C'era una volta una biblioteca , la più grande dell'intero universo , ricca di informazioni e segreti da far gola a chiunque.
Un giorno River Song e il Dottore si ritrovarono ad affrontare una grande minaccia e solo il sacrificio della donna riuscii a impedire un disastro su vasta scala.
Il Dottore , geniale come sempre , salvò la coscienza di River Song sull'enorme server della Biblioteca.
River Song , sotto forma di dati , vive felice in un mondo virtuale ...
CAPITOLO 12 – IL MIO CAMPO
River Song – strano nome e lo penso sempre – ci ha salvati.
Quell'universo stava collassando su se stesso , ma la donna ci ha salvati investendoci con una strana luce e un rumore tipico dei modem di una volta ... con quello stridio elettronico.
"River ... cosa sta succedendo?"
Clara aveva un espressione tipica di chi viene sbattuto da un posto a un altro e non ha tempo per capire e riprendersi.
Cercava di aggiustarsi goffamente i capelli , ma senza successo.
"L'ho detto prima ... siamo nel CAL , un mondo virtuale per farla breve.
Il mondo in cui vivo io da parecchio tempo ormai , insieme ad altre persone tra cui la mia carissima Evangelista"
La ragazza , udendo il suo nome , si avvicinò con discrezione e accennò con la mano un timido saluto.
Era una bella ragazza dai capelli lunghi e neri.
"Sicuramente il Dottore ti ha raccontato la storia della Biblioteca , dei Vashta Nerada e ..." , poi River si interruppe guardando Clara che si reggeva a malapena in piedi.
"Scusami River , continua ... no , anzi ... cosa hai fatto poi con Jello?"
River Song assunse un espressione di chi solitamente non capisce la domanda che le è stata posta.
"Chi?"
E infatti ... era proprio così.
Molte cose non mi tornavano , iniziando dal come era vestita.
"Tu sei la nostra River , vero?"
La donna strizzò gli occhi , poi ad alta voce disse qualcosa come "Aaah" e si mise seduta vicino alla fontana.
"Avete incontrato un altra me , immagino.
Io sono l'unica , la vera , l'originale ... si potrebbe dire.
Cercherò di spiegarvi tutto nel modo più semplice possibile"
Intanto la donna dai capelli lunghi e neri ci aveva portato dell'acqua.
Clara si era ripresa dalla situazione ... e come darle torto : chiunque al suo posto sarebbe stordito ...
... purtroppo , non io.
Dico "purtroppo" perchè ho provato quasi euforia in quel caos totale , tranne in un momento ... quando il viso ologramma pronunciò "Radiel" ...
... mi venne la pelle d'oca.
"Questo mondo è un mondo virtuale presente nei database del CAL o memoria della Biblioteca , fate voi insomma.
Io sono un mucchio di dati che si mostra a voi con una forma , ma solo per merito del Dottore che ha salvato la mia conoscienza in questi server .
Non sono fatta di carne ed ossa , nessuno qui lo è.
Qualcuno invece , la fuori , ha voluto osare.
Poco tempo fa ci ha fatto visita , hackerando il mondo virtuale , blaterando che era alla ricerca della formula per il mondo perfetto.
L'ho preso a calci in culo , mentre Evangelista ha creato un collegamento con quella strana entità.
Prima di andarsene , ha deciso di sdoppiarsi e – logorroico com'era – ha ricominciato a parlare del fatto che forse la risposta sta nel completarsi a vicenda e altre fesserie ...
... fesserie che però hanno destato la mia attenzione e preoccupazione.
Siamo riusciti a collegarci a lui solo pochi istanti fa e abbiamo raccolto voi due e il TARDIS trasportandovi fino a qui"
Poi la ragazza dai capelli neri (Evan... Evangelista? Che nome) fece un passo avanti e cominciò a parlare.
"Questo è stato possibile perché siete stati digitalizzati , ma in un modo davvero incredibile : siete digitali , ma anche di carne ed ossa"
Clara voleva dire qualcosa , ma riconoscevo bene l'espressione di imbarazzo sul suo volto visto che per certi argomenti non era portata.
"Siamo persone reali in un mondo virtuale ... è impossibile.
I dati sono ... dati , come è possibile trasportare un umano nella sua interezza in un mondo fatto di dati?"
River mi puntò il dito contro ed esclamò "Esatto ! Non è possibile , nemmeno il Dottore ne sarebbe capace .
Qui stiamo parlando di una tecnologia superiore alla nostra comprensione"
Clara si toccò la fronte e cominciò a parlare.
"Fatemi capire bene che con queste cose io sono proprio un caso perso ...
il mondo che abbiamo visitato precedentemente era tipo un videogioco e in qualche modo ci siamo finiti dentro , giusto? Questo spiegherebbe uno strano evento dove una pozza di sangue sotto i miei piedi era sparita e uno specchio rotto che non rifletteva la mia faccia ..."
Clara stava cercando di capire.
Non è una ragazza stupida , anzi è davvero una in gamba , ma non tutti possono comprendere certe cose.
Lei in gamba riguardo tantissime cose e mi ha sempre fatto rigare dritto e dato suggerimenti in molti ambiti , ma la sua kryptonite era proprio qualsiasi cosa riguardante l'informatica e derivati.
Decisi di venirle incontro.
"Esatto , quelli possiamo chiamarli bug ... per farla breve , sono errori di programmazione e solitamente più è elaborato un programma e più bug ci sono.
Questi possono corretti o eliminati , ma non sempre"
"Esatto" , aggiunse poi Evangelista cercando di spalleggiarmi ,
" ... specialmente se quell'entità sta cercando di ricreare un intero universo"
"Perchè ha intenzione di ricreare un intero universo fatto di dati?
E io , Daniele e il TARDIS cosa centriamo?"
Domande giuste quelle di Clara .
Naturalmente non erano domande dirette , perchè sapeva benissimo che nessuno poteva rispondere , ma si poteva buttare giù qualche ipotesi.
River ci fece il gesto di seguirla dentro una villa.
I due bambini che prima avevano abbracciato River , ora giocavano con l'altalena.
"Le persone di questo mondo sono tutte coscienze trasferite o ci sono anche persone fatte di dati?"
La domanda che stavo per porre io me l'aveva tolta Clara dalla bocca.
River non rispose , ma in compenso ci pensò la ragazza ... Evangelista.
I miei problemi con i nomi , quanto sono negato.
Se fossi un programma , forse ...
"Una buona parte , si . Il processo è reversibile se c'è un corpo da cui tornare ancora in vita , ma quando dall'altra parte c'è un corpo senza più funzioni vitali o – come alcuni di noi – che abbiamo uno scheletro putrido ... in questi casi , non è reversibile.
Chi viene salvato nei server , lascia il suo corpo indietro da qualche parte nella Biblioteca e trasporta solo la coscienza nel CAL.
In un primo momento si è come l'impressione che l'intera persona venga trasferita qui , ma il corpo viene teletrasportato altrove e solo la coscienza viene digitalizzata , ma con voi ... è diverso"
Clara teneva in mano il bicchiere e lo fissava.
"Scusa la mia ignoranza , ma se l'acqua è digitale e io e Daniele siamo fatti di carne ed ossa ... come fa a dissetarci?"
La domanda da un milione di dollari.
Diedi una risposta che poteva essere priva di senso , ma forse per la nostra tecnologia attuale e la nostra conoscienza di essa.
"Probabilmente siamo ibridi , metà digitali e metà umani ... eppure non mi convince.
Siamo entrambi la stessa cosa nello stesso momento? Umani digitali e digitali umani..."
Smisi di parlare per non portare altra confusione.
Clara poggiò il bicchiere da una parte e frugò nelle sue tasche più grandi all'interno.
Da una di esse tirò fuori un contenitore con la zanzara Kalosso.
River si avvicinò di corsa e si avvicinò al contenitore .
"E' un Kalosso ? Ma come ... l'hai preso dall'altro mondo virtuale?Dimmi di si"
"Si , è stato al centro di certi eventi dell'altro mondo"
Evangelista si avvicinò , "Posso esaminarla?" , e Clara gli consegnò la zanzara.
"Interessante ... non si sta buggando , ma non credo sia reale ... è fatto di dati anche questo insetto.
Probabilmente la tecnologia su cui si basa l'altro mondo virtuale è simile a quella del CAL.
Questo coso potrebbe rafforzare il collegamento con quell'entità e scovarla prima che gli venga in mente un altra idea malsana"
Evangelista ci salutò e corse via , lasciandoci con River vicino all'entrata di quella che sembrava una sala da pranzo.
"Clara , io immagino che ci siamo già conosciuti , ma per sicurezza fermami se non riconosci questo nome : Trenzalore"
" Si , ci siamo conosciuti e riconosco quel nome ... so a cosa ti riferisci"
"Come mai non sei con il Dottore? Come mai sei con lui ?"
Su quel lui si era soffermata parecchio. Cosa voleva da me?
Clara non rispose e River Song cambiò prontamente discorso.
"...comunque... sai bene che è possibile creare una connessione come quella che ho avuto con te a Trenzalore.
L'idea con il Kalosso proveniente da quel mondo virtuale è simile , ma Evangelista cercherà la sorgente e potremmo risalire all'entità con le manie da Dio in pochissimo tempo"
Clara si girò verso di me , scrutandomi come in cerca di qualcosa.
"Radiel ... così il faccione aveva detto di chiamarsi , vero?"
Io accennai un Si con la testa , senza dire una parola.
Non so perché , ma mi stava salendo l'ansia.
"E Radiel è il soprannome che usi nei social e nei giochi di ruolo , giusto?"
Sapevo dove voleva andare a parare , credo.
"Pensi che io sia coinvolto in qualche modo? E poi non sono l'unico che si chiama Radiel su internet"
Clara si mise a braccia conserte e strizzò gli occhi.
"Non sarò un genio in informatica , ma con la matematica ci prendo molto ... e quante possibilità ci sono che due Radiel entrino in contatto e abbiano a che fare con questo tipo di cose?"
Clara credeva davvero che centrassi qualcosa in qualche modo?
Non che mi stesse accusando , ma dentro di me percevivo una strana sensazione ...
... mi sentivo come colpevole.
Perché?
FINE CAPITOLO 12