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Autore: Crateide    20/01/2019    0 recensioni
Quando la porta di casa si fu richiusa con un fastidio scricchiolio, Feli guardò la propria bambina, chiedendosi con rammarico da quanto tempo Lalo non la prendeva fra le braccia, non le riservava un po’ di premura, un po’ di quell’amore che sentiva mancare anche a lei.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Feli
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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«Ci penso io a lavorare, tu devi solo occuparti della nostra bambina.»

Così le aveva detto Lalo quando la rotondità della sua pancia era appena accennata e così le aveva ridetto ora che Camila, la loro bambina, aveva visto la luce, prima di uscire di casa senza baciarla, rifuggendo il suo sguardo come se si sentisse colpevole di qualcosa.

«Ciao amore, non fare tardi. Noi ti aspettiamo qui», gli aveva risposto Feli meccanicamente, con il sorriso più triste che potesse affiorarle sulle labbra. Camila fra le sue braccia gorgogliò, muovendo le braccine verso il suo viso.

Quando la porta di casa si fu richiusa con un fastidio scricchiolio, Feli guardò la propria bambina, chiedendosi con rammarico da quanto tempo Lalo non la prendeva fra le braccia, non le riservava un po’ di premura, un po’ di quell’amore che sentiva mancare anche a lei.

Quanto era cambiato Lalo dopo la nascita di Camila, quell’angelo dal faccino paffuto che la faceva tanto assomigliare a un putto? Feli si asciugò le lacrime che non smettevano di venire giù e bagnarle le guance scavate, continuando a osservare la propria bambina tanto desiderata mentre pian piano prendeva sonno nella piccola culla. Da quando era nata lei, Lalo non la toccava più e non avevano più fatto l’amore, nemmeno una volta. Era sempre così nervoso, così sgarbato quando le si rivolgeva, come se invece di sua moglie fosse solo un peso in più da mantenere, una zavorra che non gli permetteva di emergere come desiderava. Eppure, Feli aveva ottenuto la parte di eredità di sua nonna e suo padre le dava sempre qualcosa a scadenza regolare per aiutarla con Camila.

«Questi soldi sono solo per Camila, non puoi andartene a spasso con le tue amiche a fare shopping, lo vuoi capire?», le aveva urlato un giorno Lalo, sventolandole in faccia il resto dei suoi acquisti, «Io non mi vado a spaccare il culo per i tuoi capricci, ma perché ho una famiglia da mandare avanti!»

Feli ingoiò i singhiozzi, attenta che Camila non si svegliasse. Quanto le avevano fatto male quelle parole? Non voleva mancargli di rispetto né approfittare dei soldi che suo padre le dava per la nipote, desiderava solo essere più bella ai suoi occhi, sentirsi dire di nuovo “ti amo”. Invece, Lalo non aveva capito le sue intenzioni e dietro allo sguardo furibondo e amareggiato, c’era una luce di disgusto che brillava e che la faceva sentire un mostro, come quando era sua madre a guardarla e a dirle ogni volta che per essere bella e accettata doveva dimagrire.

Lalo non è andato a lavoro, Lalo è andato da Cela...

Quel pensiero sussurrato da una vocina maligna le trafisse il cervello come una lama, facendola tremare in tutto il corpo. La paura le ghiacciò il sangue nelle vene, il cuore nel petto mancò un palpito e la realtà divenne un qualcosa di ovattato e distorto, con le pareti di quella catapecchia tanto odiata che sembravano volessero caderle addosso.

Feli scosse il capo, prendendosi la testa, mentre un episodio le riaffiorava alla memoria e le parole del professor Miranda tornavano a tormentarla.

«Il nostro amore durerà per sempre», aveva detto quel giorno che pareva ormai tanto lontano, stringendo forte la mano di Lalo, nella sala professori del collegio.

Miranda aveva sogghignato, triste.

«Mi dispiace deluderti, ma qualcosa che dura per sempre non esiste», aveva risposto secco.

Significa che il mio amore con Lalo è finito? Significa che mia madre aveva ragione?

Feli guardò Camila e sentì nel cuore crescere un odio profondo e improvviso nei suoi confronti. Se non fosse rimasta incinta fin da subito, lei e Lalo avrebbero potuto vivere serenamente il loro rapporto, con meno problemi e meno rinunce. Se Camila non fosse mai esistita, lei avrebbe concluso il quinto anno e Lalo avrebbe potuto far carriera e diventare qualcuno. Se Camila non fosse mai nata, nessuno di loro due avrebbe dovuto rinunciare ai propri sogni.

Se questa bambina non esistesse più, tutto tornerebbe come prima, pensò Feli, con un fischio continuo nelle orecchie che fagocitava ogni rumore... e un coltello stretto fra le mani, puntato al petto di sua figlia.

 

 

 

 

 

 

 

Angolino dell’autrice:

Ciao a tutti,

eccomi di nuovo qui. Alla fine non ho mantenuto la mia promessa e sono tornata con una storia piena di angst, anche se breve. Ho adorato la storia di Feli e Lalo, ma a mio parere lascia con l’aspettativa che fra loro due tutto andrà liscio come l’olio e che vivranno davvero una favola. I lieti fine di quel tipo non è che mi piacciano molto, devo essere sincera.

All’inizio questa storia doveva essere un po’ più dura, ma ho deciso di non eccedere troppo con il rating, considerando la tematica molto delicata (che alla fine non viene descritta, ma la si intuisce chiaramente).

La prossima volta mi impegnerò per sfornare qualcosa di più leggero, magari sempre su loro due.

Giusto due appunti:

1)     in un episodio, Feli dice che le piace il nome Camila.

2)     Cela è l’amica di Lalo, da sempre innamorata di lui, e che fa di tutto per separarlo da Feli.

 

Senza pretese,

Elly

 

 

 

   
 
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