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Autore: hellisnotonfire    05/06/2019    1 recensioni
I pensieri del Detective Decker alla fine della Stagione 4 (attenzione, possibili spoiler).
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chloe Decker
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chloe all’inizio voleva solamente uccidere Lucifer. Davvero, avrebbe buttato al vento anni di carriera solo per la soddisfazione di torcere il collo a quell’arrogante borioso. C’erano giorni in cui si trovava ad osservarlo, alla centrale, pensando con soddisfazione a modi sempre più creativi per toglierselo di torno. 
 
Poi qualcosa era cambiato. O meglio, era cambiata lei. Lei che all’inizio lo vedeva quasi come una seccatura, e che all’improvviso si era resa conto di come quell’uomo fosse diventato indispensabile. Lui, con tutte le sue stranezze e contraddizioni, e la convinzione di essere nientemeno che  il Diavolo. Tutte quelle che lei aveva ritenuto fossero metafore incomprensibili. Era stata sciocca, non li aveva creduto, e questo era stato il suo primo sbaglio. 
 
Cercare di nascondere quel sentimento non era servito a granché, perché ogni volta che si era convinta di averlo dimenticato, bastava un solo gesto, uno sguardo, e lei tornava. Tornava sempre. Non importava quanta distanza mettessero tra di loro, sarebbero comunque rimasti insieme.
In sua difesa, ci aveva persino provato a voltare pagina, con una determinazione che rasentava quasi la follia, buttandosi tra le braccia di un altro uomo, convincendosi che sposarlo sarebbe stata per lei la scelta più giusta (che poi il suddetto si fosse rivelato un delinquente pluriomicida era del tutto irrilevante).   Perché in fin dei conti, la verità era che nessuno sarebbe stato come il suo partner. 
 
La rivelazione sulla sua vera natura era arrivata come un fulmine a ciel sereno, e all'improvviso tutte quelle metafore che acquistavano un senso più crudo, che diventavano la realtà. Era tutto vero. In quell’esatto momento, insieme alla consapevolezza anche il dolore aveva cominciato a manifestarsi, l’assurda convinzione che l’uomo del quale si era innamorata non fosse mai esistito in realtà. Era scappata, anche se l’unico modo per fuggire da lui sarebbe stato fuggire da sé stessa. Il dubbio si era insinuato nel suo cuore, e per un certo periodo non era riuscita ad andare oltre ai pregiudizi. Questo era stato il secondo sbaglio, il più grave.
 
Perché la verità, detective, è che non ti sei innamorata del Diavolo, di una figura biblica o di un mostro, ma dell’uomo sotto di esso. Di Lucifer. In cuor tuo lo hai sempre saputo, ma ci sei arrivata troppo tardi. E adesso sei rimasta sola, in quell’attico che senza di lui sembra solo un guscio vuoto, come la tua anima. Non senti più niente. Quanto può far male capire di non poter fare a meno di qualcuno proprio quando lo stai per perdere? 
 
Ti prego, non andare.
Addio.
  
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