si risolverà.
- E allora sai cosa vi dico? - si inginocchiò all'altezza della pancia di Emma e delicatamente le sollevò la maglia per essere a stretto contatto con la sua pelle. Le diede una piccola carezza sul ventre e poi con una delicatezza inaudita le posò un bacio proprio dovevstava crescendo il frutto del loro amore. - Ti sei fatta attendere per un bel po ma alla fine sei arrivata da noi. Grazie per questo splendido regalo piccolina mia, hai reso questo Natale che per noi era molto triste il più bello di tutta la nostra vita: sei il nostro piccolo miracolo di Natale e mamma e papà non smetteranno mai di ringraziarti per questo splendido regalo. Benvenuta nelle nostre vite Piccola Hope.

Note dell’autore: 
la storia si sarebbe dovuta concludere così, ma rileggendola ho pensato che mancasse una cosa per renderla ancora più speciale. Di conseguenza non scriverò la parola “fine”, na vi do appuntamento a domani! Un bacione e buona vigilia di Natale a tutti voi! 🎄🎁🎅
  
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