Non ti parlo dall’ultima volta che ho provato a dirti “ti amo”,
io ubriaca, persa a fingere di non vederti in ogni persona intorno a me;
e tu, così lontano da farmi pensare di averti solo sognato.
Quello che ti ho scritto quella sera
resterà sempre una vergogna per me.
Mi sono coperta di ridicolo, sbattendo contro di te
che sei un muro di pietra, egoismo e sarcasmo.
Nemmeno ti rendi conto
di quanto la tua superficialità mi abbia ferita.
Sei un assassino inconsapevole dei suoi peccati.
Non ti parlo dall’ultima volta che ti ho detto “ti amo”
e parlare con te mi manca da morire;
chissà di chi ti starai interessando adesso.