Private lessons? No, thanks.
Capitolo 1
SOS: cattiva idea!
Una settimana dopo.
Driin-driin.
Il
fastidioso trillare di quel maledettissimo aggeggio riecheggiava per
tutta la
stanza, illuminata fiocamente dalla luce che trapelava attraverso le
tende che
coprivano le finestre. Mi rigirai, restando sempre sotto le coperte, e
misi la
testa sotto al cuscino per coprire le orecchie. Spostai la mano in
direzione di
quell’orribile suono, nel tentativo di farlo cessare.
Involontariamente urtai
qualcosa e sentii l’aggeggio sbattere per terra e frantumarsi
in mille pezzi.
Nota positiva? L’odioso suono era scomparso. Nota negativa?
Mia madre mi
avrebbe ammazzata: era la quinta sveglia che rompevo in una settimana.
Rimasi
ancora per qualche istante al caldo, percependo l’aria fredda
che invece
s’impadroniva del resto dell’ambiente.
“Sana
alzati
immediatamente!”, urlò mia madre dal piano di
sotto, probabilmente ancora
intenta a scrivere il manoscritto che avrebbe dovuto consegnare quattro
giorni
fa.
“E
non
provare a dirmi che quel rumore che ho sentito era un’altra
sveglia che si
rompeva, perché questa volta giuro che non te ne compro
un’altra!”, tuonò come
per avvertirmi. Troppo tardi.
Scesi dal
letto e infilai velocemente le mie morbide pantofole. Andai in bagno
per
prepararmi e controllai distrattamente l’orario. Otto meno un
quarto. Ops.
Iniziai a
correre come un maratoneta per la casa, cercando di non inciampare nei
miei
stessi piedi. Spazzolai i denti e scelsi cosa mettere. Lavai il viso
mentre con la coda dell’occhio controllai l’orario
delle lezioni di oggi. Mi
vestii frettolosamente dando di tanto in tanto qualche morso al mio
cornetto al cioccolato.
Presi dei libri e li buttai nello zaino, sperando che fossero davvero
quelli
giusti. Stavo per scendere le scale, quando ricordai di non essermi
pettinata.
Tornai in bagno e rimediai al danno spazzolando i capelli velocemente e
legandoli in due codine. Mi fiondai in cucina e salutai mia madre,
curva a
scrivere su un foglio.
“Buongiorno!
Non fai colazione?”, chiese.
“Ho
mangiato
un cornetto!”
“Si
vede, ti
è caduto tutto il cioccolato sulla maglietta!”,
esclamò ridendo sotto i baffi.
Sospirai,
mentre ancora una volta facevo ritorno al piano di sopra. Mi cambiai e
corsi giù,
sperando che questa sarebbe stata la volta buona. Salutai con un veloce
“ciao”
prima di sbattere la porta dietro le mie spalle. Le strade
erano praticamente vuote, salvo
qualche ritardatario che si affrettava a raggiungere
l’ufficio, la scuola o
comunque la sua meta. Non avevo neppure bevuto il mio adorato
cappuccino. Uffa.
In pochi minuti riuscii ad arrivare davanti al cancello del liceo,
logicamente
già chiuso, quindi dovetti farlo riaprire e promettere che
il giorno seguente
avrei giustificato per il ritardo. Se solo me ne fossi ricordata!
Entrai in
classe, il professore di fisica era già intento a fare
qualcosa, quindi preferì
non evidenziare i miei venticinque minuti di ritardo. Aya mi
guardò con lo
stesso sguardo di rimprovero che ormai usava da cinque anni: si sarebbe
mai
arresa? Ed io sarei mai arrivata in orario? Presi posto accanto a lei e
abbassai il viso, come a farle capire che dispiaceva anche e
soprattutto a me.
“Kurata,
giusto in tempo per assimilare il voto del suo ultimo compito in classe
di
fisica!”, disse il professore al mio indirizzo, con uno
starno sorriso
disegnato in faccia che avrei definito di soddisfazione. No, no,
così non
andava affatto bene. Quell’uomo mi odiava
dall’inizio dei tempi come io odiavo
lui e di certo non si trattava di un bel voto.
“Hai
preso
due!”, annunciò alzando due dita della mano.
Spalancai gli occhi: non era bravissima,
ma non ero neppure un disastro, o meglio sapevo copiare! Di solito mi
accontentavo di un sette meno o un sei, ma mai un due!
Ripensai al
giorno del compito. Quella mattina Aya era seduta vicino alla cattedra,
quindi
non avevo preso ispirazione da lei, ma da… da Akito Hayama!
Maledetto!
“Sai,
“disse
sfidandomi con lo sguardo, ma non l’avrebbe avuta vinta, no.
“Questa volta ho
deciso che a farti recuperare sarà un tuo compagno di
classe, colui che ha
preso il voto più alto!”, esclamò
beffardo. Sorrisi: avrei trascorso più tempo
con Aya.
“Hai
dieci
gironi di tempo, alla fine dei quali rifarai un nuovo test. Se va bene,
vuol
dire che hai recuperato, se va male, abbasserò sia il tuo
voto che quello del
poveretto che ti avrà aiutata!”. O cavolo, non
potevo certo rovinare la media ad
Aya.
“Allora,
non
sei curiosa di sapere il nome di chi ha preso nove e mezzo?”,
mi chiese con
fare teatrale. Di certo Aya! Non mi metteva paura quel tizio da quattro
soldi
con le sue occhiate del cavolo.
“Ti
accontento subito! Si tratta di Akito Hayama!”,
continuò non avendo ricevuto
alcuna risposta.
Ma come
diamine era
possibile? Io avevo copiato il compito da lui, ma lui dopo…
lui aveva
modificato le risposte! Ecco cosa aveva combinato dopo avermi passato
il
foglietto! Brutto farabutto. Trattenni la rabbia rimanendo accucciata
sul mio
banco, cercando di non dare troppo nell’occhio, pochi secondi
dopo riuscii a
calmarmi.
“Professore
non credo sia una buona idea!”, dissi con voce ferma.
“Io
credo di
si Kurata, sto sperimentando ogni metodo possibile e immaginabile con
te, ma
non ne funziona uno, quindi proverò anche con
questo!”
“Professore
le ripeto che non credo sia una buona idea!”
“Kurata
ti
dico che se non taci immediatamente il test lo rifai fra tre
giorni!”
“Professore
questa è un’idea ancora
peggiore!”,borbottai scuotendo la testa per far capire
che non approvavo: che si impegnasse per
far venir fuori certi pensieri dal cervello di gallina che si ritrovava?
Sorrisi
della mia stessa battuta.
“Cos’hai
da
ridere Kurata?”, questa volta però a parlare fu
Akito.
“Nulla
che
ti riguardi Hayama!”, lo zittii seccata.
“Smettetela
voi due! Akito davvero, credo tu stia migliorando tantissimo,
però non mandare
all’aria tutti i tuoi sacrifici!”.
Com’è che l’aveva chiamato? Akito? Per
nome?
Respirai profondamente, facendo si che la pace
s’impossessasse del mio corpo
per evitare qualsiasi reazione avventata: mi bastava un solo incontro a
settimana con il preside e quello del giorno prima era più
che sufficiente!
“Adesso
direi che è il caso di riprendere la lezione!”,
annunciò il professore, girandosi
verso la lavagna e iniziando a spiegare qualcosa che pochi avrebbero
capito, ed
io non ero tra questi.
"Professore, davvero, la prego di ripensarci!", lo interruppi io.
"Kurata, ho già preso la mia decisone! Se vuoi passare
l'anno studia con Hayama!"
"Ma questo è un ricatto!", esclamai alaznadomi in piedi.
"Dipende dai punti di vista! E adesso siediti!"
"Professore davvero, recupererò da
sola!", supplicai.
"Kurata adesso basta! Se non la smetti ti mando dal preside anche
oggi!", annunciò compiaciuto.
Mi sedetti, cercando di trovare la forza per non rispondergli. Hayama
sorrideva tranquillo. Aveva il gomito sul banco e la testa appoggaita
sulla mano, come se si stesse godendo a pieno lo
spettacolo. Il
professore riprese a spiegare, mentre io presi a scarabocchiare con la
matita sul quaderno di
fisica per sfogarmi. Decisi di
prendere l’i-pod, ed essendomi assicurata della copertura di
Fuka
davanti a me,
infilai le cuffie nelle orecchie. Adoravo ascoltare la musica,
soprattutto in
tempi morti come quelli. Non mi accorsi neppure del suono della
campanella
della terza ora: meglio, voleva dire che il tempo era passato e che era
finita
la lezione di fisica e persino quella di filosofia! Hayama stava
già uscendo
dall’aula, ma mi affrettai per raggiungerlo e poco prima che
varcasse la porta,
lo afferrai per un polso.
“Che
cosa
vuoi Kurata?”, chiese secco.
“L’hai
fatto
di proposito, vero?”, chiesi incrociando il suo sguardo.
Lui
abbassò
la testa, curvando le labbra in un sorriso sghembo.
“Può
darsi!”, mormorò.
Sciolse il
braccio dalla mia presa e a passo svelto si diresse verso il cortile.
Un giorno
o l’altro l’avrei davvero ucciso.
“Sana,
possibile che questa volta tu abbia preso un due? Io non capisco, se
solo tu
studiassi invece di ascoltare la musica! Potresti prendere voti molto
più
alti! E poi non dovresti rispondere così ai professori! Loro
meritano più rispetto!”, disse Aya appena fu
abbastanza
vicina da far si che gli altri non
riuscissero a sentire.
“Io,
ecco
vedi, io…”
“Non
devi
cercare scuse, devi studiare!”, continuò quasi
supplicandomi con lo sguardo.
“Certo,
poi
adesso c’è pure Hayama ad aiutarmi!”,
commentai ironicamente.
“Non
dire
così, Akito è inspiegabilmente bravo in questa
materia!”
“Ragazze,
allora
oggi che facciamo?”, s’intromise Fuka. Possibile
che stesse sempre in mezzo?
Non bastava già aver preso due al test di fisica? Adesso si
aggiungevano pure
le chiacchiere senza senso di quella sottospecie di so-tutto-io mal
riuscita!
“Potremmo
andare al cinema!”, propose Tsuyoshi avvicinandosi al suo
pasticcino.
“Si,
dovrebbe uscire Harry Potter!”, aggiunse Fuka sempre
più eccitata. “Dovremmo
dirlo anche ad Akito!”, continuò.
“Certo,
così
poi gli scolpiamo pure una statua!”, mormorai infastidita.
“Starebbe
benissimo affianco alla tua, non credi?”, sussurrò
Akito a pochi centimetri dal
mio orecchio. Immediatamente le mie guance divennero rosso scarlatto,
non ero
abituata a tutta questa vicinanza con lui.
“Comunque”,
disse allontanandosi leggermente, “oggi io e Sana siamo
impegnati!”
“Cosa?”
“Ti
ricordo
che ho una missione da compiere, io!”
“Ti
ricordo
che ho una vita da mandare avanti, io!”
“Non
fare
storie, ci vediamo alle quattro in biblioteca!”,
esclamò per poi girarsi e
raggiungere il suo banco. Aveva fatto tutto da solo e da solo avrebbe
continuato a fare.
“Non
verrò!”
“Lo
sai che
verrai!”
“Staremo
a
vedere!”
“A
noi due,
Kurata!”
“Buttati
dalla finestra, Hayama!”, borbottai evidentemente ad alta
voce, e infatti lui
mi sentì. Sorrise sghembo, ma non rispose. Prese un libro di
una qualche
materia e iniziò a sfogliarlo.
La
professoressa di letteratura entrò in classe, dando inizio
alla lezione. Per
tutta l’ora non feci altro che osservare le mosche che
volavano in cielo,
mentre di tanto in tanto cercavo di colpirne una. Al quarto colpo
mancato mi
decisi che sarebbe stato meglio prendere almeno il libro dallo zaino.
Mi girai,
ma ciò che vidi mi lasciò del tutto sconvolta.
Che si fosse ammattito?
Angolo
autrice
Ecco a voi il primo capitolo!
Personalmente non mi convince molto, sarà che è
solo un'introduzione... boh!
Mi consolo dicendo che è necessario per creare dei
presupposti su cui far basare la storia,
poi capirete meglio andando avanti!!:D
Spero che continuerete a seguirmi e che soprattutto questo chap non vi
abbia delusi...
prometto che dal terzo le cose andranno meglio!;-)
Ringrazio i 5 preferiti e i 3 seguiti, oltre a tutti quelli che hanno
letto la storia! Grazie mille!^_^
E adesso passiamo alle risposte delle recensioni!!!!
*me avere avuto un collasso alla vista del numero nove XD*
delichan123: uff, mi sa che sto diventando troppo ovvia! Non è giusto però! Hai capito tutto! Vabbè, mi consolo sapendo che l'idea ti piace! Credimi, è una bella soddisfazione!:P Spero che il capitolo non ti sia parso troppo scontato, forse perché già accennato nell'introduzione... Comunque sia fammi sapere cosa ne pensi, e grazie mille per i complimenti!^_^ 1baci8...
SgF: grazie mille per i consigli, fianlmente qualcuno che mi aiuta!!! Per quanto riguarda gli errori di distrazione sono desolata, ma purtroppo anche rileggendo più volte spesso mi capita di non accorgermi degli errori di battitura o di quelli grammaticali... Cercherò di stare più attenta! Invece, per l'effetto suspense... beh ci devo lavorare un pò su, non sono molto barva a lasciare dubbi... Che dici? Così va meglio? Sono riuscita ad innescare la tua curiosità? Spero che continuerai a leggere, sai, mi farebbe davvero molto piacere! 1baci8....
ryanforever: grazie per il commento! Purtroppo mi capita spesso di fare errori di battitura e nella maggior parte dei casi non me ne accorgo neppure!!! XD Vabbé dai, proverò a stare più attenta anche con i verbi! ;D Spero che il capitolo non ti abbia delusa e che continuerai a leggere e a commentare!^_^ 1baci8...
stefola93: credimi, sono davvero felice che ti piaccia!^_^ Così ecco il seocndo chap... che dire, fammi sapere cosa ne pensi!!!!;-) 1baci8...
Ili91: wow!!! Pure io spero che venga fuori una bella storia, e poi si sa, la speranza è l'ultima a morire!!!:P Spero che commenterai anche questo chap, ne sarei più che contenta! 1baci8...
giulia0209: okok, quel continua così mi ha dato alla testa!!! Non dovresti scrivermi certe cose, potrei finere con il crederci davvero e montarmi la testa!!! XD ...Grazie per i complimenti, davvero! Spero di trovare il tuo parere anche su questo chap! ;-) 1baci8...
BlueGin: ok, sono senza parole! Grazie per i complimenti e per la fiducia! Spero solo di non averti delusa! Come ho detto questo capitolo non mi convince molto... ed è solo il primo! Però davvero, le cose dovrebbero aggiustarsi e farsi molto più interessanti! Speriamo solo che non mi abbandoni!!! Fammi sapere cosa pensi del capitolo, te ne sarei grata!!! 1baci8...
aki96: ma grazieeeee!!! Tutti questi complimenti mi danno alla testa!!! Eh si, a dirla tutta credo proprio che di lezioni normali ce ne saranno una o al massimo due... alla fine Sana dovrà pur fare quel test e non potrà certo prendere un altro due! Uno credo sia più che sufficiente! Anche se potrebbe essere interessante anche l'idea di un secondo fallimento... chi lo sa, vedremo!! *me essere perfida quando fare così* XD ...spero che continuerai a seguirmi e a lasciare commenti, quelli si che fanno piacere!!!^_^ 1baci8...
Spero
di trovare tanti tanti commentini, mi raccomando...!!^_^
Grazie ancora a tutti quelli che leggono! A presto con il
prossimo chap! ;D 1baci8....
...bontina...