Fuoco.

Sta ballando, una figura eterea, la silhouette di un angelo che si muove con grazia sul palco. È talmente assorta nella sua routine che non percepisce immediatamente l'odore penetrante, ma improvvisamente i suoi polmoni stanno bruciando e lei sta inalando del fumo.

Fuoco.

Non capisce cosa sta succedendo, e l'improvvisa ondata di calore che la colpisce, le fa girare la testa. I suoi occhi sono pieni di lacrime e lei non respira, non respira, non respira.

Fuoco.

Sente grida di paura e dolore, ma non riesce a capire se è lei, chi sta urlando, o le altre danseuses. E mentre urla, nuovo fumo le entra nei polmoni e le sue urla viengono interrotte da un attacco di tosse.

Fuoco.

È spaventata- no, è terrorizzata. Il fumo rende impossibile vedere dove sia l'uscita, e le fiamme la circondano dovunque lei si giri, un muro di calore, morte e orrore.

Fuoco.

Il suo cuore sta battendo così velocemente che le viene da pensare che scaverà un buco nel suo petto e  se ne andrà, i suoi polmoni bruciano e i suoi muscoli fanno male, ma il torpore si sta lentamente facendo strada nelle sue membra e lei è così stanca ... Le piacerebbe chiudere gli occhi e dormire, e- Improvvisamente il soffitto si spezza e crolla. Lei non è abbastanza veloce.

Fuoco.

Lo sente sulla sua pelle ed è così morbido e sottile che potrebbe quasi non esistere. Ma poi diventa bollente, e brucia, e fa male. Fa male. Non può muoversi e fa male. E non è solo il fuoco, è anche una delle travi che ha intrappolato le sue gambe. Non può scappare. È bloccata. Non può scappare. È bloccata. Fa male.

Fuoco.

Smette di combattere. L'improvvisa rivelazione che è stata abbandonata lì a morire la colpisce come un treno. Morirà lì. Nell'inferno ardente che il suo posto preferito al mondo è diventato. Ma non si sofferma molto su quei pensieri, perché il dolore le rende impossibile concentrarsi anche sulle cose più piccole.

Fuoco.

Sta diminuendo, nota. Il dolore viene sostituito da una sensazione di intorpidimento ogni secondo che passa, e lei ne è grata, perché in questo modo può finalmente riposare. La sua testa sembra star per scoppiare, e le sue palpebre sono così pesanti. Morirà qui, pensa lei. Si merita un po' di sonno.

Fuoco.

È stupido, ma non può non notare il forte contrasto tra le fiamme brillanti (troppo brillanti) e l'oscurità che sa aspettarla dietro le sue palpebre chiuse. È stupido.

Ma poi qualcuno si fa strada in quell'inferno ruggente e la libera da sotto la trave. È a malapena consapevole di venire presa in braccio è venire portata fuori da lì. I suoi occhi finalmente si chiudono e lei si oscura.

Anche allora, sogna il fuoco.

SPAZIO NOTE DI BLACKY:

Ho visto il film all'inizio dell'anno scorso e ho pensato che fosse carino. L'ho visto di recente, tre giorni fa, più precisamente, e ho nuovamente pensato che fosse carinoo. Pieno di anacronismi e - cose non giuste, ma carino. E così un'improvvisa ondata di passione (ossessione) per questo film e per i suoi personaggi mi è venuta a fare compagnia. È così che è nata questa fic:)
Inoltre, il film e i sui personaggi non mi appartengono. Sfortunatamente. Se fossero miei, avremmo lasciato idietro l'inutile trama di Victor e Odette avrebbe avuto un cognome e un background più dettagliato. Anche tutte le cose non giuste sarebbero state cancellate e Félicie avrebbe indossato una gonna. Voglio dire, short? Nel 1800? Sul serio?
Sicuramente, ciò che mi piaciuto di più di questo film sono stati i personaggi, tre in particolare. Uno, come probabilmente avete già intuito, è Odette. Chi è ? Che succede con lei? Abbiamo solo le parole di Merante "la migliore della sua generazione", "c'è stato un incendio". Se lei era la migliore, come mai nessuno la conosce? Nemmeno le persone che dovrebbero conoscerla? Un incendio. Che è successo? Che è successo???? Se cercate abbastanza in profondità, probabilmente troverete che Odette è "l'happy ending" di una persona reale, Emma Livry. E potrei passare ore a parlare di Odette, ma mi fermo qua. :)