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Autore: IneffableIronGirl    17/10/2019    1 recensioni
Aziraphale entra in casa di Crowley e scopre uno dei segreti del demone
***
-Ti va del vino?-domanda per cambiare discorso
-Sono solo le dieci di mattina caro-
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Suono il campanello della casa di Crowley più volte ma nessuno apre, sono sicuro che è in casa visto che si sente della musica venire da dentro, schiocco le dita per entrare e seguo la musica dolce così diversa dalla solita musica che ascolta il mio migliore amico. La musica mi porta in una stanza dai pavimenti di legno chiaro le pareti bianche e tantissime vetrate, al centro della stanza c'è una grandissima tela e davanti c'è Crowley con indosso solo un pantalone della tuta nera e i capelli legati in uno chignon disordinato, si muove lentamente e con una grazia che non ho mai visto indosso a nessuno. Sposto lo sguardo dall'opera d'arte che è Crowley a quella sulla tela, rimango a bocca aperta nel vedere un mio primo piano, sto sorridendo...non sembro nemmeno io per quanto è bello e lo sfondo è pieno di girasoli meravigliosi. Fa due passi indietro per ammirare la sua opera finita, si gira per posare il pennello e mi vede, sbianca e mi corre incontro buttandomi fuori dalla stanza per poi chiudere la porta violentemente.



-Che ci fai qui?-domanda brusco 



-Ho suonato più volte ma non hai sentito, ho sentito la musica e sono entrato non volevo spiarti ma sono rimasto affascinato nel vederti dipingere Crowley eri così bello e rilassato e il quadro è meraviglioso...perchè hai dipinto me?-il demone arrossisce abbassando lo sguardo e noto solo ora il colore che ha sul naso, sulle guance e sul petto, il mio sguardo indugia ancora qualche secondo sul petto magro studiandone ogni particolare 



-Ti va del vino?-domanda per cambiare discorso 



-Sono solo le dieci di mattina caro-alza lo sguardo e si dirige in cucina, lo seguo guardando i suoi fianchi morbidi e la schiena.



Mi siedo su uno degli sgabelli alti della cucina di Crowley mentre lui ha messo a fare l'acqua per il tè, lo guardo mentre si pulisce con cura le mani e si lava il viso per togliere la pittura. Si viene a sedere accanto a me circa cinque minuti dopo.



-Dove hai imparato?-domando curioso di sapere da dove viene tutto questo talento



-Ero molto amico di Van Gogh, mi ha insegnato lui-ancora non mi guarda, tiene lo sguardo fisso sul bancone di legno 



-Un ottimo insegnante quindi, posso vedere altri tuoi dipinti?-spalanca gli occhi gialli arrossendo ancora di più



-No, non mi sembra il caso-si alza per andare a mettere il tè in due tazze una bianca e una nera, posa la tazza bianca davanti a me 



-Ho già messo una zolletta di zucchero come piace a te-sorrido per quel gesto così attento...sa quante zollette metto nel tè! Ripenso alla tela con il mio ritratto mentre sorseggio piano il tè bollente 



-Ho fatto il tuo ritratto perchè sono innamorato di te-sussurra così piano che faccio fatica a sentirlo ma lo sento e mi fa battere il cuore così forte che ho paura che mi esca dal petto 



-Tu sei innamorato di me? E da quando?-domando sconvolto per questa confessione così inaspettata 



-Bè da...da quando ti ho visto la prima volta-confessa, poso la tazza per paura di farla cadere tanto mi tremano le mani 



-Dici davvero Crowley?-domando, finalmente mi guarda, mi porge la mano 



-Non mi credi angelo? Va bene...allora vieni con me-prendo la mano, ci alziamo e mi riporta nella stanza di prima, rimango ancora una volta incantato dal mio ritratto ma lui mi trascina a destra, apre una porta dove c'è una stanza uguale a quella con il ritratto ma questa ha tantissimi quadri attaccati alle pareti e anche in mezzo ancora sul cavalletto, tutti hanno una cosa in comune: me...sono il protagonista di ogni singolo quadro



-Mi credi ora?-sussurra al mio orecchio, annuisco guardando ogni dettaglio dei quadri, mi volto per baciarlo sulle labbra morbide dolcemente 



-Ti amo Crowley-sussurro per poi baciarlo ancora ed ancora 



-Ti amo Azi-mi abbraccia forte 



-Posso avere uno dei quadri?-sorride dolcemente e mi lascia libero di vagare per la stanza, il più bello è quello grande nell'altra stanza ma non saprei dove metterlo così ne scelgo uno che non avevo visto è un quadro con me e Crowley che ci teniamo mano nella mano sdraiati su un prato e ci guardiamo negli occhi, lo faccio sparire con uno schiocco di dita, ora è appeso nella mia libreria.



-Vuoi metterti con me angelo?-questa domanda mi ricorda tanto i bambini umani dell'asilo, mi fa sorridere 



-Certo che si-ci baciamo ancora circondati da tutti quei quadri meravigliosi e con la luce del sole che ci illumina.

   
 
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