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Autore: Aliasor    16/06/2019    4 recensioni
Vola da lei, mia piccola Tenshi. E ottenebra il suo cuore.
[Capitolo uno]
Qualche anno dopo la sconfitta di Le Papillon, appare un emulatore che ha ottenuto, in qualche modo, il miraculous della farfalla e lo sta usando per creare le Tenshi, una nuova versione delle Akuma.
Contemporaneamente, durante l'ultimo anno di liceo, nella classe arriva un nuovo studente cieco che non nasconde il proprio humor verso la propria condizione.
Genere: Azione, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Gabriel Agreste, Lila, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le Papillon'
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Endrick arrivò a scuola mezzo addormentato, si potevano notare le occhiaie nere sotto i suoi occhi. Era a un gradino dal cerebralmente morto, non c’era stata nemmeno l’occasione di mostrare alla sorella al sorpresa che aveva preparato.
Si buttò sulla sedia, aveva memorizzato perfettamente la sua posizione, al millimetro, per non sbagliarsi.
Se non avesse avuto la paura di russare si sarebbe addormentato, nessuno avrebbe trovato strano se avesse tenuto gli occhi chiusi.
<< Oggi sei sicura che ritorna?>>
Ritorna? Chi dovrebbe ritornare?
Qualcuno che era stato assente a lungo tempo? Quindi il giorno prima non erano tutti presenti. Ma all'appello mancava solo… oh no. Oh no! NO!
Tutti ma non lei, non lei!
Marinette aveva detto che non andava quasi mai a scuola, perché aveva deciso di tornare proprio ora?
<< Tutto bene, Endrick?>>
Nino fece una domanda legittima visto che si era messo a muovere avanti e indietro il bastone in cerca di una finestra da cui scappare incurante dell’altezza.
Non gli andava proprio di instaurare un dialogo con quella strega. Avrebbe preferito andarsene in giro con un gigantesco costume a forma di farfalla… okay, esempio decisamente sbagliato.
<< Buongiorno a tutti, sono tornata!>>
Lui era cieco, ma la sfiga ci vedeva benissimo. Dieci decimi e anche binocolo.
E fu una cosa quasi mistica, il loro odio si percepì per un breve, ma intenso momento. Era quasi come si fosse condensato.
Avete presente quando negli anime appaiono la tigre e il dragone? Ora immaginatevi la stessa cosa, ma con una volpe e una farfalla che si guadano in cagnesco.
A questo punto direi che alle fangirls partirebbe la ship selvaggia. Ma qui non ci sono fangirl. Tranne, Rose, ma lei la lasceremo da parte per il momento.
<< Tu!>>
<< Tu!>>
Scese velocemente sino ad arrivarle davanti, i due stavano quasi per azzannarsi alla gola.
<< Vi conosce?>> Domandò la professoressa appena entrata in aula.
<< Sì. È il mio ex.>> Commentò per poi tornare alla solita aria ipocrita. << Mi ha lasciata in malo modo.>> Aggiunse teatrale.
<< Non peggio di quando spostasti i mobili solo per farmi perdere.>>
Nessuno si aspettava che tra i due ci fosse un simile trascorso, sopratutto per come ne aveva parlato in privato, la descriveva come un'arpia. Triste che nessuno gli credesse, si fidavano di lei.
Al momento salteremo i motivi della separazione, non ci interessano, e passeremo immediatamente al dopo. Non è una storia romantica.
<< Quindi tu uscivi con Lila.>>
<< Tutti facciamo degli sbagli. Ero cieco, in un altro senso. Quella è una strega finge bontà e gnegnegne, in privato diventa un Grande Antico in miniatura!>> Esclamò agitandosi. Almeno erano in tre a conoscere la verità su di lei.
E con tre intendo proprio il biondino e la blu che preferiamo.
Gli altri studenti sembravano ignorare che era stata akumizzata ben tre volte. Una cosa è akumizzare Mr. Piccione, un cattivo che sconfiggi anche con un mano sola, dopo un festino alcolico e usando come arma una baguette catalitica, un’altra Volpina/Camaleonte. Lui sapeva anche che era stata letteralmente una complice del suo predecessore, non una vittima.
Okay, poteva ignorarlo. Ignorala.
Aveva di meglio a cui pensare, individuare Chat Noir e Ladybug e ottenere i loro Miraculous. Non doveva fargli troppo male… era davvero difficile fare il cattivo in modo convincente.
Quella persona gli aveva affidato Nooro, non poteva deluderla.
<< Avete sentito del nuovo Papillon?>> Alya tirò fuori un tablet aperto sul suo “LadyBlog”. Era riuscita a fare foto durante quell’incontro-scontro.
Come aveva fatto? Quasi tutti erano scappati ed era abbastanza certo di non averla vista. Oh beh, doveva di sicuro complimentarsi. Magari concederle un’intervista.
Aveva già il titolo: “Un caffè con la farfalla”.
<< C’è da dire che sembra parecchio diverso dal vecchio. Serve un modo per definirlo… che ne dici di Newlillon, Marinette?>>
“Newlillon”? No, ma cosa cavolo gli stava significare?! È offensivo! Ci aveva messo una settimana a scriversi qualche frase ad effetto per l’incontro, non poteva rovinargli il personaggio in quel modo!
Aveva un amor proprio! Questo lo feriva, avrebbe avuto bisogno di una pacca sulla spalla, ma Nooro non poteva uscire in pubblico.
<< Mi chiedo cosa voglia.>>
<< Forse non è tanto male, non ha Akumizzato nessuno.>>
<< Non stavolta, ma la prossima?>>

Ah, una giornata davvero pesante. Non vedeva di essere a casa, per quel giorno si sarebbe limitato a pensare qualcosa, non avrebbe agito. Non ne aveva la forza.
Mentre rifletteva fu portato in un angolo da una mano che lo tirò, per essere un ragazzo era terribilmente leggero.
<< Non dire più quelle cose a scuola.>>
<< Non so cosa intendi, Lila.>> La sua voce l’aveva riconosciuta subito. Era meglio fare un po’ il finto tonto.
<< Ci ho messo un sacco per costruirmi un’immagine e non me la rovinerai.>>
<< Quella della bugiarda? Sei italiana, giusto? Potresti fare onore  qualcun altro invece di Collodi.>>
Questa bruciava.
<< Ti renderò la vita un inferno, sono capace di metterti tutti contro.>>
<< Inferno? Tutti contro? Non è un problema, tesoruccio.>>
Aveva avuto una frase crudele da dire, sorrise. Lui non poteva vederlo. << E se la rendessi tale a tua sorella? È ancora in carrozzella? Potrei raccontare a tutti di quel piccolo incidente.>>
Fece sbattere violentemente il bastone di legno contro il muro spezzandolo, nonostante fossero solitamente bianchi, una serie di vene rosse iniziavano a ricoprire il bulbo.
Era irritato come non mai.
<< Provaci soltanto a raccontare quella storia e giuro su Dio che mi dimenticherò immediatamente che sei una donna.>>
Deglutì spaventata, si era scordata che non doveva mai aprir bocca sulla sorella. Quel tipo avrebbe venduto la sua anima per lei.
Quei capelli bianchi vittime della Sindrome di Maria Antonietta ne erano la prova.
Faceva davvero paura.
La lasciò andare, aveva perso il controllo. La minaccia sarebbe bastata per renderla innocua.
O forse avrebbe potuto sfruttare la cosa suo vantaggio. Aveva una nuova scelta, avrebbe “Tenshizzato” qualcuno.
Tornò a quel casolare, per lui ormai era l’equivalente della sala di Gabriel Agreste e fece uscire Nooro dal suo nascondiglio.
La creaturina aveva sentito tutto quello che era successo ed ne era rimasto sorpreso. Da quando si erano incontrati non aveva mostrato tali sentimenti, anche se sapeva quanto tenesse alla sorellina. Era sempre stato gentile ed educato con tutti.
<< Nooro, quello che sto per fare è molto rischioso. Potrei anche morire per lo sforzo, te lo dico apertamente. Se dovesse succedere allora non avrei più legami con quella persona. Vai da Ladybug e Chat Noir e digli tutto.>> Il kwami non comprese completamente le sue parole. << Nooro, trasformami.>>
Avvenuta la trasformazione toccò con il bastone quattro farfalle diverse.
<< Vola da lei, miei piccola Tenshi. E ottenebra il suo cuore.>> La seconda la riempì di potere e le fece assumere la sua forma da Papillon, alla terza una sua forma normale e poi tornò in versione civile. Cosa voleva fare?
<< Ho immesso in queste copie il mio stesso carattere, a meno di ferite come la rottura di un osso come un omero o una tibia dovrebbero resistere una giornata volendo stare larghi.>> E poi guardò l’ultima farfalla. << Vola da me, mia piccola Tenshi. E ottenebra il mio cuore!>>
Fece finire la sua farfalla nel bastone rotto.
L’altra invece finì per volare da una persona piena di rancore, odio e paura da lui stesso causato. Non avrebbe rifiutato una nuova vendetta.
Entrò in un orecchino di Lila. Credo sia inutile aggiungere che ne fu ben felice.
Le due copie si rivolsero ai due in contemporanea.

<< Salve, Oberon, io sono Le Papillon. La tua voglia di proteggere tua sorella dal male è davvero nobile, voglio aiutarti. Ma in cambio dovrai portarmi i Miraculous di Ladybug e Chat Noir.>>
<< Salve, Titania, io sono Le Papillon. La tua rabbia contro chi vuole distruggere il tuo regno la comprendo benissimo. Ti aiuterò, ma in cambio dovrai portarmi i Miraculous di Ladybug e Chat Noir.>>

 

Mentre scrivevo un capitolo per il mio blog(fatti in là, Alya non ti temo), mi è venuto il "Colpo dello Scrittore" e ho completato un nuovo capitolo della storia prima del previsto. (Aggiunta di circa un mese dopo: il prossimo capitolo è davvero brutto, davvero, davvero, brutto. Quindi prendetelo con leggerezza o andate direttamente alla parte post piano idiota)
Vi lascio ancora i miei link per i miei racconti seri. Si consiglia la lettura dai 15 anni in su.
Blog: http://aliasor.altervista.org/
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​Facebook: https://www.facebook.com/AliasorScrittore/

   
 
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