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Autore: Ron23    23/08/2019    1 recensioni
Durante una festa Squall si fa convincere da Jecht a bere un po' troppo, ma non si sarebbe mai potuto immaginare le conseguenze che avrebbe avuto.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jecht, Lightning, Squall Lionheart, Tifa Lockheart
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera i guerrieri stavano festeggiando. Squall era appoggiato ad una parete, con le braccia conserte e l’espressione di chi voleva trovarsi da un'altra parte. Quella festa era stata organizzata da Laguna, Gidan e Vaan per alzare il morale dei compagni.

 

«Che perdita di tempo!» Borbottò Lightning seduta in disparte.

«Ehi come va Lightning!» Esclamò Tifa che sembrava più euforica del normale.

«Hai bevuto vero?» le domandò la rosa.

«Solo qualche bicchiere!» Fu la risposta di lei «Perché non mi fai compagnia in vece di startene qui da sola,» continuò la ragazza.

«No grazie!» rispose seccamente Lightning.

«Dai è una festa, siamo qui per divertirci» insistette Tifa.

«NO! Quante volte telo devo ripetere,» disse bruscamente la rosa.

Nel fra tempo, Gidan e Bartz avevano iniziato a ballare sopra un tavolo dando spettacolo, e Squall decise che quello era il momento giusto per defilarsi, ma una mano lo afferrò per la spalla.

 

«Te ne vai di già!» Esclamò Jecht.

«Non credo che la cosa ti riguardi» rispose impassibile il SeeD.

«Dai almeno beviamoci un goccetto assieme» gli propose lui.

Ma Squall rifiutò, visto che non reggeva bene l’alcol, ma ovviamente era una cosa che evitava di dire, visto che la considerava un suo punto debole.

«Ehi credevo che non fossi più un ragazzino, ma evidentemente mi sbagliavo!» Jecht lo sfotteva.

Una delle cose che Squall aveva in comune con Seifer, era che non gli piaceva essere considerato un ragazzino, anche sé ovviamente non lo dava a vedere. Squall prese la cosa come una sfida, e si fece passare da Jecht la bottiglia, poi iniziò a bere attaccandosi alla bottiglia.

 

La mattina seguente, Squall si svegliò nella sua stanza. L'ultima cosa che ricordava, era che stava bevendo dalla bottiglia che gli aveva passato Jecht, i ricordi di ciò che era successo dopo erano estremamente confusi, e lui non riusciva ancora a mettere a fuoco nulla.

Nel letto con lui c’era qualcun altro, e quando Squall vide di chi si trattava si sentì raggelare.

Lightning gli dormiva accanto completamente nuda, come del resto lo era lui.

La rosa si svegliò e si tirò su, poi si mise a fissarlo con lo sguardo impassibile, lui non riusciva a dire una sola parola, la situazione durò un paio di minuti, poi lei prese un espressione quasi divertita sciogliendo la tensione.

 

«Cosa c’è di divertente!» Disse Squall.

«Non ti ricordi nulla vero?» Esclamò lei.

«Ti dispiacerebbe spiegarti meglio» chiese il SeeD.

«Semplice, ti sei fatto coinvolgere da Jecht, e hai finito per ubriacarti» gli rispose la rosa.

«E poi cos'altro è successo» domandò Squall portandosi la mano alla fronte.

 

Così Lightning cominciò a raccontargli cosa era accaduto.

Squall si era ubriacato, e barcollando cercava di tornare nella sua stanza, Lightning vedendolo decise di accompagnarlo intuendo che da solo non ci sarebbe mai arrivato in quelle condizioni, anche lei aveva bevuto un po', ma era ancora lucida.

Quando arrivarono, lei cerco di farlo sdraiare sul letto, ma lui gli crollo addosso, così Lightning si ritrovò sul letto di Squall con lui spalmato sopra di lei.

 

«Aspetta! Ferma un attimo, non dirmi che...» Squall la interruppe bruscamente.

«Guarda che non è successo quello che ti stai immaginando!» Esclamò seccamente la rosa, «Inoltre se ci avessi anche solo provato, credi davvero che ora saresti tutto intero» aggiunse lei.

Squall tirò un sospiro di sollievo, sentendosi uno stupido.

«Guarda che comunque l'abbiamo fatto!» Disse Lightning.

«Ma se hai appena detto che non l’avevo fatto!» replicò Squall.

«Ho detto che non hai cercato di approfittare di me, non che non avessimo fatto l'amore» rispose lei.

Squall stava diventando rosso in viso, un po' perché iniziava a ricordare lucidamente alcuni momenti del rapporto avuto quella notte con Lightning, un po' perché lei era nuda davanti a lui.

 

«Se vuoi propri saperlo, quello che hai fatto dopo essermi venuto addosso, è confessarmi alcune cose!» commentò la rosa che sembrava divertita dall'imbarazzo di lui. «Non tiriamola per le lunghe, vuoi sapere cosa mi hai detto vero?» disse lei.

Squall si limitò ad annuire, aspettando la risposta di lei; si sentiva nervoso domandandosi che cosa gli avesse rivelato.

«Molto semplice, ti sei dichiarato, mi hai detto quello che provi per me, mi hai rivelato le tue paure» dichiarò Lightning che continuò a raccontare.

 

Squall cadendo era finito sopra a Lightning.

«Ehi, alzati non sei leggero!» disse lei tirandolo su.

«Mi piaci! Io… Io mi sono, innamorato di te» dichiarò Squall.

Lightning si bloccò. Quella dichiarazione così improvvisa, era qualcosa che lei non si sarebbe mai aspettata.

«Questo però non dovrei dirtelo, altrimenti rideresti di me. Io mi sento bene quando sto con te, ma probabilmente tu mi consideri solo un ragazzino. Mi preoccupo troppo di quello che gli altri pensano di me. Odio questo lato del mio carattere, e per questo non voglio far sapere niente di come sono, quando la gente mi ritiene un tipo freddo che non si sa cosa gli passa per la testa, io mi sento sicuro. Inoltre tutti prima o poi se ne vanno, e ti lascino solo, ma quando lo fa qualcuno a cui tieni, questo ti fa soffrire troppo. Un giorno tornerai al tuo mondo, e allora io non ti rivedrò più» commentò lui.

«Basta così» disse lei con voce dolce, sapeva bene che in condizioni normali, Squall si sarebbe tenuto tutto dentro, e non le avrebbe mai aperto cosi tanto il suo cuore.

 

A quel punto lei gli tolse i guanti, e li posò in terra, poi fece lo stesso con la giacca.

«Che cosa stai facendo?» domando il SeeD con voce tenue.

«Non vorrai mica andare a letto vestito!» esclamò la rosa con voce calma e un espressione serena.

«Guarda che so farlo anche da solo» ribatté lui iniziando togliendosi le scarpe.

«Lo so! Ma tu ora devi spogliare me» rispose lei con un leggero sorriso.

«Perché?» Chiese Squall con uno sguardo confuso.

«Non fare domande, e fa come ti ho detto!» replicò Lightning.

Squall arrossendo in volto iniziò a spogliarla come le aveva chiesto. Un indumento dopo l’altro i due rimasero con solo l’intimo addosso, a quel punto lei lo baciò dolcemente, lui istintivamente la strinse a se, e Lightning con un piccolo gesto lo invitò a toglierle delicatamente il reggiseno, poi reciprocamente si tolsero gli ultimi indumenti rimasti.

«Squall questa per me è la prima volta» gli sussurrò la rosa con un leggero rossore che le adornava le guance.

 

«Il resto dovrai ricordartelo da solo.» Con quella frase Lightning interruppe il racconto.

«Lightning tu...» Squall cercò di dire qualcosa, ma le parole gli si strozzavano in gola.

«Squall, fino a ieri credevo che tu in me non vedessi una donna, ma solo una guerriera, e così tenevo nascosti i mie sentimenti per te. Ora so che mi sbagliavo» dichiarò lei accarezzandogli il viso.

«Lightning non lasciarmi solo» le chiese Squall.

«Squall qualunque cosa accada io ci sarò sempre, questa è una promessa.» rispose lei. poi si baciarono.

I due si rivestirono e tornarono alla vita di tutti i giorni, ma tra loro nulla sarebbe stato più come prima.

 
   
 
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