C'è confusione.

Non riesci a pensare che a questo.

Troppe persone urlano, troppe persone ti guardano e nonostante tu abbia passato, molto volentieri, la tua intera vita sotto i riflettori, in questo momento vorresti essere solo, solo con due persone.

Morgan. Dov'è Morgan?

Non riesci a vedere, percepisci a mala pena le loro mani poggiate alla tua armatura, ma i tuoi occhi sono bianchi.

Le parole svolazzano nella tua mente e cercano di trovare una via per le labbra, ma la tua laringe sembra chiusa, sembra che l'aria non possa fare mai più vibrare le tue corde vocali.

Non ti importa più niente, vuoi solo sapere dove sia Morgan.

Senti una roccia spingere nel tuo petto, graffiarti violentemente il cuore, perché tu non vuoi morire.

Volevi essere un eroe, si, ma ci sono tanti modi per essere un eroe.

Perché schioccare le dita allora?

Non senti più il braccio destro.

Maledette gemme, mai avresti pensato di poter morire a causa di uno stupido oggetto, tu, tanto materialista da star male.

Ti vengono in mente i pugni di Cap, meritatamente ricevuti in occasioni più lontane di quanto tu riesca a ricordare. Come sarebbe stato se ti avesse ucciso lui, carne contro la carne, sangue e calore umano?

Non lo saprai mai. 

La senti quella piccola luce interiore che piano piano esce, ti libera, ti rende leggero senza ossa, senza organi, senza armatura.

Quasi ringrazi il cielo di aver avuto il tempo di trasmettere tutto quello che avevi a qualcun altro.

“Piccola Morgan, mio piccolo angelo, mio piccolo regalo.”

Vorresti dirlo ma non esce alcun suono.

I tuoi occhi si ostinano a rimanere bianchi, vuoti, ma sai che accanto a te ci sono il bimbo ragno e Pepper.

Ti sembra tutto ironico, tutto paradossale.

L'unica ragione che ti ha portato ad accettare il folle piano degli altri Avengers è proprio quel ragazzo.

Ti sentivi così fottutamente in colpa anche se, se non lo avessi coinvolto, avrebbe avuto le stesse probabilità di sparire come metà della popolazione.

E per attenuare quel senso di colpa, adesso ne provi uno tre volte più grande.

Come farai a lasciare Morgan da sola, senza di te?

Hai sempre detto che ogni cosa si può ottenere con il denaro, tutto si può comprare. 

Ma una vita? Ma un padre?

Niente può essere comparato a quei suoi 'ti amo tremila'.

E tu stai per abbandonarli.

Improvvisamente torni a vedere, torni a vedere la tua amata Pepper, torni a comprendere ciò che tutti dicono.

Qualcuno urla, qualcuno si abbraccia, qualcuno piange di gioia. Pepper ti guarda e sai che i tuoi pensieri sono anche i suoi, sai che i vostri timori sono identici e che entrambi sentite un magone immenso in gola perché non potete non pensare a Morgan.

Ti sembra che lei stia dicendo che andrà tutto bene.

Che se la caveranno.

Certo che se la caveranno, la bambina avrà sempre ogni cosa che vorrà, hai persino lasciato quel fantastico ologramma che probabilmente spezzerà a tutti il cuore.

Ridi, in fondo, non potevi mica risparmiarti un'uscita di scena così indimenticabile.

In fondo è anche per questo che hai schioccato quelle maledette dita.

“Io sono ineluttabile”, questo aveva detto quello stronzo viola.

Non sei proprio riuscito a trattenere quella risposta epica, su cui scriveranno storie, fumetti, articoli sui giornali. E tua figlia potrà andarne fiera.

“Io sono Iron Man”.

Ma sai cosa? Tu sai che Iron Man rimarrà immortale.

Ma cosa ne sarà di Tony Stark? Cosa ne sarà della tua famiglia? Tu sai che staranno bene, sai che saranno forti, ma hai lo stesso quella paura infondata che si prova per quelli che si amano.

Perché in fondo non tutti possono costruire un'armatura, non tutti possono essere diversi dagli altri.

Ed è quello che tu sei riuscito a fare.

Hai creato armature di tutti i colori, di tutte le dimensioni, per tutte le più disparate attività possibili.

Per difendere il mondo da Hulk, per volare a quote altissime, per nuotare negli abissi più profondi, per resistere alle temperature estreme, di tutti i colori, argento, rosso, giallo, verde, blu e chi più ne ha più ne metta.

E per te, genio, miliardario, playboy, filantropo, per te che hai fatto tutto questo, di tutte le tue creazioni, nessuna potrà mai valere un tremilionesimo di quanto valga quel piccolo genietto che è senza dubbio l'unica cosa che tu abbia fatto bene in tutta la tua vita.

Morgan.

Pepper.

Morgan.

Staranno bene.

Il mondo starà bene.

Schioccando le dita tu hai garantito la pace.

Forse esistono altri modi per essere un eroe, ma tra tutti i possibili, a te è toccato il migliore.

Hai dimostrato a tutti che i soldi non sono niente, niente, quando combatti per questo bellissimo pianeta che nessuno riesce davvero a difendere.

Ti spegni in silenzio, fissando il vuoto, fissando una di quelle vostre foto sbiadite, stampate ovunque, appese in ogni singola stanza della vostra casa.

Dici addio al mondo proprio come lui ti ha detto grazie, senza spiccicare una parola.

A volte basta solo uno sguardo.

“Possono distruggermi casa, possono togliermi i giocattoli, ma c'è una cosa non mi possono togliere: io sono Iron Man!” 

***

Ebbene, dopo aver buttato giù qualcosa sui pensieri di Clint dopo LA CAZZATA PIÙ CAZZATA CHE I FRATELLI RUSSO ABBIANO MAI FATTO (okay mi calmo :D), ecco qui una vaga ipotesi di cosa possa aver pensato Tony Stark prima di...non riesco a dirlo. Avete capito.