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Autore: Anya_tara    20/04/2019    0 recensioni
Quegli occhi rossi che la scrutano attentamente, vigili come quelli di un predatore la mettono a disagio.
Infila una ciocca di capelli dietro l’orecchio, mentre quello riprende a mangiare come nulla fosse.
Lei non ha più fame. Ma si sforza comunque di continuare a cenare, anche perché non vuole dargli questa soddisfazione.
Non gli permetterà di metterla in difficoltà, a nessun costo.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Ochako Uraraka
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quando arriva sul luogo del disastro con addosso l’uniforme da Hero il primo impulso è rimanere immobile, pietrificata.
Sembra sia esploso qualcosa. Un ordigno nucleare, tipo.
Il tono serio del suo capo l’ha inchiodata quando le ha detto dove recarsi.
<< Ma … non è zona di nostra competenza … >>, ha balbettato confusa.
<< Lo so bene, Uravity. Ma ci sono numerosi feriti e la squadra sul posto non è in grado di aiutare tutti. Inoltre, diverse persone sono rimaste intrappolate nel crollo di alcuni edifici e il tuo quirk potrebbe essere prezioso, se non assolutamente necessario, per liberarle e soccorrerle in tempo utile >>.
E Ochaco si era vergognata di quella lieve protesta.
In realtà non era sicura del perché l’avesse mossa.
<< Uravity-san … >>, balbetta l’agente che le si è avvicinato, un uomo basso e tachiato sulla quarantina con due occhi da spiritato.
Sembra abbia visto un fantasma. Eppure non pare uomo dedito ai facili isterismi.
<< Ma cos’è successo? >>, domanda.
<< Un attacco simultaneo. Alcuni Villan si sono riuniti e hanno deciso di attuare diversi colpi nei maggiori negozi del quartiere, mentre altri di loro erano impegnati con dei diversivi per distrarre l’attenzione della squadra di Hero >>.
<< E hanno fatto tutto questo? >>.
<< Be’, ecco, vede … >>. Il rimbombo di un’esplosione li fa trasalire entrambi, il povero poliziotto ammutolisce d’impulso.
<< Allora, pezzo di merda? Ti sei stancato di rompere i coglioni, uh? >>. E il rumore secco di un colpo, seguito da un lamento.
Uraraka porta una mano alle labbra, spalanca gli occhioni. Quella voce, quel tono seccato, incazzato sono inconfondibili.
Bakugō.
Ma certo, lavora con Scarlet, è la sua zona.
Non lo vede dal giorno del diploma, più o meno.
Non è certo una persona che mantiene i contatti, lui.
Lo vede avanzare trascinandosi due Villan dietro, uno per mano. Senza far caso se sbattono la faccia contro i sassi, i vetri infranti.
Non è cambiato per niente. E quando se lo ritrova a pochi metri di distanza, gli occhi rossi che si puntano su di lei attraverso la maschera, scopre che non lo ha fatto in nulla.
<< Uh >>, mugugna, riconoscendola.
<< Buo … buonasera, Ba … ehm, Ground Zero >>.
Lui stira le labbra in una smorfia. << Buona, dici? >>, sbotta, gettando quei due davanti ai piedi dell’agente come fossero sacchi dell’immondizia maleodoranti. << Un cazzo. Due di questi stronzi se la sono battuta, e solo perché ho dovuto fermarmi >>.
<< Ma, Ground Zero, quell’edificio era giù pericolante, sarebbero potute esserci gravi conseguenze se per caso … >>, interviene l’uomo accanto ad Uraraka.
Lui lo trafigge con un’occhiata assassina. << Cazzate. Potevo sistemarli in un attimo >>. Posa la suola dello stivale sul petto di uno dei nemici a terra, ci preme finché quello non geme debolmente.
Uraraka distoglie lo sguardo, e così il poliziotto. La crudeltà gratuita su un avversario già impossibilitato a reagire è una cosa che la riempie di orrore, va bene lottare per difendere gli innocenti ma questo non c’entra nulla.
Bakugō stira un mezzo sorriso obliquo, feroce. Alza il piede, e quello tira il fiato.
Solo per abbassarlo di nuovo, con forza. << Ahaaaaa! >>.
<< Zitto, rifiuto. Ti va già bene che la politica degli Hero mi impedisca di farti fuori, altrimenti … ti avrei strappato le budella a mani nude >>. Finalmente libera il Villan dalla sua morsa, e si rivolge al poliziotto tramutato in una statua di gesso.
Effettivamente non è il modo di comportarsi di un eroe, questo.
<< Ora … ora li ammanetto >>, mormora l’agente, quasi non osando avvicinarsi.
Ma non certo per paura dei due stracci umani abbandonati lì davanti.
Per Bakugō. Che continua a guardarli entrambi con le sue iridi rosso sangue. << Be’, ti muovi, cazzo? Non ho tutta la notte >>.
L’uomo sussulta come avesse preso una scarica elettrica. << S… sì, signore >>.
<< Dicevo a te >>. E indica Uraraka.
Ochaco sente la gola chiudersi. << Ti vuoi dare una mossa, dannazione? Se non levi di mezzo gli idioti bloccati sotto le macerie io non posso tornarmene a casa. Quindi svegliati, Faccia Tonda >>.
Tocca a lei trasalire adesso.
Da mesi non sentiva più quel soprannome. Non troppo offensivo in realtà, rispetto agli altri che aveva coniato per i loro compagni di classe.
Capelli di merda. Quattrocchi. Faccia da Scemo.
E Nerd di merda. Deku. La sua vittima preferita.
Uraraka sente d’un tratto un anelito dell’antica irritazione salirle alle labbra. << Non sono idioti. Sono persone che hanno bisogno di noi! >>, ribatte chiudendo il pugno davanti al viso.
Bakugō fa un’espressione disgustata. << Tsk. Sono idioti. Se non sei in grado di tirarti fuori dai guai da solo non meriti di salvarti. Fine della questione. E’ selezione naturale, pura e semplice >>. Gira sui tacchi, balzando su un cumulo più alto. << Ehi, schifosi! Sto venendo a prendervi! >>, grida. E con una nuova esplosione si dà slancio, come un fuoco d’artificio.
Di quelli pericolosi, però. Che se non stai attento a maneggiarli ti strappano una mano, o ti fanno perdere un occhio.
Ochaco è sconvolta. Non l’aveva mai visto in azione sul campo, nonostante tutto sperava, se non altro per amore dell’uniforme che indossa, che avesse migliorato almeno in parte il suo atteggiamento.
E invece no.
Il poliziotto nel frattempo ha preso coraggio, ammanettato i Villan ormai neutralizzati e chiamato i colleghi per portarli via. La guarda incuriosito. << Ma … vi conoscete? >>.
Uraraka sospira. << Sì >>. Purtroppo.
Solleva il pugno, un’aria decisa sul viso. << Bene. Diamoci da fare >>.
 
   
 
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