Tratto dal prologo e dai capitoli successivi:
"Il mio nome è Isabella Swan, un nome come tanti, un viso e una corporatura comune, il classico tipo che non noteresti mai in un corridoio scolastico brulicante di adolescenti. Peccato che questo sia tecnicamente impossibile, perché io a scuola non ci ho mai messo piede e non lo farò per tutta la mia vita"
[...]
"L'hai scritta tu?" chiedo timidamente, cercando di nascondere il mio turbamento.
"Sì, l'ho intitolata Moon Child" mi risponde lui puntandomi quelle pozze dorate negli occhi, dritte nella mia anima. Incapace di trattenermi, mi getto su di lui cercando le sue labbra.