18/09/2019
6 recensioniMerlin amava Arthur. E lo amava di quell'amore puro,viscerale e travolgente che non ti lascia scampo. Lo aveva amato la prima volta quando non aveva esitato ad andare contro la volontà di suo padre per tentare di salvargli la vita, a lui che non era altro che un servo un po' goffo e impacciato che conosceva da poco. E l'aveva amato ancora un po' di più quando, nuovamente, aveva raggirato il padre per poter andare con lui a salvare il villaggio e la vita della madre di quel servo che asseriva di sopportare a malapena. E l'aveva amato definitivamente quando aveva bevuto al suo posto quello che credeva essere un veleno per salvargli la vita. Lo amava nonostante si sforzasse di non farlo, per non apparire uno scherzo della natura agli occhi del re e per non rovinare quel bellissimo rapporto fatto di fiducia ed affetto incondizionato che c'era tra loro, anche se Arthur naturalmente non l'avrebbe mai ammesso a voce alta. Lo amava nonostante si fosse dimostrato un sacco di volte un'incommensurabile testa di fagiolo. Lo amava di nascosto quando, da lontano, lo osservava chiacchierare con Gwen, sua regina, sua amica, sua rivale. Lo amava sotto la pelle quando avevano i loro battibecchi che gli facevano saltare i nervi ma a cui non avrebbe rinunciato per tutto l'oro del mondo; e quando, con le sue battute spesso insolenti, che sarebbero costate la gogna o la vita a chiunque altro, finiva sempre per strappargli quella risata cristallina che immediatamente bastava a migliorargli l'umore e la giornata. Infine lo amava come un pugno nello stomaco quando, da lontano, vedeva le labbra della regina posarsi su quelle di lui. Era un amore proibito per mille motivi, eppure, proprio forse per questo, era così vero e puro da non lasciare spazio a null'altro.
Arthur amava Merlin, e lo amava con quella consapevolezza che giorno dopo giorno ti serpeggia sotto la pelle fino ad insinuarsi nel cuore e nella mente, lasciandoti lì, interdetto e sconcertato, a chiederti come tu abbia fatto a non rendertene conto prima. Lo amava nei suoi vestiti troppo grandi per quel corpo così esile, e lo amava nel coraggio col quale, disarmato, lo seguiva in ogni battaglia, sempre al suo fianco. Lo amava per la sua vocina insolente che gli insegnava sempre a fare la cosa giusta, ad essere un uomo migliore. Lo amava con una punta di gelosia quando qualche cavaliere o qualche serva avevano l'ardimento di posare gli occhi su di lui; e lo amava con uno slancio di affetto quando vedeva quanto fosse amato e benvoluto dai suoi fedeli compagni della tavola rotonda. Infine lo amava con il senso di colpa quando faceva l'amore con Gwen e non smetteva un attimo di pensare a lui.
Gwen amava Arthur. Amava il suo re di quell'amore un po' devoto che una moglie prova per il marito. Lo amava di quell'amore ingenuo e sognante che dimora nel cuore di una serva che scopre di avere le attenzioni di un principe. Lo amava con l'orgoglio che provava quando vedeva quello che Arthur aveva fatto e stava facendo per la nascita di Albion, e quando leggeva la fedeltà e la dedizioni negli occhi dei suoi cavalieri, dei suoi amici. Lo amava col senso di colpa quando continuava a pensare a Lancillotto e scopriva che il suo cuore batteva ancora a mille a quei ricordi. Ed infine lo amava con rabbia quando, sdraiata sotto di lui, sospettava che Arthur non era con lei che stava facendo l'amore.
Gwen voleva bene a Merlin; era impossibile non farlo. Il primo vero amico che avesse mai avuto, il confidente dei suoi segreti, colui solo grazie al quale lei e Arthur stavano insieme. Gwen voleva bene a Merlin nonostante gli sguardi che, non vista, l'aveva sorpreso rivolgere ad Arthur; nonostante avesse notato come il suo amico indugiasse sempre un attimo in più mentre toccava suo marito per vestirlo o per spogliarlo. Gli voleva bene perchè era sempre stato al fianco di Arthur e aveva sempre creduto in lui, anche e soprattutto nei momenti più bui. Gli voleva bene lo stesso, nonostante avesse pian piano realizzato con una punta di gelosia che era stato lui, e non lei, con la sua presenza costante con le sue parole sempre così giuste, a fare di Arthur il re che era diventato. Gwen era gelosa di Merlin per gli sguardi che Arthur gli riservava e perchè era lui, e non lei, quello che suo marito cercava sempre tra la folla. Ma Gwen voleva bene lo stesso a Merlin perchè semplicemente era impossibile non farlo e perchè aveva capito, non sapeva come e non sapeva perchè, che il loro destino era stare insieme, l'uno al fianco dell'altro. Appariva così giusto. In fondo forse non aveva i diritto di mettersi in mezzo al destino.
Quello che Merlin non aveva mai sospettato fino a quel momento era che Arthur ricambiasse, né tantomeno che Gwen sapesse.
Tutto si rivelò quel giorno in quella radura, mentre un uomo disperato stringe a sé il corpo morente dell'uomo che ama. La mano di Arthur che sale piano dietro la nuca di Merlin e lo avvicina a sé per un ultimo bacio, effimero assaggio di paradiso. “Credo che Gwen abbia capito. Dille che mi dispiace.”
“Arthur ti prego... resta con me”
Le labbra livide che si incurvano in un ultimo sorriso. “Sarò sempre con te. E ora voglio dirti una cosa che non ti ho mai detto: ti amo.”