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Autore: LadyPalma    10/07/2019    3 recensioni
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Ispirata alla fiaba della Bella addormentata nel bosco.
Dopo la guerra per il trono, a Cersei viene concesso di vivere e di crescere suo figlio ma un sortilegio la costringe ad un sonno eterno. Unico antidoto? Il bacio del vero amore.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brienne di Tarth, Cersei Lannister, Jaime Lannister, Qyburn
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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La Leonessa addormentata

 
La guerra per il trono era finita in un modo molto meno sanguinolento del previsto. La battaglia contro i Non Morti aveva fatto talmente vittime da far coalizzare tutti i superstiti contro l'unica rivale rimasta e da porre felicemente sul trono i due Targaryen rimasti, Jon e Daenerys, ora uniti in matrimonio. Cersei era stata risparmiata e confinata in un castello minore dei Lannister, da dove non aveva tentato nessuna rivolta. Era il tipo di donna che avrebbe preferito perire piuttosto che perdere, ma quando le era stato concesso di crescere il suo nuovo nato e di dargli in sposa la prima erede dei nuovi regnanti, aveva dato prova di quel suo amore per la famiglia e i figli di cui tanto si vantava.
Ma questo lieto fine era stato l'inizio di una nuova storia, dove la regina cattiva si era trasformata improvvisata nella fanciulla da salvare e la madre dei draghi nella spietata antagonista.
Una strana magia creata nel fuoco e propagata tramite un veleno era stata più che sufficiente per far crollare Cersei Lannister in un sonno senza fine.
Melisandre, la sacerdotessa del Signore della Luce ora al servizio dei Targaryen, aveva fornito i mezzi per quella maledizione, ma al tempo stesso, messa sotto pressione da Jaime Lannister, ne aveva svelato il punto debole. Un bacio, il bacio del vero amore, di qualcuno che amasse Cersei in modo incondizionato, senza remore e senza secondi fini.

**
 
Jaime Lannister, ora Lord Lannister, aveva percorso la distanza da Castel Granito al castello di Cersei quasi nella metà che qualsiasi viaggiatore avrebbe considerato. Quando era arrivato, era tarda sera e lo spettacolo che si trovò davanti fu di una desolazione che non si sarebbe mai immaginato. Tutto era immerso nel silenzio e l'unica accoglienza fu quella semplice e sbrigativa del Maestro Qyburn, ancora al fianco di Cersei nonostante il capovolgimento di fortuna.
"Lord Lannister, spero portiate la notizia di una possibile soluzione per Lady Cersei" disse in un tono calmo che tradiva una distinta ansia. "Ho tentato tutte le possibili cure ma nulla sembra funzionare..."
"Ho avuto modo di estorcere informazioni alla Donna Rossa, pare esserci un modo secondo lei" rispose Jaime. La prontezza con cui aveva risposto aveva subito un arresto improvviso nel momento della rivelazione e il motivo di quella esitazione non era nel suo interlocutore, ma nell'ascoltatrice silenziosa che aveva deciso di scortarlo in quell'impresa. "Prima portateci da mia sorella" comandò, rimandando ancora per un po' la resa dei conti e alludendo con quel plurale a Lady Brienne di Tarth.
Quella dilazione non durò più che mezzo minuto, dato che ben prima del previsto la coppia di guerrieri si ritrovò all'interno della camera più elegante del palazzo al cospetto della dama addormentata. Jaime non poté evitare una punta di dolore nel vedere la sua sorella e amante in quello stato, ma forse parlare di dolore era sbagliato. Si trattava di nostalgia, tristezza e impotenza. Sì, impotenza, a dispetto della soluzione ascoltata. Forse proprio per la natura della soluzione ascoltata.
"Solo un bacio del vero amore può salvare mia sorella" confessò finalmente, spiegando poi tutti i dettagli di ciò che aveva appreso da Melisandre.
La reazione dell'uomo e della donna presenti fu diversa: Qyburn sorrise quasi entusiasta, Brienne invece abbassò lo sguardo ferita. La ragione però era la stessa: l'amore.
"Dovete baciare Lady Cersei, Lord Lannister. Baciatela e finalmente questo maleficio sarà spezzato" proclamò Qyburn.
E la lealtà per la sua regina era l'unica cosa che poteva giustificare quell'improvvisa fiducia nella magia a discapito della scienza.
"Sì, Maestro Qyburn ha ragione. Baciala, Jaime. Io ti aspetto qui fuori" intervenne Brienne, fissandolo dritto negli occhi.
Il dolore che inevitabilmente provava era ora sapientemente nascosto dietro la consapevolezza del suo ruolo e la più pura amicizia. Ma prima che la donna in armatura potesse fare anche solo un passo, Jaime le afferrò un braccio, costringendola a restare.
"Non sono qui per sciogliere l'incantesimo, ma solo per spiegare come fare. Sono qui per salutare mia sorella, non la mia amante" dichiarò, spostando il suo sguardo dal suo primo amore alla donna che rappresentava il suo futuro. "Potrei anche baciare Cersei, ma sarebbe del tutto inutile... La amerò per sempre, ma sono perdutamente innamorato di qualcun altro ormai."
Il rossore sulle guance di Brienne confermò che aveva inteso benissimo il significato di quell'affermazione. I due guerrieri si guardarono a lungo, senza dire una parola, consapevoli che quella dichiarazione d'amore avrebbe cambiato decisamente le loro vite.
Si trattava di un lieto fine, non per la Bella Addormentata però.

**
 
Due anni erano passati ormai dall'inizio del sonno di Cersei, due anni in cui ogni speranza sembrava essersi dissolta a poco a poco. Qyburn si era adoperato in ogni modo per cercare il famoso vero amore della Regina, senza rinunciare a trovare una soluzione medica grazie alle sue conoscenze. Tutto era stato vano, l'unica occupazione che gli donava soddisfazioni era prendersi cura del piccolo Tywin di soli cinque anni, per cui era finito per diventare mentore, insegnante e padre.
Nonostante la bellezza e la ricchezza della donna, le sue nefandezze erano ben note, per cui non molti pretendenti si erano presentati a provare la loro fortuna. Il primo a provare - e a fallire - era stato Euron Greyjoy, che dopo aver perso le Isole di Ferro per colpa della nipote Yara, ancora vedeva in Cersei Lannister il miglior partito per aumentare il suo potere. Ma una notte di passione come parte di accordi di alleanze non poteva essere sufficiente a poter parlare di amore e Euron lo sapeva benissimo. Ecco perché, dopo ben tre baci posati sulle labbra della leonessa, se ne andò senza troppe cerimonie e senza troppa delusione.
Nessuno a parte Cersei era addormentato, eppure il castello viveva in sospeso e Qyburn sapeva che l'unico modo per poter far rinascere il luogo e portare avanti la volontà della donna che aveva servito era quello di abbandonare la speranza di svegliarla e voltare pagina. Fu con questo obiettivo che una mattina, dopo aver lasciato il futuro Lord Tywin in compagnia della sua balia, si recò nella stanza-santuario della Lady. Non le avrebbe più fatto visita ogni giorno, aveva deciso la notte precedente prima di addomentarsi; finalmente le avrebbe detto addio, si era ribadito ad ogni passo.
"Mia Regina, mi dispiace di non avervi potuto salvare" si ritrovò a dire, accostandosi lentamente al letto. Le sue parole suonavano di apologia, disperazione e finalmente abbandono.
Spinto dall'istinto di un amore platonico e segreto, si chinò su quel viso eccezionalmente sereno e le stampò un rapido bacio sulle labbra. Era un primo e ultimo bacio, che aveva il sapore più di ultimo che primo - non ultima speranza, ma ultima chiusura. Qyburn si allontanò di nuovo da lei e la guardó, ancora perfettamente addormentata.
"Buonanotte, Vostra Grazia."

**
 
Solo venti minuti dopo quell'ultimo addio, Qyburn era già a dare lezione al piccolo Tywin. I motti delle case più importanti era la lezione del giorno.
"vediamo ora se avete memorizzato bene, piccolo Tywin. Mi sapete dire qual è il motto della vostra casata?“
Il giovane Lannister annuì fieramente, preparandosi a rispondere.
" Ascolta il mio ruggito!"
Qualcuno lo aveva però battuto sul tempo. Una voce femminile che nessuno sperava più di sentire pronunciò quel solenne avvertimento. Cersei Lannister era in piedi sullo stipite della porta, con il solito atteggiamento regale ma uno sguardo che tradiva più dolcezza di quanta forse ne aveva dimostrata in tutta la vita.
"Mamma!!'' urlò il bambino, esitando solo alcuni secondi prima di correre verso la donna che aveva riconosciuto essere quella che lo aveva coccolato da piccolo, soprattutto perché la voce appena udita era la stessa delle dolci e infinite ninna nanne che ancora ricordava.
Cersei lo tenne stretto, baciandolo, ma ben presto lo lasciò andare concentrando la sua attenzione al suo ex Primo Cavaliere.
"Maestro Qyburn, vi ringrazio. Non ho idea di cosa abbiate fatto, ma sono certa che è merito vostro"
Qyburn, a dispetto della gioia nel vedersela comparire davanti, si sentì riempire di imbarazzo. Non poteva credere di essere stato lui a svegliarla, eppure nel profondo lo aveva sempre saputo. Se c'era qualcuno che davvero aveva amato Cersei al meglio delle sue possibilità, quello non poteva che essere lui. Solo lui era stato capace di amarla per quello che era, la malizia e la dolcezza, di amare la sua anima per quanto dannata fosse e il suo corpo anche se solo da lontano. E solo lui le era rimasto vicino, sempre.
"Non è stato grazie a nessuna delle mie abilità scientifiche" rispose lentamente, evasivo.
Lei sorrise, il suo solito sorrisetto di scetticismo e curiosità.
"Vi siete forse affidato alla magia?"
Qyburn considerò la domanda, poi sorrise brevemente anche lui.
"No, qualcosa di meglio. L'amore."
Le lanció un'occhiata, fugace ma eloquente, e poi si allontanò, lasciando la donna e il figlio da soli. Forse un giorno Cersei avrebbe capito cosa quelle parole enigmatiche significavano, forse avrebbe capito la natura dell'affetto che il suo consigliere provava per lei, forse avrebbe saputo tutto sull'incantesimo e sulla storia del vero amore.
O forse no, forse non lo avrebbe mai saputo.
A Qyburn in verità non importava più di tanto; essere riuscito a salvare ancora una volta la sua sfortunata regina per lui era già un lieto fine.






NDA: Avevo promesso un'altra one-shot Cersei/Qyburn ed eccola qui! So che è una cosa un pochino fuori dallo schema di GOT, ma l'idea di "riscrivere" per il fandom qualche famosa fiaba mi aveva incuriosito. A dire il vero, ho idea di elaborare anche altre fiabe per altre ships...Chissà! Spero la storia vi sia piaciuta!
Alla prossima:)
   
 
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