Crossover
Segui la storia  |       
Autore: Saeko_san    01/11/2019    0 recensioni
[Crossover multiverso]
Due amici d'infanzia, provenienti da una terra lontana, si ritrovano nella necessità di cominciare un lungo viaggio per salvare il padre di lui e il villaggio in cui vivono. Il loro viaggio li catapulterà ogni volta in diverse dimensioni, in cui conosceranno Harry Potter e Nihal della Terra del Vento, viaggeranno su Xorax la Sesta Luna, combatteranno a fianco di Eragon e Lily Quench, voleranno assieme a Peter Pan, solo per scoprire nuovi mondi mai nemmeno immaginati.
Lo scopo? Trovare la cura alla Grande Malattia, che Pedro e Taishiro dovranno sconfiggere prima che possa distruggere tutto ciò che hanno conosciuto sino al momento della loro partenza. Avete dunque mai immaginato di viaggiare saltando da una pagina all'altra dei vostri romanzi preferiti? Di volare oltre i confini del mondo e di sconfiggere finalmente le vostre paure di bambini?
Forse siete nel posto (o racconto) giusto: Pedro e Taishiro saranno i compagni di viaggio perfetti per voi e le vostre avventure.
| written between 2005 and 2008 |
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Libri
Note: AU, Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 6:
Si parte per Pont-Ashby
 
Quando Pedro e Taishiro furono scesi dalla scaletta in corda, questa si ritirò con un fruscio sinistro e la porta della casa della strega si chiuse con un leggero tonfo, scomparendo alla vista. I due ragazzi si fissarono per un attimo e fecero spallucce, guardandosi attorno per vedere dove fossero i cavalli di cui la vecchia Kim aveva parlato; i due animali si trovavano poco lontano dalla cascata magica, con le briglie legate al tronco di un albero; erano già stati sellati e caricati di bisacce con le vettovaglie per il viaggio. Acum e Whailida li guardarono avvicinarsi con interesse: il ragazzo si avvicinò con fare guardingo al cavallo bianco, mentre la ragazza andò sicura verso la cavalla nera. Acum si mostrò sereno e tranquillo quando Pedro lo montò, mentre Whailida sembrava restia a far salire Taishiro sul suo dorso, sbuffando pesantemente; la ragazza quindi la accarezzò sul muso e si fece annusare la mano per dimostrarle che poteva avere fiducia in lei. Una volta salita in groppa all’animale, partirono al trotto; dovettero scendere cautamente dalla roccia della cascata, ripida e impervia. Oltre a questo piccolo particolare della cascata, al bosco dietro e ai cuscini di arrivo, la Terra del Mezzo sembrava circondata dal nulla più assoluto, nonostante i nostri due amici sapessero che da qualche parte doveva esserci la costa e il mare (poiché la Terra stessa era raggiungibile da Tsagumi proprio via mare). Camminarono a lungo sull’infinito manto erboso, chiamato appunto l’Erba Infinita. Il paesaggio non cambiava mai, il sole era accecante e non c’erano nubi in cielo, neanche una; sembrava di trovarsi in un perenne mezzogiorno. Il silenzio era sempre più pesante. Per romperlo, Taishiro chiese:
 
 -Cosa ti ha chiesto la vecchia Kim?-.
 -Non te lo posso dire- rispose Pedro, arrossendo leggermente.          
 -Perché?-.
 -Perché le ho promesso di non dirti niente di quello che mi ha detto. Posso solo dirti che mi ha fatto giurare una cosa-.
 -Che cosa?-.
 -Non te lo dico-.
 -Dimmi che ti ha detto e io ti dico quel che ha detto a me-.
 -Che cosa ti ha detto?- .
 -Mi ha detto che qualunque cosa accada devo starti sempre vicina. Me l’ha fatto giurare-. Fece uno sguardo malizioso, come se quello fosse il segreto più grande del mondo.
-Ora dimmi cosa ha detto a te- aggiunse subito dopo.
 -No, nemmeno per sogno-.
 -Uffa! Sei ingiusto, mi hai ingannato. Perché non vuoi dirmelo?-.
Incrociò le braccia davanti al petto e gonfiò le guancie, come faceva quand’era bambina.
 -Perché la verità è un brutta bestia- disse lui, guardando altrove.
 
Frase stupida, frase molto stupida” pensò anche.
Che modo stupido di rispondere” pensò anche Taishiro.
 
 -E cosa ti avrà mai detto di così terribile?- chiese ancora lei.
 -Niente-.
 -Niente cosa? In che senso?-.
 -Nel senso che non mi ha detto niente di terribile-.
 -E allora cosa ti ha detto?-.
 -Niente che tu possa sapere-.
 -Perché stiamo continuando questa assurda conversazione, che era assurda prima che la iniziassimo e che è assurda anche adesso che la stiamo continuando?!-.
 -Cos’è, un nuovo scioglilingua?- disse Pedro.
 -No-.
 -No cosa?-.
 -Non lo so!-.
 -E quindi?-.
 -E quindi che ti ha detto Kim?-.
 -Ti ho gia detto che non posso dirtelo-.
 -Perché?-.

Pedro alzò gli occhi al cielo e sbuffò sonoramente.

 -Adesso ho capito... sei cocciuta come quella specie di coccio che ti porti sulle spalle e che tu chiami meramente testa. Se non te lo posso dire, non te lo posso dire. Punto e basta!-.
 -Adesso l’hai fatto tu lo scioglilingua-.
 -Sì, ma questo che c’entra?-.
 -E che ne so!-.
 -Senti, smettila di chiedermi che cosa mi ha detto Kim. D’accordo?-.
 -No, non va bene. Sarò cocciuta come dici tu, ma non sono d’accordo-.
 -E perché no?-.
 -Perché mi hai ingannato- singhiozzò, in maniera assurdamente falsa, Taishiro.
 -Non far finta di piangere, perché tanto non te lo dico comunque-.
 -Uffa, e perché? Lo sai che sono curiosa-.
 
I finti piagnistei erano finiti in fretta. Erano anni ormai che Pedro non ci cascava più, in quel piccolo trucco.
 
 -Lo so che sei curiosa, ma non te lo dico-.
 -Non mi dici cosa?-.
 -Come cosa?-.

Ci fu un attimo di silenzio imbarazzante.

 -Ti posso chiedere un’altra cosa?- disse la ragazza.
 -Sì-.
 -Di cosa stavamo parlando?-.
 -Lo sai che quasi non mi ricordo più?- disse Pedro.
 
Si guardarono per un attimo e poi scoppiarono a ridere. Era così che loro risolvevano le loro discussioni. Almeno, le risolvevano così per la maggior parte delle volte. Mentre ridevano la giovenca di Taishiro, Whailida, si fermò. Anche Acum si arrestò e nitrì sonoramente: davanti a loro c’era una luce di colore violaceo, un fascio di luce enorme, che dal terreno si irradiava sino al cielo, infinito. La stessa luce descritta da Kim, o almeno, speravano che fosse quella. Dovevano iniziare l’operazione. Entrambi presero l’Ilv a due mani, puntarono la punta del bastone al centro della luce e poi lessero sulla pergamena dorata il primo nome scritto con lettere d’argento; Taishiro pronunciò:
 
“un anello per domarli, un anello per trovarli,
un anello per ghermirli e nel buio incatenarli”.
 
Dopodiché urlarono:
-Ashby!- incerti se quella fosse la pronuncia reale o meno. Il suono del nome sembrò rimbombare sul terreno.
L’anello si illuminò di una luce di fuoco, la quale bruciava realmente come il fuoco; una sensazione molto simile a quella che li aveva risucchiati al loro arrivo nella Terra del Mezzo li arpionò all’ombelico e i due ragazzi e i due cavalli sparirono dal suolo dell’Erba Infinita.
Prima ci fu un fascio di luce di colore blu, poi uno verde e infine uno rosso. Allo scattare del terzo lampo, cavalli e ragazzi si trovarono all’ingresso di un sentiero che portava ad un piccolo borgo con tanto di castello arroccato; il cielo era terso e la temperatura fresca; la sensazione che li aveva attanagliati all’ombelico sparì.
Interessante” pensò Taishiro, sorridendo come un’ebete.
Si incamminarono cautamente. Poi, d’improvviso, dei sacchi di iuta calarono sulle loro teste, mentre ai cavalli venivano legate le zampe. Poi vennero trascinati di peso in una delle torri della Fortezza.            
 









Note di Saeko:
Innanzitutto, un piccolo DISCLAIMER: quanto riportato in questo capitolo e nei due successivi a questo, per quanto concerne l'ambientazione di Ashby e i futuri personaggi provenienti dalla serie di Lily Quench Spazzafuoco, non mi appartengono ma sono proprietà della scrittrice Natalie Jane Prior; il loro utilizzo ha il puro scopo di divertire il lettore e intrigare; di mio ci sono solamente i personaggi di Pedro e Tasishiro; se quanto verrà riportato nei prossimi capitoli vi piacerà, vi invito a leggere la serie di Lily Quench della Prior.
Riprendendo il discorso, vi ringrazio per essere arrivati sino a qui e spero che questo capitolo non vi abbia annoiato; sono consapevole del fatto che il dialogo riportato tra i due protagonisti risulti molto infantile per due ragazzi che dovrebbero avere 17 e 18 anni, tuttavia ricordo sempre ai lettori che quando scrissi questo capitolo avevo undici anni e che non potevo sapere quali discorsi facessero i diciottenni. Spero tuttavia che, nonostante la sua infantilità, vi abbia divertito leggerlo.
Sono aperta a critiche.
Per il momento vi saluto e vi auguro un buon fine settimana, se riesco pubblicherò qualcosa domenica. Bye!

Saeko's out!
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Crossover / Vai alla pagina dell'autore: Saeko_san