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Autore: fenris    14/09/2019    0 recensioni
Naruto ha perso i suoi genitori la notte della sua nascita a causa della fuga del Kyubi, ma fortunatamente Jiraya e Tsunade hanno deciso di prendersi cura di lui al loro posto. Guardate come la sua vita si sviluppa mentre viene cresciuto dai Sannin, e come questo cambierà non solo la vita di Naruto, ma anche la vita di quelli intorno a lui. Au.
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Jiraya, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Tsunade | Coppie: Asuma/Kurenai, Hinata/Naruto, Jiraya/Tsunade, Minato/Kushina, Sasuke/Sakura
Note: OOC, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
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Capitolo 14

 

Giorni all'accademia, parte due o Chi ha detto che essere un ninja sia facile?

 

Undici anni dopo l'attacco del Kyubi

 

Erano passati ormai due anni da quando il programma dell'accademia era stato ampliato. Diversi studenti non erano riusciti a tenere il passo con le lezioni e si erano spostati alle scuole pubbliche, lasciando solo dodici studenti: gli eredi dei vari clan, Tamaki, Karin, Haku e Sakura.

 

Quest'ultima era l'unica a non essere nata da una famiglia di ninja- tecnicamente neanche Tamaki aveva una famiglia umana, ma era stata comunque allenata da gatti ninja- ma quest non le diede problemi all'inizio. Era pur sempre la miglior kunoichi della classe.

 

La sua posizione non durò a lungo. Quando le materie si spostarono sempre più dalla teoria( in cui continuava a eccellere) alla pratica, i suoi voti cominciarono a calare. Era ancora brava nel controllo del chackra e in quelle classi che utilizzavano i libri, ma il resto era un casino. Se la cavava bene col lancio di kunai e shuriken, ma prendere bersagli in movimento era troppo difficile per lei. Aveva anche padroneggiato i jutsu di livello è, ma quelli di rango D furono molto più complicati.

 

 

Le corse a ostacoli erano un incubo, ma le pratiche di taijutsu erano la parte peggiore. Proprio come Naruto aveva scelto Sasuke come suo rivale, Sakura aveva fatto lo stesso con Hinata. Ma mentre il divario tra i due ragazzi diminuiva, Hinata aveva sempre meno difficoltà a sconfiggere la compagna.

 

 

Avendo capito che l'erede degli Hyuga era troppo per lei, Sakura sfidò la sua vecchia amica Ino, ma con gli stessi risultati. Per di più, mentre Hinata si tratteneva, Ino mostrava un certo lato sadico nel far male a Sakura. Tamaki era specializzata a sua volta nel corpo a corpo, non l'avrebbe mai sconfitta. Finora era riuscita a battere solo Karin, che riuscì comunque a batterla dopo poco tempo.

 

 

Ino rimpiazzò persino il suo soprannome di 'fronte spaziosa' con ' sacco rosa'. I suoi genitori suggerirono che forse non era tagliata per essere una kunoichi, ed avrebbe dovuto provare un'altra carriera. Quello che proprio non sopportava era lo sguardo di Sasuke. Lo sguardo di disdegno che non la riconosceva minimamente. Era così terribile.

 

 

Finora aveva eccelso con pochissimo sforzo, non si allenava neanche a casa. Cominciò ad allenarsi di più, ma gli esercizi e le ore di studio in più non aiutarono molto. Un giorno, dopo un altro umiliante match, non ce la fece più e scappò. Non aspettò neanche la fine della campanella e non prese il suo zaino. Corse incurante di tutte le persone in cui sbattè, fino ad arrivare in un parcò privo di bambini, dove si sedette sotto un albero.

 

' Forse hanno ragione, non sono fatta per questo- pensò piangendo- Hinata ha il Byakugan, Tamaki i suoi gatti, Ino le tecniche del suo clan e Karin è una sensitiva con abilità guaritrici. Che posso fare io?'.

 

“ Stai bene?”, chiese una voce dietro di lei. Sakura si pulì gli occhi e si girò, trovandosi davanti Naruto, Karin e Hinata. Quest'ultima aveva anche il suo zaino.

 

“ Come mi avete trovato?”.

 

“ Sensitiva.”, chiarì Karin indicandosi gli occhi.

 

“ Sakura, sei scappata ancor prima che le lezioni finissero, cos'è successo?”, chiese Naruto sedendosi dietro di lei.

 

“ Che ti importa?”, gli rispose Sakura rude, facendo sussultare il biondino.

 

“ Non è un modo di parlare a qualcuno che cerca di aiutarti, sai?”, le rispose Karin, estremamente offesa dal tono usato sul cugino.

 

“ Sembri parecchio arrabbiata. E' per quel match?”, domandò comunque questi, più che altro preoccupato da Sakura, che fece un largo sospiro prima di spiegare tra i singhiozzi.

 

“ Non è per quello. Ero la migliore kunoichi della classe, poi tuo padre ha cambiato tutto, e sono in fondo alla classifica.”.

 

“ Ehi, non incolparlo perchè ci vuole più forte.”, rispose Naruto con un'espressione veramente incavolata.

 

“ Facile a dirsi per te, hai due ninja leggendari ad allenarti. Tutti hanno qualcuno che li alleni, ma non me”.

 

“ Oh, mia madre conosce un po' di tecniche mediche e jutsu del nostro clan, ma fa schifo con qualsiasi altra cosa.”, controbattè ancora Karin.

 

“ Allora perchè sei così brava nel taijutsu?”.

 

“ Naruto si è offerto d'aiutarmi.”.

 

“ Ma siete comunque cugini.”, insistette Sakura, prima che Naruto la interruppe.

 

“ Puoi comunque allenarti con noi se ti va.”, proclamò guadagnandosi uno sguardo stupito da Sakura.

 

“ D- davvero? Ma non siamo parenti.”.

 

“ Neanche Hinata, e ci esercitiamo insieme da anni.”, le rispose Naruto, sperandola di convincerla finalmente.

 

“ Ma i clan non addestrano solo i propri membri?”.

 

“ Il più delle volte, ma non è proibito aiutare altri. Mica ti riveliamo tecniche segrete o altro.”.

 

“ Perchè volete aiutarmi? Non siamo amici, ci parliamo a malapena.”.

 

“ Perchè diventerò Hokage, e dovrò pensare a tutto il villaggio. Poi non posso vedere una ragazza così intelligente così.”.

 

“ Ed è ovvio che ti serve aiuto.”, aggiunse Karin aggiustandosi gli occhiali.

 

“ Naruto- kun diceva che ci avrebbe insegnato q- qualcosa per persone con un buon controllo del chackra. Ti va di unirti a noi?”, le domandò Hinata dandole un piccolo sorriso d'incoraggiamento che diede l'effetto sperato. Infatti Sakura ricambiò e si alzò in piedi.

 

“ Davvero? Sarebbe fantastico.”.

 

“ Allora ci vediamo al campo d'allenamento numero tre.”, concluse Naruto andandosene insieme a Karin, mentre Hinata ridiede la borsa alla compagna.

 

“ Hai dimenticato questo.”.

 

“ Oh, grazie.”.

 

“ Ah, se posso chiedere... perchè hai deciso di diventare una kunoichi?”, domandò l'erede degli Hyuga, sperando di non andare troppo nel profondo.

 

Sakura ci pensò attentamente, non riuscendo proprio a ricordare la ragione. La prima risposta che le venne in mente fu 'per impressionare Sasuke', ma aveva incontrato il moro solo dopo. La vera ragione... era uno stupido sogno infantile.

 

“ Non ricordo.”, disse nella speranza di finire il discorso.

 

“ E perchè vuoi continuare a esserlo?- chiese Hinata dopo aver riflettuto ancora- diventare ninja è solo l'inizio del viaggio. Io voglio essere una kunoichi per migliorare il mio clan, ma qual è il tuo obbiettivo?”.

 

' Impressionare un ragazzo che è già più forte di quanto io lo sarò mai.', pensò mesta la rosata.

 

“ E' per Sasuke- san?”, azzardò la mora. Sakura, vedendosi scoperta, saltò in aria.

 

“ E anche se fosse? Tutti sappiamo che vuoi essere più di un amica per Naruto!”, rispose facendo arrossire Hinata, grata che comunque Naruto non l'avesse mai capito.

 

“ Non è il punto. E a differenza tua, non trascuro il mio allenamento per impressionarlo.”.

 

Sakura assunse un'espressione torva, per la tristezza, non per rabbia. Era vero, quanto tempo Sakura ci aveva messo a scegliere nuovi vestiti e acconciature che avrebbe potuto usare per allenarsi? Hinata si rese conto di essere andata troppo oltre e si scusò.

 

“ Scusa, non volevo.”.

 

“ N- no è vero, sono un casino come ninja. Ho solo girato intorno a Sasuke mentre tutti voi diventavate più forti.”, ammise la rosata combattendo le lacrime.

 

“ Non è troppo tardi. Sei molto intelligente, e hai il miglior controllo del chackra tra noi.”, controbattè la Hyuga riuscendo a far sorridere nuovamente l'amica.

 

“ Lo pensi davvero?”.

 

“ Devi solo pensare a come dirigiere la tua forza.”.

 

“ Allora metterò tutta me stessa nel diventare una ninja anche senza clan. Grazie, Hinata. E ti aiuterò anche a migliorare il tuo guardaroba, sarai la ragazza di Naruto in pochissimo tempo.”.

 

La faccia di Hinata divenne praticamente una nuova sfumatura di rosso.

 

“ C- COSA?!”.

 

“ Oh, andiamo, non freghi nessuno con la recita da 'bimba innocente'. Non inganni nessuno tranne Naruto”, la prese in giro l'altra.

 

“ Che problema c'è coi miei vestiti?”, domandò la mora guardandosi.

 

“ Per cominciare il tuo giubbotto. Perchè lo indossi? Non fa neanche freddo.”.

 

 

Flashback

 

Nel quartiere Hyuga, Hinata si stava allenando con sua madre, come ogni giorno per migliorare il suo Pugno gentile. Ma a un certo punto Hikari smise di attaccare e guardò silenziosamente la figlia.

 

“ C'è qualche problema?”.

 

“ Niente, amore, solo dovremmo prenderti presto un reggiseno. Non mi aspettavo saresti cresciuta così presto.”.

 

Hinata divenne improvvisamente rossa, e si coprì il petto con le mani.

 

Fine Flashback

 

“ Mi piace questo giubbotto.”.

 

“ Come ti pare. Grazie ancora per i consigli e per avermi ridato lo zaino, a dopo.”, concluse Sakura andandosene.

 

*****

 

Nel frattempo, dall'altra parte di Konoha.

 

“ Non hai nessun diritto di farlo!”, urlò arrabbiato Sasuke.

 

“ Ho tutto il diritto di farlo! Vattene prima che chiami gli ANBU!”, gridò un uomo di mezza età ancora più infuriato.

 

Dopo il colpo di stato, gli ultimi tre Uchica erano diventati degli emarginati. Le persone li avrebbero guardati storti, mormorando insulti( a volte sentiti quando pensavano altrimenti) e trattarli con assoluta cattiveria. Sasuke aveva fatto del suo meglio per ignorarli, ma era la prima volta che gli riservavano così tanta ostilità.

 

Il ragazzo aveva notato che quasi tutti i suoi vestiti cominciavano a stargli stretti, così era andato a fare rifornimento. Ma quando entrò in negozio, il commesso non ci mise due secondi a cacciarlo via.

 

Mentre i due argomentavano, vennero presto circondati da una numerosa folla, di cui alcuni membri cominciarono a lanciare pesanti insulti al bambino. Non ci volle molto affinchè una coppia di ANBU venne per riportare l'ordine.

 

“ Che succede?”, chiese uno di loro con la maschera da falco.

 

“ Oh, grazie ai Kami siete qui. Portate questo piccolo demonio via dal mio negozio!”, ordinò il negoziante puntando il dito a Sasuke.

 

“ Non potete farlo, quell'uomo mi ha cacciato via senza ragione!”, protestò quest'ultimo.

 

“ Nessuna ragione? Sei un Uchica, è l'unica ragione che mi serve!”

 

“ Capisco- disse l'altro ANBU, con addosso una maschera da orso, mettendo una mano sulla spalla di Sasuke- non preoccupatevi, sistemeremo tutto.”.

 

Tutti si aspettavano che i due scinobi avrebbero portato via Sasuke, ma con loro enorme sorpresa il primo ANBU sbattè il negoziante contro un muro e l'ammanettò.

 

“ Che diavolo state facendo!”.


“ Hai confessato di aver rifiutato servizi a un ninja di Konoha solo per il suo clan. Per questa infrazione sei in arresto.”.

 

“ Mia moglie è stata uccisa da quei bastarti con gli occhi rossi. Voi e gli Hokage ve ne pentirete, non vi aspetterete che viviamo fianco a fianco!”.

 

“ Rilasciatelo, non ha fatto niente di male!”, protestò uno dalla folla, venendo presto imitato.

 

“ Infatti, prendede l'Uchica e uccideteli tutti prima che ci tradiscano tutti!”.

 

“ Basta così, disperdetevi o sarete arrestati con lui!”, ordinò chiaro l'ANBU con la maschera da orso. Le persone quindi se ne andarono per riprendere le loro attività, ma quando l'uomo provò a chiedere a Sasuke se fosse ok, vide che se n'era già andato.

 

*****

 

Più tardi Sakura si diresse ai campi d'allenamento, trovando già i due Uzumaki e Hinata ad attenderla di fronte a un'enorme roccia.

 

“ Ci siamo tutti, possiamo anche cominciare.”, cominciò entusiasta Naruto.

 

“ Naruto, senza offesa, ma non ti aspetterai davvero che ci rivolgiamo a te come Sensei?”, fece invece Sakura, ancora lievemente scettica.

 

“ Tranquilla, tanto sarei un sensei di merda fino a quando diventerò più forte. Per questa tecnica comunque devi concentrare il chackra sui pugni e rilasciarlo. Guardate!”, spiegò il biondino facendo quanto detto e colpendo una roccia dietro di lui, lasciando una piccola crepa.

 

“ E' incredibile!”, gridò Karin.

 

“ Fa male?”, domandò invece Hinata, un poco preoccupata per l'amico.

 

“ No, basta coprire la mano con un velo di chackra. E il vostro è molto migliore del mio, perchè non provate?”.

 

La prima ad obbedire fu Karin, che seguì le istruzioni. Canalizzò il chackra nella mano e colpì il masso, creando una crepa ancora più grande di quella di Naruto. Ma a differenza sua si strinse la mano in preda al dolore.

 

“ Ah, hai detto che non faceva male!”.

 

“ Ti sei protetta la mano?”, ricordò il biondino ricevendo risposta negativa. La prossima fu Hinata, che però mostrò qualche dubbio.

 

“ Naruto- kun, va bene se la uso? Insomma, hai detto che è una tecnica segreta di Tsunade- sama.”

 

“ Non è un problema, mamma mi ha dato il permesso per farlo. Basta che me lo chiediate se volete insegnarla ad altre persone- disse Naruto sorridendo, prima di assumere un'espressione più dura- Sasuke innanzitutto, non voglio che abbia altri metodi per farmi il culo.”.

 

“ Se volesse farlo, gli basterebbe copiarlo con lo Sharingan. Ma non lo farà, lui preferisce ninjutsu e le armi ai pugni.”, ricordò Sakura con sommo orrore del jinchuriki.

 

“ Bene. Forza, Hinata, mostrami che sai fare”. La mora obbedì ed eseguì tutti i passi, inclusa la protezione e colpì a piena potenza. Ottenne un risultato ancora migliore di Karin senza farsi del male.

 

 

“ Complimenti, Hinata, davvero ben fatto.”, si congratulò Naruto.

 

“ G-grazie, spero di poterlo combinare col Pugno gentile.”, disse la ragazza. Stava già provando a combinare lo stile di famiglia con la manipolazione degli elementi. Aggiungendo la manipolazione degli elementi, il risultato sarebbe stato devastante.

 

“ Tocca a me!”, s'intromise Sakura, eseguendo la solita procedura e colpendo il masso.

 

“ WOW!”, gridarono tutti non appena videro che la ragazza aveva praticamente infilato il suo intero pugno nella roccia provocando una crepa grossa il doppio delle compagna.. Neanche lei ci credeva.

 

“ Santa merda... è stato fantastico.”. Scioccata, Sakura ritirò il pugno e guardò il suo operato per quasi un minuto fino a quando le sue labbra non si curvarono in un enorme sorriso.

 

“ Eheh, voglio proprio vedere cosa farà ora Ino col suo 'sacco rosa'.”, disse prima di esibirsi in una sonora risata.

 

“ Naruto, pensi che sia impazzita per il potere?”, chiese Karin piuttosto preoccupata.

 

“ Nah, è solo la gioia di avere una nuova tecnica, sparirà presto.”, rispose l'Uzumaki guardando Sakura fare continui buchi nel masso.

 

“ E... se non sparisse?”, domandò Hinata spaventata.

 

“ SI'! SI'! SONO SAKURA L'INARRESTABILE, L'INVINCIBILE! TREMATE E DISPERATEVI! IL VOSTRO DESTINO E' GIUNTO! MUAHAHAHAH!”, continuò a gridare passando dalla roccia in frantumi ad alcuni alberi.

 

“ Papà dice che il Paese della luna è un bel posto in cui vivere.”, disse nuovamente Naruto, ora sinceramente spaventato.

 

Fortunatamente come da lui previsto, Sakura non impazzì e crollò a terra appena esaurì il chackra. Dopo che si riprese e che si furono salutati, tornarono tutti a casa. Passando davanti al fiume, Naruto vide Sasuke, che si limitava a guardare i riflessi del tramonto sull'acqua.

 

L'Uchica non era mai stata la persona più amichevole di Konoha, ma da dopo il colpo era diventato praticamente asociale. Parlargli era come conversare con un muro, e aveva la brutta abitudine di picchiare chi insisteva in quei tentativi.

 

Naruto poteva comunque capire cosa stava attraversando. Sasuke aveva perso tutta la sua famiglia in una sola notte, e la reputazione di un clan così potente era ora in frantumi. Itachi se la cavò in parte, grazie ai testimoni sui suoi combattimenti e al fatto che aveva prestato soccorso al terzo Hokage. Sasuke e Shisui erano però diventati dei fuoricasta nel villaggio, ma se il nuovo capo clan poteva ignorare le mali lingue, il ragazzino non aveva ancora la maturità per sopportare così tanto, decidendo di isolarsi dal mondo.

 

In genere l'Uzumaki lo ignorava non sapendo cosa fare. Ma visto che aveva aiutato Sakura, fare lo stesso con Sasuke non era forse oltre le sue capacità.

 

 

“ Ehi, Sasuke!”. Il suddetto non si girò neanche a guardarlo.

 

“ Vattene, idiota, non ho voglia di combattere.”.

 

“ Non voglio combattere, solo parlare.”.

 

“ Non voglio neanche parlare.”.

 

“ Sai, sei stato piuttosto rompi da... sai.”, fece Naruto grattandosi il braccio e guardando in entrambe le direzioni.

 

“ E pensi di potermi aiutare?”.

 

“ Certo che posso!”.

 

“ Ok, Dimmi, hai perso tutta la tua famiglia in una sola notte, con nessuno che puoi incolpare per le loro morti, e le persone vogliono farti pagare?”.

 

“ Temo di no.”.

 

“ Allora non abbiamo niente di cui parlare.”.

 

“ Ma so cosa significhi essere incolpati per cose di cui non hai responsabilità.”.

 

“ Come?”.

 

“ Ti sei scordato che ho il Kyubi dentro di me? Tante persone mi temono, perchè temono che potrei perdere il controllo e distruggere Konoha. Altri mi temono per chi hanno perso anni fa, anche se sono solo il suo contenitore. Mamma dice che devono sfogare la loro rabbia su qualcosa, e io sono il bersaglio più semplice. E' la stessa cosa che sta succedendo a te.”.

 

“ E non hai mai voglia di farglia pagare.”.

 

“ A volte sì, ma ho ancora la mia famiglia e i miei amici a trattenermi. E anche tu.”.

 

Sasuke guardò il terreno, sentendosi veramente in colpa per come aveva trattato Itachi e Shisui, sebbene volessero solo aiutarlo. Avrebbe dovuto rimediare in qualche modo.

 

“ Perchè me lo stai dicendo? Vuoi essere mio amico all'improvviso?”, chiese non alzando lo sguardo.

 

“ Sì, se hai un problema chiamami.”.

 

“ Ci penserò. Devo andare a casa ora.”, Naruto lo guardò allontanarsi. Era andata comunque meglio di quanto si aspettasse.

 

*****

 

Molti mesi dopo

 

E ancora una volta, l'anno scolastico si concluse. Naruto e i suoi compagni riuscirono a passare l'esame su ogni campo, anche i jutsu di rango E. Questo significava che sarebbero passati all'anno successivo, quasi pronti a diventare veri ninja. Dopo le congratulazioni di Iruka, i dodici bambini presero gli zaini e si diressero verso l'uscita. Il figlio dell'Hokage era come al solito accompagnato da Hinata e Haku.

 

“ Ehi, oggi papà inizierà a insegnarmi qualcosa di nuovo. Volete unirvi a noi?”.

 

“ Mi piacerebbe, ma a casa festeggieremo il diploma di Nejii. Comunque non vedo l'ora di uscire con voi nelle prossime settimane libere.”.

 

“ Come sapete che Nejii è passato? L'esame è stato solo ora.”.

 

“ Nejii- niisan è un genio, ho seri dubbi che non ce l'abbia fatta. Il suo proposito era diventare la recluta dell'anno.”.

 

“ Tu che dici, Haku?”.

 

“ E' venerdi, posso andare a trovare Zabuza- sama. Un'altro anno, e sarà fuori dalla prigione. Sarà per un'altra volta.”.

 

“ E che cavolo, allora- CHE DIAVOLO?!”. Appena usciti dall'edificio, i tre studenti videro la più strana delle visioni: il sole stava tramontando nonostante fosse appena pomeriggio, e sentivano il rumore delle onde nonostante la spiaggia più vicina fosse a duecento chilometri da Konoha.

 

“ Questo è... inusuale.”, osservò Haku.

 

“ Non sembra essere un genjutsu, il mio Byakugan non ci vede attraverso.”, disse invece Hinata dopo aver attivato la sua abilità oculare. Fu in quel momento che sentirono due voci provenire dall'interno dell'edificio.

 

“ E' stato grazie a lei se ho potuto diplomarmi, Gai- sensei!”.

 

“ No, sei stato tu a fare tutto il duro lavoro! Io ti ho solo aiutato!”.

 

“ Gai- sensei!”.

 

“ Lee!”.

 

“ Gai- sensei!”.

 

“ Lee!”.

 

“ Gai- sensei!”.

 

“ Lee!”.

 

“ Ok, andiamocene prima che le cose diventino ancora più strane.”, propose Naruto andandosene. Haku e Hinata non persero tempo a imitarlo.

 

*****

 

Prigione di Konoha

 

Haku era seduto su un tavolo assieme ai suoi tutori legali, Yugao e Hayate. Dall'altra parte si trovava Zabuza nella sua uniforme e regolarmente bloccato.

 

“ Buon pomeriggio, Zabuza- sama. Come sei stato dall'ultima volta che ci siamo visti?”.

 

“ Come al solito. Il cibo è spazzatura, la compagnia ancora peggiore e non posso iniziare una rissa che mi mettono in cella d'isolamento. A parte questo, sto bene.”.

 

“ Finirà presto. L'anno prossimo diventerò un ninja, e sarai fuori in prova.”.

 

“ Questo se Jiraya mantiene la sua parola.”.

 

“ Osi dubitare la parola dell'Hokage?”, gli rispose Yugao battendo i pugni sul tavolo.

 

“ Fidati, ragazza, il fatto che sia un Kage non gli fa guadagnare la mia fiducia.”. Hayate si schiarì la gola.

 

“ Non so come siano le cose a Kirikagure, ma ti assicuro che a Konoha manteniamo la nostra parola.”.

 

“ E' solo che so quanto a voi piacciano le abilità innate, e quella di Haku è molto potente. Non vorrei ci costringessero a restare.”.

 

“ Come Hayate ha detto, qui le cose sono diverse. Fa come ti diciamo e non ci saranno problemi.”.

 

“ Va bene. Comunque, Haku, ti trattano bene?”.

 

“ Sì, mi sono fatto qualche amico all'accademia, mentre Yugao e Hayate- san continuano a trattermi bene. E posso usare i miei poteri senza problemi. Konoha è un bel posto.”, raccontò Haku con un bel sorriso.

 

“ E' bello sapere che almeno uno di noi si sta godendo questo posto.”.

 

“ Ma la mia fedeltà verso di te non è cambiata.”.

 

“ Lieto di sentirlo.”, commentò Zabuza mostrando i suoi denti affilati. I due quindi continuarono a parlare dell'addestramento del giovane( cui il ninja di Kiri continuava a dire che avrebbe fatto un lavoro molto migliore) e delle ultime novità carcerarie fino a quando l'orario di visita non finì e i tre tornarono a casa.

 

“ Sai, Haku- kun, non ho mai capito come un ragazzo così gentile possa essere talmente leale a un criminale del calibro di Zabuza.”, osservò Yugao, non riuscendo più a stare zitta sull'argomento.

 

“ Ve l'ho detto, Zabuza- sama mi ha salvato da...”.

 

“ Lo sappiamo, ma continua a parlarti come se non avessi sentimento... non ti da fastidio?”.

 

“ E' un piccolo prezzo da pagare rispetto alla mia situazione precedente.”.

 

“ E io e Yugao? Non siamo stati dei buoni genitori?”, chiese Hayate.

 

“ Ma certo, e vi sarò sempre grato per come vi siete presi cura di me.”.

 

“ Eppure sceglieresti Zabuza a noi.”, osservò il ninja leggermente irritato.

 

“ Senza dubbio.”.

 

“ Ma perché? E' questo che non capiamo.”, chiese Yugao quasi disperata.

 

“ Perchè è stato il primo a cui importasse di me, è grazie a lui che sono qui. Ecco perchè mi sento in debito con lui e non potrò mai ripagarlo.”.

 

“ Gli vuoi bene?”.

 

“ Sì, è la persona più importante per me.”.

 

“ E pensi che lui ricambi?”.

 

“ Non lo so, penso di sì.”, rispose piatto Haku, ancora dubbio della cosa.

 

“ Vuoi che lui ti voglia bene?”.

 

“ E' irrilevante.”.

 

“ Non hai risposto.”.

 

“... Sì.”, disse nuovamente il ragazzo, forzando le parole.

 

“ Allora perchè non glielo dici la prossima volta.”.

 

“ Ci penserò. Ora possiamo parlare d'altro, per favore?”.

 

“ Giusto, scusaci. Vuoi mangiare a casa o preferisci andare fuori?”.

 

*****

 

Campo d'allenamento numero tre

 

“ Naruto, questo è il tuo ultimo anno all'accademia. Farò in modo che una volta uscito, tu sia abbastanza bravo per essere un chunin. Mostrami cosa sai fare.”, spiegò Jiraya. Lui e il figlioccio spesero mezz'ora facendo un po' di sparring, accompagnato dai consigli dell'uomo su cosa Naruto doveva migliorare.

 

Dopodichè chiese una dimostrazione di nijutsu. Naruto fece senza problemi quelli di rango E( aveva anche imparato a fare la Tecnica della sostituzione senza sigilli) e quindi le sue poche tecniche di vento.

 

“ Allora?”.

 

“ Piuttosto bene. Nessuna sorpresa con un insegnante fantastico come me, sono l'Hokage dopo tutto. Ma anche tua madre ha aiutato.”, disse l'eremita dei rospi leggermente sarcastico, prima che Naruto realizzasse qualcosa.

 

“ Ehi, aspetta, non dovresti essere alla torre dell'Hokage? Come fai ad avere tanto tempo libero per addestrarmi?”.

 

“ Ah, te ne sei accorto. Per risponderti non sono il vero Jiraya, ma un clone. Il vero me sta lavorando come dovrebbe.”.

 

Per chi se lo chiedesse, il vero Jiraya era in una stanza segreta lcontinuando il prossimo Icha Icha. A svolgere il suo lavoro ci pensavano altri cloni.

 

“ Un clone? Ma... posso toccarti.”.


“ Perchè sono un clone ombra? Non solo sono solido, ma possiedo tute le abilità e conoscenze dell'originale, che inoltre riceve i miei ricordi quando vengo distrutto.”.

 

“ E' così fico! E quanto sei resistente?”.

 

“ Generalmente basta un colpo per distruggere uno di noi, ma nel caso di Jiraya niente meno che una pugnalata può mandarci via.”.

 

“ Capisco. L'originale sente anche il dolore delle sue copie?”.

 

“ No, riceve solo i ricordi.”.

 

“ Ok, allora fammi provare qualcosa.”, disse Naruto tirando fuori un kunai.

 

“ Ehi, piccolo non...”, ma fu troppo tardi, il ragazzino lo pugnalò e dieci minuti dopo apparve un altro clone del Sannin, visibilmente arrabbiato:” Non farlo mai più.”.

 

“ Insegnami quel jutsu, per favore!”.

 

“ E' una tecnica proibita che può essere insegnata solo ai Jonin. Ma considerando le tue riserve di chackra non sarà un problema.”.

 

“ Tecnica dei cloni ombra!”, gridò Naruto prima che quindici sue copie apparvero da altrettante nuvole di fumo.

 

“ Cazzo, figliolo, hai parecchio chackra, ma questo è davvero troppo. Neanch'io posso fare più di sei cloni.”.

 

“ Posso farne di più se vuoi.”.

 

“ No, così va bene. Ma ora avrei voluto insegnartelo prima. Questo accelerà il nostro allemento di parecchio. Ricordi cosa ho detto sul riottenere i loro ricordi.”.

 

“ Aspetta... potrei fare imparare a cinque dei miei cloni cinque diversi jutsu, e tutto nel tempo che mi serve per impararne uno?!”. Naruto sorrideva come se fosse il suo compleanno.

 

“ Esatto!”.

 

“ Oh, questo sarà fantastico. Diventerò il più grande ninja di sempre. Insegnami qualcosa!”.

 

“ Mi piace il tuo entusiasmo, ragazzo, mi ricordi tuo padre. Ti insegnerò un jutsu che è una tradizione di famiglia. Ti piacerebbe evocare un animale in battaglia?”.

 

*****

 

Svariati mesi dopo

 

E finalmente cominciò un nuovo anno d'accademia, dove ci sarebbero stati, grazie ancora alla riforma di Jiraya, corsi opzionali per la specializzazione degli studenti.

 

Corso di ninjutsu medico, ospedale di Konoha

 

“ Benvenuti nella mia classe. Sono Tsunade Senju e come potete immaginare vi insegnerò le arti mediche. Presentatevi pure e ditemi perchè siete interessati all'argomento.”, cominciò il primario di Konoha davanti alla sua classe di cinque studenti. Sakura alzò la mano per prima.

 

“ Mi chiamo Sakura Haruno. So che il ninjutsu medico richiede intelligenza e controllo del chackra, che io posseggo. Voglio assicurarmi di essere utile ai miei compagni.”.

 

“ Mi chiamo Ino Yamanaka, penso anch'io di possedere le qualità necessarie. Inoltre i ninja sono conosciuti soprattutto per uccidere, ma voglio mostrare quanto la vita sia importante.”.

 

“ Mi chiamo Karin Uzumaki. Ho già un fattore rigenerante e una capacità guaritrice, quindi credo beneficerei parecchio dal corso.”.

 

“ Mi chiamo Hinata Yuga. Posseggo il Byakugan, che potrebbe essere usato in molti modi. Come Ino- san ha detto, noi ninja dovremmo aiutare in vie diverse dall'omicidio.”.

 

“ Non hai idea quanto avrei voluto uno Hyuga come studente. Ma quasi tutti voi pensate al Pugno gentile e basta. Non credere comunque che il Byakugan sia sufficiente per essere un buon ninja medico.”.

 

“ Ovviamente no.”.

 

“ Mi chiamo Shino Aburame. Come Karin ho già delle conoscenze mediche. Ma richiedono gli insetti del mio clan e so che non tutte le persone desidererebbero essere guarite così. E avendo una certa conoscenza di anatomia, ritengo di poter imparare normali tecniche mediche.”.

 

“ Lieto di aver qualcuno con un cromosoma Y in classe. Non so perchè, ma la maggior parte degli uomini non vogliono avere niente a che fare con la medicina. Ora che abbiamo finito con le introduzioni comunque, incominciamo col Palmo mistico. E' la tecnica di base e quella che userete di più. Quel cretino di mio figlio, con un controllo del chackra mediocre e nessuna attitudine medica, l'ha imparato in due settimane. Mi aspetto voi ci mettiate una. Andate a pagina sette, e leggete...”.

 

Corso di infusione del chackra, campo d'allenamento diciotto

 

“ Benvenuti, sono Hayate Gekko e sarò il vostro insegnante. Non mi aspettavo tante persone.”, disse un giovane jounin speciale davanti a una classe che conteneva solo Naruto, Sasuke, Haku e Tamaki.

 

“ Si aspettava meno di quattro persone?”, chiese il primo.

 

“ Per chiarire, l'anno scorso ho avuto solo una studentessa, Ten Ten. Tornando a noi, vi spiegherò come infondere il chackra in armi per aumentarne la forza e dar esse nuovi attributi- lanciò un kunai nel mezzo di un bersaglio- ora guardate cosa succede quando vi inserisco il chackra- un altro kunai brillò di luce cianotica prima di causare varie crepe nel bersaglio- se usate il chackra elementale, potete anche ricoprirla di fuoco o elettricità. Prendete qualsiasi arma avete e cominciate, ci vorrà qualche tentativo, quindi non abbattetevi.”.

 

Corso di ninjutsu elementale

 

Come gli insegnanti si aspettarono, il corso di manipolazione degli elementi fu quello che attirò più studenti. Tutti a dire il vero. Iruka era il responsabile e stava dietro delle scatole, ognuna segnata da un'etichetta con scritto sopra uno degli elementi principali.

 

“ Lieto di vedervi tutti qui, visto che mi conoscete possiamo anche saltare le presentazioni. Sapete cos'è questa?”.

 

“ Una carta sensibile al chackra.”, spiegò Naruto.

 

“ Bravo. Qualcun altro conosce le basi della manipolazione degli elementi? Dietro di me ci sono delle scatole con vari jutsu di rango D e C. Analizzate la natura del vostro chackra e poi prendetevene un po'.”.

 

Shikamaru, Choji e Tamaki avevano come affinità fuoco. Karin, Kiba e Shino ebbero la terra e Ino l'acqua.

 

“ Iruka- sensei, penso di avere un problema.”, disse Sakura avvicinandosi all'insegnante.

 

“ Che succede?”.

 

“ La mia carta fa qualcosa di strano. Può darmene un'altra?”. Iruka fu confuso dalla richiesta, ma le diede comunque un'altro foglio di carta. A contatto col chackra della ragazza, il piccolo pezzo di pergamena prima s'inumidì e quindi divenne un cumulo di polvere.

 

“ Però...”, disse Iruka, visibilmente impressionato.

 

“ Qual è il problema?”.

 

“ Non ci sono problemi, Sakura, tutt'altro. Significa che hai due diffinità, che è molto raro per chi non ha abilità innate.”.

 

“ Due affinità? Oh, sì!”, esclamò Sakura trionfante.

 

“ Bene, ora che ognuno conosce la propria affinità, vi insegnerò gli esercizi di base.”.

 

*****

 

I giorni diventarono settimane, le settimane mesi e prima che qualcuno se ne accorgesse, arrivò la fine dell'anno scolastico insieme all'esame finale, consistente come al solito di una parte scritta e una pratica. I ragazzi avrebbero dovuto mostrare tecniche diverse dai tre jutsu di base, in genere le tecniche del loro clan. Karin in particolare stupì tutti con una tecnica che le permetteva di creare potenti catene.

 

Tutti passarono senza problemi. La posizione di recluta dell'anno, contesa tra Sasuke e Haku, andò all'Uchica, mentre Hinata divenne la miglior kunoichi. Iruka si congratulò con tutti i suoi studenti e diede loro i coprifronte col simbolo del villaggio. Disse loro di tornare il giorno dopo per assegnare i team.

 

All'uscita vennero tutti accolti dalle loro famiglie. Jiraya e Tsunade purtroppo furono troppo impegnati per venire, ma Shizune e i gemellini non mancarono di esserci per il fratello.

 

“ Congratulazioni, Naruto, sapevamo che ce l'avresti fatta!”, disse felice Shizune dandogli una pacca sulla spalla.

 

“ Non vedo l'ora di mostrare il coprifronte a mamma e papà! Sembra figo, vero?”.

 

“ Posso vederlo?”, chiese Hagane.

 

“ Voglio vederlo anch'io!”, gridò Kaida di rimando.

 

“ Io ho chiesto prima!”.

 

“ Ma io piaccio di più a Naruto!”.

 

“ Bugie! Naruto preferisce me!”.

 

“ Basta, voi due! Ora andremo a mangiare insieme per festeggiare in un posto speciale.”, li interruppe Shizune con un'enorme sforzo di volontà.

 

“ DA ICHIRAKU!, propose Naruto senza minima sorpresa da parte dei tre.

 

“ Ho detto 'speciale', non un posto dove vai ogni giorno.”.

 

Intanto anche Hinata mostrava il suo coprifronte a Hikari e Hanabi.

 

“ L'intero clan è fiero di te, Hinata! Sei addirittura la miglior kunoichi.”, si congratulò la matriarca degli Hyuga stringendo le guance della figlia.

 

“ Hinata- neechan, posso vedere il tuo coprifronte?”, la pregò Hanabi con occhi da cucciolo di prim'ordine cui Hinata non potè resistere.

 

“ Certo, Hanabi- chan, avrai il tuo in pochissimo tempo.”.

 

Anche Sakura stava mostrando il sudato premio ai suoi genitori.

 

“ Visto? Sono una vera ninja, e la seconda classificata per di più!”, proclamò orgogliosa.

 

“ Siamo fieri di te, tesoro.”.

 

Per quanto la rosata fosse felice però, non potè fare a meno di notare un certo moro che mostrava il coprifronte ai suoi ultimi parenti in vita.

 

“ Recluta dell'anno, eh? Proprio come tuo fratello.”, si congratulò Shisui arruffando i capelli del cugino, che allontanò la sua mano.

 

“ Devo restaurare l'onore del nostro clan. E per cominciare mostrerò al villaggio di cosa sono fatti gli Uchica.”, per quanto severo fosse con sé stesso, era bello vedere Sasuke felice dopo tanto tempo.

 

Ovviamente, anche Yugao e Hayate non mancarono di congratularsi con Haku.

 

“ Impressionante, figliolo. Peccato non sia stata tu la recluta migliore, ma sti cazzi.”.

 

“ Grazie. Se possibile possiamo andare dall'Hokage? Finalmente potrà rilasciare Zabuza- sama.”.

 

“ Non serve, moccioso- disse una voce dietro la piccola famigliola, che vide Zabuza camminare verso di loro col suo vecchio outfit- Sorpreso di vedermi?”.

 

“ ZABUZA- SAMA! Sei finalmente libero.”, gridò Haku saltando addosso all'ex nukenin.

 

“ Che diavolo?!”, esclamò l'uomo alzando le mani.

 

“ Ehi, grandone, perchè non ricambi l'abbraccio? Forse ti piacerà.”, suggerì Hayate. Lo spadaccino della nebbia, per quanto imbarazzato, seguì il consiglio e si trovò stranamente felice.

 

' Che diavolo mi sta facendo questo posto...'.

 

*****

 

Luogo sconosciuto

 

In una zona sotterranea decorata con moltissime statue di serpenti, tre uomini stavano tenendo una discussione.

 

“ Dimmi, Mizuki- san, perchè vorresti unirti alla mia umile organizzazione?”, chiese Orochimaru all'albino che aveva abbandonato Konoha pochi anni prima. Questi era in ginocchio, sopraffatto dal potere dell'uomo che avrebbe potuto dargli tutto o porre fine per sempre alle sue ambizioni.

 

“ Perchè credo siamo simili, Orochimaru- sama. Entrambi al di là di una semplice moralità e non ci fermiamo a niente per raggiungere i nostri scopi. E abbiamo lasciato Konoha quando concluse la sua utilità per noi.”. Orochimaru sorrise maligno.

 

“ Hai un certo coraggio, Mizuki, paragonandoti a un genio come me.”. L'ex chuunin trattenne un groppo in gola. Doveva rimediare al suo errore, SUBITO.

 

“ Mi riferivo solo al nostro modo di pensare.”. Orochimaru represse una risata, divertito da come l'idiota cercava di impressionarlo. Aveva già deciso cosa fare, sapendo che la carne di cannone e i topi da laboratorio non era mai abbastanza.

 

“ E perchè dovremmo prenderti? Abbiamo degli standard.”.

 

“ Ecco perchè ho un regalo che credo le piacerà.”, rispose Mizuki aprendo la sua borsa. Vedendone il contenuto, gli occhi di Orochimaru s'illuminarono.

 

“ Ah, così avevi tu quel rotolo?”.

 

“ Preso durante l'insurrezione.”.

 

“ Immagino fosse troppo complicato per te. Ci hai messo quattro anni a portarmelo”.

 

“ Emhh.”.

 

“ Non importa.”.

 

“ Non mi punirà?”.

 

“ No, Mizuki- san, ora sei un ninja di Otokagure. Ti occuperai di addestrare le nuove reclute.”.

 

“ Sarà un piacere lavorare per lei.”.

 

*****

Tsunade emise un sospiro di sollievo quando potè finalmente tornare a casa dopo una lunga giornata all'ospedale. Non le era piaciuto minimamente perdere il diploma di Naruto, ma non poteva interrompere un'operazione. Andò subito in giardino dove vide i gemelli fare uno scontro d'allenamento con Shizune, ma le saltarono addosso non appena la videro.

 

 

“ MAMMA!”.

 

“ Naruto è un ninja ora!”.

 

“ Lo sapevo!”.

 

“ Perchè tu non hai una bandana?”, chiese Kaida.

 

“ Era scomoda. Dov'è Naruto?”, domandò ora la donna, un po' a disagio.

 

“ Nella sua stanza.”.

 

“ Era un po' arrabbiato che né tu, né papà vi siate fatti vedere.”.

 

“ Andrò a vederlo per dargli il suo regalo.”.

 

“ Intendi?”, chiese Shizune, ricevendo un assenso dalla maestra.

 

*****


“ Entra.”, disse semplicemente Naruto appena qualcuno bussò alla porta. Sapeva chi fosse.

 

“ Ciao- disse timidamente Tsunade appena entrò- scusami per aver perso il tuo giorno speciale, Naruto.”.

 

“ Va bene, so perchè siete entrambi impegnati.”.

 

“ Ora sei un ninja, come ti senti?”, chiese la donna sedendosi sul letto accanto al figlio.

 

“ Uguale a ieri.”.

 

“ Sei nervoso? Presto comincierai con le missioni.”.

 

“ No, assolutamente.”, rispose Naruto con un ghigno malizioso.

 

“ Sono lieto che tu sia fiducioso nelle tue capacità, ma non diventare arrogante.”, gli ricordò Tsunade.

 

“ Tranquilla, mamma.”. La donna continuò a guardare in silenzio il ragazzino, che non smise mai di sorriderle.

 

 

“ Qui ho un regalo per te, per congratularmi.”, disse infine togliendosi il ciondolo e mettendolo sul collo di Naruto. Il suo entusiasmo sparì, sostituito dall'incredulità.

 

“ Il ciondolo del primo Hokage... perchè?”.

 

“ Non ti piace.”.

 

“ Ovvio che sì, ma perchè non darlo ad Hagane o Kaida? Sono... i tuoi veri figli.”. L'espressione di Tsunade s'induri, prese l'Uzumaki per le spalle e lo costrinse a guardarla negli occhi.

 

“ Naruto, non sono stata io a darti alla luce, ma resto tua madre, chiaro?”.

 

“ Grazie, mamma.”, disse Naruto, incapace di proferire altro.

 

“ Assicurati di rendere fiero il villaggio.”.

 

“ Puoi scommetterci che lo farò!”.

 

 

*****

Il giorno dopo all'accademia

 

' Jiraya- sama aveva ragione, i ragazzi sono molto più preparati', pensò Iruka guardando con orgoglio i suoi vecchi studenti. Erano seduti ai loro soliti posti per l'ultima volta. Il moro era stato preoccupato che la riforma di Jiraya avrebbe creato un macellaio, e molti bambini se n'erano andati. Ma quei dodici avevano perseverato fino alla fine e ce l'avevano fatta.

 

“ Salve a tutti, ora che siete diplomati, passerò a formare i team. Rispetto al passato si baseranno sulle vostre abilità per formare team specializzati. E ora, cominciamo con le assegnazioni...”.


                                                                                                        *****

Salve a tutti, spero di non avervi fatto attendere troppo e che il capitolo sia di vostro gradimento. Sono stato di fretta in questo periodo, quindi certe parti saranno state tradotte alla buona o eliminate, vedrò di rimediare coi prossimi. A presto e grazie a chiunque segua e soprattutto recensisca!

  
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