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Autore: whitemushroom    30/05/2019    1 recensioni
Di come la curiosità uccise la Death Schyte ed altre fantastiche cose che potremmo apprendere alla Shibusen.
Storia partecipante al contest Le nostre ali per il nono anniversario del mitico thexiiiorderforum: Tema: "Papà, ti ho detto di non premere quel bottone!"
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Maka Albarn, Spirit Albarn
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Don't Think Twice

 

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Personaggi: Maka Albarn (a sinistra), Spirit Albarn (a destra)
Fandom: Soul Eater
Rating: nessuna
Avvertenze: io e la comicità non andiamo molto d'accordo.


Ok, ok, ragioniamo. Calma e gesso, Spirit.
Quel bottone vicino alla scrivania di Maka è comparso subito dopo i lavori della cameretta, prima non c’era. È uno di quelli che aprono scomparti dai muri, ne ho usati troppi per non riconoscerne uno quando lo vedo. E lei lo tiene anche nascosto, ci mette davanti una grossa pila di libri, ma io ho l’occhio lungo!
Qualcuno mi spieghi come faccio ad andare a lavoro se devo pensare intensamente alla mia bambina?
Allora, Spirit, cerchiamo di spremerci le meningi!

“Papà, la smetti di ficcare il naso nella mia stanza? In caso non lo avessi notato questa non è più casa tua da un po’”
“Il papà è sempre il papà –cielo, quanto era stato figo con quella frase – Cosa nasconde quel bottone, Maka?”
“Niente … niente che ti riguardi … tu non premerlo e basta …”


Analizziamo con calma quella risposta.
Non era il suo solito tono infuriato.
Era … timido?
Forse, però … no, ci sono, il termine preciso è vergognoso. Si vergogna, la mia bambina, si … C’È QUALCOSA DI CUI LA MIA MAKA DOVREBBE VERGOGNARSI?
Ok, non è la scuola.
Sicuro non è la scuola. È la più brava della classe –va bene, va bene, potrebbe non averlo ereditato dal sottoscritto- no, no, che dico, dell’intera Shibusen!
Magari mangia cioccolata di nascosto e la mette in camera per non farsela sottrarre da Soul? No, no, non è il tipo, e poi è così magrolina, un po’ di ciccia non le starebbe male, si sa che quando si viene al dunque a noi maschietti non dispiac …
Oh no. No
No. No. No. No. No. No. No.
Non piò essere vero, NON PUÒ ESSERE GIÀ QUEL MOMENTO, Maka ha solo quindici anni, va bene che le bambine di oggi sono precoci, ma …
Urge correre ai ripari.
Se Maka nasconde qualcosa vuol dire che qualcosa è successo sul serio, non sono uno che si crea castelli in aria. E questo implica che qualche lurido topastro ha allungato le mani senza il MIO permesso –che, per inciso, gli avrei negato COMUNQUE. La mia bambina prima dei diciotto … no, meglio venti … ma anche venticinque, tanto per stare tranquilli, che in giro si sentono certe cose che … facciamo trenta, cifra tonda … ecco, prima dei trent’anni non la faccio sfiorare a chicchessia.
Non si tratta di quel perdigiorno di Soul Evans, poco ma sicuro: innanzitutto Maka non me lo terrebbe nascosto in questo modo, dopotutto è la sua Weapon. E so per certo che quello stronzetto verrebbe a vantarsene sotto il mio naso nemmeno cinque minuti dopo il fattaccio. Quindi CHI?
Un compagno di classe, tipo quel beccamorto perfettino di Kid? Quell’imbecille pluribocciato di Death Star? O magari le piacciono i tipi un po’ saccenti come quel Kilik? E loro certo, certo che avrebbero accettato, sono maschi, io lo so cosa facciamo noi maschi quando ci capita a tiro una ragazza bella come lei. Oh, ma il signorino vedrà, vedrà cosa succede a sfiorare la mia piccola senza l’autorizzazione dell’illustre Signor Papà. Lo faccio buttare fuori dalla Shibusen, altroché, poi lo prendo a calci nel sedere fin sulla luna. Poi, se prova a ripresentarsi, gli farò capire quanto possa essere affilata la lama della prima Death Scythe del Sommo Shinigami, gli taglio tutto ciò che c’è da tagliare in un uomo!
È chiaro, Spirit, ci siamo. Adesso dobbiamo solo conoscere l’identità del verme. Mi ci scommetto dieci anni di stipendio che la scoprirò premendo quel malefico bottone, e magari anche qualche altra cosa che quello sporcaccione ha deciso di nascondere qui.
Ok, a quest’ora Maka va sempre a farsi la doccia.
Il che vuol dire: campo libero.
Grazie al cielo lascia sempre aperta la finestra, perché so che dalla porta non mi farebbe ma entrare ma, ehi, un papà deve pur vigilare sulla virtù della sua principessa.
Eccolo, il bottone.
Devo sbrigarmi.
Ma guarda un po’, si apre un vano sul soffitto. Ingegnoso, davvero degno di Maka, nemmeno io sarei andato a controllare sul so …
EHI, COS’È QUELLA COSA? NO, SONO TANTE COSE!!!!!!
Libri?
Mattoni?
Libri dalla copertina così rigida da sembrare mattoni?
Enciclopedie?
E perché stanno per cadermi sulla test …
“Sapevo che non avresti resistito alla tentazione di premere quel bottone!”
Ouch … che male … maledetta cultura … “Maka, angioletto di papà, cos…”
“COSÌ IMPARI A FRUGARE NELLA MIA STANZA!”
“Quindi non c’era …”
“Già. Grandissimo pezzo d’imbecille”
Porco Asura che dolore …
E poi … cosa ci vuole fare con quel libro? Con quello grosso, borchiato e con un gigantesco anello dorato inciso sulla copertina? “Lo sai che il papà si preoccupa sempre per te, Maka? Vero che lo sai?”
“Certo che lo so. Ma tu inizia comunque a correre, papà …”
“Ma io …!”
“MAKA CHOP!”

 

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