Nostra signora,
qui e ora, sta come allora.
Così rapidamente bruciata,
ora viene pianta da molti;
eppure ci continua a fissare, sdegnata.
Madame, non disprezzi il mio affetto, considerevole.
Non per questo è meno autorevole.
Tuttavia non ho fatto pace con lei,
con le sue guglie e i suoi rosoni,
che adesso vorrei buttarmi bocconi!
Non si arrabbi, li lasci sghignazzare,
dal suo aspetto si fanno abbacinare
ora che siede, ferita.
Si sa che lei non è trasparente,
e quel fuoco, non solo per una lente.
Esclama “Vengo data per morta!”
E le darei ragione se non fosse che,
a chi funziona, l’aorta,
l’ama, e da lei sente irretirsi.
Anche ora che il biasimo comincia a infittirsi.