"Odio il mio nome. Ho avuto la sfiga di esserci nato, e la gente mi punisce per questo.
Quando mi aggiro per la città con gli spikes e la maglia strappata, c’è sempre qualche cazzone, di cui non mi importa assolutamente nulla, che viene a fare conoscenza. A quel punto, mi sento spinto a dare la mano e dire un semplice “Piacere, Johnny”. E, in un attimo, da “cazzo quanto sei figo”, passo ad essere “ah, l’ennesimo clone di Rotten”.
Dio Cristo.
A me nemmeno piacciono i Sex Pistols.
E poi io non sono uno sbarbato che si è auto-ribattezzato in onore di chissà quale mito musicale. Quello è il mio fottuto nome.
Punto."
Tre ragazzi profondamente anarchici nella Londra del '78. E il caos.