Anime & Manga > Pokemon
Ricorda la storia  |       
Autore: Maiko_chan    09/01/2019    1 recensioni
[Estratto - Capitolo uno]
«Hai molta fame, eh?»
Questa voce… Ash fece un passo avanti, sforzandosi per ricordare dove l’avesse già sentita. Aveva un non so ché di familiare, ma non riusciva a collegarla ad un volto.
«Pika pii!»
La ragazza scoppiò a ridere all'improvviso – era un bel suono, forte ma che trasudava femminilità – e un Pikachu balzò le sul grembo, strusciando la sua guancia a quella della giovane donna. Ash, da quella posizione, non riusciva a vedere il suo volto, ma riconobbe immediatamente il pokemon. Con due falcate raggiunse il tavolino, accostandovisi.
«Pikachu, cosa ci fai qui?!» esclamò, facendo sobbalzare sia il piccolo esserino che la ragazza.
Ella si voltò e solo allora Ash capì per quale motivo Pikachu fosse così affettuoso.
«Ash?» «Misty?»

{Pokeshipping}
Dove Ash torna a Pallet Town e trova qualcuno che non vedeva da molto tempo
Prima classificata al Contest "Dai vita alla tua fantasia con i generi letterari!" indetto da 6Misaki sul forum di EFP e vincitrice del premio speciale Miglior Rosa.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Delia Ketchum, Gary, Misty, Pikachu | Coppie: Ash/Misty
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nome (EFP e Forum): Maiko_chan
Titolo della storia: Casa è dove sei tu
Pacchetto scelto (e se avete scelto di utilizzare uno o entrambi gli elementi extra): Pacchetto n6, utilizzati entrambi gli elementi extra
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale
Rating: Verde
Fandom: Pokemon


 
 Find me on Tumblr (GENERAL BLOG + PERSONAL BLOG), AO3TwitterFBEFP forumWattpad and Writer's wing 

☞ Se ti piacciono i miei contenuti e le mie storie, considera anche se supportarmi su Ko-Fi! 
↬ Se vuoi commissionarmi una storia o un edit (chat & aesthetic) guarda le info sulle mie commissioni



 

Casa è dove sei tu.






 

"Ma l'amore è cieco e gli amanti non possono vedere le piacevoli follie che essi commettono"


 

#1. Un lungo viaggio

 

 

«Pikachu, usa Superfulmine!»

Un fulmine d'inaudita potenza si abbatté sul pokemon avversario, mandandolo immediatamente K.O.; il povero Ursaring crollò al suolo, alzando un gran polverone. Lo sfidante di quei due temibili concorrenti cercava senza successo d'intravedere qualcosa attraverso la nube che si era formata, pregando che il suo pokemon fosse ancora in grado di combattere. Contrariamente alle sue speranze però, appena la polvere di dissolse, il maestoso orso rimase inerte al suolo.

«Il vincitore è Ash Ketchum e il suo fortissimo Pikachu! Complimenti!»

La folla si profuse in boati di gioia, acclamando il giovane allenatore, talentuosa promessa del campionato, che molti davano come favorito per il titolo di Pokemon Master.

Ash si inginocchiò vicino al suo Pikachu, coccolandolo ed esultando per la vittoria, finché il piccolo esserino – spossato dal lungo combattimento – si arrampicò sulla spalla del suo allenatore, prendendosi il meritato riposo. L’arbitro gli si avvicinò, porgendogli la medaglia che attestava la sua vittoria e Ash, con un sorriso stanco ma soddisfatto sul volto, la alzò in cielo, mostrandola agli spalti gremiti di gente, ricevendo in risposta urli di giubilo. Strinse la mano al suo sfidante, congratulandosi per la magnifica lotta che avevano portato avanti, e si girò un’ultima volta verso la folla cercando con lo sguardo un volto amico. Si voltò in fretta, per non mostrare alle telecamere la sua espressione delusa.

 

*  *  *

 

Tornato nella camera d'albergo che aveva prenotato, Ash si buttò a peso morto sul letto, abbassandosi il cappello sul viso. Sospirò, spossato, massaggiandosi pensieroso la spalla mentre Pikachu mangiava con gusto il suo cibo. Quand’ebbe finito si arrampicò sul materasso, raggomitolandosi sullo stomaco di Ash che gli accarezzò il pelo.

«Pika pii

Ash ridacchiò, perdendosi poi in uno sbadiglio.

«Hai ragione… » mormorò, mentre la stanchezza accumulata dalle notti in bianco passate a raffinare tecniche e mosse iniziava a farsi sentire «Dovremmo prenderci una vacanza. »

S’interruppe un momento e smise di coccolare il suo Pikachu, che alzò la testolina, incuriosito.

«Forse potremmo fare una capatina a Pallet Town» propose, po’ titubante «Da quanto tempo non passiamo a salutare la mamma?»

«Pika pika pii… »

«Cavolo… sono già cinque anni?»

«Pii…» e dopo questa breve conversazione Pikachu si addormentò.

Ash espirò piano e si alzò, premurandosi di non svegliare il suo piccolo amico, e si avvicinò alla cassettiera. Tirò fuori un cofanetto e prese il consistente fascicolo di fotografie che vi era conservato. Tolse l’elastico, osservando con nostalgia e affetto i vari volti raffigurati. Tanti erano i compagni che l’avevano accompagnato nel suo viaggio e molti lo avevano salutato dopo aver passato numerose avventure assieme, un po’ per necessità e un po’ per inseguire le loro ambizioni. Si soffermò con maggiore interesse su una particolare foto: ritraeva l’inizio del suo percorso, affiancato da Misty e Brock – lui era nel mezzo, un piccolo gnomo in confronto agli altri due, e osservava in cagnesco la sua giovane amica, che ricambiava appieno la sua occhiataccia. Ridacchiò, ripensando al momento in cui era stata scattata la foto: lui e Misty non facevano altro che bisticciare e, dopo l'ennesimo scambio d’insulti – «Strega!» «Moccioso!» –, Brock li aveva stizzosamente messi a tacere – «Sembrate una vecchia coppia sposata, dateci un taglio!» – e il Professore aveva finalmente potuto scattare la foto, ritraendoli mentre ancora si stavano lanciando fulmini con gli occhi.

Come molte altre cose anche lui era cambiato: ormai rasentava il metro e ottanta e la sua corporatura si era considerevolmente irrobustita, slanciandosi – sfoggiava delle spalle e dei pettorali di cui andava particolarmente fiero – e il suo volto aveva perso i tratti infantili, acquisendone di più adulti e spigolosi. Da un paio d'anni si sbarbava regolarmente, sebbene non avesse molta barba, e si era lasciato crescere i capelli, mantenendo però il taglio che lo contraddistingueva. Fino al compimento dei diciott’anni era rimasto più o meno lo stesso, acquisendo pochi centimetri alla volta, e si era quasi rassegnato a dover rimanere uno stupido moccioso a vita – almeno nell'aspetto – quando Madre Natura lo aveva graziato, facendolo finalmente crescere. Sua madre aveva potuto assistere in diretta a questo suo repentino cambiamento, tramite le loro frequenti video telefonate e qualche sua piccola scappatella nei luoghi dove Ash alloggiava. Ash avrebbe potuto giurare che lei ancora non riuscisse a capacitarsene – li risentiva sempre nelle orecchie i suoi borbottii stupiti: «Ma da chi avrà preso? In famiglia nessuno è così alto e neanche suo padre lo era… ».

Sfiorando quasi sovrappensiero i bordi del piccolo pezzo di carta, Ash si rese conto che non vedeva l'ora di tornare a casa.

 

*  *  *

 

Ash prese una lunga boccata d'aria, abbracciando con lo sguardo la sua piccola cittadina; aprì le braccia e rise di gioia, il cuore colmo di felicità, con Pikachu ancorato fermamente alla sua spalla.

Era tornato, finalmente.

Iniziò a correre, salutando di tanto in tanto qualche volto conosciuto, e si sorprese dei vari cambiamenti avvenuti in sua assenza: molti negozi avevano cambiato gestione e Pallet Town si era ampliata; persone che lui non aveva mai visto camminavano con tranquillità per le strade, chiacchierando del più e del meno. Si ripromise di fare un piccolo giro turistico dopo cena, magari con sua madre – lei sapeva sempre tutte le novità. Arrivò velocemente davanti alla porta di casa e suonò il campanello, molleggiandosi sulle gambe per liberare un po' della sua energia nervosa. Anche Pikachu gli sembrava impaziente da come muoveva la coda. Ash aspettò qualche altro minuto, ma nessuno venne ad aprirgli così risuonò, sperando che sua madre non avesse sentito, ma nulla, silenzio, game over. Maledì la sua testa dura per non aver ascoltato sua mamma quando gli aveva suggerito che sarebbe stato più prudente avere un paio di chiavi di riserva. Si segnò mentalmente che doveva farsi dare delle maledette chiavi e si accasciò davanti all'entrata, sedendosi sui gradini.

Che ritorno del cavolo.

Calciò un sassolino, stizzito. Pikachu lo guardò con apprensione, prima di scendere dalla sua spalla e piantarsi davanti a lui, iniziando a tiralo per una gamba.

«Cosa c’è amico? Dove mi vuoi portare?»

«Pika pii pika pikaa… »

«Beh… » borbottò Ash, lasciandosi guidare dal suo fidato pokemon «Non mi sembra una cattiva idea.»

Attraversarono Pallet Town, finché non videro l’insegna di un piccolo ristorante; dopo la partenza di Ash da casa, Delia Ketchum aveva ripreso il locale ereditato dalla madre che aveva dovuto chiudere con la nascita dal figlio e – dopo anni di ristrutturazioni e di sudore – da poco più di qualche mese aveva inaugurato la nuova apertura del famoso “Pallet House”.

Vi erano una decina di tavoli davanti all’entrata ed erano tutti gremiti di gente, segno che l’attività di Delia procedeva a gonfie vele. Ash sentì il suo stomaco brontolare davanti a tutti quei manicaretti prelibati; l’ora di cena era ormai prossima e lui stava letteralmente morendo di fame. Entrò quindi nell’ampio locale, accolto da una scia profumata – quanto gli mancava la cucina di sua madre! – e si affidò ai sensi. Schivò i camerieri che servivano i tavoli con frenesia, dato che anche l’interno era pieno di tavoli e di altrettanti clienti, e si fermò a salutare qualche conoscente che l’aveva riconosciuto, finché non intravide la targhetta con su scritto “Cucine”. Si avviò in quella direzione, con Pikachu appollaiato sulla sua spalla che fremeva. Appena varcata la soglia venne bloccato da Mr. Mime che, appena lo riconobbe, lo stritolò con uno dei suoi proverbiali abbracci.

«Anch’io sono felice di vederti Mimey… » rantolò, con una risata nella voce «Ma mi stai strozzando!»

Mimey lo lasciò andare con occhi lucidi e si mise a chiacchierare con Pikachu. Ash non provò nemmeno a infilarsi nella conversazione e li lasciò per inoltrarsi fra i piani da cucina pieni di padelle e fornelli, schivando di tanto in tanto dei coltelli – non voleva nemmeno sapere chi li avesse lanciati – e cercando di non farsi notare troppo dai cuochi. Quando finalmente intravide sua mamma le si avvicinò di soppiatto – ardua impresa, soprattutto per un gigante come lui – e…

«Ash!» Ovviamente si era fatto scoprire. «Perché non mi hai detto che volevi venire a trovarmi?» lo redarguì Delia, piazzandogli uno scappellotto sulla nuca.

«Volevo farti una sorpresa, mamma» borbottò il ragazzo, lasciandosi abbracciare.

Delia si staccò dal figlio, squadrandolo con occhio critico.

«Mamma… » si lamentò Ash, scompigliandosi i capelli «Lo sai che mi metti in imbarazzo quando mi guardi così!» disse, lottando il rossore che sapeva essergli salito sulle guance.

«Io ho questa esclusiva, vedi di ficcartelo in quella testaccia dura! Piuttosto… » Sua mamma fu interrotta del brontolio del suo stomaco e le labbra le si curvarono verso l’alto, divertita «Hai fame, eh?»

Ash le sorrise con imbarazzo – altro che uomo, è ancora un ragazzino!, pensò Delia porgendogli un piatto colmo di cibo.

 

*  *  *

 

«E Pikachu?»

Ash ingoiò un considerevole pezzo di carne, deglutendo rumorosamente e tossì, battendosi una mano sul petto. Delia gli porse prontamente un bicchiere d’acqua che lui bevve con avidità.

«L’ho lasciato con Mimey, dovrebbe essere ancora con lui. »

«Ma Ash» lo contraddisse lei «Mimey è lì e Pikachu non è con lui.»

Ash corrugò la fronte e balzò in piedi, chiedendosi dove Pikachu fosse andato a ficcarsi questa volta. Senza curarsi dei richiami di Delia setacciò le cucine, ma senza successo. Guardò quindi nel salone, ma anche lì non c’era. Ash iniziò a innervosirsi e, dopo aver dato uno sguardo anche ai tavoli davanti all'entrata, tornò dentro e si diresse al secondo piano.

Senza alcun dubbio era quello il pezzo forte del locale: sua madre aveva fatto costruire delle vetrate decorative al posto delle mura e così i clienti potevano godersi scorci di panorama. Era un luogo appartato con pochi tavoli – al massimo una decina – e la metà era occupata da giovani coppie. Ash si fece largo fra i tavoli, aguzzando lo sguardo. La luce era soffusa, degna dell'atmosfera romantica del luogo e Ash si sentì un po' a disagio a girare fra tutti quei giovani innamorati. Aveva avuto qualche relazione di poco conto, ma ormai era da un po' che non andava ad un appuntamento.

Ash scosse la testa, concentrandosi nuovamente su Pikachu. Quando stava per rassegnarsi e tornare a ricontrollare le cucine, scorse una piccola porticina abbellita con decorazioni floreali e Ash, aprendola, si ritrovò in un'ampia terrazza, delimitata da un'alta ed elegante inferriata avvolta dall’edera. La luna splendeva nel cielo e, assieme alla lanterna posta proprio sopra di lui, era l'unica fonte di luce. Una brezza leggera muoveva l’aria, trasportando gli odori che provenivano dal piano attiguo. Al centro un solo tavolo faceva bella mostra di sé, dove spiccava una candela accesa, ed era occupato da una figura dalle forme decisamente femminili.

«Hai molta fame, eh?»

Questa voce… Ash fece un passo avanti, sforzandosi per ricordare dove l’avesse già sentita. Aveva un non so ché di familiare, ma non riusciva a collegarla ad un volto.

«Pika pii

La ragazza scoppiò a ridere all'improvviso – era un bel suono, forte ma che trasudava femminilità – e un Pikachu balzò le sul grembo, strusciando la sua guancia a quella della giovane donna. Ash, da quella posizione, non riusciva a vedere il suo volto, ma riconobbe immediatamente il pokemon. Con due falcate raggiunse il tavolino, accostandovisi.

«Pikachu, cosa ci fai qui?!» esclamò, facendo sobbalzare sia il piccolo esserino che la ragazza.

Ella si voltò e solo allora Ash capì per quale motivo Pikachu fosse così affettuoso.

«Ash?» «Misty





 


 
 
 

 


Chiunque voglia lasciare un segno del suo passaggio è ben accetto! <3

 

 

aiko 舞妓 



 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Maiko_chan