Anime & Manga > Inuyasha
Ricorda la storia  |      
Autore: Fui Hygge    24/05/2019    2 recensioni
Fanfiction partecipante al contest Gara di Flash indetto dal gruppo Takahashi Fanfiction Italia.
-
Cercava di aggrapparsi con tutte le forze all’illusione che niente si muovesse nel suo cuore, quando lei gli si avvicinava per prendersi cura di lui, per tentare di curare ogni suo tipo di ferita.
Non importava quante mura lui ergesse dinnanzi a se stesso, lei con un modo che non sapeva nemmeno identificare, iniziò a lasciargli un solco dentro, come nessuno riuscì mai.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inuyasha
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 

 

Non sei certo uno zuccherino, va bene?
Direi persino che sei una bisbetica viziata…
Ma sotto questa faccia tu sei la più fantastica,
la più straordinaria,
la creatura più splendente che abbia mai conosciuto.

 

 

Si poteva dire che non erano partiti proprio bene, loro due.
Era una mocciosa seccante, convinta di averlo sotto controllo utilizzando un maledettissimo rosario
Accidenti alla vecchia Kaede.
Per lui raramente aveva parole gentili, al contrario dei modi affabili che adottava con chiunque.


Non poteva pretendere che qualcuno gli si avvicinasse, se continuava a respingerlo.


I suoi occhi, i suoi capelli, il suo viso e persino il suo incarnato; tutto di lei gli riportava alla memoria ricordi agghiaccianti, che gli facevano bruciare le carni.


Non la sentiva urlare, quando in silenzio diceva che nulla aveva a che vedere con la donna di cui portava le fattezze?


Covava nei suoi confronti qualcosa di paragonabile all’odio, tanto che non ci aveva mai pensato troppo, prima di palesarlo.
Aveva cercato in più occasioni e modi di togliersela di torno, ma non aveva mai avuto un gran successo.
 

Finché non si rese conto che, forse, la sua presenza non era poi così ingombrante.
 

Gli si contorcevano le viscere, quando la vedeva donare attenzioni benevoli a qualcun altro, in particolar modo a quel pulcioso di Koga, che addirittura la considerava sua.
Niente a che vedere con la gelosia, nella maniera più assoluta.
Semplicemente, Kagome era troppo buona, troppo ingenua, per vedere la cattiveria delle creature che la circondavano.
Semplicemente, cercava di tutelarla.
Solamente perché, altrimenti, la ricerca dei pezzi della sfera si sarebbe rivelata praticamente impossibile.


Però continuava a tenerla stretta, anche a pericolo scongiurato.
 

Cercava di aggrapparsi con tutte le forze all’illusione che niente si muovesse nel suo cuore, quando lei gli si avvicinava per prendersi cura di lui, per tentare di curare ogni suo tipo di ferita.
Non importava quante mura lui ergesse dinnanzi a se stesso, lei con un modo che non sapeva nemmeno identificare, iniziò a lasciargli un solco dentro, come nessuno riuscì mai.

Perché lei non era come tutti gli altri.
 

Non riconobbe con minuziosa precisione quando quel sentimento – spaventoso quanto, ormai, credeva lontano -, lo investì, ma si era trovato dinnanzi a lei, a prometterle di restarle accanto per tutto il tempo che sarebbe stato concesso loro su quella terra.


Uniti per la vita.
 

Non si era perso un suo sorriso oppure una sua lacrima, da quel giorno.
Gli scappò un sorriso, ripensando a quante volte lo aveva fatto finire con la faccia schiacciata a terra.
Continuò a fissare per interminabile tempo la sua pietra tombale, per ore, forse.
Ma quanto poteva contare ormai, il tempo.
Quando sarebbe cessato quel doloroso vuoto al petto?
Si sentiva bugiardo da anni interi e il senso di colpa lo divorava, al pensiero di non aver mai avuto il coraggio di esprimere a parole ciò che il suo cuore gli sussurrava.
Sperò soltanto di potersi riunire a lei, in un qualche luogo lontano ed etereo, una volta abbandonato quel mondo.
In modo da avere una seconda possibilità.
Con se stesso.
Con lei.


Una seconda possibilità per dirle che lei era la più fantastica, la più straordinaria, la creatura più splendente che avesse mai conosciuto.


 

Note:
Ebbene, eccoci qua.
Io non so come mi sia uscita e nemmeno che cosa sia.
Non so proprio identificarla, se come immensa sciocchezza o... immensa gicantesca cavolata, LOL.
Mi dispiace solo per chi ha pensato a questo prompt, vederlo rappresentato così è un colpo al cuore, mi dispiace davvero.
In ogni caso, spero che almeno un pochetto sia di vostro gradimento, in caso contrario, le cassette di frutta marcia si trovano lì, in angolo a destra.
Chiedo scusa per vari ed eventuali errori, ma ho dovuto riscrivere tutto in estrema fretta, perché il pc - maledetto -, ha ben pensato di cancellare tutto il testo, senza salvarlo, of course.
Alla prossima, 
Cass!

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Fui Hygge