Libri > Good Omens
Ricorda la storia  |      
Autore: Mav_7    24/07/2019    3 recensioni
Music is playing in the darkness
And a lantern goes swinging by
Shadows flickering
my heart’s jittering
Just you and I
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Tutto era pronto nella libreria: il fuoco era acceso, la tavola apparecchiata e Aziraphale aveva addirittura acceso delle candale per rendere più calda e accogliente l'atmosfera. Si diede un ultima occhiata allo specchio sistemandosi il papillon che proprio quella sera gli sembrava non volesse saperne di rimanere dritto- calmati e solo una cena per ringraziarlo di averti salvato il culo l'ennesima volta-

7.30 Crowley fece il suo ingresso nella libreria facendo tintinnare il campanello. Camminava con la sua solita andatura sinuosa e spavalda.

“Ecco a te angelo” gli disse porgendogli una bottiglia di vino rosso.

“Ora la serata è proprio perfetta”, nel dirlo non potè fare a meno di lasciarsi scappare un sorriso

“Non so, ecco, gli umani normalmente portano vino o stupidi fiori quando sono invitati a cena...”

“Crowley non ti devi giustificare per il bel gesto; molto gentile da parte tua”.

A quell'affermazione il demone alzò gli occhi al cielo esasperato: quante volte ancora gli avrebbe dovuto spiegare che lui era tutto fuorchè buono, gentile, carino! Ripensò a quella volta in cui, durante i giorni in cui stavano seguendo le tracce dell'Anticristo, Aziraphale aveva osato mettere in dubbio la sua natura malvagia: l'aveva sbattuto letteralmente contro il muro e senza nemmeno troppa gentilezza. Al pensiero di quell'episodio Crowley percepì un brivido passargli lungo tutta la spina dorsale il loro nasi che quasi si toccavano, il suo respiro così vicino e...Crowley ne era sicuro Aziraphale non riusciva a staccare gli occhi dalle sue labbra.

“Ehi Crowley sei con me?”

“Certo certo allora cosa si mangia?”

“Ecco non sarà il Ritz ma questa volta ho deciso di fare le cose per bene, senza miracoli, e ho deciso di cucinare io stesso” nel dirlo rivolse a Crowley uno dei suoi migliori sorrisi anche se negli occhi c'era il timore che la cena si sarebbe rivelata un disastro.

“Andrà bene, sono sicuro che in 6000 avrò sicuramente mangiato di peggio” e si sedette scompostamente sulla prima sedia che trovò accanto al tavolo iniziando a stuzzicare un pezzo di pane.

“ Gli italiani la chiamano carbonara, semplice e deliziosa”

“ Chissà la faccia di Belzebù o di Gabriele se solo sapessero di me e te. A cena insieme. Un angelo e un demone seduti a parlare dei vecchi tempi”.

Aziraphale che fino a quel momento non aveva sollevato gli occhi dal piatto fulminò Crowley

“Io e te non ci conosciamo, mai incontati prima” riprese ridendo la frase che aveva pronunciato al Globe secoli prima e la sua risata così genuina e così cristallina contagiò anche Crowley, nonostante il suo continuo sforzo a mantenere, almeno in apparenza, l'aria da duro strafottente anche se ormai con Aziraphale ciò non era più necessario ma ad ogni modo gli piaceva vedere come l'angelo cercasse in tutti i modi di fargli spunare il sorriso.

“Angelo che ne dici di fare un gioco?”

“Diavolo non mi tentare”disse lanciandogli un occhiata che era già un sì.

“Bhè se la metti così farò del mio meglio”ghignò l'altro, abbassandosi gli occhiali quanto bastava per strizzare l'occhio all'angelo. “ il gioco si chiama obbligo o verità, andrebbe fatto in più persone...ma io e te siamo sempre riusciti a bastarci”, quest'ultima frase però la pensò solo senza dirla a voce alta e compiendo il massimo sfrozo per non lasciar intravedere la crepa di dolore che quei pensieri gli provocavano.

“Io e te andiamo benissimo”questo invece Aziraphale lo aveva detto a voce alta anche se appena in un sussurro e aveva provocato nel cuore di Crowley una scossa elettrica. “Intendo...emm nel gioco, va bene anche se siamo da soli”

L'altro aveva annuito poco convinto

“Dai vieni a sederti qui sul tappeto davanti al fuoco”

Aziraphale aveva accettato l'invito cercando però di mantenere un certa distanza dal demone, il quale si era disteso su un fianco e lo guardava dal basso con il sorriso stampato sulle labbra. Maledetto diavolo tentatore che non sei altro, se nemmeno un angelo riesce a resisterti come avrebbe potuto la povera Eva

“Comincio io” disse Crowley “obbligo o verità?”

“Verità”

“uhm... hai mai baciato qualcuno?”

“Ma che domande fai Crowley sono un angelo!” le guance gli si erano tinte di rosso.

“Curiosità...io scelgo obbligo”

Vieni qui e baciami perchè è vero non ho mai baciato nessuno ma te lo sto chiedendo da secoli senza dirtelo.

“Angelo ci sei? Deve essere un gioco dinamico”

“Si chiedi scusa a quelle povere piante”

“Certo che sei proprio un gran bastardo quando ti impegni” detto ciò si alzò e nel modo più affabile possibile porse le più sentite scuse alle piante.

“Infondo avevo ragione quando quel giorno ti ho detto che sei proprio gentile” ovviamente l'aveva detto solo per farlo arrabbiare e perchè sperava che Crowley reagisse come l'ultima volta sbattendolo contro il muro o il pavimento, poco importava.

Crowley in tutta risposta andò su tutte le furie scatenado le risate dell'angelo

“Certo che sei proprio carino quando ti arrabbi”

Questa fu la goccia che fece traboccare il vaso e Crowley non ci pensò due volte a mettere al tappeto l'angelo, il quale non riusciva a smettere di ridere.

Crowley gi afferrò i posi e glieli portò sopra la testa facendo più pressione per trasmettere tutta la sua rabbia ma non appena si rese conto della stuazione non potè far a meno di rimanere incantato degli occhi dell'angelo che lo fissavano ora interrogativi. Erano così vicini da non poter dire a chi dei due appartenessero i battiti. E se...questo pensiero si formò nella mente di entrambi nello stesso momento ma ad agire per primo fu Aziraphale perchè, come sempre, Crowley non avrebbe mai potuto fare nulla che potesse compromettere il suo angelo. Crowley aveva allentato la presa e riuscì a divincolarsi per portare una mano dietro alla nuca di Crowley e eliminare del tutto le distanze. Il bacio a fior di labbra divenne più intenso e l'angelo dovette ammettere che Crowley baciava proprio bene, sentiva scariche elettriche in tutto il corpo e lacrime di gioia rigargli le guance, subite ascigate da Crowley.

Il demone si mise a cavalcioni su Aziraphale, immobilizzandolo.

“Da quanto?”

“Da quanto cosa?”

“Da quanto volevi farlo?”

“Non lo so..secoli...forse dalla prima volta che ti ho vist..” non fece in tempo a terminare la frase che Crowley avava gia ripreso il possesso delle sue labbra

“Bhè spero che tu non debba aprire presto domani mattina perch qui ci sono secoli da dover recuperare. Ah e temo che tu debba modificare la tua risposta precedente”

Aziraphale per farlo stare definitivamente zitto gli afferrò i capelli e lo trascinò su di sé.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Good Omens / Vai alla pagina dell'autore: Mav_7