Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: Maiko_chan    09/01/2019    0 recensioni
[Estratto - Capitolo uno]
«Hai molta fame, eh?»
Questa voce… Ash fece un passo avanti, sforzandosi per ricordare dove l’avesse già sentita. Aveva un non so ché di familiare, ma non riusciva a collegarla ad un volto.
«Pika pii!»
La ragazza scoppiò a ridere all'improvviso – era un bel suono, forte ma che trasudava femminilità – e un Pikachu balzò le sul grembo, strusciando la sua guancia a quella della giovane donna. Ash, da quella posizione, non riusciva a vedere il suo volto, ma riconobbe immediatamente il pokemon. Con due falcate raggiunse il tavolino, accostandovisi.
«Pikachu, cosa ci fai qui?!» esclamò, facendo sobbalzare sia il piccolo esserino che la ragazza.
Ella si voltò e solo allora Ash capì per quale motivo Pikachu fosse così affettuoso.
«Ash?» «Misty?»

{Pokeshipping}
Dove Ash torna a Pallet Town e trova qualcuno che non vedeva da molto tempo
Prima classificata al Contest "Dai vita alla tua fantasia con i generi letterari!" indetto da 6Misaki sul forum di EFP e vincitrice del premio speciale Miglior Rosa.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Delia Ketchum, Gary, Misty, Pikachu | Coppie: Ash/Misty
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


 

#3. Il Festival



 

Ash chiuse gli occhi, godendosi il sole che gli riscaldava le membra. A causa del suo piccolo incidente lui e Misty si erano rassegnati a passare il tempo facendo qualcosa di più rilassante ma, rimuginò Ash, galleggiare indisturbato nella piscina non era poi così noioso. E non era stato affatto male vedere Misty in costume, pensò Ash lasciando che le labbra gli si incurvassero appena al pensiero.

Decise di nuotare verso il bordo della piscina, dove Pikachu stava giocherellando con Mimey. Una volta raggiunto, Ash si tirò su per sedervisi e si stiracchiò, godendosi il sole sulla pelle bagnata. Rise quando Pikachu lo punzecchiò sul fianco, restituendolo in buona misura al suo piccolo amico. Infine si girò e osservò il modo leggiadro in cui Misty continuava a nuotare instancabile nella piscina. Ash aveva perso conto del tempo e non sapeva dire da quanto Misty stesse continuando, ma era certo che fosse una notevole performance.

«Ash, vuoi una limonata?»

Fu con fatica che distolse lo sguardo, girandosi verso sua mamma che gli stava porgendo un bicchiere colmo della rinfrescante bevanda. Delia andò a sedersi al suo fianco ed entrambi si misero a guardare Misty nuotare indisturbata.

«Avete già deciso cosa indossare per il festival di stasera, tesoro?» chiese Delia, con una bizzarra luce negli occhi. Ash non ci fece caso, impegnato a non dare l'impressione di essere troppo preso dai movimenti ipnotici di Misty.

«Ah, no non ancora.» rispose, prendendo un sorso della sua limonata.

«Pensavo che potreste andare entrambi in kimono, data l'occasione.»

La limonata gli andò di traverso, portando Ash a tossire rumorosamente. Delia gli batté la schiena e quando Ash si fu calmato, Delia lo guardò con divertimento misto ad amore materno. Ah, gli adolescenti.

«Cosa?!» gracchiò Ash, schiarendosi la gola un paio di volte «Ma se non ne abbiamo neanche! Almeno non della mia misura» si corresse, pensando al kimono che aveva indossato la scorsa volta. Sempre con Misty, pensò, le guance che andavano a riscaldarsi.

«Oh, ma ci sono sempre i vecchi kimono di tuo padre, Ash! E so per certo che Misty ne ha portato uno, dato che avevamo deciso di andare insieme.»

«Oh» rispose Ash, con una vocina flebile. Poi si raddrizzò, girandosi per guardare sua madre «Ma mamma se avevate deciso di andare insieme io non voglio certo mettermi in mezzo...»

«Non essere sciocco tesoro!» rise Delia, sventolando una mano per rassicurarlo «Solo perché non verrò con voi non significa che non mi godrò il festival! Andrò insieme a qualche mia amica del vicinato, non angustiarti. E se sei preoccupato a causa del poco tempo che sto passando con Misty» continuò lei, leggendo la domanda dalla sua espressione contrita «questo pomeriggio ti lasceremo da solo per andare alle terme a rilassarci.»

Ash si rilassò un poco, sorridendole per poi continuare a sorseggiare il suo drink. Delia rimase ad osservarlo in silenzio, senza farsi notare, e vide con chiarezza il momento in cui gli occhi di Ash parvero brillare per un istante quando Misty si avvicinò a loro. Delia guardò come Misty continuasse a lanciare a suo figlio tante piccole occhiate di interesse e sospirò, scuotendo lievemente la testa.

Ah, questi giovani accecati dalle insicurezze.

 

*  *  *

 

Ash si buttò a peso morto sul divano, sospirando pesantemente. Misty e sua mamma erano uscite per il loro pomeriggio fra donne, come avevano insistito a chiamarlo, e lui era stato lasciato da solo a casa, senza nulla con cui intrattenersi. Ash sospirò, passandosi una mano fra i capelli e finendo per scompigliarseli tutti in un momento di particolare frustrazione. Chiuse gli occhi, affondando il volto nei cuscini soffici del divano.

Piano piano sentì Pikachu arrampicarsi sulla sua schiena e rannicchiarvisi al centro. Sospirò; Ash sembrava non saper far altro in questi giorni.

«Pika pii?»

«Sto bene, amico mio» mormorò Ash, sospirando ancora.

Non si era reso conto di quanto il tempo stesse volando via: fra pochi giorni Misty sarebbe dovuta ripartire per Celestopoli e Ash sarebbe rimasto lì, a Pallet Town, senza sapere più cosa fare della sua vita. L'idea di un nuovo viaggio non gli sembrava più allettante come un tempo, né quella di partecipare ad altri tornei. Ash amava la competizione, ma il buco nel suo cuore che derivava dall'assenza di facce amiche sugli spalti ne diminuiva l'attrattiva. C'era stato un tempo in cui Ash non avrebbe esitato nel prepararsi per una nuova avventura, ma adesso...

Adesso Ash non riusciva a fare altro che pensare a degli occhi color del mare. E a sospirare, pensò aprendosi in un sorriso autoironico.

Si riscosse improvvisamente, facendo cadere Pikachu sul divano, il quale lo guardò un po' incuriosito. Al diavolo, si disse, marciando verso la camera di sua madre, dove sapeva che lei gli aveva lasciato pronto il kimono da provare, non rimarrò a rimpiangermi addosso senza fare nulla.

Lo provò in fretta, perdendosi un poco nella sua complicatezza, fin quando non riuscì ad indossarlo correttamente. Si guardò allo specchio per qualche istante, osservando come il semplice kimono blu scuro facesse risaltare la sua figura. Non male, Ketchum si complimentò con se stesso, girandosi per vedere come gli cadeva sulla schiena, niente male. Anche se le maniche erano un po' corte l'immagine finale lo soddisfaceva.

Ash si svestì, curandosi di piegare il kimono sul letto. Sebbene fosse ancora il solito disordinato questo non voleva dire che volesse sgualcirlo di proposito. Rimase lì a fissarlo per un po' e non riuscì a trattenere un altro sospiro malinconico.

Ash sperava solo che quella serata portasse chiarezza nella sua mente piena di pensieri.

 

*  *  *

 

«Ash! Misty! Siete pronti?» chiamò Delia, seduta ad aspettarli sul divano. Quando due indistinti urli le risposero, Delia sospirò aggiustando le pieghe del suo kimono arancione e riprendendo a leggere il nuovo numero della sua rivista pokemon preferita. Ah, questi giovani d'oggi, sempre in ritardo! pensò, scuotendo leggermente la testa.

«Eccomi mamma! Misty non è ancora scesa?»

«No, caro» rispose Delia, alzandosi in piedi per aiutarlo a rimettere a posto la piega della manica del suo abito. Una volta soddisfatta del suo operato, indietreggiò di qualche passo per ammirare meglio la figura slanciata di suo figlio che sembrava non riuscire a stare fermo un secondo.

«Oh, tesoro» soffiò, avvertendo i suoi occhi iniziare a bruciare un po' «sei la copia sputata di tuo padre.» Delia gli sorrise, accarezzandogli una guancia. Ash le sorrise di rimando. «Sei bellissimo, tesoro.»

«Grazie, mamma.»

Il momento fu spezzato dal risuonare dei geta* di Misty sulle scale ed entrambi si girarono per accoglierla. Ash aprì bocca per salutarla, ma le parole gli rimasero incastrate in gola quando la vide. Oh.

«Misty, tesoro, sei stupenda!» esclamò Delia, avvolgendola in una abbraccio.

Misty rise, stringendola a sua volta. «Oh, ma anche lei è bellissima, Delia.»

«Non essere sciocca,» rispose lei, stringendole la spalla «ormai sono una vecchia signora. Ma Ash,» continuò, scoccando un'occhiata di rimprovero al figlio «non ti sembra il caso di dire qualcosa a Misty?»

Ash deglutì rumorosamente, avvicinandosi piano alle due donne e sorridendo con imbarazzo. Si permise di osservare la figura leggiadra della sua vecchia amica avvolta dal kimono verde acqua, decorato con piccole conchiglie e pesciolini colorati. Misty aveva lasciato che i capelli le ricadessero sciolti sulle spalle, rinunciando al suo iconico codino, e si era truccata lievemente il viso. Era splendida.

«Misty» incominciò Ash, fermandosi subito per schiarirsi la gola secca «Ah– Misty sei molto, molto...» Misty lo guardava da sotto le ciglia, con un lieve sorriso sulle labbra e al diavolo, Ketchum, non fare il codardo. «Sei molto bella stasera» finì tutto d'un fiato, per paura che la parole gli rimanessero bloccate in gola.

Il sorriso che Misty gli rivolse valeva tutto l'imbarazzo provato.

«Anche tu non sei niente male... moccioso.»

 

*  *  *

 

Il festival pullulava di persone e pokemon, tutti insieme per godersi le attrazioni della serata. Ash era particolarmente ansioso di vedere i fuochi d'artificio: era la prima volta che Pallet Town li organizzava ed era molto curioso di vedere lo spettacolo il prima possibile. Mancavano ancora un paio d'ore e lui e Misty – adesso soli, dato che Delia si era congedata quando aveva visto il suo gruppo di amiche – si diressero verso le bancarelle con i dolciumi, pronti a comprarne in abbondanza. Pikachu rimaneva ben appollaiato sulla sua spalla, ma appena vide dove si stavano recando balzò a terra e si affrettò a piazzarsi davanti al bancone pieno di prelibatezze. Loro risero, guardando come il piccolo pokemon non riuscisse a decidere cosa assaggiare per primo.

Ash insistette nell'offrire da mangiare a Misty, che accettò solo dopo essere riuscita a strappargli la promessa che alla prossima bancarella avrebbe potuto offrire lei. Misty aveva sempre avuto un carattere forte e, se quando erano più giovani Ash ne era stato quasi sempre irritato, adesso gli sembrava un'attrattiva da non tralasciare. Con in mano i loro dango* continuarono a esplorare il festival. La luce delle lanterne, con l'approcciarsi della sera, rendeva l'atmosfera quasi magica e più volte Ash dovette trattenersi dall'impulso di intrecciare le sue dita con quelle di Misty. Non essere sciocco, si ripeté, ridendo spensierato a una delle battute sarcastiche della sua amica, non sapresti neanche cosa dirle...

«Ash, Ash! Guarda!» esclamò all'improvviso Misty, riportando la sua attenzione al presente «C'è il tiro a segno! Proviamo? L'ultima volta ti ho stracciato!»

«Io non mi ricordo di questo particolare» borbottò immusonito Ash, ma senza protestare la seguì al banco.

Fu Misty a trionfare anche questa volta e a vincere un bellissimo peluche di un Vaporeon. Misty lo strinse al petto, coccolandolo, mentre punzecchiava bonariamente Ash che non aveva totalizzato un grande punteggio. Ash aprì la bocca per protestare quando–

«Ash! Misty!»

Gary si avvicinò a loro, sorridendogli. Anche lui stava indossando un kimono, ma a differenza di quello di Ash era rosso splendente. Misty gli sorrise e Ash fece lo stesso, salutandolo amichevolmente.

«Sono felice di avervi incontrato, ragazzi. Allora Ash,» disse, prendendo posto alla destra di Misty, cosa che gli fece aggrottare le sopracciglia «perché non ci racconti un po' dei tuoi viaggi? Sono sicuro che tu abbia viaggiato in quasi tutte le regioni, o mi sbaglio?»

Preso da un impulso che in seguito non seppe spiegarsi, Ash si lanciò in un acceso racconto di tutte le sue avventure e quando infine notò che Misty si era fatta stranamente silenziosa aveva già dato aria alla sua boccaccia per almeno mezz'ora. Si interruppe, guadagnandosi una bizzarra occhiata da Gary, il qualche stava ascoltando con attenzione, soprattutto le descrizioni dei pokemon che Ash aveva avuto il piacere di incontrare nei suoi viaggi e buttando lì di tanto in tanto una delle sue battute pungenti come era solito fare. Quando Gary vide come stava guardando Misty, avviatasi verso una bancarella di warabimochi* – con Pikachu sulla sua spalla e il peluche ben ancorato davanti a sé –, lui gli rivolse un sorriso malizioso, dandogli una gomitata per buona misura.

«Smettila di guardarla come se volessi mangiarla, idiota.»

Ash trasalì, massaggiandosi il fianco. Sentì le guance arrossarsi e distolse lo sguardo da Misty, ora in fila per comprare il suo dolciume.

«Io non stavo– non voglio mangiarla, ma che idee ti metti in testa Gary!»

Gary alzò un sopracciglio, chiaramente non credendo alla sua risposta. Ash lo fissò per qualche istante, prima di afflosciarsi in se stesso.

«Gary» gemette Ash, scompigliandosi in capelli con frustrazione «Smettila di prendermi in giro, lo so che mi stavi provocando anche in ospedale–»

«Oh, no no» lo interruppe «quello è stato del tutto naturale.» All'occhiata incredula di Ash aggiunse «Misty è bella, idiota, non sei l'unico che ha questo tipo di illuminazioni! Stai calmo adesso, non ho intenzione di flirtare con lei, abbassa la cresta.»

Ash borbottò qualcosa di poco lusinghiero sotto voce, ma Gary decise bonariamente di lasciar perdere.

«Hai deciso quindi quando hai intenzione di dirle che sei completamente cotto?»

Ash scosse la testa, ribelle. Gary roteò gli occhi.

«Andiamo amico! Preferisci forse che sia qualcun altro a provarci per primo? È questo che vuoi?» chiese Gary, sfidandolo con gli occhi. Quando Ash gli rivolse un'occhiataccia sdegnata, Gary sbuffò. «E allora tira fuori quella tua testaccia dura dalla sabbia e impegnati! Senti, ti ricordi quella collinetta vicino all pasticceria della vecchia signora Jones?»

«Si...»

«È il posto perfetto per una dichiarazione romantica. Non guardarmi in quel modo, mica ti sto dicendo di giurarle amore eterno, semplicemente di baciarla o dirle quello che provi!» finì Gary, incrociando le braccia al petto.

«Ma Gary io–»

Non gli fu permesso finire la frase perché Misty tornò in quell'istante, gustandosi il suo piatto di warabimochi. Gary le sorrise e poi colpì amichevolmente la schiena di Ash mandandogli un'occhiata significativa. Con la fretta di qualcuno che sembrava aver dimenticato qualcosa di importate Gary li salutò, scomparendo fra la calca di persone.

Ash espirò con lentezza dal naso, raccogliendo le forze e girandosi con un sorriso sulle labbra verso Misty. Ora o mai più, Ketchum.

«Ehi, Misty!» esordì, il tono di voce forse fin troppo pieno di forzato giubilo. «I fuochi d'artificio inizieranno presto e conosco un posto perfetto dove andare a guardarli, anche se è un po' fuori dal festival. Che ne dici? Ti va?» finì, tremante per l'energia repressa.

Gli istanti che anticiparono la risposta di Misty gli sembrarono i più lunghi della sua vita e quando infine Misty acconsentì con un sorriso, Ash non poté fare altro che trattenere la gioia, raggiante del suo risultato. Pikachu riprese posto sulla sua spalla e si diressero verso la collinetta adiacente alla pasticceria di nonna Jones, come tutti in paese solevano chiamarla.

Ash non smise di parlare neanche per un secondo, il nervosismo che stava avendo la meglio su di lui non gli permetteva di stare un secondo fermo, ma Misty pareva non esserne turbata dato che rideva e lo punzecchiava a sua volta con leggerezza. Raggiunsero la collina in pochi minuti e Ash aiutò Misty a salirla con attenzione, dato che i geta che stava indossando non erano molto adatti a quel tipo d'attività. Una volta arrivati la cima rimasero lì in silenzio, aspettando gli ormai imminenti fuochi.

Coraggio, Ash si incoraggiò, strofinando agitato il bordo della manica del suo kimono, diglielo e basta. Ash prese un respiro profondo e iniziò a girarsi, ma il rumore del primo fuoco lo distrasse, riportando la sua attenzione sulla scura volta celeste ora adornata da bellissimi giochi di luce. Rimasero ad osservare quei colorati spruzzi di fuoco, incantati dal loro splendore. Fu Misty che si riprese per prima dalla loro bellezza, indicando un particolare fuoco d'artificio.

«Ash, guarda! Quello è un Pikachu!»

Ash seguì la direzione del dito della ragazza, aprendosi in una risata deliziata quando vide il viso del suo pokemon illuminare la volta celeste. Pikachu emise un verso estatico e schizzò ad arrampicarsi su uno degli alberi lì vicino per osservare meglio. Ash si voltò verso Misty, la bocca piena di risa, ma appena la vide ella gli tolse il respiro.

Il suo volto era un connubio di colori, disteso in un sorriso deliziato, gli occhi verdi che brillavano mentre guardava incantata lo spettacolo. Ash la guardò per non seppe mai quanto, perdendosi fra la sue labbra luccicanti e l'elegante curva del collo. Fu sovrappensiero che le prese la mano, intrecciando le dita con le sue, tale il gesto gli era parso naturale – quasi come respirare.

«Ash...?» soffiò Misty, girandosi verso di lui.

Ash si avvicinò a lei, abbassandosi leggermente, accorciando la distanza fra di loro. Vide lo sguardo di Misty scivolare sulle sue labbra, prima di tornare velocemente a guardare i suoi occhi. Quelli di lei erano spalancati dallo stupore, increduli, e toccati da del timore che Ash non seppe come interpretare.

«Misty io...» Portò l'altra mano ad accarezzare con dolcezza la sua gota, liscia e morbida sotto le sue dita. Oh, pensò, la mente pervasa da deliranti pensieri d'amore oh, quanto sono stato cieco. Misty non si sottrasse al suo tocco, ma inspirò bruscamente. «Io, ah, è da tempo che volevo dirti che–»

Un urlo improvviso fece sobbalzare entrambi e guardarono con stupore come la signora Jones, arruffata e iraconda, stesse marciando verso di loro. Ash e Misty si scambiarono per un secondo un'occhiata, increduli, e si staccarono con velocità. Ash non aveva il coraggio di guardarla.

«Voi due delinquenti cosa state–» la signora Jones si interruppe improvvisamente quando si fu avvicinata abbastanza da riconoscerli, portandosi una mano alla bocca e aprendosi in un sorriso sorpreso. «Oh, caro, ma non è forse il piccolo Ash quello che vedo?»

«Sì, signora Jones sono io» rispose con un sorriso forzato il ragazzo.

«Oh caro, come sono felice di rivederti! Pensavo che tu fossi ancora a giro per il mondo, catturando pokemon e vincendo medaglie e trofei come tuo solito! Perché non sei venuto a salutarmi prima? Venite, venite! Anche lei signorina–»

«Misty–»

«– venite pure nel mio negozio, ho tante prelibatezze ancora nel banco. Ma dimmi Ash» continuò, prendendolo a braccetto «raccontami un po' di queste tue nuove avventure... Oh, ma c'è anche Pikachu! Vieni, mio caro, ho tanti bei bocconcini anche per te! Oh, ma Ash vedi mi mangiare un po' di più tesoro, guarda come sei sciupato...»

Ash gemette piano, resistendo l'istinto che gli diceva di correre e non guardarsi indietro. Lanciò una veloce occhiata a Misty la quale stava risolutamente osservando il suo peluche, stringendolo forte al petto, come se fosse il suo personale scudo verso il mondo. Non una volta per tutta la serata ella lo guardò negli occhi, se non per distogliere subito lo sguardo, un lieve rossore sulle guance.

Quando, ore dopo, Ash crollò infine sul divano, poté finalmente sfogare la sua frustrazione prendendo a pugni un cuscino per svariati minuti. Stremato, si distese, coprendosi gli occhi con un braccio.

Quella sarebbe stata una lunga nottata.








 

 
 

*geta = sandali tradizionali giapponesi

*dango = dolce giapponese, spiedini dolci di polpettine di riso di vari gusti (uova, fagioli rossi, tè verde)

*warabimochi = dolce giapponese consumato soprattutto in estate, polpettine di riso morbido condite con sciroppi e sesamo

 




Chiunque voglia lasciare un segno del suo passaggio è ben accetto! <3

 

 

aiko 舞妓 


 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Maiko_chan