Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Fiulopis    06/03/2019    2 recensioni
Alcune riflessioni di Hinata sul suo matrimonio con Naruto e lo stretto legame tra il marito e l'amico di infanzia.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Boruto Uzumaki, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Naruto/Sasuke, Sasuke/Sakura
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il peso di una sposa


Quando aveva saputo che Sasuke era tornato al villaggio della foglia, Hinata era stata ben conscia del fatto che il cuore di Naruto, che la lontanza aveva reso fragile tanto che lei aveva potuto conquistarlo, non sarebbe stato più nella sua stretta. Hinata aveva sempre amato Naruto ed aveva provato farsi amare da lui in ogni modo, senza però riuscirci fino in fondo. Certo Naruto si era accorto dei suoi sentimenti e l'aveva sposata, ma anche il giorno delle loro nozze Hinata aveva sempre avvertito il fantasma della persona che lei non sarebbe mai riuscita a superare. Avevano avuto due figli ma nonostante questo Naruto le rimaneva irraggiungibile. Non era sua pari, non si era mai sentita tale. Neanche Sakura, della quale Hinata aveva desiderato per tutta la giovinezza prendere il posto, si sentiva una pari dei due ninja della leggenda. Erano sempre stati Naruto e Sasuke e sempre lo sarebbero stati.

Naruto aveva fatto l'impossibile per l'amico, affrontando ogni pericolo che gli si parava davanti, con il sorriso sulle labbra, al solo pensiero di poter riavere Sasuke al suo fianco. Però l'Uchiha era partito non appena rilasciato di prigione e i giorni in cui era tornato al villaggio si potevano contare sulle dita di una mano. Aveva sposato Sakura e aveva avuto una figlia, ma anche il medininja sapeva che, per quanto il suo amore per Sarada fosse vero, lui aveva scelto l'amica solo per poter far rinascere il suo clan. Una volta Hinata si era sfogata con Sakura che l'aveva guardata con un misto di comprensione e pietà e le aveva detto, senza indorarle la pillola, che sarebbe stato sempre così e che doveva farsene una ragione. Naruto e Sasuke erano stati decisi molto prima di nascere e loro non potevano farci nulla. Aveva imparato a riconoscere il momento esatto in cui Naruto entrava in contatto con il chakra di Sasuke: l'Hokage tornava ad avere quindici anni, l'espressione distesa e ricolma di una felicità che non era mai stata diretta a Hinata. Ogni volta la donna sperava egoisticamente che la sosta del ninja fosse breve, sentendosi poi in colpa per Sakura e la bambina, così da riavere il marito anche solo parzialmente presente nella vita coniugale. Non che Naruto la toccasse più da anni, ma almeno quando Sasuke era lontano il jinchuriki si ricordava di avere una moglie.

Quando però Sasuke tornava tutto il resto scompariva. Sapeva che l'Uchiha prima incontrava Naruto e poi, dopo diverso tempo, si recava a casa e trascorreva tutto il poco tempo diviso tra la figlia e l'amico. Una volta, per togliersi la solitudine dalla testa, lei e Sakura erano andate a fare spese e nella loro passeggiata erano passate dal parco e la vista che gli si era parata davanti quasi le aveva uccise: Naruto e Sasuke erano lì a giocare con i tre bambini, ridendo e scherzando. Boruto poi aveva fatto uno sgambetto a Sarada, facendola cadere ed entrambi, come se fosse stata la cosa più normale del mondo, lo avevano rimproverato. Le due donne si erano sciolte a vedere quella scena domestica per poi venire devastate dal ricordo che quella non era una sola famiglia ma due e che la loro presenza lì in mezzo sarebbe stata quasi di troppo.

Un altro schiaffo morale che Hinata aveva ricevuto era stato quando, durante una delle loro rare e lontane notti di passione, Naruto aveva chiesto di poterla prendere da dietro e, raggiunto l'orgasmo, non aveva sussurrato il suo nome ma quello di Sasuke. Naruto era parso non farci caso e lei non glielo aveva mai fatto notare, ma non si era mai sentita così arrabbiata. La cosa peggiore era che Naruto non l'aveva mai tradita, per quanto lei lo avesse spiato, quindi l'amore inespresso che provava per l'amico era così soverchiante da contentarlo anche nella sfera della sua sessualità. Con lei era gentile e premuroso, come un fratello, e lei si sentiva una vigliacca a rimanere in silenzio pur di non mettere fine ad una situazione che stava logorando entrambi. Non riusciva, dopo tanti anni, a lasciar andare i suoi sogni di bambina, anzi aggrappandovisi con sempre maggior vigore.

Invidiava il rapporto tra Sakura e Sasuke e la forza della medininja: Sasuke, sempre il più sveglio dei due, le aveva spiegato di come, anche se aveva tentato di negarlo in ogni modo, il suo cuore battesse solo per il loro amico e lei con relativa facilità aveva capito e viveva la sua vita serenamente, apparendo genuinamente felice alla sola idea che i due uomini che per lei erano come fratelli potessero avere una possibilità di essere felici. Anche Hinata ormai non provava per il marito gli stessi sentimenti che aveva sentito da ragazzina, ma nonostante questo non riusciva a lasciarlo andare, per cercare la felicità altrove. Si giustificava dicendo che lo faceva per non traumatizzare i bambini ma in cuor suo sapeva che la sua era solo codardia. Aveva parlato anche di questo con Sakura e l'altra donna aveva ovviamente preso le parti di Naruto, accusando Hinata di essere codarda ed egoista.

Quando poche ore prima il marito aveva esclamato felice che Sasuke era tornato ed era scappato quasi di casa per raggiungerlo, erano stati i figli a metterla davanti alle sue paure. Boruto l'aveva guardata intensamente e le aveva detto “ Lo sai che papà lo ama, vero?” e al suo cenno di assenso aveva risposto “Non sarebbe meglio per entrambi se lo lasciassi libero?” e poi si era alzato.

Non aveva più nulla dietro cui nascondersi, nessuna scusa per giustificarsi. Era arrivato il momento di parlare chiaramente col marito e al pensiero quasi si sentì sollevata. Con un sorriso sorprendentemente sincero uscì incamminandosi in direzione della torre dell'Hokage, dove era certa avrebbe trovato i due uomini.

Quando arrivò davanti all'ufficio del marito esitò un secondo e bussò. La voce di Naruto la invitò ad entrare e quando la vide si allarmò. Lei scosse la testa – Devo palrare con te, con entrambi anzi. -

Questo mise in allerta i due uomini che si girarono verso di lei, attenti. Hinata prese un profondo respiro e cominciò – Per quanto io mi sia sforzata di ignorare ciò che vi lega è sempre stato un tarlo nella mia testa. Avevo sperato che sposando Naruto la tua presenza, Sasuke, si sarebbe affievolita ma negli anni ho scoperto il contrario. Naruto è premuroso e gentile con me, come lo era Neji. Non mi sono mai sentita maltrattata o abbandonata da lui ma ho sempre saputo che nel suo cuore, nella sua anima c'eri solo tu. Non mi sono mai sentita amata come una moglie perchè quel sentimento disperato Naruto lo ha sempre e solo provato per te. - I due uomini la guardavano sgomenti mentre lei con facilità dipanava quella matassa di sentimenti che non avevano mai esaminato – E so che dovrei odiarvi ma non posso. Sakura aveva ragione quando mi disse che siete stati sempre voi due il finale della storia. Io ti voglio bene Naruto, tantissimo ma credo finalmente di aver aperto gli occhi e messo da parte le mie illusioni fanciullesche. So che mi vuoi bene e che ami profondamente i nostri figli. Ma so anche quanto tu ami Sasuke, so che è con Sasuke che vorresti condividere la vita. So che è lui il corpo accanto al quale vorresti svegliarti tutte le mattine ed è lui la persona dalla quale vorresti tornare la sera. Ed è bellismo. Il vostro amore è bellissimo e so che Sakura la pensa allo stesso modo, ne abbiamo parlato tante volte. Quando prima sei uscito Boruto mi ha chiesto se fossi consapevole del fatto che il tuo vero amore fosse Sasuke e quando gli ho detto che sì, lo sapevo, mi ha chiesto perché non facessi nulla per cambiare la situazione. Ed è stato lì che ho capito che le nostre vite dovevano cambiare radicalmente per rimanere le stesse serene esperienze nella quali speravamo. Vi conosco entrambi fin da piccoli, ero dietro di voi ogni passo che abbiamo fatto. Tutti abbiamo sofferto e tutti ci meritiamo di essere felici. Io come voi. E rimare nella situazione in cui ci eravamo arenati non rendeva felice nessuno. Quindi Naruto io ti libero dal vincolo di un matrimonio che non esiste più per entrambi e anzi ti sprono a baciare l'uomo al tuo fianco nel momento stesso in cui io avrò lasciato questa stanza. E non pensare che io sia triste perché più parlo e più mi accorgo di non essere stata così felice da molto tempo. Sasuke, una sola cosa: torna al villaggio, perchè abbiamo tutti bisogno che tu stia qui. Un Naruto con le carenze d'affetto non lo sopporterebbe il povero Shikamaru. - E con ultimo sorriso si girò e stava per lasciare la stanza quando le braccia di Naruto la avvolsero. Lei gli fece una carezza sui capelli e quando lui le disse grazie, lei gli sussurrò che lei lo avrebbe sempre sostenuto e che gli avrebbe sempre voluto bene. Rimasero abbracciati per un po' e poi, qundo il marito la lasciò fu la voce di Sasuke a fermarla per la seconda volta: – Hinata, grazie - e lei rise, finalmente una risata genuina – Di niente Sasuke – e uscì.

Rimase un secondo fuori dalla porta e quando sentì il lieve rumore di un bacio, sorrise e si avviò a casa di Sakura. Ora era il momento che i quattro adulti costruissero la loro proprio felicità e sapeva che anche Sakura sarebbe stata felice di saperlo.



Questa piccola storia non voleva mancare di rispetto a nessuna ship né criticare i gusti o i personaggi preferiti di nessuno. Io shippo Naruto e Sasuke ma non ho nulla contro chi la pensa diversamente quindi spero di non far arrabbiare nessuno. Questa breve OS viene fuori quasi dal nulla in realtà, l'ho scritta praticamente di getto: mi sono chiesta come la NaruSasu potesse avere senso anche in Boruto e di come Hinata e Sakura avrebbero potuto vivere la situazione. Sono entrambe donne forti a modo loro e dal cuore buono e quindi ho sentito che in un'ipotetica situazione come quella che ho descritto sarebbero state comprensive. Personalemente, dico la verità, preferisco Saskura per il solo motivo che un po' mi rispecchio nel suo modo di riuscire ad essere pacata e gentile e al contempo con un temperamento piuttosto suscettibile. Nella seconda parte di Naruto Shippuden ho riconosciuto a Sakura il pregio di essere forte sia con i pugni sia di animo e mi piace la sua indistruttibile devozione per le persone a cui tiene (non con i livelli di abnegazione di Naruto) e quindi le ho lasciato questi tratti anche in questa storia. Hinata invece è calma e gentile ma più paurosa e insicura rispetto all'altra e quindi mi trovo meno connessa con lei: le riconosco però un cuore tra i più gentili dell'anime e quindi alla fine ho voluto renderla l'eroina, se così si pouò dire, della storia. Detto questo un grande, anzi enorme ringraziamento va ad Afaneia che con pazienza e mentre si spupazzava i miei gatti mi ha corretto la storia altrimenti tragicamente piena di errori di battitura.

Infine spero che questa storia vi sia piaciuta e che mi farete sapere le vostre opinioni.


Baci, Fiulopis.

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Fiulopis