Edward Drummond stringe tra le mani una piccola lettera scritta da Lord Alfred. Dopo la disastrosa cena di pochi giorni prima questa gioia non se l'aspettava proprio. Alfred vuole rivederlo a cena, stasera. Drummond sorride perché vuole andarci e ci sarà. Costi quel che costi.
Dopo quel bacio fugace in Scozia le cose per entrambi erano decisamente cambiate e quelli che per anni erano stati solo sguardi e sorrisi ora non bastavano più.
Edward si guarda in giro intascando la lettera. Sul viso ancora impresso il sorriso.
Prima c'era un'altra cosa importante da fare: partecipare al dibattito per l'abolizione della legge sul grano. È suo compito affiancare il primo ministro nonostante il suo pensiero ora sia da tutt'altra parte. Lord Alfred starà attendendo con impazienza l'ora della cena quanto lui? Poche ore e l'avrebbe scoperto.
Drummond siede accanto a Sir Robert Peel intento a discutere con ardore per abolire quella dannata legge. Una parte del suo cervello è bene attento a non lasciarsi sfuggire nessun dettaglio del dibattito ma un'altra parte di lui, poco più sotto al centro del petto, freme e scalpita affinché le poche ore che lo separano dalla cena possano passare veloci. Appena la sua mente volge verso Lord Alfred un brivido lo percorre lungo la schiena.
Tra loro non c'era stato nulla di eclatante per anni, solo reciproci scambi di sguardi, chiacchiere sulla politica o sulla corte e tanti, tantissimi sorrisi. Eppure Alfred era tutto. Non erano mai servite parole per spiegarlo. Erano tutto l'uno per l'altro.
Un pomeriggio di mezza estate, la Scozia, un po' di vino in più e Drummond aveva trovato il coraggio di fare quello che più desiderava da sempre. Baciare Lord Alfred. Un dolcissimo bacio che aveva finalmente spiegato, seppur in minima parte, quello che esplodeva nei loro cuori.
Al loro ritorno a Londra erano usciti a cena ma Edward se ne era andato deluso dalle parole di Lord Alfred che aveva quasi sminuito quel bacio per paura di rovinargli la carriera all'interno del Parlamento inglese.
Ora Lord Alfred è tornato sui suoi passi resosi conto che qui in gioco ci sono i loro cuori e la loro felicità, in un epoca dove trovarla non è affatto facile.
Edward guarda l'orologio da taschino senza dimostrare in alcun modo la sua impazienza. La cena è ancora lontana.
Passa un'ora buona ma finalmente il dibattito ha fine e Sir Peel ne esce vincitore ottenendo la tanto desiderata abrogazione della legge sul grano.
Edward e Sir Robert escono dal Parlamento e si stringono la mano soddisfatti mentre intorno a loro esplodono applausi e grida di gioia.
- Mi congratulo con lei Sir Peel. Ha tenuto duro fino all'ultimo momento.
- È stata una battaglia difficile Drummond, ma questa vittoria ce la siamo meritata. L'Inghilterra ha fatto un gran passo avanti.
Edward guarda Peel con grande ammirazione. Qualunque uomo vorrebbe diventare come lui, forte, altruista e disposto a tutto per l'Inghilterra.
- Nessuno avrebbe potuto fare meglio di voi.
- Oh, Drummond penso che volendo chiunque poteva farlo. L'importante è combattere sempre per ottenere ciò che si vuole.
Con un cenno del capo e nessun altra parola il primo ministro si allontana lasciando quelle parole a vagare nei pensieri di Edward.
Combattere. Ottenere ciò che si vuole.
È quello che ha intenzione di fare.
E manca poco più di un'ora.