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Autore: lmpaoli94    18/01/2019    0 recensioni
La neve continuava a cadere fitta su quel piccolo castello circondato da acque placide e calme.
Il freddo era finalmente arrivato dopo un’estate calda e secca.
Gli animali che abitavano nella valle dei laghi diventavano sempre più numerosi e minacciosi come i nemici di Jon Snow.
Il giovane guerriero doveva stare molto attento alle invasioni che stavano diventando sempre più insistenti.
Il suo castello non avrebbe retto ancora una nuova guerra.
Doveva trovare una soluzione al più presto.
Ma chi l’avrebbe potuto aiutare?
E soprattutto, sarebbe riuscito a trionfare in quella terra incantevole, selvatica e ricca d’insidie?
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daenerys Targaryen, Davos Seaworth, Jon Snow, Ygritte
Note: AU, Cross-over, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Ygritte e Davon non avevano mai visto Daenerys così seria e triste.
Le sue parole cariche d’odio sembravano un colpo al cuore.
< No, non ci credo… > fece Davos incredulo < Perché Jon Snow ti avrebbe dovuta tradire? >
< Questo dovreste dirglielo voi di persona > fece Daenerys.
< Mi dispiace Mia Signora, ma mi risulta molto difficile credere alle vostre parole… A parte voi e i membri della servitù, non c’è nessuna donna con cui Jon Snow potrebbe tradirvi. >
< E se invece il tradimento non fosse causato da parte di una donna? >
< Che intendete dire? >
< Che Jon Snow potrebbe aver tradito la nostra Signora anche con una creatura che si cela nei dintorni della Valle dei Laghi… Come le arpie, per esempio. >
< Ahahah questa mi è nuova > replicò Davos stramazzandosi dalle risate < Mia Signora, ci sta forse dicendo…  >
< Mi credete una pazza, Davos? >
< No. Certo che no… >
< Allora vedi di non ridere come uno sciocco… Le mie parole non sono prive di fondamento come potrebbe essere. >
< Lo so, ma io… >
< Purtroppo la verità è ancora molto lontana… Ma sono sicura che questa notte Jon Snow proverà ad entrare in contatto con alcune di quelle creature dal corpo alato e dal viso femminile. >
< Quindi mi state facendo capire che dovrei tenerlo d’occhio? >
< Ben detto, Davos. È l’unico modo che conosco per arrivare in fondo a questa verità. >
< Non credo che potrei farlo… >
< Perché? Avete forse paura? >
< E’ solo che… Accidenti! Mi sembra tutto surreale! >
< A me sembra surreale solo il fatto che un uomo preferisce lavorare nelle stalle che rimanere accanto alla sua amata… E a voi? >
Alla fine, Davos fu convinto dalle parole della sua sovrana.
< Sapete che se verrò scoperto che lo sto spiando… >
< Voi cercate di essere molto cauto, Davos Seaworth. >
< Va bene… mia Signora > disse infine l’uomo prima di lasciare la stanza di Daenerys.
 
 
Da quando aveva discusso con la sua amata, Jon Snow si comportava in maniera molto strana e singolare.
Ogni servo che si avvicinava a lui, finiva sempre sgridato e maltrattato.
< Davos! > gridò il giovane principe attirando l’attenzione del suo servo consigliere.
< Sì, mio Signore? >
< Allora? Cosa avete scoperto su Daenerys? >
< Niente d’importante… Passa le sue giornate a leggere nel punto più alto del castello in compagnia di Ygritte. >
Nello scrutare gli occhi del suo servo, Jon aveva intuito che stava mentendo.
< Non ci credo. Quelle due donne stanno elaborando qualcosa di grosso. >
< Ve lo giuro sul mio onore, mio Signore. Non stanno combinando niente di male. >
< Va bene. puoi andare. >
< Con permesso. >
una volta che Davos si fu allontanato, lasciò il castello per montare a cavallo e lasciare la proprietà di Jon Snow.
Non riuscendo a capire cosa gli stava succedendo intorno, il flagello dei lupi si rinchiuse in camera sua.
< Siete molto agitato, Jon Snow… Che cos’è che vi preoccupata? >
Nel girare lo sguardo, Jon notò che una figura femminile lo stava fissando con occhi pieni di piacere.
< Sono convinto che questo castello albergano molti traditori… ma non riesco a coglierli inflagrante… >
< Volete che vi dia una mano? >
< No. È meglio che voi rimaniate rinchiusa qui al sicuro. >
< Jon Snow, anche se sono la vostra amata, non sono di vostra proprietà. >
< Ah no? Eppure quando vi ho pagata profumatamente non la pensavate in questo modo > replicò l’uomo a denti stretti.
< Ascoltatemi, non sopporto di rimanere rinchiusa in camera vostra in attesa del vostro ritorno… Io sono una donna libera. >
< No. Voi non siete una donna… >
< Jon Snow, non costringetemi a dare il peggio di me. >
< Altrimenti cosa fate? Vi trasformate in quello che siete veramente e vi scagliate contro di me? Non vorrei che rompeste l’alleanza che ci lega… >
< Questo è un ricatto bello e buono. >
< Pensatela come volete… Se non fosse per il mio aiuto, voi e tutte le altre creature che albergate nella Valle dei Laghi, sareste state tutte uccise e massacrati dai lupi e dagli abitanti che popolano questa zona. >
Nel sentire quella parola, la sua amante distolse lo sguardo per concentrarsi sulla pioggia che aveva cominciato a cadere sul castello.
< E’ solo questione di pazienza… Quando avrò cacciato Daenerys e i suoi draghi, voi e tutte le altre arpie, potrete diventare le padrone assolute del territorio. >
< Jon Snow, non fate promesse che non potete mantenere. >
< Avete la mia parola. Fosse l’ultima cosa che faccio nella mia vita > disse infine il guerriero gettandosi tra le braccia della sua amata per consumare il suo amore e la sua rabbia che albergavano dentro il suo corpo.
 
 
Una volta che Davos si ritrovò al confine della Valle dei Laghi, il suo cavallo iniziò ad imbizzarrirsi improvvisamente.
< Buono, buono > cercò l’uomo di calmarlo.
Ma era tutto inutile.
C’era qualcosa che lo faceva innervosire.
Ad un certo punto, dopo che il suo padrone non riusciva più a controllarlo, fuggì al trotto per tornare al castello.
“Stupido cavallo. Che cosa potrebbe avergli preso?” si domandò l’uomo.
La pioggia continuava a cadere insistentemente sulla zona, mentre il cielo era più cupo del previsto.
Alzando lo sguardo, Davos riuscì a notare una figura nascosta dietro gli alberi che lo stavano spiando.
< Chi c’è?! > gridò l’uomo.
Ma la figura misteriosa non si mosse, limitandosi a guardarlo con occhi rossi e pieni di terrore.
Visibilmente spaventato, Davos corse più veloce che poté per cercare un rifugio dalla pioggia.
Ma appena s’immerse nell’oscurità della foresta, egli fu attaccato da orde di creature volanti che non aveva mai visto prima d’ora.
< Chi diavolo siete? >
< Il tuo peggiore incubo > rispose la creatura con tono grave.
Davos cercò una via d’uscita disperatamente, ma le creature che l’avevano circondato erano troppo veloci.
Non gli avrebbero mai permesso di fuggire.
< Lasciatemi andare! >
< Mi dispiace Davos Seaworth… Ormai sei l’unico essere umano che ci ha visti… non possiamo lasciarti andare. >
La creatura misteriosa stava per colpire a morte il povero Davos con la sua lancia, ma grazie all’intervento di un uomo incappucciato, Davos poté aver salva la vita.
< Tu! Osi sfidarci? >
Le creature alate piombarono addosso al malcapitato salvatore con tutta la forza e la velocità di cui erano capace.
Ma essendo molto più furbo e intelligente di loro, l’individuo misterioso riuscì a salvare Davos e a ritornare nel perimetro sicuro del castello.
< Vi ringrazio > fece Davos con tono affannato < Vi devo la vita. >
Ma l’individuo misterioso non rispose, limitandosi a lasciarlo sul suolo freddo che conduceva all’imponente dimora di Jon Snow.
< Dove state andando? >
< Via da questo posto maledetto. >
< Posso sapere chi è il mio salvatore? >
< Direi salvatrice… >
Una volta tiratosi giù il cappuccio, Davos rimase alquanto scioccato nel vedere chi fosse.
< Sansa Stark… voi… >
< Silenzio, Davos. >
< Ma come… >
< Ti avverto di una cosa: non dire a mio fratello bastardo che io e Arya siamo qui nella Valle dei Laghi. Ci caccerebbe in malo modo. >
< Ma cosa… voi siete le sue due sorelle ancora in vita… >
< Questo non significa nulla… Jon Snow è cambiato. E anche tu lo sai… Quindi, occhi bene aperti. >
< Sono molto confuso. Chi erano quelle creature che stavano per attaccarmi? >
Per sviare la domanda di Davos, Sansa aiutò il vecchio servo di Jon ad alzarsi per ricondurlo al castello.
< No. Ce la faccio benissimo da solo… Dimmi chi o cosa erano quelle creature. >
< Il nostro nuovo peggior nemico. >
< Che cosa? >
< Più crudeli di tutti i guerrieri e di tutte le famiglie che io e tutta la mia famiglia abbiamo combattuto in tutti questi anni… >
< Più forti degli estranei? >
< Esatto. Quelle creature erano solo le più deboli del gruppo… Presto ne verranno molti altri. >
< Si può sapere a chi vi state riferendo? >
< Alle arpie, Davos… Le più crudeli creature che questo mondo ha conosciuto e che continuerà a conoscere. >
< E come possiamo fare per sconfiggerle? >
< C’è solo un modo… ma dipende tutto da Jon. >
< E cosa dovrebbe fare? >
< Liberarsi completamente di loro. >
< Volete forse dirmi… >
< Non voglio insinuare nulla… Ma ti dico una cosa: la guerra tra le arpie e noi esseri umani è appena cominciato. >
   
 
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