My love, you are my everything

#1
Gaara adorava spazzolargli i capelli, passare le setole attraverso le ciocche more di Rock Lee e tastarne la morbida consistenza tra le dita. Lo specchio di fronte rifletteva l'espressione amorevole e attenta di Gaara, sotto lo sguardo fermo di Rock Lee. Gaara si perse a osservare i lineamenti definiti della mandibola del ragazzo, i contorni del naso, i grandi occhi inespressivi, messi in evidenza dalle spesse sopracciglia.
Delicatamente, gli circondò il volto con le mani: "Sei ancora così bello, Lee" disse, sfiorandogli la guancia con le labbra.
"La tua giovinezza non appassirà mai: non subirai i segni del tempo".
 
 

#2
I suoi fratelli gli avevano sorriso con tenerezza quando Gaara aveva annunciato loro che stava frequentando il Jōnin della Foglia. Lo avevano ascoltato con affetto mentre si perdeva a raccontare della volta in cui Rock Lee era corso appositamente a Suna per confessargli i suoi sentimenti.
Il Kazekage immaginava con lui un futuro insieme, forse un matrimonio come quello di sua sorella e Shikamaru, forse avrebbero potuto adottare un bambino.
"Ti voglio con me per sempre Gaara, dovremmo sposarci" glielo aveva sussurrato un giorno, ridacchiando. 
Gaara lo aveva preso in parola e gli aveva risposto, sicuro: "Staremo insieme per sempre".
 
 

#3
"Non puoi chiedermi questo".
"Te lo chiedo come tuo fratello".
"Come tuo fratello non posso accettare una cosa del genere, per il tuo bene!"
"Kankuro, ti prego... Ho bisogno di saperlo accanto a me".
"Gaara, devi andare avanti, lui non c'è più, non tornerà più".
"So che puoi farlo: basterà modificare gli studi del maestro Sasori".
"La marionetta di Sasori utilizzava un cuore di chakra. Per lui non possiamo fare nulla".
"Non credere che non sappia degli altri studi".
"Stai perdendo la ragione, Gaara! Quel meccanismo non è sicuro! Potrebbe esplodere in qualunque momento!"
"È un ordine del Kazekage."
 
 
 
#4
Amore: quella parola incisa con rabbia sulla sua fronte, quel sentimento che aveva negato.
Anni prima Gaara non avrebbe mai pensato di poterlo ricevere nella sua vita, non credeva neppure esistesse.
Ecco perché, l'aver incontrato Rock Lee, per Gaara somigliava a una benedizione divina: quel ragazzo tenace, genuinamente buono, aveva raccolto i suoi pezzi e lo aveva rimesso insieme, nonostante egli stesso lo avesse distrutto anni prima.
Eppure mai una volta il suo spirito si era spezzato.
Rock Lee era diventato la sua roccia.
Nel momento in cui lo aveva perso, il suo animo si era sgretolato come sabbia.

#5

Gaara ricordava quando Lee lo contattava online in videochiamata: la tecnologia moderna permetteva loro di comunicare in tempo reale, senza il bisogno per Lee di raggiungere Suna e per Gaara di lasciare l'ufficio del Kazekage.
Quanto era ironica la vita: in vita, Gaara non poteva toccarlo o abbracciarlo quando aveva bisogno di lui, non poteva baciarlo quando gli mancavano le sue labbra.
Invece, ora che poteva accarezzarlo quando desiderava, i suoi occhi non brillavano più, la sua risata non riecheggiava per la stanza, le sue guance non si contraevano in un sorriso, le sue labbra non pronunciavano "ti amo".