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Autore: Classicboy    07/03/2019    0 recensioni
Presenza di OC provenienti da un'altra fanfiction (non mia) sul fandom pjo (per chiarimenti guardate l'angolo autore a fine capitolo).
Tutto è stato fatto con il consenso (e la parziale partecipazione) delle rispettive autrici.
Presenza dei nuovi starter dei giochi Spada e Scudo.
...
Ilia vorrebbe solo allenarsi in pace, Ben si diverte a rompere le scatole a tutti quelli che incontra e Ellis si è trovato in qualche modo a dover essere quello responsabile all'interno del gruppo.
Con tre nuovi compagni di squadra e una promessa inizia una nuova avventura per questo disastrato terzetto.
...
“Continua così, Hitter, e vedrai che ben presto farai scintille nelle lotte.” Mormorò sorridendo lievemente.
“Awww, ma guarda che carini che siete. Peccato aver dimenticato a casa la macchina fotografica.”
Quell'unico commento alle sue spalle bastò a far perdere completamente il buonumore alla ragazza. Si voltò lentamente, uno sguardo di disgusto sul volto. Appoggiato pigramente sulla staccionata che separava la strada sterrata dal piccolo campo di allenamento ai margini del bosco se ne stava un giovane dai capelli neri e un perfetto sorriso da schiaffi sul volto.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: N, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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FRESH START(ER)

 

 

“Shortstop usa lanciafiamme!”
Incineroar ruggì eseguendo l'ordine. In un lampo di verde Grookey evitò la mossa e si arrampicò sull'albero più vicino osservando l'avversario con aria di sfida.
Ma Ilia non aveva certo intenzione di dargli tregua.
“Homerun, stramontante!”
Il piccolo pokemon d'erba ebbe a malapena il tempo di guardarsi alle spalle che in un lampo bianco e nero il Pangoro della ragazza sbucò fuori e colpì il ramo e la sfortunata scimmietta. Questa emise un verso sofferente, ma nonostante tutto atterrò sulle quattro zampe e osservò con attenzione i due nemici di gran lunga più grandi e forti di lui. Ilia non poté fare a meno di sorridere di fronte a quella determinazione. A quel punto Grookey fece la sua mossa e partì a tutta velocità con un attacco rapido diretto a Pangoro.
“Homerun, calciobasso.” Ordinò la giovane allenatrice.
Il pokemòn fece come gli era stato appena detto, ma appena ebbe mosso la gamba lo starter saltò in aria per poi usare il corpo del avversario come trampolino e darsi uno slancio per colpire Incineroar in pieno petto. Certo, vista la differenza di livelli che intercorreva tra i due, i danni erano stati minimi, ma l'impatto improvviso era comunque bastato per far perdere l'equilibrio al pokemon più grosso.
Ilia non poté che guardare ammirata la surreale scena di quella piccola scimmia sul petto del felino alto quasi due metri. Batté le mani: “Okay, basta così per oggi, tutti e tre avete fatto un ottimo lavoro.” Sentenziò prima di prendere a frugare nel marsupio alla ricerca dei premi da dare a quei tre.
Grookey saltò giù dal petto di Shortstop prima di avvicinarsi allegramente saltellando su e giù mentre Homerum aiutava il compagno a rimettersi in piedi.
L'allenatrice di Sinnoh si inginocchiò e passo una piccola Pokemella al pokemon d'erba, che subito l'agguantò per poi prendere a mangiarla con gusto.
“Continua così, Hitter, e vedrai che ben presto farai scintille nelle lotte.” Mormorò sorridendo lievemente.
“Awww, ma guarda che carini che siete. Peccato aver dimenticato a casa la macchina fotografica.”
Quell'unico commento alle sue spalle bastò a far perdere completamente il buonumore alla ragazza. Si voltò lentamente, uno sguardo di disgusto sul volto. Appoggiato pigramente sulla staccionata che separava la strada sterrata dal piccolo campo di allenamento ai margini del bosco se ne stava un giovane dai capelli neri e un perfetto sorriso da schiaffi sul volto.
Il nuovo venuto la salutò con fare indolente strizzandole l'occhio: “Ehi, Zaieva, di un po': cos'è quello sguardo così truce? Avanti sorridi un po', fino a poco fa eri così carina.”
Il ghigno di Ben si allargò mentre lo Scorbunny seduto vicino a lui faceva dondolare i piedi nel vuoto, lo stesso identico sorrisetto scaltro del padrone sul muso.
Ilia alzò gli occhi al cielo:“Oh, London, come mi siete mancati tu e le tue penose battutine. Cosa ci fai qui?”
“Uhm, rude? Ho sentito che eri tornata e ho pensato di venirti a trovare. - Saltò con un balzo atletico la staccionata per poi avvicinarsi all'altra, presto accompagnato dal Pokemon - Un amico non può neanche fare questo adesso?”
“Stai migliorando in fatto di battute Benjamin, credere che io ti consideri mio amico mi ha quasi fatto ridere.”
“Ouch, questa faceva male.” Commentò il ragazzo mentre si portava una mano al petto con aria drammatica.
“Smettila con le scenate, voglio sapere cosa vuoi.”
Ben riprese il suo solito sorriso: “Se proprio insisti volevo vedere il tuo nuovo acquisto.”
Gli occhi dardeggiarono verso il basso osservando famelici Grookey, che lo stava guardando inclinando incuriosito la testa.
Il ragazzo di Kalos si inginocchiò e porse la mano sorridendo affabile: “Ehi, piccoletto, come va? Io sono Ben, piacere di conoscerti.”
Ilia sbuffò alzando gli occhi al cielo: “Ti prego, risparmiati la scenetta. E comunque vedo che anche tu hai un nuovo compagno.”
Gli occhi dell'allenatrice si spostarono sullo Scorbunny che stava guardando in estasi Shortstop, che si limitava ad osservare il piccolo coniglio dall'alto in basso con le braccia incrociate di fronte al petto.
Il ragazzo si rialzò: “Visto? Non appena ci siamo visti tra me e il piccoletto è scoccata la scintilla.”
Detto questo si portò le dita alla bocca e fischiò. Subito il pokemon rizzò le orecchie prima di raggiungere l'allenatore e balzargli sulla spalla.
“Ti presento Striker, l'ultima aggiunta al mio team di campioni.”
Entrambi gonfiarono il petto in maniera quasi comica mentre l'allenatrice li guardava per nulla colpita.
“Striker? Sul serio?”
“Che c'è? Gelosa del nome? Non sei l'unica che può dare i soprannomi che preferisce.”
La ragazza di Sinnoh si limitò a ignorarlo mentre Hitter le balzava agilmente in braccio: “Hai visto il mio pokemon, ora vattene London, che mi urti i nervi con la tua sola presenza.”
"Oh, non così in fretta, dolcezza. - Ben ghignò mentre una luce divertita gli illuminava gli occhi - Visto che siamo qui perché non ci divertiamo un po'?”
Detto questo Striker gli saltò giù dalla spalla e l'allenatore tirò fuori due pokeball dalla cintura prima di lanciarle in aria. Ci fu un bagliore bianco e al fianco di Ben fecero la loro comparsa Maracas, il suo fedele Ludicolo, e Vine, il possente Chesnaught.
All'istante Shortstop e Homerun furono al fianco della padrona pronti a dare battaglia mentre in braccio anche Hitter assumeva una posizione offensiva. Ben non avrebbe mai pensato che una piccola scimmia con in mano un bastoncino potesse fargli paura, ma il modo in cui Grookey lo stava guardando mentre si armava con lo stecco che solitamente teneva tra i capelli gli dava una leggera ansia...
Ilia sospirò. Ormai conosceva Ben da anni, sapeva che razza di esaltato potesse essere, e soprattutto quanto fosse un amante delle lotte. C'era un unico modo per andarsene da lì senza essere perseguitati dall'altro: accettare la sua sfida. Stava quasi per dare l'okay quando si sentì il rumore di un lieve battito d'ali e una voce indolente esclamare: “Non ditemi che state di nuovo per fare a botte.”
Entrambi alzarono gli occhi e videro un maestoso Altaria scendere in circolo per poi fermarsi proprio in mezzo ai due sollevando una nuvola di polvere. Dalla groppa scese un ragazzino non troppo alto e dai capelli neri e fini. Il nuovo venuto accarezzò affettuosamente il pokemon sul collo mentre faceva un cenno di saluto ad Ilia e ignorava completamente Ben.
La ragazza non poté che sorridere di fronte all'ingresso del giovane: “Ehi, Ellis, non pensavo di vederti da queste parti, credevo fossi chissà dove a studiare per diventare la prossima infermiera Joy.”
L'allenatore di Sinnoh si limitò ad alzare gli occhi al cielo: “Zitta, baba. E comunque per quanto sia estasiato di rivedere te e certi altri... Individui. - e lanciò un'occhiata tutt'altro che amichevole a Ben che lo salutò agitando in maniera esagerata le mani mentre sorrideva come se il suo compleanno fosse arrivato in anticipo - Il professore mi ha chiesto di venire qui.”
La ragazza aggrottò la fronte: “Il professore? E perché?”
Per tutta risposta il ragazzo si limitò a guardare verso la sua spalla destra. Ilia seguì il suo sguardo. Lentamente iniziò a notare una discrepanza nell'aria vicino alla testa dell'amico. Subito fece due più due.
“Mi stai davvero dicendo che...?”
Ellis annuì, prima di afferrare il pokemon invisibile e portarselo di fronte al petto, prendendo ad accarezzarlo con fare protettivo: “Ti presento CHROMOS.”
Lentamente una piccola lucertola azzurra con una cresta gialla fece la sua comparsa tra le braccia del ragazzo, mentre si guardava attorno con aria preoccupata.
L'allenatrice sorrise: “Forte.”
“Puoi ben dirlo!”
La voce di Ben costrinse gli altri due a riportare la loro attenzione sul ragazzo che ora li guardava saltando quasi sul posto, incapace di trattenere l'eccitazione.
“Di che stai parlando ora, rompiballe?”
Ellis non faceva nulla per nascondere l'insofferenza alla vista dell'altro, memore delle sin troppe volte in cui l'aveva dovuto curare dopo che aveva fatto l'ennesima cavolata.
“Non è chiaro? Ora ci facciamo un bella lotta tre contro tre contro tre! A ciascun turno cambiamo pokemon, usando prima uno a nostra scelta, poi il nostro starter al suo ultimo stadio e poi i nostri nuovi acquisti!”
I pokemon di Ben sembrarono approvare l'idea dell'allenatore, visto che Striker prese a saltare su e giù eccitato, Maracas a danzare e Vine a flettere i muscoli - una brutta abitudine che gli era venuta passando troppo tempo col suo allenatore.
Ilia soppesò la proposta, prima di scrollare le spalle: “Non vedo perché no. Una lotta reale a volte è meglio degli allenamenti, e poi è passato troppo tempo dall'ultima volta che ti ho preso a calci nel sedere, London.”
Ben sogghignò: “Ride bene chi ride ultimo, Zaieva.”
Ellis si limitò a sospirare sconfitto: “Visto che non c'è modo di dissuadervi e va bene. ANESTESIA!”
L'Altaria voltò la testa a guardarlo incuriosito. Ellis allungò la pokeball: “Rientra.”
“Che c'è? Troppa paura che al tuo uccellino si arruffino le piume per mandarlo a combattere con gli allenatori seri?” Lo provocò Ben mentre prendeva a flettere le braccia accompagnato dal suo Chesnaught. Striker li osservò per qualche secondo incuriosito prima di provare a imitarli.
“Taci idiota, mi sembrava di avertelo detto: ANESTESIA non è un pokemon da battaglia. Al contrario... - si aprì in un ghigno per nulla rassicurante mentre tirava fuori un'altra sfera - FE e IMPERATORE sono pronti per lo scontro.”
In un lampo di di luce bianca un Metagross fece la sua comparsa presto accompagnato da un maestoso Empoleon.
Ben sorrise: “Sarà come ai bei vecchi tempi. Sarà fantastico!”
Detto questo si allontanò in fretta per posizionarsi ad alcuni metri di distanza.
“Forza, perdenti, sono carico!”
Ellis sospirò rassegnato: “È proprio un bambino troppo cresciuto.”
“Vedrai che ci divertiremo a massacrarlo di botte.”
Le parole di Ilia fecero ridacchiare il ragazzo: “Su questo ti do ragione.”
Ellis andò a prendere posto ad alcuni metri di distanza dall'amica. I tre ragazzi sfoderarono Homerun, FE e Maracas in campo.
“Pronti, ai posti... Via!”

......

“Ragazzi, che incontro! Erano secoli che non mi divertivo così tanto!”
Ben si buttò per terra con un sorriso che andava da parte a parte, l'adrenalina che ancora circolava nelle vene. Seduta al suo fianco Ilia lo osservò per qualche secondo, prima di bere un sorso dalla bottiglietta che si era portata dietro: “Per una volta ti devo dare ragione. È stato divertente.”
Ellis grugnì: “Vorrei ben vedere. Certo che voi due proprio non vi risparmiate quando si tratta di incontri, eh?”
“Chiamasi spirito competitivo, doc. E tra parentesi... - Si puntellò sui gomiti e lanciò un'occhiataccia al ragazzo - Usare le megaevoluzioni è barare.”
“Solo perché i tuoi di pokemon non potevano farlo non vedo perché io non potessi usare questa carta.” Lo liquidò l'altro scrollando le spalle e facendo sfuggire una risatina ad Ilia.
I ragazzi rimasero zitti per alcuni minuti, godendosi l'attimo di pace che erano riusciti a guadagnarsi.
Alla fine Ben sospirò: “A voi non manca la vita da allenatore?”
“Ma che stai dicendo idiota? - lo riprese Ellis - Secondo te cosa siamo ora?”
“Intendo dire i viaggi, gli incontri in palestra, le persone random che ti fermano per strada e che ti chiedono una lotta, catturare nuovi pokemon. Quelle robe lì.”
Scese di nuovo il silenzio. I tre seguirono con lo sguardo Hitter, Striker e Chromos che giocavano a rincorrersi di fronte a loro, ancora pieni di energie nonostante la battaglia da poco disputata.
“Devo ammettere di sì. Non è qualcosa facile da dimenticare.” Ammise Ilia alla fine con un sospiro.
“Ci sono!”
Ben saltò improvvisamente in piedi e guardò gli altri due con un sorriso che andava da parte a parte.
La ragazza lo osservò storcendo la bocca: “Che idea ti è venuta in mente ora? E ti prego: dimmi che è più intelligente della tua trovata di cercare di domare un Bouffalant selvatico da solo senza l'aiuto dei tuoi pokemon saltandogli addosso e urlando: 'sei mio!'.”
“Lui ha fatto cosa?”
“Dettagli, e ce l'avrei anche fatta se non fosse stato per te, Zaieva, stava per crollare ne sono sicuro. Comunque la mia idea è: perché non intraprendiamo un altro viaggio?”
I due lo osservarono confusi sbattendo le palpebre.
“Ma sì andiamo! - insistette l'allenatore di Kalos - Un'avventura come ai bei vecchi tempi, ciascuno con il suo nuovo starter e nessun altro pokemon. Obbiettivo: vincere le lotte in palestra e diventare campioni. Che ne dite?”
Detto questo il ragazzo tese la mano avanti, una luce di sfida negli occhi.
Ilia lo osservò prima di sbuffare divertita: “E immagino che tu questa nuova avventura la voglia fare a Galar, dico bene?”
“Perché no? È a due passi da Kalos dopotutto, no? Andiamo ragazzi, sarà eccitante: nuove avventure, nuovi pericoli, nuovi trofei!”
“Nuovi problemi, nuove emicranie, nuovi modi in cui per poco non ti ucciderai perché ti sei comportato per l'ennesima volta da idiota...” Borbottò Ellis sottovoce.
Ilia scosse la testa con un sorriso: “Eddai, Ellis, per una volta l'idiota potrebbe aver ragione. Potremmo divertirci. E poi andiamo: Platan ci da gli starter e non ci chiede di aiutarlo nella sua ricerca? Scusami, ma ci credo ben poco. Come minimo ce lo farà fare come risarcimento per avergli distrutto il laboratorio un paio di mesi fa.”
L'aspirante medico abbassò le spalle al ricordo. Alla fine sospirò: “E va bene. Inoltre avrete bisogno di qualcuno che sia almeno un minimo responsabile.”
I due si alzarono e unirono le mani a quella già tesa di Ben.
Il ragazzo sorrise: “Super! E ricordatevelo: la nostra è una promessa.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo autore:

***

ATTENZIONE
I personaggi presentati sono degli oc, di cui mi appartiene solo Ben. Ilia ed Ellis invece appartengono rispettivamente a Itzi e Fe_, e sono stati usati con il consenso delle autrici. Tutti e tre fanno parte di una storia interattiva sul fandom di Percy Jackson pubblicata da Itzi chiamata “Conta fino a dieci” (se vi piacciono le storie di zombie con ragazzini ormonali e tinte fosche allora andate a darci un'occhiata, oppure andatevi a guardare l'altra interattiva di Itzi sul fandom di pjo, “Arcana”, fidatevi, ne vale la pena). I caratteri dei personaggi potrebbero essere ooc oppure diversi rispetto a come sono stati concepiti inizialmente per esigenze di trama e cambio di ambientazione. Grazie mille per l'attenzione.

***

Allora, qui inizia l'angolo autore vero e proprio. Come va? Spero bene. Questa è la mia prima storia sul fandom pokemon, e per la sua presenza l'unica persona da incolpare è Itzi e le sue fic interattive su pjo. Oltre a ciò si deve unire l'hype per l'uscita dei nuovi titoli di pokemon e fan art legate a messaggi idioti.

Ad ogni modo spero che la storia vi sia piaciuta, non ho molto da dire a dire il vero, i personaggi se volete conoscerli un po' meglio li trovate nella storia interattiva “Conta fino a dieci” sulla pagina di Itzi.

Questa breve storia è ambientata a Kalos, e se non si è capito tutti e 3 i nostri protagonisti hanno già bello che finito il loro viaggio pokemon, e sono Ilia campionessa di Unima e ha fatto il giro delle isole di Alola, Ellis campione di Sinnoh e Ben campione di Kalos, da qui la presenza di pokemon all'ultimo stadio evolutivo. Se vi state chiedendo perché il cognome di Ilia è in corsivo è perché Ben lo storpia volutamente per darle fastidio, il suo vero cognome è Zaytseva. Il fatto che i nomi dei pokemon di Ellis siano tutti in stampatello maiuscolo è una decisione della sua creatrice, non prendetevela con me XP Oltre a ciò ci tengo a specificare che Mettagross si chiama Fe perché è il simbolo atomico del ferro, non per altro. Oltre a ciò i nomi dei pokemon di Ilia sono le posizioni o i termini del baseball (shortstop = interbase, home run = fuoricampo, hitter = battitore) mentre Scorbunny si chiama così perché ispirato dalla posizione del calcio (striker = attaccante).

Questa sarebbe in origine dovuta essere una fic di compleanno per Itzi, ma direi che si deve accontentare di avercela qui un po' di tempo prima. Spero ti sia piaciuta, anche se immagino di sì.

Penso di aver specificato tutto. Spero che la storia vi sia piaciuta, se volete sapere di più su questo universo chiedete pure o lasciatemi una recensione, anche perché non è impossibile che inizi una serie a riguardo con protagonisti loro tre e vari altri oc di altre storie interattive.

Fatemi sapere se ci sono errori, ci sentiamo gente, bye!

   
 
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