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Autore: thewickedwitch    13/01/2019    2 recensioni
Siedi sola al bancone. Un bicchiere in mano, come troppe volte prima d'ora. Ma oggi non dovresti, oggi è un giorno speciale.
Sono andati via tutti, dopo la cena, felici a passeggiare con chi amano, godendosi il loro tanto agognato lieto fine.
E dunque perchè sei ancora qui? Perchè sei ancora sola? Dove è il tuo lieto fine, quando tutti quanti ne hanno uno?
E tutto questo per ciò che è successo al matrimonio, il suo matrimonio, non è così?
SwanQueen fine stagione 6 / Regina's Pov
Genere: Angst, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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// Piccola storia molto molto triste sui pensieri di Regina alla fine della 6, dopo la cena al Granny's. Troverete nel testo frasi della canzone "Let her go", che amo, e che per me è stata molto d'ispirazione, sopratutto nella versione dei Within Temptation, ancora più struggente dell'originale.
Grazie a tutti e...buona lettura!

Siedi sola al bancone. Un bicchiere in mano, come troppe volte prima d'ora. Ma oggi non dovresti, oggi è un giorno speciale.
Sono andati via tutti, dopo la cena, felici a passeggiare con chi amano, godendosi il loro tanto agognato lieto fine. Anche Henry ti ha chiesto il permesso per uscire con Violet, ma è abbastanza grande da decidere da solo ormai, e anche lui si è allontanato ridendo, verso il suo nuovo futuro.
E dunque perchè sei ancora qui? Perchè sei ancora sola? Dove è il tuo lieto fine, quando tutti quanti ne hanno uno?
Ingoi un altro sorso di Whisky e resti ferma, a fissare il fondo del bicchiere, il tuo riflesso, maschera di un'emozione troppo grande ed inaspettata, con l'ultimo barlume di speranza nel giorno in cui il tuo sogno potrà durare. Ma ora più che mai esso pare distante ed impossibile.
E tutto questo per ciò che è successo al matrimonio, il suo matrimonio, non è così?
Non te lo aspettavi, non lo immaginavi. E d'altronde, come avresti potuto?
Ripresentarsi così, nel più grande dei tradimenti, gli è bastato un istante per riaprire una ferita profonda come poche altre nel tuo cuore.
Lei era bellissima, nel suo vestito bianco.
Mentre si scambiavano i voti nunziali si è girata verso di te, per un attimo, ha incrociato il tuo sguardo, con occhi lucidi di emozione, quell'emozione che avrebbe voluto condividere con te, più di chiunque altro, senza sapere il male che ti faceva, l'enorme peccato che stava compiendo. Tu le sorridevi, hai continuato a farlo. Ma è stato in quel momento, nel preciso istante in cui hai incrociato il suo sguardo, che hai capito. Tutto è diventato chiaro ai tuoi occhi, seppure terribilmente confuso.
è bastato quello sguardo, ed il suo "lo voglio", a lacerare il tuo cuore.
L'hai vista baciare quell'uomo e il mondo si è fermato intorno a te, in silenziatore.
Perchè si, è stato allora, che hai capito di amarla.
Quando lei ha perso ogni possibilità di essere tua, hai capito di averlo forse sempre fatto, sin dall'inizio.
E così ti tormenta un'unica, grande, domanda: perchè non ci sei arrivata prima?
Eri così presa dai tuoi passati amori perduti, che non ti sei resa conto che ciò che realmente volevi era lì, davanti ai tuoi occhi.
E sarebbe poi servito? Avresti potuto farle cambiare idea? Avresti trovato il coraggio di mettere a rischio tutto quello che avevate costruito in nome dell'amore? Saresti potuta essere amata da lei tanto quanto tu ti accorgevi di amarla? Forse no. Forse lei non sarebbe comunque potuta essere tua, ma ci avresti provato. Perchè se c'è una cosa che nella tua vita hai sempre fatto è combattere per l'amore.
E ti tornano in mente tutti i pensieri, gli sguardi, le parole, e capisci improvvisamente il loro vero significato.
Lei ore è con lui, pensi, felice. Forse è per questo che nel profondo lo hai sempre odiato, poteva darle la felicità come tu non credevi di essere in grado di fare.
L'hai seguita nell'aldilà, per andare a riprenderlo, e l'hai fatto solo per riportarle la sua felicità. E ciò che hai sempre desiderato.
E così la famiglia che credevi di aver trovato si va dissolvendo.
Chiami la nuova cameriera e, con un cenno, le dici di portarti un altro bicchiere. Lei ti guarda per qualche istante, come ad accertarsi che tu veramente lo voglia. Pare capire e te lo passa.
Brindi a te stessa, a come credi di aver condotto male la tua vita, sprecando più momenti di quanti te ne fossero concessi, all'amore che hai accettato troppo tardi. Avresti avuto tante di quelle possibilità, tanti di quei momenti per avere il suo amore. Mille occasioni che non hai saputo riconoscere.
L'hai respinta così a lungo che il tempo che ti è rimasto non è bastato, e sai che ti condannerai sempre per questo.
è quasi l'una ormai, e un bicchiere in più non fa la differenza.
Zelena è in un angolo, ti volti a guardarla. Ha capito di doverti lasciare in pace, da come ti ha guardata, hai il sospetto che abbia capito tutto, e molto prima di te, ma non ha detto nulla, e ora conversa amorevolmente con una ragazza, stringendo a se la sua bambina.
Sorridi senza gioia, quasi divertita. La bambina sua e di Robin.
Anche lui è andato via, come Daniel, ma è stato diverso. In un certo senso, te lo aspettavi. Era come se qualcosa in te sapesse che non avevi scampo, non avevi possibilità di scappare al tuo destino. Lo hai ignorato e lui è morto. Ma l'unica cosa a cui riesci a pensare ora è che almeno lei è salva. Salva da te e dalla tua maledizione. Anche per questo non hai mai contemplato quella possibilità, per tenerla al sicuro.
E forse un giorno capirai perchè ciò che ami ti abbandona sempre.
Così ti lasci andare in un oblio di pensieri. Fissi il vuoto, e non tenti di afferrarli. Socchiudi gli occhi. Sono troppo sfuggenti, sono bianchi veli che bruciano, occhi rossi di pianto, e quel vuoto nel cuore che non sai come spiegarti.
Lei è diventata la tua ossessione. La notte guardi il soffitto e pensi a come l'amore sia arrivato troppo lentamente, per sparire troppo in fretta. E la vedi quando ti addormenti, ma lei non è mai tua, non puoi mai raggiungerla, perchè la ami troppo, e ora sei caduta troppo in basso.
 
Odi la porta aprirsi e richiudersi ma non ci fai caso, non potresti. Non ti accorgi nemmeno della figura che si è seduta al tuo fianco.
Ridi leggermente. Tu, innamorata di lei.
Folle, impossibile, eppure tremendamente reale.
Ma qualcosa ti desta dal tuo stato di incoscienza. è una voce, che nonostante tutto penetra nel tuo cervello con una violenza inaudita.
- Tutto, ma non questo- riesci a pensare. è come svegliarsi da un incubo per entrare in una realtà peggiore. Stringi gli occhi, sperando che sia solo la tua immaginazione a tirarti brutti scherzi, ma la senti ancora. Un altra dolorosa fitta alla testa. Dubiti che sia l'alcol a provocarla.
"Regina, tutto bene?"
Ringrazi di aver bevuto così tanto Whisky, ma un attimo dopo ti accorgi di essere lucida come non mai, non una traccia di alcol nella tua testa. Ti giri verso di lei ed apri gli occhi, dolorosamente. Non l'hai mai guardata in quel modo, non l'hai mai vista così. è bellissima, nella sua semplicità. Ti guarda con i suoi occhi chiari in cerca di una risposta, scrutando nei tuoi, come è abituata a fare. I capelli, dorati, brillanti, le incorniciano il viso sereno, ritratto della sua ritrovata felicità. Non la vedevi così da un pezzo. Dopo tutto quello che è successo, la gioia pare darle nuova luce, una luce che te la fa apparire ancora più bella, e ancora più distante dalla tua anima dannata.
Cerchi di mandare giù quel groppo che ti blocca la gola. Vorresti dirle qualcosa ma non ci riesci. Ti guarda con insistenza, cerca di capire cosa ti affligge, come ha sempre fatto. Sai che non si accontenterà del silenzio, quasi lo speri, perchè significherebbe che qualcosa ancora non è cambiato tra di voi.
Senti che non potresti sostenere quello sguardo un secondo di più. Distogli il tuo, finendo quel che resta nel bicchiere.
"Regina, cos'hai? Perchè te ne stai qui a bere quando dovresti...goderti questo giorno di festa?" Posi il bicchiere e sorridi alle sue parole.
"Perchè ti sei sposata" vorresti urlarle " perchè ora starai con lui per sempre, un giorno andrai via e noi ti perderemo. Tenevi così tanto ad Henry e ora cosa farai? Lo abbandonerai? Mi abbandonerai? Dopo tutto quello che abbiamo passato insieme?"
Ma non puoi dirle niente di tutto questo. Non hai nemmeno il coraggio di biasimarla. Così ti stringi nelle spalle, scegliendo ancora la via più semplice, celandoti dietro la tua corazza di indifferenza.
"Presumo di non avere niente di meglio da fare" le dici, ed è come se in quella semplice frase fosse celato tutto il dolore e la frustrazione che alberga nel tuo cuore, in quel tono triste, in quegli occhi vacui di dolore.
Perchè no, davvero ora non hai più niente da fare. Ormai è tardi.
Poggia una mano sulla tua spalla e sussulti, una pugnalata sarebbe meno dolorosa.
Pensi ai tanti contatti avuti con lei. Non ti sei mai sentita così.
Perchè? Continui ad urlare quell'unica domanda nella tua testa, all'infinito. Non meriti tutto questo.
La guardi e ti accorgi di volerla, come il mare vuole il cielo, ed il sole la luna, perennemente vicini, sulla linea dell'orizzonte, senza potersi mai toccare.
"Regina, davvero, che ti prende?"
è dolce, la sua voce, lo è stata tante di quelle volte. Lei stata la luce nella tua vita, e ti accorgi di averne bisogno solo quando si sta spegnendo.
"Sto bene" le dici "davvero".
Ma solo un stolto crederebbe a tali parole, pronunciate con tono tanto grave.
Potrebbe andare via e lasciarti con i tuoi problemi, un tempo non lo avrebbe fatto, ma ora è tutto diverso. Sai che tutto quello non esiste più, che hai perso la tua occasione, perchè ora ha qualcun altro a cui stare vicino.
"Dove è lui?" le chiedi. Non riesci neanche a pronunciare il suo nome, il nome della persona che l'avrà vicina per il resto della sua vita, che sentirà la sua voce, vedrà il suo viso ed avrà il suo amore, ogni giorno.
E con la coda dell'occhio la vedi sorridere. Le basta sentirlo nominare per farlo. Sei solo una stupida, una folle ad aver creduto anche solo per un momento che le cose sarebbero potute andare diversamente .
"è fuori. Mi sta aspettando".
E non sai come, ma da qualche parte trovi il coraggio di pronunciare quelle parole
"Va da lui, allora" 
E capisci di averla persa per sempre. Con quella frase le hai dato la spinta definitiva, al largo da te.
L'hai respinta ancora una volta, sebbene lei sia tutto quello che vuoi.
Sospira rassegnata e ogni sospetto diventa realtà. Ora ha qualcun altro a cui stare vicino e non perderà altro tempo con una persona problematica come te.
 Si alza dallo sgabello.
"Come vuoi. Lo sai che ci sono, se hai bisogno di me"
Ed è allora,  nell'amara ironia che ricevi da quelle parole, che qualcosa si spezza dentro di te. Perchè si, quello è un addio. è l'ultima conferma che è tutto finito.
Capisci che sei stata in alto solo quando sei troppo in basso.
Ti giri. Lei muove il primo passo lontano da te.
 Le afferri il braccio, costringendola a voltarsi. Hai bisogno di sapere.
Hai perso tutto, ma per sopravvivere, se ci riuscirai, necessiti di quell'ultima certezza.
"Sei felice?"
Lei ti sorride, osservandoti in silenzio, forse un barlume di perplessità nel suo sguardo. Un sorriso vero, come non ne hai mai visti.
E mentre senti il tuo cuore aprirsi a metà nel tuo petto, arriva la sua risposta.
"Si, lo sono".
E leggi nei suoi occhi che è la verità, l'unica ed amara verità.
Senti le lacrime spingere contro le palpebre per uscire, mentre chiudi gli occhi per un secondo. La sua figura è sfocata, ma sei felice. Stai morendo dentro, ma sei felice, perchè sai che lei lo è, lo è davvero, ed hai ciò che hai sempre desiderato.
Così fai per lei un ultimo sforzo, un ultimo sacrificio.
Le sorridi, sorridi a quella felicità, alla sua bellezza, che non smetterà mai di splendere per te, al suo vero amore. Ed è un sorriso sincero anche il tuo.
Resta a guardarti ancora per qualche secondo, poi si gira e si avvia verso l'uscita.
La vedi rivolgerti un ultimo, radioso, sguardo di saluto, prima di chiudersi la porta alle spalle e correre tra le braccia del suo amore.
Per ciò che gli occhi ancora ti consentono di vedere, mentre le lacrime prendono a scorrere liberamente sul tuo viso, lui la solleva e lei ride, finalmente felice.
Lontana da te, ora e per sempre, come era al principio.
Ti accorgi di amarla solo quando la lasci andare...
E la lasci andare.
   
 
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