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Autore: Son of Jericho    07/04/2019    0 recensioni
Traduzione della storia "The Right Thing" di dawnsona.
Joey ha sacrificato l'amore, e dopo tanti anni vive ancora con il rimorso. J/R
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joey Tribbiani, Nuovo personaggio, Rachel Green, Ross Geller
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 9 – The Stage Is Set


 

- Non sei capace di mantenere un segreto, Chandler? – gridò Monica.

Chandler trasalì. Avrebbe dovuto essere grato. Almeno, oggi, Monica sembrava disposta a parlare con lui. Ieri, dopo il suo scivolone con Amanda, non gli aveva nemmeno rivolto la parola. Ma doveva per forza urlare? I vicini avrebbero potuto iniziare a lamentarsi.

Chandler cercò di difendersi. – Pensavo sul serio che Joey l’avesse già raccontato ad Amanda. Perché dirle tutto tranne il nome? –

Monica incenerì il marito con lo sguardo. – Come al solito, hai rovinato tutto. Come quella volta in cui dicesti a Rachel che Ross era innamorato di lei. Incasinasti tutto allora. E adesso stai incasinando il loro matrimonio. –

- Quello di Ross? –

- Certo che no! Quello di Joey. –

- Non hanno bisogno del mio aiuto per quello. – borbottò. – Sembra che ci riescano piuttosto bene anche da soli. –

Monica assottigliò lo sguardo. – Non provare a giustificarti. Il loro matrimonio era perfettamente… ecco… perfetto! –

Chandler si stava innervosendo. – Come fai a dirlo? Non erano felici. Altrimenti, per quale ragione Joey avrebbe baciato Rachel? - Il momento in cui lo disse, si rese conto di aver commesso un errore.

Monica lo fissò come le avesse appena sparato. Rimase immobile, senza parole. Ma trattandosi di Monica, non riuscì a restare in silenzio a lungo. – Di che accidenti stai parlando? Quando? Dove? Perché? –

- Hai dimenticato “chi” – sobbalzò quando si accorse che Monica lo stava fulminando con gli occhi. – Forse non avrei dovuto dirlo a nessuno… - lasciò cadere la frase. Un’occhiata all’espressione di Monica, per capire che avrebbe dovuto dirlo a lei.

 

***

 

Rachel si fermò a guardare la piccola Emma, che dormiva serena rannicchiata sotto le coperte. Emma era l’unica vera ragione per cui aveva resistito così tanto. Ogni volta che aveva sentito di non poter sopportare un giorno di più, all’interno di quel matrimonio ormai vuoto, Emma era stata l’unica a darle il coraggio di continuare. Si lasciò sfuggire un sospiro. Per sei anni, era stato facile sapere cosa fare. Ma oggi… non ne aveva idea. E quel pensiero la stava torturando.

Joey era sempre stato in qualche angolo remoto della sua mente. Ma, in passato, era stato molto più semplice mettere da parte quei pensieri. Adesso, non poteva più farlo. Joey era tutto ciò a cui aveva pensato negli ultimi due giorni. Era pura agonia. E dopo la notte scorsa… come poteva continuare a vivere nello stesso modo? Ross stava ancora dormendo. Lei sapeva di non essere in grado di affrontarlo. Non mentre i sentimenti che provava per Joey minacciavano di sopraffarla. Aveva bisogno di schiarirsi le idee. Monica avrebbe saputo cosa fare. Lanciò un’occhiata all’orologio. Le 3 e 30 del mattino. Probabilmente, Monica stava ancora dormendo. Non importava, l’avrebbe tirata giù dal letto. Scrisse un biglietto a Ross e si precipitò fuori.

 

***

 

Monica crollò sul divano. – Non ci posso credere. Per un anno ho creduto che Joey fosse finalmente felice. E invece, quel povero ragazzo stava ancora piangendo per Rachel. Deve essere stato terribile per lui. –

Chandler annuì. Sperava di poterli aiutare. Ma in realtà, non aveva idea di cosa fare.

Il campanello suonò. Monica e Chandler si scambiarono un’occhiata. Chi veniva a fargli visita alle 4 del mattino?

Era Phoebe. Si precipitò all’interno e si fermò, con le mani sui fianchi, proprio di fronte a Monica. – Che sta succedendo? –

Monica sollevò le sopracciglia. Phoebe, certe volte, la coglieva davvero alla sprovvista.

Phoebe continuò. – Non fare finta di nulla, Monica. Le acque si sono smosse e io voglio sapere qual è il problema. –

Chandler fece roteare gli occhi. Non aveva alcuna voglia di giocare agli indovinelli. – Sputa il rospo, Phoebe. –

- Percepisco che c’è qualcosa che non va, nella vite di alcuni membri di questo gruppo, e voglio conoscere i dettagli. –

Il campanello suonò di nuovo. Chandler sbuffò. Com’è che all’improvviso erano diventati così popolari?

Rachel entrò nell’appartamento. Phoebe sobbalzò. Puntò il dito contro Rachel. – Tu sei una di loro! –

- Co… cosa? –

- Tu hai dei problemi seri. –

Rachel scagliò uno sguardo accusatorio verso Monica. Quella era la goccia che faceva traboccare il vaso. La sua vita era già abbastanza incasinata. Non aveva bisogno che la sua migliore amica andasse a spettegolare i suoi segreti con chiunque. Monica alzò le mani in segno di difesa. – Giuro che non le ho detto niente. L’ha percepito. –

Rachel la guardò scettica. Ma si trattava di Phoebe, dopotutto. Era probabile che l’avesse davvero percepito. Rachel aveva sempre avuto la sensazione che le profezie di Phoebe non fossero del tutto fuori dal mondo. Quel giorno, non era certo dell’umore per contestarla. Era lì per parlare con Monica. E avere anche Phoebe poteva essere utile. Come ai vecchi tempi.

 

***

 

Joey accese la TV. Non riusciva a dormire. Era tornato a casa verso le 2 di notte. Si era girato e rigirato nel letto per due ore, prima di arrendersi. Era una causa persa. In nessun modo si sarebbe ricordato le battute, l’indomani. E probabilmente avrebbe avuto un aspetto da schifo. Il regista lo avrebbe ucciso.

Un cantante stava intonando una canzone d’amore.

If I don't need you then why am I crying on my bed?
If I don't need you then why does your name resound in my head?
If you're not for me then why does this distance maim my life?
If you're not for me then why do I dream of you as my wife?

Dio, quella canzone gettava davvero sale sulle sue ferite. Il destino era così crudele. Lei non avrebbe mai fatto parte della sua vita. Perché era dovuto andare a quel maledetto party? Però, avrebbe veramente rinunciato a passare del tempo con lei? Non si era sentito così felice da un sacco di tempo. E grazie a quella settimana, sarebbe stato infelice per il resto della sua vita. Perché, accidenti, aveva sul serio il coraggio di rimanere fedele ad Amanda. E questo, lentamente, lo avrebbe ucciso.

Amanda guardò la sveglia sul comodino. Le 4.30. Poteva sentire il suono della tv provenire dal piano di sotto. Joey doveva essere rientrato. Aveva pensato di aspettarlo alzata. Doveva parlare con lui. Era stanca di accettare sempre tutto. Ciò che aveva scoperto la scorsa notte le aveva cambiato completamente il modo di vedere il loro matrimonio. Aveva vissuto con la speranza di riuscire a far dimenticare a Joey l’altra donna di cui era innamorato. Era più facile quando si trattava di una sconosciuta. Ma sapere che si trattava di Rachel, lo rendeva estremamente più complicato.

Era questa la ragione per cui Joey era rincasato sempre così tardi, negli ultimi giorni? Si stavano vedendo di nascosto? Ma subito dopo, dimenticò quel pensiero. Joey non lo avrebbe mai fatto.

Amanda scese le scale lentamente. Joey stava guardando il video di una canzone d’amore. Emise un colpo di tosse.

Joey si voltò di scatto, con gli occhi barrati. Che ci faceva alzata?

Lei spense la tv. – Joey, perché non mi hai mai detto che il tuo vecchio amore perduto era Rachel? –

Joey deglutì a fatica. Nessun uomo dovrebbe avere così tanto da affrontare in poche ore. Ross che gli dice di conoscere i suoi sentimenti per Rachel. Rachel che ammette di provare dei sentimenti per lui. Lui e Rachel che si baciano seduti su un marciapiedi deserto. Sapere che quello che sta facendo è sbagliato. E adesso, Amanda che gli rivela di sapere che è Rachel, la donna di cui lui è innamorato.

Amanda non si era mai più accorta di quella tristezza nei suoi occhi, dopo averlo sorpreso quel giorno di tanti mesi prima. Era sempre stata lì? Tornò indietro con i ricordi. E capì. Forse oggi si era intensificata. Ma era sempre stata lì. Lei aveva soltanto scelto di ignorarla. Si sedette di fianco a lui. Era arrivato il momento di quella lunga chiacchierata, che per troppo tempo avevano rimandato.

 

***

 

Ross scagliò la sveglia contro il muro. Perché l’aveva impostata alle 5 di mattina? Non doveva alzarsi almeno fino alle 7. Ripensò al giorno prima. Aveva sentito il disperato bisogno di parlare con Rachel. Ma per qualche ragione, non ce l’aveva fatta. Forse perché le sue parole avrebbero segnato il destino del loro matrimonio. E non era sicuro di essere ancora pronto.

- Papà? – Emma fece capolino sulla soglia. – Cos’è stato quel rumore? –

- Oh, piccola, scusa. La sveglia di papà è caduta. –

Lo sguardo di Emma scivolò sui pezzi a terra, e i suoi occhi si illuminarono. – Adesso possiamo comprare quella dei Flintstones? –

Ross sorrise. – D’accordo. Non dire alla mamma che sono stato io. Direi che è stato un elfo. –

Il piano incontrò l’assoluta approvazione di Emma. La piccola saltò sul letto. – Non ho più sonno. Andiamo a fare shopping. –

Ross rise. Era proprio una Rachel in miniatura. Emma si guardò intorno. – Dov’è la mamma? –

Ross contrasse i muscoli della fronte. Dannazione, dov’era? Notò un foglietto di carta poggiato sul cuscino. Lo afferrò. Grandioso, era da Monica. Con la mano, scompigliò i capelli alla figlia. – E’ andata a casa della zia Monica. –

Lei lo guardò con aria interrogativa, ma accettò la risposta. Era troppo assonnata per scavare più a fondo. Si infilò sotto le coperte. E sorrise. – Mi sono divertita molto la settimana scorsa. –

Ross aggrottò le sopracciglia. Emma stava frequentando Phoebe un po’ troppo, ultimamente. Saltava senza logica da un argomento all’altro, peggio di Phoebe.

Emma proseguì. – La settimana scorsa, la mamma ha sorriso spesso. Assomiglia a Barbie, quando sorride. –

Ross non pensava che Emma avesse notato l’umore raggiante di Rachel. Ne conosceva il motivo? Scosse il capo. Sua figlia era intelligente, ma non chiaroveggente.

Intanto, Emma si era addormentata. Le era sempre piaciuto dormire nel loro letto. Diceva che era più grande e molto più comodo. Deduzione logica. Ma ad un certo livello, Emma era incredibilmente perspicace. Se Emma si era accorta che Rachel era più allegra, che cosa le impediva di accorgersi che il matrimonio dei suoi genitori era in crisi? Magari non lo avrebbe capito ora, ma prima o poi… Stava diventando paranoico. Ma se fosse stato tutto vero?

 
   
 
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