Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
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Autore: BrizMariluna    24/09/2019    10 recensioni
Questa storiella è una specie di universo alternativo, collocato dopo la fine di Angel Heart, dal taglio molto surreale, (caratteristica che non c'è nelle opzioni, quindi vi avverto qui) che mi serviva per fare pace con una certa cosa...
Non contenta di ciò, ho poi coinvolto altri "personaggi", in questa scemenza.
Ryo e Kaori hanno concluso un lavoro complesso e difficile e, complice la mia testina bacata, stanno per iniziarne altri, alcuni davvero molto impegnativi...
E... niente, vediamo cosa combinano stavolta i nostri due innamorati squinternati!
Special guest star: Tsukasa Hojo
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Li Shan In, Ryo Saeba, Ryu Shin Hon, Umibozu/Falco
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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LA FINE DI UN’AVVENTURA…
O L’INIZIO DI UN’ALTRA?
 
 
 
Questa fanfiction un po’ scema
è dedicata a tutte le autrici del fandom,
in particolare ad EleWar
e alle altre citate in seguito.

😊😊😊
 
 
 
Il regista Tsukasa Hojo si portò il megafono alla bocca e urlò:
− Stop! Ragazzi, ottimo lavoro! Grazie a tutti! Con questa scena, Angel Heart si conclude!
Kaori Makimura sorrise, soddisfatta.
− Bene, sono felice! È un'ottima opera, ma ero un po' stanca di interpretare una specie di fantasma!
− E io ero un po' stufo di fare la parte del vedovo inconsolabile... finalmente liberooo!!! Yahooo!!!! Mokkori forever!!! − urlò Ryo, felice come una Pasqua, rimbalzando qua e là come uno scemo.
Kaori lo raggiunse, e le mani che lei teneva dietro la schiena lo fecero preoccupare.
− No no no no! Il martello no!!!
− Allora piantala con le tue bakate! − brontolò la ragazza, rossa in viso, i canini più appuntiti del solito e gli occhi lampeggianti.
Poi il martello, che effettivamente aveva fatto la sua comparsa tra le mani di Kaori, sparì come per magia, mentre Ryo si ricomponeva e tornava ad un'espressione dolce, sorridente e innamorata, porgendo a Kaori un mazzo di rose rosse1, comparso non si sa quando, come e da dove.
Diciamolo: una roba da infarto secco del miocardio, e non pensarci più!
(E del resto, rose vs. martello: 1 a 0, non c’è storia [NdA]).
Kaori, sopravvissuta all’infarto − ormai era abituata alle espressioni da seduttore di Ryo, quasi quanto a quelle da demente − gli si avvicinò ulteriormente, gli sfiorò una guancia con un bacio e gli soffiò all'orecchio:
− Non mi pare che tu possa lamentarti, riguardo ai mokkori di cui usufruisci ultimamente...
− No, amore mio. Decisamente no. Lo sai che io scherzo sempre.
− Io invece solo qualche volta. Kapish?
− Kapish! − fece Ryo quasi sull'attenti, prima di allacciare le braccia attorno alla vita della moglie, e baciarla appassionatamente, lì, davanti a tutti.
Alla faccia della riservatezza dei giapponesi.
Ryu Shin On li osservò scuotendo la testa, un po' invidioso. Ma sperò che quella sera sarebbe cambiato qualcosa anche nella sua giovane vita di sì e no vent'anni.
− Ehi, Shin On! − fece Ryo − Vieni a festeggiare con noi la fine di questo lavoro? Ci saranno anche gli altri!
− Verrei volentieri − disse a bassa voce il ragazzo, con fare cospiratorio − Ma una ragazza bellissima mi ha promesso che stasera sarebbe uscita con me, e... insomma è un  pezzo che ci speravo, capitemi...
− Shhh, capito tutto! Vai, muoviti! − lo incitò Ryo − E... tieni alto l'onore del mok-mmpfff!
Kaori arrivò appena in tempo a schiacciare una mano sulle labbra del marito.
− Ma vergognati! È la prima volta che escono insieme! Possibile che tu non possa mai essere un po' romantico? E poi... non sai chi è la ragazza che esce con lui?
− Nooo! Non dirmi...
− Proprio lei! Shan In, che per noi due, durante la lavorazione di Angel Heart, è diventata davvero un po' come una figlia! Non vorrai mica che il ragazzo le salti addosso al primo appuntamento!
Ryo era già partito a razzo, all'inseguimento del povero Shin On, e lo aveva agguantato da dietro per il colletto.
− Ehi, giovane! Vedi di rigare dritto! La ragazza a casa per mezzanotte, e per il primo bacio si aspetta almeno il terzo appuntamento! Il quarto sarebbe meglio. O il quinto...
− V... va bene, signor Saeba!
− Santo Cielo, Ryo! Non oso pensare a quando avremo davvero una figlia nostra! Terrorizzerai ogni ragazzo che si presenterà alla porta! – brontolò Kaori, senza sapere se essere arrabbiata o divertita.
Ryo finse di non sentirla, ma era ben conscio della inconfutabile verità di quelle parole, immaginando una figlia sua e di Kaori − che, in quanto tale, sarebbe stata ovviamente di una bellezza incommensurabile – e si vide appostato alla finestra di casa, con la Python spianata, pronto a difendere la virtù della sua progenie femminile.
Sorrise soddisfatto tra sé, e continuò a rampognare Shin On che, ancora trattenuto per il giacchetto, non riusciva a fare un passo.
Poi il tono di Ryo cambiò, e la presa sul giovanotto si allentò.
− Senti… Ho preso parte a questa cosa, perché Tsukasa mi ha pregato in ginocchio! Ora io e Kaori ci concederemo una vacanza a tempo indeterminato. Ma poi vorremmo tornare ad essere City Hunter. Tu e Shan In siete in gamba! Potremo contare anche sul vostro aiuto, qualche volta, oltre a quello degli amici storici?
− Assolutamente sì, papà Ryo! − rispose la voce angelica di una ragazza, giovane, bruna, bellissima e dall'aria determinata − E stai tranquillo! Passeremo una serata piacevole, io e questo bel ragazzo − concluse, prendendo a braccetto Shin On, che per un attimo diventò più paonazzo di Umibozu.
Quest’ultimo, intanto, era impaziente di tornare da Miki; sua moglie, ovviamente, non la bambina, pur adorabile, con cui aveva lavorato in Angel Heart.
− Dai, però sono contento: in Angel Heart non ci ha concluso nulla con lei2... – disse Falcon a Ryo e Kaori, guardando i due giovani che si allontanavano parlottando fra loro.
− Dillo a noi... dover morire per esigenze di copione non è mai il massimo del divertimento – asserì Kaori.
− Taci, ti prego. Non voglio mai più rivivere, né per finta, né per sogno, né per sbaglio, la scena di quando muori tra le mie braccia... – sussurrò Ryo, sfoderando la sua versione più seria e affascinante, e stringendo di nuovo a sé la moglie, mentre Umi si allontanava imbarazzato, rosso come un gambero, e le orecchie incandescenti e fumanti.
− Nemmeno io, Ryo, tranquillo – rispose Kaori – Dopotutto, è stato solo un gioco, no? Lo abbiamo fatto per Tsukasa, ci stava. In fondo è grazie a lui se esistiamo. Ma voglio tornare ad essere semplicemente City Hunter quanto prima!
− Come se essere City Hunter fosse semplice! − rise Ryo.
− Meglio essere City Hunter, insieme e vivi, che Angel Heart, io morta e tu vedovo!
− Assolutamente d’accordo, amore della mia vita!
Tsukasa Hojo si avvicinò alla coppia.
− Allora, andate in vacanza?
− Hai ancora bisogno di noi? Perché vorremmo davvero riposarci un po’, non abbiamo nemmeno fatto il viaggio di nozze, ancora! Però se hai progetti per noi da interpretare, okay – disse Ryo, accomodante.
− Dovrebbe uscire un film a febbraio 2019, nei cinema giapponesi... E i vostri fans italiani si sono già attivati su Facebook e quant’altro, con raccolte di firme per farlo uscire anche nelle loro sale a settembre, e hanno contattato i vostri doppiatori storici. Ci saranno anche le mie Occhi di Gatto, le sorelle Kisugi.
Ryo, al pensiero delle tre avvenenti sorelle gatte, fece la faccia ebete per qualche secondo, con un gheee, che si spense prontamente alla sola vista di un martello tra le mani della moglie. Tutto durò lo spazio di un secondo, Hojo nemmeno se ne accorse e concluse il suo discorso.
− Direi che una vacanza per voi due ci sta, c’è tutto il tempo, e ve la meritate. Io personalmente, ora ho altri progetti.
− Quindi... Basta City Hunter? − si lamentò Kaori.
Tsukasa sorrise sotto i baffi, e guardò Ryo di sottecchi: − Sono sicuro che qualcosa per City Hunter salterà fuori. Voi SIETE City Hunter, esisterete per sempre! Arrivederci, ragazzi! − li salutò poi allontanandosi, la mente già occupata ad elaborare nuove cose.
− Allora, dove andiamo in vacanza? − trillò Kaori, le braccia di nuovo intorno al collo di Ryo, le rose che gli penzolavano sulla schiena.
− Scegli tu, tesoro! America, Polinesia, Nuova Zelanda... O magari Italia! E, perché no, anche la Francia!
− Perché?
− Perché... Mi hanno detto che... tra Italia e Francia, scrivono su di noi fanfiction stupende.
− Anch’io ne ho sentito parlare, e mi sa che dovrò tenere i martelloni a portata di mano: so che ci sono autrici innamorate di te ai limiti della follia! Non che non le capisca, eh? Ma tu sei MIO!
− Uh... certo! Certo che sì! E… ho anche sentito, vagamente, eh?, che in Italia c’è un sito che si chiama Efp... Credo tu possa stare tranquilla. Lì, pare amino te quanto me, Kaoruccia del mio cuore! Vogliono vederci insieme e chiuso! E a quanto pare ci fanno fare anche i mokko-straordinari! − commentò Ryo con la bavetta all’angolo della bocca e una risatina scema − sai, credo proprio che non resteremo senza lavoro, finché ci saranno autrici e lettrici di fanfiction su di noi...
− Senti un po’, qualche bella storia mi va bene, ma ho già lavorato gratis per Hojo, non lo farò anche per interpretare le sordide storie di un gruppo di emerite sconosciute straniere, matte, squinternate e assatanate, che si divertono a farci fare… cose pazzesche, ecco!  A letto, intendo!
− Ma a me piace fare cose pazzesche a letto con te, amore mio!
− A comando? Davanti a tutti? Non sono esibizionista e senza pudore come te, io!  Senza contare tutto quello che si inventeranno, prima di farci concludere qualcosa! Ce ne faranno passare di ogni, stanne certo!
− Beh, effettivamente...
Beh, effettivamente cosa??? − tuonò Kaori − Vuoi dire che le conosci già, quelle storie? Sei andato a cercartele su Efp e qualcuno te le ha tradotte??? Confessa, fedifrago!
− Beh... Ecco... Sì...? − pigolò Ryo, facendosi piccolo (cosa non facile, vista la stazza notevole) e temendo un martellone modello Golden Edition.
E invece! Sorprendentemente, Kaori scoppiò a ridere.
− E va bene! Devo ammettere che su quel sito ci sono autrici davvero molto brave... − disse poi, quasi fra sé.
− Allora le conosci anche tu? − esclamò Ryo risollevandosi speranzoso.
− Ebbene sì, lo confesso – ammise Kaori, col volto rosso e basso, e battendosi imbarazzata le punte degli indici − Adoro l’inesauribile EleWar, (dice sempre che i suoi rubinetti stanno per chiudersi, e poi, invece, sforna a ripetizione) che ci tratta con una dolcezza infinita, mette nelle sue storie una comicità alla Hojo da manuale, e riesce sempre a infilarci qualcosa di bello della nostra cultura. MaryFangirl pure, scrive in modo molto carino e piacevole, ma ha anche un intuito infallibile nello scegliere le storie che poi traduce, mirabilmente, dal francese, nelle quali invece… triboliamo davvero come matti, prima di avere un lieto fine. Credo che in Francia abbiano una vena sadica, quasi più che in Italia.
− Lo so! − sibilò Ryo, a testa bassa e con una mano sulla fronte − divento scemo quanto te, a calarmi in quelle storie! Le conosco bene! Ne esco sempre un rottame, anche se il lieto fine è assicurato! Ma sicuramente tengono lì le lettrici. Sadicacce, anche loro!
− A me piacciono anche quelle di Sky_Star, scrive divinamente, sa sfruttare a meraviglia anche i nostri amici e crea dei begli intrecci. E poi... interpretare le sue scene d’amore è… beh, molto piacevole, no? − fece Kaori maliziosa.
La faccia di Ryo si deformò, con gli occhi a cuoricino, la bocca spalancata e la lingua penzoloni, modello cane sbavante, e facendosi sfuggire un hehehe dall’aria più idiota del solito.
− Chiudi la bocca, ci entrano le libellule, scemo! − esclamò Kaori, dandogli un colpetto sotto al mento, che gli fece sbattere i denti e cancellò l’espressione ottusa.
− E poi… vogliamo parlare dello stile fresco, semplice e tenero, di Shirley Jane? Della simpatia e dell’entusiasmo un po’ confusionario di Kaory06081987… e se vai più indietro ancora, nel nostro fandom, troverai autrici di anni fa che ci hanno reso davvero onore, in ogni senso. Magari non proprio tutte, ma… dai, non lamentiamoci! Non trovi che sia bello essere ancora così amati, dopo tutti questi anni dall’uscita del nostro primo manga?
− Lo è tesoro, lo ammetto. Solo… sei proprio sicura di voler andare a conoscere questo branchetto di folli? Io ho un po’ paura…
− Ma di che…?
− Ma che saltino addosso a quest’uomo fantastico, no? – esclamò Ryo, indicando sé stesso con le mani.
− Presuntuoso! Qualcuna potrebbe essere mia madre. Forse anche la tua, persino!
− Esempio?
− Uhmmm… la Briz65. Guarda i numeri nel suo nick e fai due conti… se MaryFangirl dice di essere la zia della nostra sezione, lei sarà più o meno la nonna, ahahah! Pensa! Teniamo insieme quasi due generazioni!
− Magari è una bella milfona3… la Briz, voglio dire − ridacchiò Ryo, tutto contento, fregandosi le mani.
− Beh, ho saputo per vie traverse che gli amici ventenni di sua figlia la pensano esattamente così…
− Ha una figlia ventenne? Arf arf!
− No, Ryo! È ancora minorenne, anche se per poco! Depravato!
“E non ti dirò che la bella quasi diciottenne è bionda, con gli occhi azzurri e alta quasi un metro ottanta. E che, ciliegina sulla torta, lavora pure in un negozio di biancheria intima, altrimenti sarebbe il disastro, l’apoteosi dell’imbecillità da mokkori...” pensò Kaori, tra il preoccupato e il divertito.
In realtà sapeva benissimo che da quando, alla fine di City Hunter, si erano decisi a saltare il fosso, quelle di Ryo erano tutte commedie, ed era il più fedele dei mariti.
− E comunque – proseguì Kaori − la Briz mi piace perché nelle sue storie, (diciamo la sua storia, ne ha pubblicata una sola) spinge fino a un certo punto, ma non esagera.
− Cosa vuol dire non esagera? Mica ci lascerà lì, a metà, tra il verde e il secco, eh?
− Ah, ma allora la sua storia non l’hai letta? È ora di rimediare, mio bel cavernicolo! E di imparare cos’è il romanticismo!
− Certo, non bastano EleWar, Kaory-con-tanti-numeri, Shirley Jane e tutte le altre, a farmi venire il diabete! Okay, forza, andiamo, fammela leggere!
− Ehi, ehi, un attimo! ‘Spè… qualcuno è appena entrato sul sito e sta per pubblicare! È lei, Ryo! La Briz65! Cosa posterà stavolta? Andiamo a vedere?
− Sì, sì… dai dai dai!
Ryo afferrò la mano di Kaori e partì di corsa, tirandosela dietro.
Poi rallentò, le passò un braccio attorno alle spalle in un gesto di inconfondibile amore e protezione, e le voci dei due sweeper andarono affievolendosi mentre, ridendo e scherzando, si avviavano verso casa, ansiosi di vedere a quali altre assurdità avrebbero dovuto sottostare stavolta.
I cervellini iperattivi delle autrici, (e autori…?) folli e psicopatici, lavoravano instancabili, per coinvolgere i loro due innamorati preferiti nelle più improbabili e incredibili delle avventure.
Per loro proprio divertimento, indubbiamente… ma anche per quello di tutti i lettori e lettrici insaziabili; un’orda silenziosa destinata ad aumentare, nel tempo, in modo esponenziale…
Il lavoro, per City Hunter, non solo non era finito: con ogni probabilità, il bello doveva ancora cominciare!
I due poverini non sapevano cosa li aspettava: quello sarebbe stato solo l’inizio!
 
Mwahahahahaha!!!!
 
 
 
FINE
(…ma ne siete proprio sicuri? 😉)


 
 
 
Note dell’autrice (che però non ha il cervellino instancabile, anzi, in realtà possiede ben poche rotelle, fatte girare da qualche criceto impazzito):
 
1 Questa delle rose mi è stata ispirata da una fan art che mi ha mandato EleWar e della quale sono innamorata persa. L'ho messa pure come sfondo nel mio cellulare, illudendomi che quelle rose siano per me. La pubblico qui in fondo, sperando di non infrangere alcun copyright, poiché non è mia. Purtroppo non ne conosco l’autrice/tore. Ma a lei/lui, mi inchino con tutti gli onori!
 
2 Mi piaceva tanto il personaggio di Ryu Shin On, in Angel Heart. Ho fatto il tifo per lui e Shan In per tutta la storia. E… mai ‘na gioia, proprio! Come sempre. ☹
Per fortuna ci ho pensato io a fargli concludere qualcosa!

 
3 Dicesi milf, la donna di una certa età ancora piacente ed appetibile. (E me le fo e me le dico...)😊
 
 

 
Ringrazio all’infinito le colleghe autrici Hunterine, EleWar, MaryFangirl, Shirley Jane, Kaory06081987 e Sky_Star, per avermi permesso di citarle in questa assurdità.
Ma grazie anche a tutte le altre autrici che hanno scritto qualcosa su questo fandom, (e sono tante!) facendo sognare noi e tutti i lettori.
Un immenso grazie è doveroso anche a tutti i recensori, i lettori silenziosi, e chi mette tra preferite/ricordate/seguite.

 
Non chiedetemi come ho potuto partorire questa cosa, che è uscita inizialmente solo perché, in qualche modo, dovevo fare pace, con Angel Heart, che trovo bellissima e affascinante come storia e insuperabile come disegni, ma della quale, ovviamente, non ho digerito la morte di Kaori. (Credo che nessuna/o di noi lo abbia fatto…)
Così, nella mia immaginazione, Tsukasa Hojo ha semplicemente preso Ryo, Kaori, Umi, Saeko e C. da City Hunter, e li ha usati come attori per fargli interpretare sé stessi in Angel Heart.
Ma Ryo Saeba e Kaori Makimura non possono, non devono morire, e non moriranno mai. Anzi, si sposeranno e faranno due o tre bambini bellissimi, simpatici e matti come loro. Fine.
 

Dopo di che, ‘sta scemenza mi ha preso la mano, e ho pensato la seconda parte, tirando in ballo le autrici, espediente al quale non sono nuova: ho fatto una cosa simile anche nell’altro fandom in cui scrivo… ormai i personaggi di carta che vogliono farmi la pelle cominciano ad essere parecchi. Uhmmm… idea idea!
 
Briz: “Ryuccioooo! Ti assumo come guardia del corpo, ci stai?”  
Saeba: “Brizzetta dalla Bianca Frangetta, come ti chiama la tua degna compare EleWar, come milf non saresti neanche male, ma io amo la mia Kaorina…”
Briz: “Seeeh, c’hai paura dei martelloni, altroché… sob, sigh!”

 
(Questi sono i risultati, quando si fa un pranzo in famiglia troppo sostanzioso, e dopo essersi alzati alle sette anche di domenica mattina; chi mi conosce lo sa: a me, dormire poco e mangiare troppo, non fa bene…)
 

 
 
 
E dopo essermi rimirata per l'ennesima volta questo bel ragazzo, mi asciugo le bavette e ricordo a tutti che i personaggi di City Hunter non sono miei, ma appartengono a Tsukasa Hojo e agli aventi diritto. 
  
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