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Autore: BeautyLovegood    10/10/2019    2 recensioni
Dopo l'Apocalisse mancata, Crowley e Aziraphale si sono finalmente messi insieme e stanno per festeggiare il loro primo anniversario, ma la sorpresa di Aziraphale cambierà per sempre la loro lunga esistenza...
Genere: Drammatico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati sei giorni e Crowley non era ancora tornato. Non potendo andare a scuola, Magic chiamava ogni giorno le sue amiche per farsi dare i compiti, in modo da non rimanere indietro con il programma scolastico. Usciva soltanto per andare con Aziraphale in libreria, dove aiutava suo padre a tenere in ordine i libri e faceva i compiti. Nessuno dei due riusciva a parlare di quello che era successo e neanche del misterioso viaggio di Crowley. L’unica cosa sicura era che il video del tentato stupro era completamente sparito da Internet e per “puro miracolo” nessuno ne parlava più.

- Tesoro… non so te, ma a me è venuta voglia di sushi. Ti andrebbe di fare un salto… in Giappone?- propose l’angelo dopo aver finito di ordinare gli ultimi libri arrivati.

- Volentieri, papà!- disse Magic alzando gli occhi da un libro che parlava delle opere di Frida Khalo.

Padre e figlia si materializzarono in Giappone, davanti al raffinato ristorante Ise Sueyoshi, e pranzarono con sushi di salmone e avocado con salsa di soia, onigiri di tonno e maionese e ramen caldo.

- Papà… mi manca Papà Cro.

Aziraphale sospirò, mandò giù un sorso di sakè e guardò sua figlia.

- Manca anche a me, tesoro, ma da quello che abbiamo scoperto su Internet, mi sembra di capire che abbia dato una bella lezione a quel Shemunito.

- Ma non riesco a immaginare che cosa abbia fatto e poi… anche se mi manca… sono arrabbiata con lui!

- E perché dovresti essere arrabbiata con lui?- chiese Aziraphale confuso. Magic masticò un boccone di onigiri prima di rispondere.

- Perché è stato così distaccato e freddo quando mi ha vista ridotta in quello stato e ha preferito chiamare te, senza pensare a come mi sentivo!

- Magic, non dire mai più una cosa del genere!

Gli altri clienti si voltarono a guardare l’angelo. Aveva alzato il tono della voce senza rendersene conto. Lui chiese scusa a tutti in giapponese e tornò a concentrarsi su sua figlia.

- L’unico motivo per cui tuo padre si è comportato in quel modo è perché era sconvolto e spaventato quanto te. Già una volta sei stata in pericolo e siamo riusciti a salvarti per un pelo, ma quel Michael e quel Vincent non erano demoni o angeli, erano due semplici e orridi esseri umani con il libero arbitrio e hanno osato farti del male per puro divertimento. Per tutta la mia lunga esistenza, ho rispettato il volere di Dio, perché c’è sempre un motivo per cui accadono le cose, anche quelle brutte, ma quando ti ho vista impaurita e dolorante… mi sono sentito come se fossi caduto… proprio come tuo padre Crowley. E io sono stanco di sentirmi sempre impotente e rammollito… non sai quanto, amore mio.

Aziraphale si coprì il viso con la mano per non farsi vedere piangere da sua figlia.

- Non so che cosa abbia fatto esattamente tuo padre per porre fine a questa storia, ma ti confesso… che lo avrei fatto anche io.- disse spostando la mano dagli occhi alla bocca per non farsi sentire dalle orecchie sbagliate. Magic gli passò una mano sulla schiena per confortarlo e si ritrovò una piuma bianca in mano, chiaro segno che suo padre era ancora un angelo, nonostante il discorso cupo che aveva appena fatto. Rassicurata, nascose la piuma nella tasca del suo giubbotto.

- Perciò, non pensare che non gli importi niente del tuo dolore, perché non è così e io lo so meglio di chiunque altro.- aggiunse Aziraphale dopo essersi calmato.

- Scusa, papà… hai ragione. Non vedo l’ora che Papà Cro torni a casa per poter parlare con lui. E anche per poter tornare a scuola, mi mancano anche le mie amiche.- disse Magic e finì il suo onigiri.

- Cambiando argomento, a proposito delle tue amiche, mi sarebbe venuta un’idea: ti ricordi quando dicevi che volevi tanto organizzare un pigiama party?- disse Aziraphale di nuovo tranquillo e sereno.

- Papà Cro dice sempre che non vuole troppe ragazze in casa.- gli ricordò Magic mentre cercava di mangiare il ramen senza sporcarsi.

- Se staranno in camera tua tutto il tempo, non potrà dire niente, non credi?

Magic sorrise al suo padre angelo e riuscì a succhiare un intero spaghetto.

- Appena torniamo a casa chiamo subito le mie amiche!

Il sorriso della giovane sparì subito dopo.

- Che cosa c’è, tesoro?

- Papà… so che quello che sto per chiederti è troppo, ma… forse sarebbe meglio far tornare… i lividi… solo per una sera.

Aziraphale rischiò di soffocarsi con un pezzo di sushi.

- Perché mi chiedi una cosa del genere?

- È solo che… le mie amiche hanno visto il video e potrebbero pensare che non mi sia successo niente se non vedranno…

- Adesso vuoi usare quello che ti è successo per farti notare e compiangere dalle tue amiche?- le fece notare Aziraphale un po’ arrabbiato, facendo pentire Magic di aver aperto bocca.

- Hai ragione…

- Certo che ho ragione! E poi loro ti sono state vicine a sufficienza riguardo quella brutta sera.

Aziraphale aveva ragione, dato che Magic aveva passato le ultime sere attaccata al cellulare a parlare con le sue amiche, recuperando la sua forza e anche il buonumore.

- Adesso è arrivato il momento di recuperare la gioia che provate ogni volta che state insieme.- concluse l’angelo.

 

SABATO SERA

 

Georgia, Martha e Rose si presentarono a casa Crowley-Fell con pigiami, pantofole comode, sacchi a pelo e tre enormi beauty-case.

Aziraphale le accolse come delle figlie e le mandò in camera da Magic, che l’aveva messa in ordine e aveva tirato fuori un enorme e morbido tappeto per permettere a se stessa e alle sue amiche di stare comode. Appena le vide, le abbracciò forte. L’angelo portò un vassoio pieno di bibite e stuzzichini che aveva preparato con le sue mani.

- Papà… possiamo ordinare delle pizze?

- Certo, ma non sporcate troppo.

Mentre Magic chiamava la pizzeria più vicina a casa, le ragazze sistemarono i loro sacchi a pelo sul tappeto e appena Aziraphale chiuse la porta per lasciarle sole, si misero i pigiama.

L’angelo si spostò nella stanza delle piante e si preparò per bagnarle, ma il nebulizzatore sparì dalla sua mano e le foglie iniziarono a tremare.

- Quante volte ti devo dire di non toccare le mie piante?

- Crowley!

Aziraphale si girò e vide suo marito, come sempre impeccabile nel suo completo nero. I capelli gli sfioravano le spalle e aveva anche un’ombra di barba rossa.

- Finalmente sei tornato! Dimmi che cosa hai fatto, ti prego!- disse l’angelo dopo averlo abbracciato e baciato.

- Te lo dico dopo. Dov’è Magic?

Aziraphale strinse i denti, in difficoltà.

- È in camera sua… con Georgia, Martha e Rose. Stanno facendo un…

- … pigiama party?!

Crowley si staccò dal marito per andare dalla figlia, ma Aziraphale lo strinse forte per farlo desistere.

- Amore, ti prego, lasciale in pace! Magic ha bisogno di passare una serata piacevole con le sue amiche. Non era quello che volevi anche tu? Resteranno in camera tutto il tempo e potranno uscire solo per andare in bagno. Non metteranno piede in nessun’altra stanza, te lo giuro.

Crowley prese un respiro profondo e si lasciò andare ad un lungo bacio con suo marito.

- Adesso, raccontami che cosa hai fatto in questi giorni.

- Se non ti dispiace, preferisco parlarne con te e Magic insieme, non ho voglia di ripetermi, dopo tutta la fatica che ho fatto per far tornare le cose come prima.

- Va bene, allora che ne dici di passare una serata tranquilla, solo noi, il divano e un buon film?- propose Aziraphale trascinando Crowley in salotto.

- Se possiamo anche bere un bicchiere di vino, accetto la proposta!

L’angelo schioccò le dita e lui e il suo angelico marito si ritrovarono con due bicchieri di vino rosso in mano.

- Ma solo uno, caro! Ci sono quattro ragazze in casa.

I due si sedettero sul divano e Crowley schioccò le dita per accendere la televisione su un canale che trasmetteva il film Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo!

Il citofono suonò.

- Chi è?- chiese Crowley con il bicchiere quasi vuoto.

- Devono essere sicuramente le pizze delle ragazze. Ci penso io.

Aziraphale fece salire il ragazzo delle pizze e dopo avergli anche dato la mancia, portò le quattro scatole quadrate, calde e profumate in camera della figlia.

- Buona cena, ragazze, e ricordatevi di non sporcare.- raccomandò e tornò dal marito.

- Pizza in camera? È un Pigiama o un Sporcizia Party?- chiese Crowley dopo aver appoggiato la testa sulle gambe del suo angelo.

- Crowley… rilassati e lascia che nostra figlia si diverta, ne ha bisogno.

I due mariti cercarono di rilassarsi, ma era molto difficile con quattro voci femminili in sottofondo. Riuscivano a sentire Magic e le sue amiche ridere a crepapelle e cantare a squarciagola le loro canzoni preferite.

- Non sapevo che a Rose piacessero i Queen, ma se fa un buco nel muro durante We will rock you, la scuoterò io!- disse Crowley.

Tutti i rumori adolescenziali cessarono alle due di notte. Crowley ed Aziraphale andarono a guardare com’era messa la camera: come si aspettavano, era disordinata, ma almeno Crowley non vedeva briciole di pizza e stuzzichini da nessun parte e l’aria era fresca. Magic aveva preso il suo cuscino e la sua coperta e li aveva sistemati sul pavimento per dormire vicino a Georgia, mentre Martha dormiva appoggiata sulle gambe di Rose, che teneva il cuscino stretto a sé come se fosse un orsacchiotto. Avevano tutte e quattro i bigodini morbidi in testa.

- Nostra figlia sembra serena. È stata una buona idea organizzare questo pigiama party.- commentò Crowley a voce bassa. Stava per versare una lacrima.

- Andiamo a letto anche noi, amore. Hai bisogno di farti una bella dormita, scommetto che non chiudi occhio da giorni.- bisbigliò Aziraphale, ma Crowley si avvicinò lentamente a Magic, le posò un bacio delicato sulla testa e se ne andò a letto con il suo amato angelo.

Magic aprì un occhio. Aveva riconosciuto le labbra calde del suo padre demone, ma invece di preoccuparsi, sorrise e si riaddormentò serena.




















































Georgia, Martha e Rose sono un riferimento alla signora Tennant e a due delle assistenti di Doctor Who. Ho sempre voluto fare un pigiama party e ne ho voluto dare uno almeno a Magic, se lo merita, no? Tenetevi pronte per il prossimo capitolo, potrebbe essere un pochino tosto!!

  
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