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Autore: hemmoscialla    06/09/2019    0 recensioni
Figlio di un'umana e di Ares, dio della guerra, durante la sua giovinezza è stato messo alla prova a lungo, finché non ha scoperto la sua vera identità da mezzosangue.
Louis è da poco entrato a far parte di una nuova scuola, una scuola che gli rivoluzionerà la vita.
Ha dovuto cambiare scuola numerose volte, ancor prima di sapere cosa fosse realmente, il suo carattere ha portato alla sua espulsione da tutte le scuole umane a cui si era iscritto.
In questa nuova scuola scoprirà di non essere solo, vivrà realtà che prima sembravano frutto dell'immaginazione di alcuni scrittori, ma che ben presto porteranno Louis a vivere emozioni mai provate, oltre la rabbia.
Genere: Fantasy, Fluff, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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12 giorni

Sono passati 12 giorni da quando la mia vita è cambiata, da quando ho scoperto che mio padre è un dio greco e l'unica cosa che ho fatto 12 giorni fa, dopo che mia madre mi aveva fatto quella confessione è stata scoppiare a ridere.
Cos'altro avrei potuto fare? Ares, il dio della guerra, proprio il dio che leggevo nei libri della mitologia greca. Ares, il dio che durante l'antichità veniva usato, insieme agli altri dei, per spiegare gli avvenimenti che accadevano inspiegabilmente.
Come poteva lui essere mio padre? E come fa un dio ad accoppiarsi con un umano? Erano e sono le domande che continuano a rimbombare nella mia testa. 
E nonostante stia diventando tutto più reale iniziando a frequentare la nuova scuola, io non riesco a crederci e spero che presto mi dicano che sia tutto uno scherzo.

Dentro il dormitorio siamo in troppi, a quanto vedo mio 'padre' si è divertito un sacco ad andare in giro sulla terra. Noto anche che gli altri dei hanno fatto la stessa identica cosa e questo fa capire quanto sia noiosa la vita sull'Olimpo.
Quindi esiste davvero l'Olimpo? E dove si trova? Su una nuvola? 
Son troppe le domande che mi ronzano in testa e qualcuno saprà sicuramente come rispondere, spero.

Mi alzo stiracchiandomi, stanno ancora tutti dormendo, cerco di avvicinarmi al bagno senza far rumore anche se non mi dispiacerebbe svegliarli tutti.
Apro la porta del bagno per poi chiuderla alle mie spalle, mi appoggio al lavandino e mi guardo allo specchio sospirando.
Mi avvicino alle docce, apro l'acqua e aspetto che si riscaldi spogliandomi velocemente, non voglio essere visto da nessuno, questo è uno dei pochi motivi per cui mi son svegliato così presto. Vado sotto il getto d'acqua fredda chiudendo gli occhi e rilassandomi tra il silenzio e il solo rumore dell'acqua che scorre, dopo pochi minuti mi insapono e sono costretto a sciacquarmi rapidamente dopo aver sentito un rumore, mi avvolgo la vita con un asciugamano mentre con un altro asciugamano mi occupo dei miei capelli lisci. Infilo i boxer e lascio cadere entrambi gli asciugamani per terra. 
Mi giro di scatto appena sento la porta aprirsi, vedo Zayn. 
«Qualcuno mi ha copiato l'idea.» mi dice, guardandomi dalla testa ai piedi per poi ridere.
«Anche se non so il motivo per cui ridi, non credo di averti copiato un bel niente.» affermo facendo spallucce, sbuffo fulminandolo con lo sguardo.
«Puoi anche evitare di comportarti così con me.» sussurra avvicinandosi appena con aria di sfida.
«Caro, penso che tu non abbia capito un bel niente. Faresti meglio a non avvicinarti, e soprattutto a non sfidarmi.»
Zayn di rimando alza le mani in segno di arresa e lo guardo alzando un sopracciglio, mi vesto in fretta ed esco dal bagno sbattendo forte la porta.
«Oops.» scoppio a ridere vedendo le persone presenti nel dormitorio spaventarsi e alzarsi di colpo, esco dal dormitorio per dirigermi in segreteria, questa volta però chiudendo dolcemente la porta.

Mi avvicino alla porta della segreteria, busso e mi affaccio nella stanza piccolina dove vedo subito una scrivania con nessuno ad accogliermi. Mi appoggio alla parete e guardo fisso l'orologio. 
Sono le 7:30, ancora.
Dopo 20 minuti vedo una signora arrivare, molto molto bassa e penso ridendo lievemente che finalmente sono più alto di qualcuno in quella scuola.
«Buongiorno, come posso esserti utile?» mi chiede la signora.
«Salve sono Louis Tomlinson, sono nuovo e mi servirebbe sapere il numero del mio armadietto e gli orari delle mie lezioni.»
«Uhm...saresti dovuto venire ieri, se non sbaglio.» dice mentre prende in mano un paio di fogli, porgendomeli. «questi sono gli orari delle tue lezioni, per l'armadietto invece, questa è la chiave in caso si dimentichi la combinazione, e questa è la combinazione.» dice mentre mi mostra un altro foglio. 
Io annuisco e prendo in mano i fogli che mi stava porgendo. 
«Bene, ora vada. Controlli i suoi orari, le lezioni iniziano domani.» la ringrazio ed esco dalla stanza guardando i fogli, sbuffo alla vista di quelle materie così strane per me.

Continuo a camminare lasciando perdere il casino intorno a me. Odio il casino ed è ironico dato che spesso sono io a crearlo.
Gioco con i fogli che ho ancora in mano e guardandomi intorno vedo solo persone che non conosco neanche, l'unica persona che conosco è Zayn e forse è l'unica persona a cui potrei chiedere una mano, ma scuoto la testa al solo pensiero.
Rientro nella stanza, vado spedito verso il mio letto e mi siedo con la schiena contro il muro. 
Continuo ad osservare i fogli come se mi aspettassi che le risposte che cerco uscissero fuori guardandoli.
«Vedo il fumo uscirti dalle orecchie Louis, forse non dovresti pensare così tanto, ti farà male.» mi dice il moro guardandomi.
«Almeno riesco a pensare io, non credo si possa dire lo stesso di te, giusto?»
«Invece di fare queste battutine acide, potresti semplicemente chiedere aiuto se è quello che vuoi.» chiude gli occhi a fessura mentre mi parla.
«Ci son troppe cose che non capisco.» sbuffo «cosa sono tutte queste materie? E servono dei libri? Io non ne ho comprato neanche uno, non mi avevano detto niente.»
«Allora i libri non serve comprarli, in ogni aula c'è un libro per ogni banco che viene sistemato prima dell'inizio delle lezioni, è per questo che nessuno ti ha detto di comprare i libri. In questa scuola c'è davvero di tutto, potevi far a meno di portare anche i vestiti.» mi dice indicando lo zaino vicino il mio letto. «ce ne danno di nuovi ogni mese. Per quanto riguarda le lezioni è abbastanza complicato, lo era anche per me il primo giorno, io non sapevo nulla e non avevo uno Zayn a spiegarmi tutto.» si indica da solo, ridendo. 
«Io non capisco cosa ti faccia ridere così tanto ogni volta, te lo giuro io non riesco proprio a capirlo.» lo guardo male.
«Si chiama ironia, mio caro Louis e dovresti solo ringraziarmi perché ti sto aiutando anche se non meriti neanche di essere guardato in faccia per i comportamenti che riservi a tutti noi.» 
E per quanta cattiveria possa esserci in quella risposta continuava a sorridere e okay ha un sorriso stupendo ma è alquanto fastidioso, perché non riesce ad arrabbiarsi? 
«Mh va bene, allora immagino di doverti ringraziare...beh, grazie moro
«Abbassa le difese Louis, qui vogliamo solo essere tuoi amici.» dice mentre se ne va, sospiro a quella risposta.

Io non ho mai avuto amici.

 

   
 
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