Anime & Manga > Boku no Hero Academia
Segui la storia  |       
Autore: LorasWeasley    02/02/2019    2 recensioni
[Katsudeku|accenni TodoMomo]
"Aggrottò la fronte confuso quando lesse sul display il nome di Todoroki.
Già da li doveva capire che c’era qualcosa che non andava, Shoto non chiamava mai lui, ma Midoriya.
-Che vuoi?- rispose infine al terzo squillo con voce quasi scazzata, se l’aveva disturbato per qualche cazzata avrebbe fatto esplodere quel tizio a metà che non aveva mai sopportato.
-Bakugou- lo salutò l’altro con la sua solita voce piatta –Deku ha avuto un incidente con un villain."
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Momo Yaoyorozu, Shouto Todoroki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Parte4


-Allora? Come ti stai trovando?
La domanda di Shoto era tranquilla mentre i due ragazzi giravano per la città, sia Momo che Bakugou avevano il loro turno da hero e i due ragazzi erano soli.
-Non so come spiegartelo- iniziò Midoriya corrugando la fronte e cercando le parole giuste.
Era passato un mese da quando tutta quella storia era iniziata, Izuku aveva imparato a conoscere Katsuki, a crearsi dei nuovi ricordi che lo riguardavano. A capire perché tutti dicevano che era cambiato, a conoscere l’altra sua parte, quella un po' meno incazzata, quella altruista e premurosa.
-È come se tutto fosse completamente nuovo ma allo stesso tempo non fosse così… non so davvero come dirtelo, è come quando sai che sta per accadere una cosa nonostante tu non abbia nessun esempio precedente per attestare questa tua tesi, ma sai che è così. Nonostante questo non riesco comunque a ricordare nulla di lui, niente.
Shoto ci pensò su –Credo di aver capito.
Midoriya annuì sovrappensiero –Penso che potrei provare a innamorarmi di nuovo di lui, insomma l’ho già fatto una volta, no? Quindi non vedo perché non potrei riuscirci, solo che…
Todoroki non gli mise fretta nel continuare, gli diede il suo spazio, Izuku sembrava star pensando a milioni di cose contemporaneamente, unendo ricordi e idee.
-L’altra sera stavamo per baciarci ma Kacchan si è tirato indietro, ha detto che non ce la faceva, non in quel modo… ed è andato a dormire. Non ne abbiamo più parlato.
Inaspettatamente fu Shoto a trovargli la soluzione, era così chiara a lui che non dovette pensarci neanche troppo.
-Bé è ovvio. Bakugou non si è mai accontentato, lotta per avere quello che desidera e non vuole nulla regalato. Ancora ce l’ha con me per il nostro primo festival dello sport e per essere arrivato primo, no?
Midoriya lo fissava rapito, forse aveva capito dove l’amico stava andando a parare.
-Non puoi dirgli che vuoi provare a innamorarti di nuovo di lui e farlo come… esperimento.
Non gli venne nessun’altra parola, ma quella spiegava benissimo la situazione.
-Bakugou non vuole che tu stia con lui perché devi, perché prima stavate insieme e di conseguenza devi rimetterti con lui. Non puoi dirgli che ci stai provando per vedere come va. Non puoi decidere di innamorarti di lui nuovamente da un giorno all’altro. Succede e basta e non penso che lui voglia che tu lo faccia così.
Fece una pausa, poi mormorò quasi a se stesso –Neanche io vorrei che Momo lo facesse solo perché si sente costretta e non vorrei essere… la seconda scelta dopo me stesso, non so se mi spiego.
Midoriya strabuzzò gli occhi e si rese davvero conto di quello che Todoroki voleva fargli capire.
Aveva ragione, era ovvio che fosse così, ovvio che Bakugou non volesse essere una prova, ovvio che non avesse voluto baciarlo quando per lui significava tutto mentre per Midoriya… lui non ne aveva ancora idea.
Però ormai Izuku si era reso conto che non gli era del tutto indifferente, che non lo odiava come si era aspettato, che era una brava persona e che aveva solo bisogno di essere compresa da qualcuno.
Stava ancora realizzando a tutte queste cose, riflettendo su tutte le possibilità che aveva, sulle mosse che poteva fare per capire quello che provava facendo soffrire il meno possibile l’altro.
Se avesse avuto un quaderno a portata di mano si sarebbe scritto tutto, il suo cervello andava troppo veloce per riuscire a stargli davvero dietro.
Shoto ricevette una chiamata, rispose tranquillo con il suo solito tono, poi si bloccò sul posto.
Midoriya si girò a fissarlo confuso.
-Arrivo.
Todoroki disse questa semplice parola prima di chiudere la chiamata, girarsi e iniziare a correre.
Izuku rimase spiazzato, poi lo inseguì attivando addirittura il suo quirk per riuscire a stargli dietro.
-Che è successo!?- urlò mentre continuava a correre al suo fianco.
Shoto aveva il volto scuro, lo sguardo serissimo, la sua voce sembrava provenire dall’oltretomba.
-Momo sta avendo problemi sul campo, hanno bisogno di tutto l’aiuto possibile.
E non ci fu bisogno di dire altro, entrambi corsero ad aiutare nonostante non avessero i loro costumi.
 
Arrivarono dopo tre minuti abbondanti, erano nel bel mezzo di una via principale e sembrava che fosse scoppiato l’inferno.
Non era contro un solo Villain contro cui stavano combattendo, ma con un’intera banda che aveva avuto tempo per prepararsi, perché stavano dando un sacco di filo da torcere a tutti gli hero che erano li.
Shoto e Midoriya sorpassarono velocemente gli hero che stavano cercando di far evacuare i civili ed entrarono nel pieno della battaglia.
Todoroki usò il ghiaccio cercando di congelarne cinque in una volta, ma uno di questi era già preparato e usò una specie di scudo che creò con l’aria grazie al suo di quirk.
Shoto strinse i pugni, poi si guardò intorno cercando una persona in particolare.
Trovò Momo a terra, supina, sopra di lei stava un villain con gli artigli che stava cercando di trasfigurarle il volto.
La ragazza si dibatteva scalciando e tenendo le lame lontano dal suo viso con una sbarra che le stava facendo da scudo e che aveva creato con il suo corpo, ma si vedeva che era al limite, continuava inoltre a perdere una quantità troppo elevata di sangue dal fianco che era stato trafitto in precedenza.
Shoto urlò e andò nella loro direzione, una furia cieca negli occhi.
Midoriya rimase li, sapeva che l’amico poteva cavarsela benissimo da solo, mentre il suo quirk era più utile in quel posto.
Attivo l’one for all e iniziò a combattere contro quella gente.
Si trovava in una leggera posizione di svantaggio solo perché loro lo conoscevano, mentre lui non aveva nessuna idea di quali fossero i loro quirk e, di conseguenza, i loro punti deboli.
Combatté con i calci, quelli che ormai erano la sua specialità e più usava il quirk più si sentiva come rinato, dopo tutto quel tempo di pausa si rese conto che tornare a fare l’hero era l’unica cosa di cui avesse davvero bisogno.
-MUORI!
Quell’urlo era inconfondibile, Izuku si girò di scatto verso la direzione di quella voce, vide Kacchan che era appena arrivato volando con le sue esplosioni.
Aveva il viso sporco, il vestito strappato in più punti e una ferita al braccio.
Era reduce di un combattimento svolto in qualche altro punto della città, sicuramente avevano chiamato tutti i rinforzi possibili e non aveva avuto neanche il tempo di riposarsi prima di correre li.
Con quell’urlo Katsuki non solo aveva dichiarato la sua presenza, ma aveva anche lanciato un’esplosione potentissima che aveva fatto arretrare la schiera di nemici.
Il biondo atterrò a pochi passi da Midoriya, di fronte a lui.
In posizione da combattimento, con i pugni chiusi, gli parlò senza neanche girarsi per guardarlo.
-Sta indietro Deku, non ho tempo da perdere per proteggere anche te.
Poi schizzò di nuovo in aria pronto per un nuovo combattimento corpo a corpo.
Izuku strinse i pugni, non era di certo un peso, non voleva esserlo e glielo avrebbe dimostrato. Inoltre Bakugou era già provato, non se ne parlava proprio che l’avrebbe lasciato solo a combattere contro tutti quei nemici.
Ignorò quindi la sua richiesta e lo seguì nel combattimento.
Lottarono insieme, spalle contro spalle, come se fosse una cosa che ormai facevano da tempo, Midoriya pensò che molto probabilmente era così.
Il suo corpo sapeva come muoversi, quando abbassarsi per permettere un’esplosione all’altro e quando farsi avanti.
Abbatterono la maggior parte dei nemici e sembravano ormai alla fine di quella missione, gli hero erano in vantaggio e l’unica cosa sensata che i superstiti potevano fare era dichiarare la sconfitta e arrendersi.
Quando uno di loro si trasformò in una massa informe di gelatina e immerse completamente Bakugou.
-Kacchan!- Izuku incespicò e cadde in ginocchio, la scena che si stava svolgendo a pochi metri da lui gli ricordò prepotentemente altro.
Bakugou combatteva e lanciava esplosioni cercando di liberarsi per non soffocare, ma il fuoco era del tutto inutile contro quel quirk.
Quell’immagine si sovrappose nella mente di Izuku a un’altra immagine, Bakugou molto più piccolo che era stato preso in ostaggio da un villain dal quirk molto simile e lui, con le lacrime agli occhi e il suo nome urlato, aveva provato a salvarlo nonostante non avesse alcun potere.
Quel ricordo che era tornato prepotentemente fu come se avesse girato la serratura di un lucchetto.
Ogni singolo ricordo che aveva perso tornò.
Midoriya cadde a terra contorcendosi, gli occhi spalancati che però non vedevano nulla, la sua bocca aperta in un urlo continuo.
Stava soffrendo tantissimo, la testa gli stava esplodendo, se la teneva con le mani e la sentiva pulsare, i ricordi erano troppi e si sovrapponevano, non gli davano un attimo di pace.
Non riusciva a pensare a niente di razionale, non riusciva a vedere nulla.
Chiunque gli si poteva avvicinare e ucciderlo senza alcun problema.
Per la situazione in cui si trovava neanche si accorse che Shoto aveva portato in salvo Momo, l’aveva affidata a dei medici ed era tornato indietro per aiutare.
Non si rese conto che fu proprio lui a salvare Bakugou, usando il suo potere del ghiaccio su una parte del tipo gelatina, facendo spezzare poi le parti congelate e costringendolo a lasciare andare Katsuki prima che gli congelasse tutto il resto distruggendolo definitivamente.
Non vide Bakugou cadere a terra finalmente libero, tossire e rialzarsi di scatto per correre da lui mentre Shoto si occupava degli ultimi Villain rimasti.
Non sentì le sue braccia che gli circondavano il corpo e non sentì le sue urla che gli chiedevano cosa avesse, cosa gli stesse succedendo.
Izuku non seppe dire quanto tempo fosse passato, gli sembrava di trovarsi dentro quella tortura da tutta una vita, quando tutto finì esattamente com’era iniziato.
Di colpo e senza alcun tipo di avvertimento si inarcò e la sua mente fu di nuovo libera, i ricordi che aveva perso erano tornati al loro posto.
Midoriya non riusciva quasi a muoversi, come se avesse usato tutte le sue energie.
La testa continuava a pulsare, ma in confronto a quello che aveva appena passato era qualcosa di leggerissimo e sopportabile.
La vista tornò a poco a poco come tutte le altre sensazioni del suo corpo e la prima cosa che vide fu il volto di Katsuki, aveva la sua tipica espressione mezza incazzata e mezza preoccupata, quella che gli lanciava sempre quando Midoriya faceva qualche cazzata, tipo non ascoltarlo e lanciarsi in qualche missione suicida.
Il sollievo di poter finalmente riconoscere quello che era il suo ragazzo lo travolse e lo stordì così tanto che neanche stava ascoltando quello che il biondo gli stava dicendo, semplicemente Izuku si mise a sedere di scatto ignorando il dolore e gli saltò al collo.
Lo strinse a sé quasi con convulsione, iniziando a ripetere il suo soprannome come un mantra e sospirando di sollievo quando sentì anche le braccia dell’altro avvolgerlo.
-Kacchan, ti amo, ti amo tantissimo, mi dispiace…
Erano questi i sussurri che continuava a ripetere direttamente nel suo orecchio, mentre le lacrime avevano iniziato a solcare le sue guancie.
Non aveva nessuna intenzione di staccarsi e non l’avrebbe fatto se non fosse stato proprio l’altro ragazzo a costringerlo ad allontanarsi leggermente e fissarlo negli occhi.
Bakugou aveva gli occhi sbarrati, il respiro corto, le guancie rosse.
-Ti è tornata la memoria?- era un semplice sussurro, non aveva nessuna intenzione di illudersi di nuovo, non ce l’avrebbe fatta.
-Ogni singola cosa, amore mio.
Non l’aveva mai chiamato in quel modo, ma neanche ci fecero molto caso, perché un attimo dopo le loro labbra si erano di nuovo ritrovate.
E per entrambi fu come tornare a respirare, come tornare a vivere dopo tantissimo tempo, come uscire di casa dopo giorni di malattia a letto, come il primo raggio di sole che ti riscalda il volto dopo una nevicata.
Ogni cosa scomparve, si baciarono con foga ma allo stesso tempo con amore, come se dovessero recuperare tutto il tempo perduto ma allo stesso tempo dovessero far davvero capire quello che entrambi avevano passato e cosa stessero provando in quel momento.
Era un momento così intimo e vero che Shoto, che aveva appena finito di catturare anche l’ulitmo villain rimasto, non solo arrossì e distolse lo sguardo, ma creò anche un muro di ghiaccio per dividere loro dal resto del mondo che li stava guardando.
Quando i minuti passarono Shoto dovette schiarirsi la gola più volte per farli staccare, anche se “staccare” non era proprio la parola giusta, Midoriya infatti aveva riallacciato le braccia intorno al collo dell’altro e aveva appoggiato la fronte contro il suo petto, si era solo girato leggermente per ascoltare l’amico.
Bakugou invece l’aveva fissato con astio, poi aveva dato un’occhiata intorno per capire cosa diavolo fosse successo negli ultimi minuti, sembrò anche confuso e stranito alla vista del muro di ghiaccio.
-Portalo a casa, ci penso io qui- parlò Todoroki nella sua calma piatta di sempre.
Katsuki lo fissò intensamente e gli fece un semplice cenno di rispetto con il capo, avrebbe potuto dirgli mille altre cose, ma Shoto aveva capito.
Il biondo prese in braccio il compagno e si avviò dalla strada opposta a quella del muro, senza farsi vedere dalle telecamere, dai passanti e dalla polizia.
-Bentornato Midoriya- gli disse Shoto con un sorriso mentre i due ragazzi gli passavano al fianco.
Izuku rispose con uno dei suoi soliti sorrisi dolci, quasi ringraziandolo con lo sguardo per tutto, poi tornò a poggiare la testa sulla spalla di Bakugou avvicinando lentamente le labbra al suo collo lasciando una serie di piccoli baci.
Shoto distolse lo sguardo ma sorrise davvero felice per quei due, poi attivò il fuoco per sciogliere il muro che aveva realizzato e svolgere il suo lavoro.
___________________________________________________________
Vi avevo avvertito che sarebbe stata una long breve, no?
Mercoledì pubblico l'epilogo e poi sarà davvero finita.
Per il resto invece questo capitolo vi è piaciuto?
So che alcuni potranno pensare: è stato tutto troppo felice ma a me piace benissimo così.
Anche perchè dopo quei due capitoli dove già vivono insieme ma non fanno nulla era inutile allungare il brodo con scene sempre uguali, bisognava arrivare al momento di svolta e quindi eccoci qui.
Avrei anche potuto dividere il capitolo in due parti, la discussione con Shoto sopra e il ritorno della memoria sotto, ma sarebbero venuti capitoli troppo brevi e non mi andava, quindi spero che non abbiate troppo di cui lamentarvi ahahah
A presto, Deh
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Boku no Hero Academia / Vai alla pagina dell'autore: LorasWeasley