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Autore: Mary2316    30/07/2019    1 recensioni
Guardò i suoi capelli ricadere perfettamente sulle spalle, erano lucenti e profumati di quello shampoo che portava Kagome dalla sua epoca, aveva una gran voglia di accarezzarli e sentire quanto soffici fossero fra le dita.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MANO NELLA MANO
di Mary2316


 
 
Qualche piccolo spiraglio di luce si intravvide tra le foglie di quella fitta vegetazione boschiva che sembrava interminabile.
Le nuvole cariche di pioggia rendevano tutto più buio nonostante mancasse qualche ora al tramonto.
Inuyasha e i suoi fedeli compagni decisero di passare la notte in una grotta poco lontana da una piccola cascata che dava vita ad una fonte di acqua fresca dove potersi concedere qualche momento di tranquillità.
Dopo aver sistemato i giacigli per la notte Kagome e Sango decisero di andarsi a fare un bagno per smorzare il calore della stagione, arrivate in acqua una forte folata di vento fece scompigliare i capelli di entrambe.
L’enorme cicatrice di Sango rimase scoperta e Kagome con voce tremante disse si voltò rispondendo << è passato tanto tempo, ora è perfettamente guarita, l’ unico dolore che provo è il ricordare chi e come è stata procurata>> dopo queste parole abbassò lo sguardo chiudendo gli occhi ricordando lo sguardo di Kohaku che piangeva dopo aver ucciso i loro compagni, il loro padre e aver conficcato la sua arma tra le scapole della sua amata sorella sotto l’effetto malefico di Naraku.   
si bloccò quando sentì la mano dell’amica sulla spalla che con tocco delicato volle rincuorarla << non fa nulla, anzi sono felice che ti sia preoccupata per me, te ne sono grata dal più profondo del cuore>>
Kagome accennò un sorriso e subito dopo uscirono dall’acqua prese alla sprovvista da una pioggia battente, si rivestirono in fretta per poi raggiungere gli altri dentro la grotta.
Le ragazze furono sorprese dallo spettacolo che si ritrovarono davanti agli occhi << per quale arcano motivo avete messo voi il pesce sul fuoco ?>> chiese Kagome, Inuyasha subito replicò lei scoppiò a ridere e si mise a controllare se il pesce stesse cuocendo bene, Sango li guardò mentre erano ancora in acceso dibattito ma poi le venne in mente di dare una controllata alla grotta per vedere se era effettivamente sgombra da qualsiasi tipo di animale/demone e si incamminò all’interno della grotta per esplorarla.
Con una fiaccola ad illuminare il cammino avanzando piano piano, tra i fitti cunicoli notò una luce, la candida luce della luna illuminò un’altra fonte – deve aver smesso da poco di piovere, il cielo si sta schiarendo- pensò tra se e se.
Si abbassò per toccare l’acqua, voleva avere conferma che fosse calda visto i vapori che la sovrastavano, l0 era veramente, un sorriso si distese sulle sue labbra e immerse le gambe fino alle ginocchia e quel tepore le fece sciogliere i muscoli ancora tesi dall’ultima battaglia avuta con uno dei tanti demoni mandati dal suo acerrimo nemico, sospirò profondamente più volte mentre la men te cominciò a vagare nel passato, ricordando il padre, il villaggio, la sua vita serena e piena d’amore con i suoi cari ormai defunti.
sentendosi chiamare tornò in quella grotta in pochi istanti, si voltò scrutando la figura che si stava avvicinando alla luce tremante della fiaccola, riconobbe la veste scusa e i sandali .
Notò spuntare dalla mano dietro la schiena un pesce alla brace su un bastoncino, glielo porse abbassandosi accanto a lei << tieni, l’ho strappato dalle grinfie di Inuyasha e Shippou, non vedendoti tornare ma ahimè sono riuscito a salvarne soltanto uno.. me ne rammarico>> Sango rispose solo con un dolce sorriso arrossendo, lo prese e cominciò a mangiarne poco alla volta alternando piccoli soffi per raffreddarlo -grazie- pensò tra se e se.
Il monaco si mise seduto e le chiese << posso immergere le gambe anche io ti dispiace ?>> Sango senza pensarci gli rispose subito << no, fai pure il tepore di queste acque è molto piacevole>> dopo la sua risposta alzò la tonaca fino alle ginocchia e prese posto accanto a lei e si voltò a guardarla << hai proprio ragione, è meravigliosa>> la guardò dritta negli occhi scrutando la loro immensa profondità, si fissarono per un tempo che sembrava fosse infinito come se tutto intorno a loro si fosse fermato, senza proferire alcuna parola l’unico rumore che si percepiva era lo scorrere dell’acqua sulle rocce.
Guardò i suoi capelli ricadere perfettamente sulle spalle, erano lucenti e profumati di quello shampoo che portava Kagome dalla sua epoca, aveva una gran voglia di accarezzarli e sentire quanto soffici fossero fra le dita per poi passare al viso di porcellana ora dipinto dal rossore dell’imbarazzo sulle gote, avrebbe voluto sfiorarle proprio in quel punto per poi scendere sulle sue labbra che sembravano disegnate dal più bravo dei pittori.
Anche lei cominciò a  guardarlo con più intensità i suoi occhi brillavano al chiarore della luna sopra di loro, come se volessero dirle qualcosa ma non riuscì a carpire alcun pensiero perché abbassò lo sguardo che ricadde sulla mano destra fasciata dal rosario che bloccava lo spaventoso foro del vento << quando apri il vortice, ti fa male ? cosa provi ? >> domandò la ragazza per smorzare l’imbarazzante silenzio creatosi poco prima, il monaco indirizzò lo sguardo sulla mano e rispose << sai quando ti ferisci con una lama e la carne si squarcia ? e non accenna a fermarsi e si lacera di più .. sempre di più è così ogni volta .. poi con gli insetti di Naraku il dolore si amplifica di mille volte.. lasciandomi anche senza fiato>> dopo aver ascoltato quelle parole prese la mano tra le sue intrecciando le dita e la strinse forte, quel gesto lasciò piacevolmente sorpreso Miroku che sorrise alla tenerezza di quel tocco.
<< quel che provi togliendo questo sigillo ogni volta è spaventoso, come fai a sopportare tutto questo dolore ? >> la risposta venne immediatamente << quel che mi da la forza è la speranza di un futuro, come per te salvare la vita di Kohaku è indispensabile aggrapparmi al sogno di avere una famiglia mia, avere dei figli, vederli crescere ed essere al loro fianco in ogni momento del loro percorso, quando sono malati o semplicemente coccolarli di notte quando fanno un brutto sogno.. quel che è mancato a me quando mio padre davanti ai miei occhi è morto risucchiato dalla stessa maledizione che quell’inetto ha portato alla mia stirpe.. ringrazio ancora il maestro Mushin che mi ha preso con se ed accolto nel suo tempio, però penso che il calore dell’abbraccio di un padre scaldi più di mille focolai >> Sango pensò al passato e agli abbracci del padre che nei momenti difficili gli mancavano, in un istante dai suoi occhi gonfi di dolore si fecero strada tante piccole lacrime che rigarono copiosamente il viso facendo trasparire tutto quel che provava, il dolore attanagliato nel suo cuore che ogni giorno ricacciava dentro con tanta fatica, arrivarono alla mano del monaco quelle gocce salate istintivamente le asciugò tutte, in modo gentile, in modo che la ruvida stoffa non le irritasse le guance << non piangere, te ne prego ti prometto che troveremo Naraku e lo sconfiggeremo, non sopporto vederti così, questi tuoi splenditi occhi dovrebbero sempre e solo sorridere>> dopo queste parole l’abbracciò forte, sentiva le sue piccole spalle sotto le sue braccia e non fece cenno di mollare la presa.
Ebbe coraggio e accarezzò finalmente quei capelli con gesti lenti, erano davvero di seta come pensava, i respiri profondi per inebriare i sensi di quel dolce profumo per far si che per tutta la vita non lo avrebbe mai dimenticato, ogni volta che sentiva odore di fiori di ciliegio nella mente si materializzava lei, come la più dolce delle ossessioni << non sei sola a questo mondo, ci sono io con te >> sciolse quell’abbraccio solo per prendere il suo viso tra le mani e sfiorò le sue labbra con le sue.
Si rese conto subito dopo di quel che aveva fatto e pronto a ricevere la sua punizione che sicuramente sarebbe arrivata da li a poco, chiuse gli occhi dicendo << schiaffeggiami pure, non mi pentirò di quel he ho fatto, ne ora ne mai >>
Il sonoro schiaffo non arrivò anzi Sango sorrise portando le dita sulle sue labbra << non ti schiaffeggerò, non preoccuparti, questo tuo gesto non è come gli altri quando mi palpeggi o dici sconcerie, nel tuo abbraccio ho sentito il calore di quelli della mia infanzia>>  << infanzia ??? i stai dicendo che per me provi l’affetto di un padre, sono questo per te ? >> la sterminatrice scoppiò in una fragorosa risata replicando << ho percepito il calore come ti dicevo prima delle persone che amavo, una sensazione che non provavo da tempo non che tu sia come mio padre per me, sei un disastro >>
Miroku si rasserenò immediatamente << temo di essere stato troppo precipitoso nella valutazione>> risero entrambi distogliendo per qualche minuto il pensiero dalla loro ardua missione, nel mentre Sango si sentì prendere la mano << l’unica cosa positiva di tutta questa storia è averti incontrata>> disse accarezzando con dolcezza il suo collo.
In quella grotta non c’erano più pensieri o demoni solo loro due che non accennavano ad allontanarsi l’uno dall’altra nemmeno per un secondo, ogni fugace sguardo arrivava fin nei meandri più nascosti delle loro anime.
Il monaco gli sarebbe volentieri saltato addosso per sentire ancora quel profumo ma quella sera per qualche strano motivo si trattenne e per rispetto non avrebbe fatto mai nulla che lei veramente non volesse, anche se più temeva le giuste percosse che la ragazza gli avrebbe inferto.
<< sei veramente bellissima >> Sango inarcò un sopracciglio << lo dici a tutte vero ? >>
Miroku si avvicinò di nuovo al viso poggiando la fronte contro la sua, così da potersi perdere nuovamente nella profondità del suo sguardo, spostò una parte della frangia per baciare la sua pelle setosa e le disse << prima ho solo sfiorato le tue labbra, posso avere il permesso di baciarle e farti capire quel che il mio cuore prova per te ?>>
Intrecciò le dita a quelle della sterminatrice portandole al petto << senti come batte, come scalpita quando sono al tuo fianco o semplicemente quando ti vedo da lontano mentre combatti forte e aggraziata allo stesso tempo, prima vivevo ogni giorno come se fosse l’ultimo aspettavo la mia fine, la morte che questo foro mi avrebbe dato risucchiando la mia vita senza lasciare nemmeno le spoglie, poi ti ho incontrata e da quel momento il desiderio di aggrapparmi a questa terra si è fatto sempre strada in me , perché il solo pensare di aprire gli occhi e poterti vedere era più forte di qualsiasi altra cosa, un sentimento così intenso e soprattutto puro in vita mia non lo avevo mai provato, mi sono perdutamente innamorato di te, giorno per giorno sempre più profondamente >> quelle parole dette così sinceramente fecero trasalire Sango che per qualche istante rimase impietrita incredula che la persona che aveva davanti potesse provare tali sentimenti verso di lei, si sentiva leggera, felice le sembrava quasi come se il grosso macigno che portava sul cuore fosse sparito, avere la certezza che l’amore che provava era ricambiato, tutto questo le diede una grande gioia che pensava non avrebbe mai provato nella sua vita.
<< ti prego, parlami ! va bene anche uno schiaffone ma fa qualcosa>>  lei continuò a non dir nulla e abbassò lo sguardo << perdonami Sango, non volevo spaventarti ne metterti a disagio, non succederà mai più .. >>
Detto questo si alzò piano con il cuore totalmente in frantumi, non si era mai sentito così vulnerabile come in quel momento, sperava che la fiamma della fiaccola si spegnesse per non far vedere la desolazione del suo volto.
Si sentì prendere un lembo di stoffa dalle stesse mani che più di una volta con assordante schiocco gli venivano stampate sulla guancia, il tempo di voltarsi e Sango affondò la testa nella sua spalla << sei tu che devi perdonare me, davvero .. le parole che prima hai detto le ho sognate tante di quelle volte.. ma sentirle dalla tua bocca mi hanno fatto un effetto totalmente diverso da quel che immaginavo, sono una sterminatrice e con tutto quello che ho passato e tutt’ora sopporto mi rimane difficile aprire il cuore ed esternare i miei sentimenti, ho creato la corazza da dura sasso dopo sasso, delusione dopo delusione e tu, puntualmente con un sorriso o semplice sguardo la facevi cadere e alla fine anche io mi sono totalmente abbandonata al sentimento che provo per te>>
Il suo imbarazzo era tale che sprofondò nella sua tunica, qualche secondo dopo si sentì abbracciare nuovamente, rimasero li per qualche istante senza parlare, quell’abbraccio diede modo alle loro anime di incontrarsi veramente per la prima volta, di accarezzarsi e di conoscersi come mai fatto prima.
Sango alzò lo sguardo incontrando gli occhi di Miroku che brillavano più di prima sotto una nuova luce più profondi e belli che mai, illuminati solo dal pallore della luna, il fuoco della fiaccola si era spento già da un po' ma nessuno dei due lo aveva notato, si fermò a pochi millimetri dalla sua bocca e le chiese << nessuna conseguenza su quello che sto per fare allora ? >> lei rispose
Un secondo dopo senza indugio lui poggiò finalmente come aveva sempre voluto le labbra sulle sue, quell’agognato gesto che entrambi aspettavano da tempo, non vollero staccarsi nemmeno per riprendere fiato, avrebbero voluto che quel momento non finisse mai, il calore sprigionato da quel bacio e quell’abbraccio avrebbe sciolto anche il ghiaccio più spesso.
In quel momento non erano ne l’indomita sterminatrice ne il monaco donnaiolo ma solo due semplici anime che si amavano.
Aprirono gli occhi e lui sorridendo le disse << sei diventata rossa come un pomodoro !>> lei rispose subito << guarda che lo sei diventato anche tu monaco maniaco >> << io maniaco ? beh possibile ma la colpa è tutta della tua bellezza>> sorridendo si chinò nuovamente a baciarla, tremava come un ragazzino alla sua prima cotta,
  le prese la mano portandola alle labbra << va bene, concedimi ancora qualche istante per deliziare i miei occhi del tuo volto perfetto, delle tue labbra rosse e del dolce profumo dei tuoi capelli lucenti alla pallida luce della luna, non lascerò mai più questa delicata mano e ti avverto già da adesso che ad ogni occasione fuori da questa grotta furtivamente ruberò un bacio alla tua bocca, non mi stancherò mai di farlo ne di guardarti, sei l’unica con la quale voglia un futuro e una vita felice e piena di qualsiasi cosa bella, guarirò giorno per giorno la tua anima ferita>>
Rimase li per qualche istante con il sorriso stampato sul volto, ci sapeva fare davvero con le parole e non lo  aveva mai visto così serio fino ad ora.
<< io invece prometto che ti aiuterò ad aprire meno possibile il foro del vento, la paura che possa portarti via da me .. fa male al cuore il solo pensarlo >>
<< non ho voglia di morire ora che sono consapevole di quel che tu provi per me, Sango non preoccuparti più di nulla se cercherai la mia mano sarà accanto alla tua pronta a stringerla in qualsiasi momento>> << è così anche per me Miroku, ti sosterrò sempre >> arrossirono entrambi senza dir nulla erano gli sguardi che parlavano per loro, s’incamminarono verso l’uscita abbandonando la sorgente che li aveva finalmente visti esprimere i sentimenti che si portavano dentro da tanto tempo.
Miroku si fermò e si voltò verso Sango allungò la mano e fece cenno di prenderla << su usciremo da qui mano nella mano lo voglio io e anche tu, ricordi ?>> prese la sua mano con presa ben salda, verso la vita, verso quel futuro che da quel giorno in poi avrebbero affrontato insieme.


 
                                                                                                                  FINE
 



Salve a tutti, questa è la mia prima fanfiction, sono un pochino nervosa perché in vita mia non avevo mai pubblicato nulla xD  quindi per chi la leggerà non siate troppo cattivi ! Da molto tempo non scrivevo e mi è risultato un po' difficile farlo ma pian piano ho deciso di ritagliarmi qualche momento per poterlo fare e niente alla fine ho messo giù questa storia rendendo per una volta Miroku praticamente l’ultimo dei romantici perché penso che sia spavaldo solo in apparenza ma dentro oltre che maniaco è anche tenero e ho reso Sango da rigida e risoluta un pochino più malleabile.
Detto questo spero che la storia vi piaccia !
 
Alla prossima
 
Mary

 
   
 
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