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Autore: WitchHarmony_02    10/05/2019    0 recensioni
Jon ha sempre saputo che la sua famiglia gli nascondeva dei segreti e lui non ha mai osato fare domande...fino ad oggi.
In un negozio semplice lavora una ragazza altrettanto semplice e allo stesso tempo particolare, vittima dei suoi stessi familiari, dopotutto “Chi potrebbe amare mai un drago?”
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daenerys Targaryen, Jon Snow, Lyanna Stark, Rhaegar Targaryen
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 5
~ Mille batticuori e una lacrima ~
 

-Mmmh...sono proprio buoni questi spaghetti!-

-Sembra che tu non ne abbia mai mangiato...ti posso giurare che sono una bruttissima copia di quelli fatti da mia madre-

 

Jon era divertito e allo stesso tempo affascinato nel vederla divorare tutto con così tanta voracità.

 

-Jon, sono davvero ottimi, ne mangerei una pentola intera!-

-Lo vedo- 

 

Lui rideva e lei rispondeva con piacevoli versi di apprezzamento con la bocca ancora piena di pasta. Si guardavano e si sorridevano, c’era calore nei loro occhi, ma anche tanta stanchezza, che non potevano più nascondere.

 

-Dany...pensavo, posso prestarti qualche tuta così puoi cambiarti e rilassarti con una doccia-

 

Lei lo osservò pensierosa mentre inghiottiva l’ultima forchettata di spaghetti. 

 

-Sei molto gentile,Jon...grazie davvero, non so ancora come riuscirò a sdebitarmi per questo disastro improvviso-

 

Le prese la mano e gli occhi di lei balzarono dentro quelli di lui. Non furono necessarie altre parole, Daenerys aveva capito cosa volesse dirgli, così accettò il cambio d’abiti, le istruzioni per far partire l’acqua calda e dove poteva trovare i diversi saponi.

 

-Scusami, purtroppo non sono attrezzato con fragranze e creme particolari per capelli o cose varie, a volte vengono le mie cugine, ma si portano dietro tutto loro e quindi non mi serve comprare altro...-

 

Gesticolava imbarazzato non sapendo cosa dire. 

 

-Se ci fossero supermercati notturni  qui vicino farei una scappata-

 

Al che lei gli posò una sua piccola calda e candida mano sul petto, rassicurandolo:

-Jon, vuoi dirmi che non usi nulla di più dello shampoo per quei riccioli perfetti?-

 

Scoppiarono a ridere, il collo di Jon rosso dall’improvviso imbarazzo.

 

-Stai tranquillo, stai facendo tantissimo-

 

Gli schioccò un bacio sulla guancia e Daenerys si chiuse in bagno. Aveva le mani che le formicolavano dalla curiosità, non resistette e aprì l’armadietto accanto allo specchio e trovò medicinali, qualche aspirina e...dei preservativi! Chiuse di colpo lo sportello e si fisso allo specchio: sorpresa? No, Jon è un bel ragazzo, è normale che abbia successo con le ragazze; troppo ficcanaso? Si, e la vergogna pian piano le stava risalendo fin l’ultimo capello in testa. “Fatti i fatti tuoi, per una buona volta!” si rimproverò mentalmente, eppure si sentiva allo stesso tempo elettrizzata e a disagio. Si spogliò guardandosi attentamente allo specchio...era così vicina a Jon, avrebbe potuto aprire la porta per sbaglio e trovarla così, nuda come il giorno in cui fu messa al mondo. Portò le braccia al petto sentendo i primi brividi sulla pelle, sciolse velocemente la treccia ed entrò in doccia. Un’altra ondata di emozioni la travolse: quella era la stessa doccia dove Jon si lavava prima di uscire per un appuntamento o si rilassava dopo una lunga giornata o si dava una veloce svegliata al mattino...era davvero la SUA doccia, con i SUOI saponi e il SUO profumo e quella sera, realizzò Daenerys, sarebbe stato anche su di lei. Si fece travolgere da queste nuove sensazioni e riuscì a rilassare quei nervi che l’avevano tenuta in piedi fino adesso, l’adrenalina pian piano fluiva via dalle sue vene lasciando solo stanchezza e smarrimento...che ci faceva lì? Cosa starà pensando di lei sua madre in questo momento? Aveva deluso anche lei? Lacrime salate iniziarono a confondersi tra il dolce getto d’acqua della doccia, che un po’ la cullava e un po’ la risvegliava dal nuovo e diverso senso di vergogna che la stava sommergendo. Aveva sbagliato tutto, Viserys l’aveva avvisata che i suoi non avrebbero capito, lei...

 

Tock Tock”

 

-Dany, ehi, ho dimenticato di darti abbastanza tovaglie, te le lascio qui-

 

Daenerys aprì all’improvviso la porta del bagno e le parole gli seccarono in bocca...era avvolta solo da un’asciugamano striminzito, i lunghi capelli biondi gocciolanti strizzati tra le sue mani e la sua pelle umida era un invito senza ritorno.

 

-Jon, avresti un’altra asciugamano per strizzare i capelli? Sto facendo un casino, scusami- 

 

Si era attaccato ai suoi occhi per non far cadere lo sguardo altrove e ne era totalmente preso. La sua bocca ancora asciutta gli rendeva impossibile risponderle senza farle capire l’effetto che aveva su di lui e semplicemente fece un segno di assenso e le porse le tovaglie che le aveva portato.Per la sua sanità e il suo auto controllo evitò il contatto visivo e richiuse la porta del bagno dietro di sé. Si buttò sul divano distrutto e totalmente travolta da mille sensazioni. La voleva? Certo, che la voleva, eccome. “Tu sei meglio di così, sei meglio di così!” Si passo le mani sul volto quasi schiaffeggiandosi. Era così dannatamente confuso che non riusciva a calmarsi. Le stava semplicemente offrendo aiuto, non doveva pensare ad altro. Ma alla mente gli tornarono tutti quei piccoli e brevi momenti insieme, quelle ore spese sulla sua moto solo per andare a prendere un gelato nel paese vicino e stare lontano da tutti quelli che affollavano le loro vite. Ore dove mettevano tutto in standby tranne che loro due e i loro cuori. Sentì schiudersi la porta del bagno e una buffa Daenerys uscirne vestita con i pantaloni della sua vecchia tuta grigia e la canotta azzurra che amava tanto, simile a quella che indossava nel selfie che le aveva mandato quella stessa mattina.

Aveva i capelli ancora bagnati e stranamente gli toglieva il fiato anche così, forse di più al pensiero che indossasse i suoi vestiti.

Fortuna che Dany aveva con sé un ricambio intimo, in caso contrario la sua mente sarebbe completamente esplosa.

Trotterellava verso di lui.

Stavolta non staccò gli occhi dai suoi.

 

-Profumo di te!- gli disse sorridendo e gettandosi sul divano accanto a lui, al che non resistette dal stringerla a sé e inspirare tra i suoi capelli.

 

-No, sai comunque più buona-

 

Si staccarono improvvisamente entrambi l’uno dall’altra sincronicamente, indugiavano: il desiderio di baciarsi forte dentro ognuno di loro, quel bacio tanto atteso che procrastinavano ogni volta, come se l’attesa l’avrebbe reso ancora più prezioso.

Silenzio e occhi sbarrati che piano piano si addolciscono. 

 

-Jon-

 

Il suo nome detto come una preghiera fu la goccia, fu veramente troppo per il suo cuore martellante. Le si avvicinò e un delicato bacio posò sulla sua fronte. Lei gli prese il viso e i loro occhi danzavano, si fondevano e si abituavano all’altro.

 

-È meglio che vada anch’io a farmi una doccia- disse con un mezzo sorriso.

-Sì, ti aspetto qui-

 

Nemmeno una veloce doccia fredda riuscì a calmare il fuoco che gli scorreva nelle vene e l’eccitazione che pompava nel cuore.

Quando Jon uscì la trovò crollata in un sonno profondo, ma non poteva lasciarla dormire così. 

 

-Ehi, Dany- le sussurrò dolcemente all’orecchio. Nessuna risposta, allora riprovò di nuovo carezzandole dolcemente le braccia e finalmente i suoi occhi si aprirono un po’.

 

-È successo qualcosa?-

-Sì, ti sei addormentata prima di me-

-Sei lentissimo a fare la doccia- disse lei ridacchiando.

-Non ti lascio dormire qui, ti ho sistemato il letto degli ospiti-

 

Uno sguardo smarrito attraversò gli occhi assonnati di Daenerys.

 

-Allora non farai l’amore con me?-

 

Nel giro di pochi attimi passarono sul viso di Jon tutti i colori dell’arcobaleno. Paonazzo iniziò a grattarsi nervosamente dietro la nuca. 

 

-Dany...sei ancora addormentata e sconvolta da questa giornata, vieni con me, andiamo ti porto di là e...-

-Non posso dormire con te? Ti prego Jon, non lasciarmi sola stanotte- 

-Ma non sarai sola, sarò nella porta accanto-

-Jon, ti prego-

 

Ancora quel tono, quel suo nome detto come una preghiera e le sue piccole mani dentro le sue che facevano resistenza, che lo spingevano verso di lei.

Sbuffò.

 

-D’accordo, ma verrò io da te, il letto degli ospiti è più grande-

 

Avrebbe aspettato che lei si riaddormentasse e poi sarebbe sgattaiolato nella sua stanza, sì, il piano era questo. Ma Daenerys adesso non sembrava riprendere sonno facilmente.

 

-Raccontami qualcosa-

-C’era una volta...-

-No,no...qualcosa su di te, sul tuo lavoro- aveva stampato sul viso un sorriso sereno.

-Jon, giuro che poi ti lascio dormire-

-Non posso parlartene domani?-

-Potrei non esserci domani-

-Perché dici così?-

-Non posso approfittare della tua generosità, devo andare via-

-Ma puoi restare finché non trovi un appartamento, lo sai-

 

Daenerys sospirò. La sua guancia poggiò sul braccio di Jon e i loro corpi si avvicinarono involontariamente.

 

-Non posso crederci che me ne sono andata-

-Shh non pensarci, adesso cerca di dormire-

 

E allora si abbracciarono e dolcemente la cullò un po’.

 

~~~

Suoni di clacson e ripetuti pugni alla porta li svegliarono di soprassalto.

Jon scattò in piedi lasciando una Daenerys che si guardava attorno ancora stordita: l’orologio segnava le 5:30 del mattino.

 

Cosa diavolo stava succedendo?

 

-SO CHE SEI LÌ APRI IMMEDIATAMENTE. HO DETTO APRI E SMETTILA DI NASCONDERTI-

 

Jon aprì la porta per trovare davanti a sé una copia maschile di Dany, solo più alta e urlante e accanto a lui Jeor Mormont, il suo capo ufficiale.

 

-Capitano Snow, cosa succede? Perché trattiene la sorella di questo ragazzo a casa sua? Parli ora.-

-Signore, io...-

-Viserys...-

-Dany, Santo Cielo, ti ho cercata OVUNQUE, papà non mi darà pace finché non ti avrò riportato a casa-

-Non voglio tornarci-

-Beh, sorellina, non è proprio così semplice come credi. Non funzionano così le cose per noi e lo sai. Adesso non farmi più urlare e andiamocene-

 

Viserys la prese per un braccio e la strattonò trascinandola fuori dal portone.

-No, aspetta! Come hai fatto a trovarmi? Tu non hai mai visto Jon!-

-Oh, no io no, ma la tua amica Missandei ne sa qualcosa-

 

Jon si lanciò verso Viserys, non poteva lasciare che Dany le venisse portata via così, per tornare in una casa, in una famiglia che non la ascoltava. 

 

-Ehi, spilungone! Non puoi portarla via così, devi ascoltarla! Che razza di fratello sei se non la proteggi?-

 

Viserys si voltò di colpo, ancora con il braccio di Daenerys stretto tra le mani.

 

-Che fratello sono io? E TU chi saresti per farmi una domanda del genere, come ti permetti? Per quello che ne so, potresti avercele messe tu in testa certe idee a mia sorella, perciò vedi di lasciarmi andare-

 

Il fuoco scorreva nei loro sguardi. Finché Mormont non si mise tra loro. 

 

-Jon-

-Signore-

-Dovete seguirmi tutti in caserma,non posso sorvolare su certe cose dette, forza, salite tutti sull’auto e senza fiatare-

 

Jon guardò Daenerys, una lacrima scivolò lungo la sua guancia, la stessa che aveva cercato riparo nell’incavo del suo collo. 

Le sue labbra soffiarono un “Scusa” e il cuore di Jon perse un battito. 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dell’autore: Salve a tutti! Ed eccoci al quinto capitolo, un po’ di fluff e un po’ di quello che ci aspetterà nei prossimi capitoli. Vi ringrazio ciascuno di voi che continua a leggermi, siete preziosi davvero! Vi abbraccio alla prossima!

Vostra Witchharmony_02!


 
  
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