Non se lo spiegava. Proprio non se lo spiegava.
L’aveva chiesto a sé stesso, senza trovare una risposta accettabile.
L’aveva chiesto alla luna splendente e maestosa, ma quella era rimasta muta.
Ora lo chiedeva silenziosamente a lei, alla ragazza assopitasi sulla sua spalla (il cui sonno non avrebbe osato disturbare per nulla al mondo), ascoltando il suo respiro leggero.
Mostri. Per il mondo al di là di quelle mura erano tutti mostri, e Philip non capiva il perché.
Soprattutto Anne: come si poteva considerare tale soprattutto lei, che avrebbe dovuto invece incantare chiunque?
Le sistemò una ciocca di capelli castani dietro l’orecchio
Se lei era un mostro, allora i mostri erano davvero splendidi.