Giochi di Ruolo > Dolce Flirt
Ricorda la storia  |      
Autore: _Crys_    30/06/2019    2 recensioni
In una serata particolarmente cupa, Nathaniel verrà raggiunto dall'unica persona capace di stargli vicino non solo senza danneggiarlo, ma facendolo anche sentire a suo agio.
Protagonisti loro tre, Nathaniel, la sua bella inaspettata e l'amore poco comune che li unisce. Un amore delicato eppure schietto, senza fronzoli.
Solido, ma senza bisogno di troppa dolcezza.
In una serata particolarmente cupa, nel mezzo di un allenamento, si fanno strada la premura, il sentmento.
Perchè anche in quella serata particolarmente cupa, Nathaniel sa di avere qualcuno su cui contare, che crederà in lui senza battere ciglio.
Genere: Romantico, Slice of life, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kim, Nathaniel
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La colonna sonora della sua vita? Il rumore delle scarpe da ginnastica che rimbalzavano sul pavimento con regolarità e a tratti strisciavano producendo un acuto stridio, unito a quello dei guantoni che colpivano senza pietà il sacco da boxe, a volte con rabbia e frustrazione, altre con determinazione e voglia di migliorarsi.
Quel giorno, la rabbia e la frustrazione la facevano sicuramente da padroni.
Era da più di un’ora che Nathaniel colpiva furiosamente il sacco, ma la sua furia non diminuiva. Quel sacco era per lui tutto il suo mondo, sia perché immaginava di colpire tutto e tutti in quel momento, sia perché effettivamente, si trattava di ciò che amava di più.
O quasi.
Dopo l’ennesima lite con Ambra che ormai stava iniziando ad assomigliare sempre di più a sua madre, Nathaniel non aveva trovato riposo per la sua mente che in quella frenetica palestra nella città convulsa.
Perché Ambra non riusciva a capire che faceva tutto per lei? Per aiutarla? Per renderla giorno dopo giorno più brillante?
Ogni interrogativo era un colpo ben assestato su quel sacco.
“Colpisci nel modo sbagliato, biondino. Così non usi il massimo della potenza, ti stanchi prima e rischi di farti male le mani. Pensavo che ormai avessi imparato la lezione.” Arrivò secca la frase, ma non intimidatoria.
Come sempre, fu l’unica voce, l’unico rumore che seppur presente nella colonna sonora fatta di colpi, ebbe su Nathaniel lo stesso effetto di una carezza. Si fermò, lasciando il sacco oscillare da solo.
Kim gli si avvicinò scuotendo la testa divertita. “A volte penso che le tue visite in palestra siano più dolorose che altro.” Senza troppe cerimonie osservò con attenzione le mani di Nath, e si avvicinò senza dire nulla al kit di pronto soccorso che teneva sempre in uno degli armadietti.
“Kim, sto bene. Ne avevo bisogno, lo sai.”
“Bisogno un cavolo, dà qua.” Senza aspettare una risposta iniziò a medicare le nocche martoriate di Nath, reduci da quello, e altri precedenti allenamenti altrettanto furiosi. La guardò, intenta in quell’atto di premura, che dimostrava come sempre in quel suo modo disinteressato.

La prima volta era successo più di tre anni prima, mentre l’aiutava a studiare per gli esami, quando ancora lasciava che suo padre, Francis, non rispettasse né il suo corpo né la sua persona. Quando il suo dolore era uscito allo scoperto, non per sua volontà, tutti avevano pensato che avesse bisogno di aiuto. Iniziò a vedere la compassione, la pietà, negli occhi dei suoi amici.
Non in quelli di Kim però. Lei era stata la prima a credere in lui, a fidarsi, a credere che potesse farcela con le sue forze.
Quando tutti avevano evitato il suo sguardo inquisitore, lei lo aveva affrontato ed in seguito accolto. Non avevano mai parlato degli argomenti che lo facevano soffrire, solo poche frasi sincere. Ed era perfetto così.
Lei era perfetta così.

Ogni volta che Nathaniel si era sentito sul punto di crollare, lei poggiava una mano sulla sua spalla e sussurrava “ce la puoi fare.”, mentre immergeva i suoi occhi smeraldini in quelli ambrati del ragazzo.
E lui ce la faceva davvero.
Negli anni che seguirono non smisero mai di essere silenziosamente l’uno la forza dell’altra. Nath non voleva niente di più, da nessuno.
Lo voleva solo da lei.
E voleva lei.
Non avevano bisogno di promesse e paroline dolci. Si amavano, in quel modo unico e incondizionato, schietto e sincero, eppure anche delicato e silenzioso. E in quella serata, la mano di Kim raggiunse ancora una volta la spalla di Nath.
“Ce la puoi fare.”
Lui le sorrise, prima di utilizzare una delle mosse che lei stessa gli aveva insegnato per autodifesa con lo scopo di attirarla a sé e baciarla. Non era la prima volta che accadeva, non sarebbe stata l’ultima.
Accanto a loro, il sacco stava ancora oscillando.





Angolo autrice:
Guess who is back?
Esatto, dopo un lungo periodo d'inattività torno a postare l'ennesima storia reduce da un contest, di cui ha vinto il secondo posto (me felice *^*)
Come avrete capito parla di una coppia non canonica che personalmente amo alla follia, nonostante abbia u debole per Nathaniel fin dal liceo.
Trovo Kim perfetta accanto a lui, credo possano formare una coppia d'acciaio, forti, diversi ma allo stesso tempo simili, quindi complementari, e bellissimi.
Spero tanto che la storia possa piacervi anche se breve (l'ho scritta in circa 20 minuti senza rileggela) e forse un po' da interpretare >w<
E spero siate così gentili da lasciare una recensione!
Alla prossima!
Crys.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Giochi di Ruolo > Dolce Flirt / Vai alla pagina dell'autore: _Crys_