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Autore: nutellah    24/07/2019    7 recensioni
[ storia ad oc | iscrizioni sempre aperte | AU | sci-fi ]
Dal testo: 
Il preside continuò: «In un mondo in difficoltà, la nostra scuola rimane un punto di riferimento per i ragazzi che credono, che hanno speranze, che hanno voglia di fare, e noi, personale della scuola, abbiamo il dovere di mantenere la rotta, di non perdere la bussola, di dare il buon esempio. Non importa se facciamo fatica, non importa se abbiamo strumenti carenti, non importa se mancano delle cose, non importa. Per noi, cari Alunni, contate Voi, contano le Vostre speranze, conta il Vostro futuro.»
Genere: Azione, Science-fiction, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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超大国高校
Chō taikoku Kōkō

 
 
«Buongiorno a tutti, ragazzi. Io sono Shunju Minako ed oggi sarò la vostra esaminatrice.»
 
15 Aprile 2019, ore 09:43, Inazuma Cho, aula magna della Chō taikoku Kōkō.
 
Sembrava essere passata una vita dal discorso del preside, eppure era trascorsa una semplice ora. Al termine della cerimonia inaugurale, gli studenti del primo anno erano stati condotti nell’aula magna dell’istituto, dove sarebbero stati smistati in tre classi distinte, per poi eseguire una serie di test attitudinali; gli studenti del secondo e del terzo anno, invece, erano stati accompagnati alle proprie classi, dove avrebbero avuto modo di ricevere indicazioni sul nuovo orario scolastico e sulle modalità di lavoro del nuovo anno, per poi iniziare le lezioni.
L’aula magna dell’istituto si trovava nello stesso edificio in cui si trovava l’anfiteatro scolastico; essa testimoniava la storia e la tradizione che caratterizzavano la Chō taikoku Kōkō, in quanto la sfilza di librerie stracolme di libri e suddivise per decennio, insieme agli innumerevoli premi esposti ricevuti dalla scuola, ne attestavano il passato glorioso. Un enorme orologio di bronzo troneggiava sul muro alle spalle della commissione d’esame, costituita da sei esperti e capeggiata dall’esaminatrice Shunju Minako, i cui imponenti occhiali da vista rossi celavano lo sguardo annoiato di chi, da anni, si trova a svolgere sempre lo stesso monotono lavoro. La donna gettò una fugace occhiata al collega al suo fianco che, impegnato a tenere sotto controllo gli studenti, così come lei, non era affatto entusiasta della giornata che gli si prospettava; lo imitò ed osservò i ragazzini che, seduti in banchi singoli posti ad un metro e mezzo di distanza l’uno dall’altro, erano impegnati nella stesura di un breve saggio nel quale veniva chiesto loro di tracciare un excursus storico riguardo i principali ESPer1 noti alla parapsicologia2. Gli unici suoni che si potevano udire all’interno dell’aula erano lo scribacchiare delle penne degli studenti ed il ticchettio delle lancette dell’orologio; la prova era appena iniziata, ma a Minako pareva fosse già passata un’eternità. Mancava ancora un’ora e mezza al termine della prova. Sarebbe stata sicuramente una lunghissima ed estenuante giornata.
 
15 Aprile 2019, ore 10:32, Inazuma Cho, Chō taikoku Kōkō , classe 2-A.

«Dio, questa giornata sembra infinita.» Midori chiuse il libro di Biologia, sbuffando sonoramente e socchiudendo gli occhi. «Già mi scoppia la testa!»
«Oh, Midori-chan, non esagerare.» disse Hamano Kaiji, avvicinandosi alla compagna di classe. «Avresti per caso preferito Matematica o Informatica?»
«Informatica è sicuramente più interessante di Biologia.» affermò la rossa, stiracchiandosi sulla sedia; nel banco accanto al suo, Shindou Takuto fissava il vuoto con aria assorta. Era da quando aveva messo piede fuori casa che uno strano presentimento lo stava tormentando e sperava vivamente non fosse causato dalla sua capacità ESP; se, invece, lo fosse stato, ciò poteva solo significare che, da lì a poco, qualcosa sarebbe successo. E, a giudicare dalle sensazioni che stava provando, non si trattava di niente di buono. Kirino Ranmaru lo osservava da lontano con aria apprensiva.
«Oh, c’mon, Midori-chan.» Una ragazza dalla fulva chioma rossa s’intromise nella discussione, sporgendosi verso la ragazza seduta due banchi dietro di lei. «Poteva andarci decisamente peggio.»
«Ah sì, Rel-chan?» la canzonò Midori, imitandone la pronuncia inglesizzata  del giapponese.
La ragazza sorrise di rimando, per poi riprendere in maniera sfacciata: «Sure. Non è vero, Shindou-kun?»
L’interpellato si risvegliò dallo stato di trance in cui si trovava. «Scusate, ero sovrappensiero. Di cosa parlavate?»
Midori lo squadrò preoccupata. «Delle materie di oggi. Elinor dice che qualcuno è messo peggio di noi.»
Allo sguardo apprensivo di Kirino Ranmaru, si aggiunse quello di Yamana Akane che, sotto voce, sussurrò ad Elinor: «Shin-sama ha qualcosa di strano.» La compagna annuì, osservandolo con discrezione.
«Ah, sì» confermò il ragazzo, sorridendo amaramente. «In 2-C sono messi decisamente male. Ho incontrato Nishiki in bagno.»

 
15 Aprile 2019, ore 11:37, Inazuma Cho, Chō taikoku Kōkō, classe 2-C.

«Un’ora d’Inglese e due ore di Giapponese antico il primo giorno di scuola. Potrebbe andarci peggio?» Nishiki Ryouma si massaggiava le tempie, cercando di alleviare il mal di testa che la lunghissima lezione del Professore Satou gli aveva causato.
«Di cosa ti lamenti, Nishiki-kun?» Aurora Parisi si alzò dal proprio banco per affacciarsi alla finestra dell’aula. «Con un po’ di allenamento, la tua xenoglossia potrebbe ritornarti utile.»
«Credi davvero che non ci abbia già provato?» le rispose Nishiki con fare ovvio.
«Se non ci sei riuscito, vuol dire che devi allenarti di più!» Aoyama Shunsuke lo osservava con aria incerta.
«Pensi sia facile riuscire a controllare una capacità ESP del genere?» Nishiki si alzò irruentemente; stava iniziando davvero ad arrabbiarsi. Aurora e Aoyama si guardarono e scoppiarono a ridere.
«Vi prego, chiudiamo questo argomento.» Kurama Norihito si aggiunse alla discussione. «Non ho intenzione di sopportare le mirabolanti storie di Nishiki sin dal primo giorno di scuola.»
«Oh, Kurama-kun!» esclamò Aurora dolcemente, facendo arrossire il compagno. «La tua poca tolleranza è adorabile!»
Nishiki dimenticò per un momento la propria irritazione e, guardandolo, scoppiò a ridere. «L’hai fatto arrossire! Guarda!»
«Smettetela, stupidi.» borbottò l’azzurro in risposta. Aurora sorrise maliziosa, per poi riaffacciarsi alla finestra dell’aula ad osservare i ragazzi del primo anno che, abbandonato l’edificio in cui si trovavano l’anfiteatro e l’aula magna, attraversavano l’atrio della scuola per raggiungere l’edificio in cui si trovavano le aule per i test relativi le capacità ESP.
“Adesso si dedicheranno alla parte più divertente”, pensò mentre tornava al proprio posto, ripensando all’esecuzione del proprio test, l’anno precedente.
 
15 Aprile 2019, ore 11:42, Inazuma Cho, palestra della Chō taikoku Kōkō.
 
«Bene, ragazzi. Adesso vi divideremo in piccoli gruppi e, a turni, vi sottoporrete ai nostri test attitudinali.» Shunju Minako si muoveva fra gli studenti reggendo un elenco fra le mani. «Mi aspetto da parte vostra professionalità ed impegno.»
Una ragazza dai lunghi capelli rosa ascoltava con attenzione ed interesse le parole dell’esaminatrice che, da lì a poco, li avrebbe accompagnati nelle aule dell’istituto. Suo fratello maggiore le aveva già spiegato come funzionavano alcuni test e, inoltre, le aveva dato alcune dritte prima di salutarla dinanzi i cancelli della Chō taikoku Kōkō; trovandosi da sola, siccome mancavano ancora alcuni minuti prima dell’orario d’inizio della cerimonia inaugurale, si era infilata gli auricolari del proprio cellulare nelle orecchie ed aveva iniziato ad ascoltare la musica senza accorgersi di stare andando esattamente addosso ad una persona. «Ehi, attenta» l’aveva ammonita questa dolcemente mentre lei, mortificata, stava togliendo gli auricolari pronta a scusarsi; era rimasta, tuttavia, pietrificata quando si era trovato davanti nientemeno che il migliore amico di suo fratello, Shindou Takuto, in compagnia di due ragazze, una delle quali l’aveva guardata male quando il ragazzo l’aveva chiamata “Asami-chan”. Era da quella mattina che non riusciva a togliersi di testa quel momento e, solo nel momento in cui aveva iniziato a scrivere il proprio saggio, era riuscita a concentrarsi. La voce dell’esaminatrice che chiamava il suo nome, assegnandola alla 1-B, la riportò alla realtà; si avvicinò, quindi, ai ragazzi che erano stati già assegnati alla 1-B e, fra questi, una ragazza dai capelli azzurri le sorrise dolcemente.
Terminata la distribuzione degli studenti alle classi, Shunju Minako sorrise con aria soddisfatta: «Bene così, ragazzi. Lascio ora la parola al mio collega, che si occuperà di spiegarvi le modalità di esecuzione dei test.»
Un uomo dai capelli neri e uno sguardo fiero fece un passo avanti rispetto la commissione d’esame.
«Buongiorno a tutti, ragazzi. Sono Katou Hinata, esperto di parapsicologia ed oggi mi occuperò di aiutarvi a capire qual è la vostra capacità ESP. Direi di partire dalle basi: alzino la mano quanti di voi sanno, effettivamente da cosa derivano le capacità ESP.» Poche mani si alzarono in risposta alla domanda dell’esperto; fra queste, anche quella di Kirino Asami. L’uomo sospirò con aria affranta: «Lo immaginavo. Beh, ragazzi, è tutto dovuto al vostro DNA. Non so quanti di voi sono a conoscenza del fatto che, al momento della vostra nascita, vi è stato prelevato un campione di DNA dalle cellule della mucosa buccale. Una volta prelevato, tramite una tecnica di biologia molecolare, la PCR3, abbiamo moltiplicato il DNA estratto e l’abbiamo analizzato. Dall’analisi, abbiamo identificato una ricombinazione genetica particolare, che ha fatto sì che voi possedeste queste capacità.»
Katou Hinata si fermò ad osservare le facce stralunate degli studenti che, come al solito, non avevano capito molto del suo discorso; per sdrammatizzare, aggiunse: «Beh, ragazzi, ci sarà un motivo se io sono specializzato in Biologia Molecolare e voi no, giusto?»
I ragazzi si misero a ridere, finché l’uomo non si schiarì la voce e riprese a parlare: «Ad ogni modo, oggi vi divideremo in gruppi. Siete all’incirca 90 ragazzi, considerando che gli ambiti di verifica sono tre, direi di formare sei gruppi da 15 ragazzi. Dividetevi liberamente e seguitemi.»
 
15 Aprile 2019, ore 12:00, Inazuma Cho, Chō taikoku Kōkō, aula PK.

Matsukaze Tenma sedeva sul pavimento dell’aula PK; Katou Hinata aveva spiegato loro che si trattava dell’aula adibita alle capacità ESP che comportavano una trasformazione, che essa fosse relativa materia o tempo. Si guardava intorno con aria preoccupata mentre, pochi metri dinanzi a lui, un ragazzo dai capelli verdi stava cercando di modificare lo stato dell’aria che lo circondava; prima, aveva cercato di modificare dell’acqua, della sabbia e del fuoco, tuttavia si era rivelato inutile. Mentre osservava il ragazzo, Tenma percepì la formazione di un vortice d’aria intorno a lui; credeva che, finalmente, il verde fosse riuscito a concludere qualcosa ma, a giudicare dalle occhiate che gli esaminatori gli avevano rivolto e dal fatto che lo avessero invitato ad uscire, non era stato così.
 
15 Aprile 2019, ore 15:33, Inazuma Cho, anfiteatro della Chō taikoku Kōkō.
 
Shunju Minako guardava orgogliosa gli aspiranti ESPer che sedevano dinanzi a lei. «Bentrovati, ragazzi. Sono qui per comunicarvi gli esiti delle vostre prove.»
Il chiacchiericcio degli studenti si interruppe subito. Gli studenti del secondo e del terzo anno, insieme ai docenti, erano stati invitati ad assistere alla consegna dei risultati. «Per quanto riguarda la stesura del saggio breve, voglio farvi presente che coloro che non hanno raggiunto il punteggio minimo di sessanta su cento saranno ammessi con un debito formativo. Nel corso dell’anno scolastico, questi alunni avranno la possibilità di frequentare corsi di potenziamento tenuti da alcuni dei più brillanti studenti del secondo e del terzo anno.» Un lieve brusio si sollevò dai posti a sedere. «Tuttavia, non temete, perché solo pochi di voi si troveranno in questa situazione. Adesso vi chiamerò uno per volta, venite dinanzi la commissione  a prendere la scheda con i vostri risultati.» Gli studenti furono chiamati uno ad uno da Minako, per poi essere accolti da un applauso da parte del resto dei presenti in anfiteatro.
Terminata la consegna dei risultati, prese parola il preside: «Per oggi abbiamo finito. Siete ufficialmente studenti della Chō taikoku Kōkō, complimenti a tutti voi.» Gli studenti del secondo e del terzo anno, i docenti ed il personale scolastico accolsero, nuovamente,  con un applauso i nuovi studenti. Il preside proseguì: «Ragazzi, mi aspetto grandi cose da voi. Non deludetemi. Sono sicuro che presto vi renderete conto di rappresentare per noi un barlume di speranza. Fate di tutto affinché il fuoco dentro di voi non smetta mai di ardere.»
 
15 Aprile 2019, ore 22:30, ????.

«Buonasera, preside Raimon.»  Un uomo dalla barba bianca accolse il preside della Chō taikoku Kōkō nel proprio ufficio; non si trovavano in un edificio del centro di Inazuma Cho, bensì si trovavano nei pressi della Torre di Inazuma, dalla quale si poteva osservare tutta la cittadina.
«Salve, Hibiki-san.» gli rispose cortesemente l’altro, prendendo posto dinanzi la scrivania dell’uomo.
«Com’è andata la prima giornata di scuola?» gli chiese l’uomo, versandogli del tè fumante in una tazza di porcellana.
Il preside sospirò con aria stanca. «Bene, direi. Le nuove leve sembrano promettenti.»
«Me lo auguro.» L’uomo si guardò intorno con circospezione, per poi proseguire: «Novità?»
Raimon Souichirou sospirò, osservando la tazza di tè che l’altro gli aveva offerto. «Non lo so, non lo so.» iniziò, affranto. «Sono sempre meno. Quest’anno sono ancora meno rispetto l’anno scorso. Non so come faremo, davvero non lo so.»
L’uomo lo guardò con apprensione, per poi voltarsi ad osservare il panorama che si stagliava fuori la finestra del suo ufficio: una serie di lampioni illuminavano le strade di Inazuma Cho su cui si affacciavano gli ultimi negozi che si apprestavano a chiudere; alcuni percorrevano ancora quelle strade, chi per rincasare, chi per uscire. Hibiki Seigou avvertì una strana sensazione, si voltò verso l’altro e proseguì: « Hirai Shinzou sta venendo. Troveremo una soluzione.»
 
1 si definiscono ESPer coloro che possiedono poteri ESP.
2 la parapsicologia è la scienza che si occupa dei fenomeni paranormali/ESP.
3 la PCR (reazione a catena della polimerasi) consente la moltiplicazione di frammenti di acidi nucleici. Se può interessarvi, informatevi su internet, ma ai fini della trama non è importante sapere come funziona.


Angolo dell'autrice.
Hiiiiii
~
Non stavo più nella pelle, avevo troppa voglia di aggiornare, sorry.
Scusate per il capitolo lungo, ma c'erano molte cose da spiegare. Come avrete notato, alcuni OC sono stati presentati:
Aurora Parisi è la mia OC;
Kirino Asami è l'oc di Alix04;

Elinor Lancaster è l'oc di angel love.
Ragazze, cosa ne pensate? Le ho caratterizzate bene?
Per chi mi ha mandato l'oc questo pomeriggio, scusatemi, ma avevo il capitolo già pronto e dovevo assolutamente aggiornare. Ovviamente gli altri compariranno nei prossimi capitoli.
Per chi ancora deve mandarmi l'oc, non temete, li aspetto con piacere.
Allora, che dite? Vi ho chiarito un po' le idee o no? Spero di no eheh
Alla prossima!
Michela
   
 
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