25/07/2009
1 recensioniQuesta ff ha partecipato ad un contest, "Odi et amo" indetto da Setsuka e Ale2... finendo fuori concorso ^^'' Perché sono una pirla e non ho capito bene ciò che il bando voleva dai partecipanti ^^''
Nonostante questo sono molto orgogliosa di questa opera, per cui ci ho messo passione e impegno. Dopotutto, questa è la mia coppia preferita di Angel, e tale resterà per sempre ^^
Spero possa piacervi **
AUTORE: Rota23 (meg89)
TITOLO: Grey
COPPIA SCELTA: Raphael/Michael, Angel Sanctuary
ALTRI PERSONAGGI: //
RATING: Arancione
GENERE: Romantico, Introspettivo, Nonsense
AVVENIMENTI: Song fic, One shot
RIASSUNTO: Uguali, uguali eppure così diversi, vicini eppure così lontani.
Chi sparge le membra del proprio avversario sul terreno, che raccatta i pezzi del proprio alleato e li cuce assieme, cercando di rammendare una ferita profonda o lieve che sia.
Anima bianca, anima nera, un solo Dio vi unisce, e un solo Dio vi ha così spietatamente divisi.
NOTE AUTORE: Pensando a questa coppia ho trovato quasi scontato il collegamento con la meravigliosa canzone di Bob Dylan “Knocking on heaven’s door”, canzone che mi piace davvero tantissimo, che amo con tutto il cuore.
Che dire? Spero di aver realizzato qualcosa di almeno decente, per la salute delle mie povere giudici ^^’’ è una one shot senza troppe pretese… spero possa piacervi ^O^
CREDITS: Canzone e testo di Bon Dylan, “Knocking on Heaven’s Door”(*)
I personaggi di Raphael e Michael sono di proprietà esclusiva di Kaori Yuki
GREY
Angelo del Fuoco, Guerriero indomito che ha scacciato dal Paradiso i lerci Demoni dalle ali nere.
Michael, Signore delle Podestà, le tue mani sono gronde di sangue nemico, che goccia dopo goccia sembra macchiare la tua anima immacolata.
Angelo battagliero, brandisci la tua spada guidato dalla tua volontà quasi selvaggia, provando quel terreno desiderio del sangue che quasi ti rende uguali agli infimi esseri umani.
Quasi, perché è l’immagine di Dio quella dipinta sul tuo scudo, è la Sua legge che governa e manovra le tue azioni.
Angelo battagliero, la tua rabbia divina brucia sul campo nemico senza nulla risparmiare.
Medico, Angelo curatore, Raphael dell’Aria, altissima Guida d’ogni Virtù. Colui al quale il sommo Dio ha dato le capacità di curare e di dare di nuovo alla vita la mera fisicità umana.
Le tue mani di chirurgo curano la carne provata, risollevano il corpo sfatto, danno sollievo alle menti stanche.
Angelo della Guarigione, volubile e dall’umore sempre diverso, ricerchi la felicità nella meraviglia sempre nuova, nello scoprire cose mai uguali.
La tua anima trasparente, pura e candida arreca vita con un gesto gentile, una carezza leggera e delicata.
Nemico d’ogni malanno, fisico o puramente mentale, dispieghi le tue ali bianche come a cercare di librarti in cielo, confondendoti con le nuvole.
Mama, take this badge off of me
I can't use it anymore.
It's gettin' dark, too dark for me to see
I feel like I'm knockin' on heaven's door.(*)
I can't use it anymore.
It's gettin' dark, too dark for me to see
I feel like I'm knockin' on heaven's door.(*)
Uguali, uguali eppure così diversi, vicini eppure così lontani.
Chi sparge le membra del proprio avversario sul terreno, che raccatta i pezzi del proprio alleato e li cuce assieme, cercando di rammendare una ferita profonda o lieve che sia.
Anima bianca, anima nera, un solo Dio vi unisce, e un solo Dio vi ha così spietatamente divisi.
Una mente ferisce, l’altra cura.
Una volontà disintegra, l’altra ricompone.
Una mano offende, l’altra accarezza.
Entrambi Ciclo della vita, chi rappresenta la pura Esistenza, chi rappresenta invece la Distruzione.
Ma non c’è Vita senza Morte, e voi certo non potreste fare a meno l’uno dell’altro.
Componenti fondamentali del Creato, come la notte che sussegue il giorno, come il giorno che anticipa la notte. Vi rincorrete, vi perseguitate, vi anelate senza mai riuscire a sfiorarvi.
Maledetti, fine e inizio di un cerchio infinito che sempre, sempre continuerà a ruotare.
Un semplice bisturi non può nulla contro una spada spessa e minacciosa, ma mani rudi sono profondamente incapaci di fronte a mani curatrici.
Facce della stessa, grigia e debole medaglia, che tintinna paurosamente alla minima distrazione.
Certi e insicuri nel momento del confronto, il bianco candido di un ospedale che si confonde col nero profondo di un campo di cenere bruciata.
Knock, knock, knockin' on heaven's door
Knock, knock, knockin' on heaven's door
Knock, knock, knockin' on heaven's door
Knock, knock, knockin' on heaven's door(*)
Knock, knock, knockin' on heaven's door
Knock, knock, knockin' on heaven's door
Knock, knock, knockin' on heaven's door(*)
Raphael, com’è la pelle di un assassino?
E’ forse gustosa come quella di una donna? Forse è dolce come quella di una persona curata? Profuma di rose e di viole? E’ delicata come quella di un bambino?
No, è dura e piena di calli, è salata di sangue, scura per le ferite riportate e gli sforzi subiti.
Non è piacevole al tatto, non è gentile nel tocco.
Ma quante volte hai rifiutato un carezza, seppur rude, da Michelino? Quante volte ti sei sottratto ai suoi baci affamati, frettolosi, per nulla gentili? O a quel corpo che tutto ti chiamava a gran voce, pur essendo per nulla morbido, per nulla carezzevole, per nulla aggraziato?
Mai, mai e poi mai.
Michael, com’ essere circondati da tanto bianco?
E’ forse più accecante del fuoco col quale distruggi, vinci i tuoi nemici? Confonde di più del fumo che si sprigiona dalle macerie che abbandoni sul campo a battaglia finita? Stordisce maggiormente della furia che mostri di fronte ai tuoi avversari?
No, è caldo quanto il fuoco che arde prepotente dentro il tuo petto da Guerriero.
Non rassicura così perfettamente come impugnare la tua fida spada e brandirla contro il nemico, sicuro della propria vittoria. E’ un mare d’incertezze al quale difficilmente ti abbandoni.
Eppure lo hai accettato, se a portarlo erano dei biondi capelli d’oro, un sorriso dalle labbra chiare e delicate, due ali candide dalle piume immacolate.
Le mani di Raphael sono ancora più gradite di quelle dello stesso Padre.
Mama, put my guns in the ground
I can't shoot them anymore.
That long black cloud is comin' down
I feel like I'm knockin' on heaven's door.(*)
I can't shoot them anymore.
That long black cloud is comin' down
I feel like I'm knockin' on heaven's door.(*)
I cuori battono dei petti, all’unisono, in sincronia perfetta.
Sembrano dimenticare gli occhi, come le volontà ardenti e vogliose, ogni cosa che non implichi la presenza sua e dell’altra. Non ammettono, non accettano intrusi.
Le labbra si sfiorano in un bacio non casto, le mani si ricercano assaggiando il sapore le une delle altre come se mai avessero gustato prelibatezza più saporita, i corpi caldi si desiderano fino all’incontro più puro e allo stesso più blasfemo che possa esistere tra due angeli.
Amore e odio sono come la Vita e la Morte.
Stessa identità per due unità inscindibili, inseparabili. Indivisibili.
Bianco e nero, nero e bianco.
Le identità singole si fondono quando non v’è spazio più per la mera e semplice fisicità che divide.
Non è peccato l’amore, ma il lasciarsi trasportare come da un fiume in piena, indomiti e selvaggi cavalli senza freni alcuni.
Ama, ama, ama fino alla Morte, fino a concepire la Vita nel suo punto più bello ed estremo.
Guardala in faccia senza timore alcuno, non aver paura di confondere il Bianco con uno sporco grigio.
La perla è di quel colore malsano, eppure è tanto bella, eppure è tanto splendida…
Knock, knock, knockin' on heaven's door
Knock, knock, knockin' on heaven's door
Knock, knock, knockin' on heaven's door
Knock, knock, knockin' on heaven's door(*)
Knock, knock, knockin' on heaven's door
Knock, knock, knockin' on heaven's door
Knock, knock, knockin' on heaven's door(*)